lunedì 27 ottobre 2008

San Giuseppe. "Chi non vuole l'anticipazione finanziaria lo dica subito", dice Bascetta. Pappalardo: "Pronto a firmare". Venerdì incontro.

PIAZZA ARMERINA. “Ci era stato dato l’impegno che l’anticipazione finanziaria sarebbe scattata in tre o quattro settimane, sono passate quasi dieci settimane dall’accordo d’agosto e la firma all’operazione bancaria ancora non si vede, da martedì comincia l’assemblea permanente dei dipendenti al Comune”. Nuove proteste in vista per i dipendenti della Casa di Riposo San Giuseppe dopo la mancata corresponsione delle 13 mensilità arretrate. Ad annunciare la nuova protesta il sindacato Cobas, con una nota, a causa dei “ritardi inspiegabili nella ratifica del mutuo bancario che avrebbe dovuto essere acceso presso la banca Carige, per potere venire incontro alle esigenze di sopravvivenza dei lavoratori”. In tutto circa 700 mila euro di nuova liquidità per le casse dell’istituto assistenziale che porterebbero nelle tasche dei lavoratori almeno 7 buste paga arretrate. Una vera e propria boccata d’ossigeno dopo anni di proteste, sit in e scioperi. “Non avendo avuto, alla data odierna, nessun cenno in merito, il sindacato proclama lo stato di agitazione dei lavoratori della Casa di Riposo e indice un’assemblea permanente presso i locali del Comune, a partire dalle ore 8 del 28 ottobre”, spiega Luigi Bascetta, coordinatore provinciale dei Cobas. Insomma sindacati e lavoratori, adesso, non si fidano più e chiedono alla banca, ai vertici della Casa di Riposo e alla stessa amministrazione comunale di uscire allo scoperto e chiarire cosa sta succedendo. “Se qualcuno non vuole firmare questo accordo lo dica in modo chiaro, ci porteremo alle 8 di martedì all’atrio Fundrò e apriremo un’assemblea permanente, chiediamo spiegazioni in tempi brevissimi e non ci sposteremo dai locali comunali fino a quando non otterremo la firma dell’anticipazione finanziaria”, aggiunge Bascetta, il quale da mesi sta seguendo con i dipendenti l’evoluzione della pratica. In base all’accordo “d’agosto” la Casa di Riposo cedeva alla banca Carige i 15 mila euro di crediti per le rette degli ospiti vantate ogni mese dall’istituto nei confronti del Comune. E l’istituto di credito effettuava l’anticipazione finanziaria di 700 mila euro, potendo contare sull’entrata certa dalle casse comunali. http://robertpalermo.blogspot.com/

“Non ho alcun problema, sono disposto fin da subito a firmare l’anticipazione finanziaria con la banca Carige”. A dichiararlo Pino Pappalardo, commissario della Casa di Riposo “San Giuseppe”, raggiunto telefonicamente. Il dirigente dell’istituto assistenziale ha confermato che prenderà parte al vertice in programma venerdì presso l’istituto di credito, alla presenza del sindaco Carmelo Nigrelli e dei responsabili della banca di piazza Garibaldi.

Dai rovi al museo

Dai rovi al museo
Erano state arrotolate e gettate fuori dalla chiesa senza cornice, abbandonate tra i rovi. Adesso un restauro di 36 mila euro, durato ben 9 mesi, le ha riportate al loro originario splendore. Presentate dal settore Beni culturali della Diocesi quattro enormi tele appartenenti alla chiesa di Sant’Andrea, ritrovate cinque anni fa per caso dal parroco Enzo Ciulo. Si tratta di un “Sant’Andrea” del ‘600, “L’Immacolata”, datata 1603, e una “Deposizione”, anch’essa del XVII secolo, e un Sant’Andrea condotto al Martirio.

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali
Sarà la società “Geraci Restauri” di Messina a procedere al restauro del quadro di Sant’Andrea di Avellino, la tela del XVIII secolo che presenta ai piedi del santo la raffigurazione della città, la prima vera fotografia storica del centro abitato piazzese, una sorta di mappa dell’originario agglomerato storico cittadino. La giunta ha affidato l’incarico per 10 mila euro, somma attinta dal fondo di riserva.

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens

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In nome della ragione, contro ogni intolleranza e fanatismo: un atto d’accusa, ma soprattutto un invito a riflettere.Hitchens affronta di petto le questioni e, analizzando lacune e incongruenze dei testi “sacri”, spiega ciò che è sotteso a norme e tabù, premi e castighi eterni, proponendo illuminanti esempi storici dai tempi più antichi a oggi. La sua è una serrata difesa della ragione e del laicismo contro la crudeltà resa legittima e “santa” in nome di una fede.

Corrado Augias e Vito Mancuso

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Credenti cattolici e atei razionalisti si sfidano a duello

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins
Il biologo ed evoluzionista Richard Dawkins torna sul tema da sempre al centro dei propri studi: l’ateismo. E lo fa con un saggio dall’obiettivo esplicito: dimostrare l’inesistenza di quel Creatore a cui tutte le religioni, e in particolare i tre monoteismi, fanno riferimento. Già il provocatorio titolo, L’illusione di Dio, racchiude il nucleo delle argomentazioni di Dawkins: l’esistenza di un Creatore è un presupposto dogmatico, una verità indiscutibile in quanto “sacra”, ma non dimostrabile in alcun modo