giovedì 2 ottobre 2008
Chiello. Vertici, documenti da preparare, possibili ricorsi al Tar, battute infelici e precisazioni
PIAZZA ARMERINA. Vertice giovedì mattina alla sala riunioni del palazzo comunale tra l'amministrazione comunale, alcuni consiglieri comunali e i sindacati di categoria del comparto sanitario dell'ospedale Chiello. La linea sulla quale si è trovata un'intesa comune è quella di redigere un documento nel quale indicare una proposta politica e tecnica di salvataggio di tutti gli ospedali della provincia, partendo dai dati ufficiali forniti dalla stessa Ausl 4 di Enna. Tra le ipotesi emerse anche quella di valutare la strada di un ricorso al Tar contro l'imminente delibera di giunta regionale con la quale saranno prese le decisioni concrete sulla sanità ennese e regionale. (Delibera di giunta regionale che poi dovrà passare al vaglio dell'assemblea regionale). Unità di intenti in tutti gli interventi sulla necessità di opporsi in ogni modo ad ogni ipotesi di declassamento o chiusura del Chiello e delle altre strutture ospedaliere. Nel corso del vertice ha aleggiato più volte la recentissima polemica legate ad alcune dichiarazioni del deputato regionale dell'Mpa Paolo Colianni "Colianni ha detto che non verranno chiusi gli ospedali della provincia, ma ha detto chiaramente che per lui (lo sanno pure i bambini) se c’è un ospedale da chiudere è proprio quello di Piazza Armerina", aveva riferito il medico Sebastiano Arena, responsabile provinciale del sindacato medici Anaao con riferimento ad un incontro alla sede dell'Ordine dei medici. "Il Chiello non chiude, si stanno facendo delle speculazioni inopportune, faccio un richiamo all'unione tra i vari partiti a difesa della sanità ennese, ci saranno delle trasformazioni, ma posso garantire che tutti gli ospedali attuali continueranno a esistere", precisa lo stesso deputato Paolo Colianni. Una battuta infelice per la quale l'esponente politico ha ricevuto molte chiamate con richiesta di chiarimento. http://robertpalermo.blogspot.com/