sabato 10 novembre 2012

Piazza. Il Pd affetto da "grillismo" rinuncia ai gettoni di presenza? Venturino: "Azione tardiva"

Il neodeputato regionale
Antonio Venturino
I consiglieri del Pd contagiati dal "grillismo"? La scelta dei consiglieri comunali del Partito democratico di rinunciare al gettone di presenza negli ultimi 6 mesi di legislatura ha sustitato parecchia curiosità all’interno del Movimento 5 Stelle. Un'azione "tardiva" secondo il neo deputato regionale Antonio Venturino che dichiara: “Ho l’impressione che la mia presenza al consiglio comunale del 5 noembre scorso abbia portato all’interno dell’aula una ventata nuova di grillismo”. "Infatti, apprendo con piacere la notizia pubblicata sui giornali, relativa alla rinuncia del gettone di presenza da parte dei consiglieri del Pd, celta che, però, pare non sia stata condivisa dal presidente del consiglio comunale Pino Venezia". "Il perché - continua Venturino - ve lo lascio immaginare". "Se da un lato trovo importante questo segnale lanciato dal Pd , dall’altro non posso sottolineare... che tale azione risulta essere piuttosto tardiva, non priva di quel populismo e demagogico di cui il Movimento 5 Stelle è stato ingiustamente accusato durante tutta la campagna elettorale". "Cosa ben diversa sarebbe se i consiglieri comunali restituissero la metà del gettone percepito negli ultimi quattro anni, gettone che corrisponde a circa 60 euro a seduta, cifra superiore di circa il doppio rispetto a quella dei comuni con numero di abitanti pari a quello di Piazza Armerina”. E a proposito del presidente Venezia sarebbe opportuno che l'esponente democratico chiarisse il perchè della sua decisione di defilarsi dalla scelta degli altri colleghi di partito, perchè il suo smarcamento dal gruppo non viene compreso dall'opinione pubblica. Forse all'origine della sua scelta potrebbe esserci la non condivisione della linea di Calamaio e del resto del gruppo di approvare il bilancio dopo la bocciatura del 23 ottobre scorso da parte del centrodestra. Venezia forse era per la linea dura e intransigente dello scioglimento dell'aula? E la decisione di disertare la seduta del 5 novembre è stata solo causale?

Dai rovi al museo

Dai rovi al museo
Erano state arrotolate e gettate fuori dalla chiesa senza cornice, abbandonate tra i rovi. Adesso un restauro di 36 mila euro, durato ben 9 mesi, le ha riportate al loro originario splendore. Presentate dal settore Beni culturali della Diocesi quattro enormi tele appartenenti alla chiesa di Sant’Andrea, ritrovate cinque anni fa per caso dal parroco Enzo Ciulo. Si tratta di un “Sant’Andrea” del ‘600, “L’Immacolata”, datata 1603, e una “Deposizione”, anch’essa del XVII secolo, e un Sant’Andrea condotto al Martirio.

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali
Sarà la società “Geraci Restauri” di Messina a procedere al restauro del quadro di Sant’Andrea di Avellino, la tela del XVIII secolo che presenta ai piedi del santo la raffigurazione della città, la prima vera fotografia storica del centro abitato piazzese, una sorta di mappa dell’originario agglomerato storico cittadino. La giunta ha affidato l’incarico per 10 mila euro, somma attinta dal fondo di riserva.

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens
In nome della ragione, contro ogni intolleranza e fanatismo: un atto d’accusa, ma soprattutto un invito a riflettere.Hitchens affronta di petto le questioni e, analizzando lacune e incongruenze dei testi “sacri”, spiega ciò che è sotteso a norme e tabù, premi e castighi eterni, proponendo illuminanti esempi storici dai tempi più antichi a oggi. La sua è una serrata difesa della ragione e del laicismo contro la crudeltà resa legittima e “santa” in nome di una fede.

Corrado Augias e Vito Mancuso

Corrado Augias e Vito Mancuso
Credenti cattolici e atei razionalisti si sfidano a duello

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins
Il biologo ed evoluzionista Richard Dawkins torna sul tema da sempre al centro dei propri studi: l’ateismo. E lo fa con un saggio dall’obiettivo esplicito: dimostrare l’inesistenza di quel Creatore a cui tutte le religioni, e in particolare i tre monoteismi, fanno riferimento. Già il provocatorio titolo, L’illusione di Dio, racchiude il nucleo delle argomentazioni di Dawkins: l’esistenza di un Creatore è un presupposto dogmatico, una verità indiscutibile in quanto “sacra”, ma non dimostrabile in alcun modo