lunedì 29 giugno 2009

Bascetta assolto con formula piena dall'accusa di truffa per le proteste del 2000-2001

Assolto con formula piena dall’accusa di aver truffato il Comune armerino effettuando attività sindacale al posto di essere presente sul posto di lavoro. Il dipendente comunale Luigi Bascetta, vigile urbano, attuale coordinatore provinciale del sindacato Cobas, era stato denunciato all’autorità giudiziaria con l'accusa di truffa per la serie di giornate di proteste allestite tra il dicembre del 2000 e il gennaio del 2001 davanti al palazzo comunale di via Generale Muscarà... Giornale di Sicilia - Edizione del 27 giugno

Randagismo. Mattia: "Se qualcuno resta ferito il responsabile sarà il sindaco". Nigrelli: "Facile fare demagogia"

Si moltiplicano i casi di branchi di randagi che manifestano segnali di nervosismo nei confronti di pedoni e cittadini impegnati nelle ordinarie attività quotidiane. E sono ormai centinaia i quattro zampe senza fissa dimora in giro per la città, soprattutto nelle periferie. E con la situazione di stallo in atto, con le sterilizzazioni che non partono e le operazioni di accalappiamento che possono essere attivate solo in sporadici casi, monta anche la polemica politica. “Se qualcuno dovesse rimanere ferito o malato a causa del contatto ravvicinato con un randagio, o peggio lasciarci la pelle, come capitato in altre parti della Sicilia, riterrò direttamente responsabile il sindaco Carmelo Nigrelli e la sua giunta e procederò a denunciarli”, spiega Giuseppe Mattia, segretario dell’Mpa, il quale chiede un intervento immediato. “I branchi di randagi sono dappertutto, spetta all’amministrazione fare qualcosa fin da subito, venga emessa un’ordinanza d’emergenza per far partire un gran numero di accalappiamenti, non mi si può dire che è un problema di soldi”, aggiunge, ricordando come “latrati, sporcizia con la spazzatura trasportata per le strade dagli animali, maggiore diffusione di zecche ed altri parassiti, creano una situazione insopportabile rispetto alla quale bisogna fare in fretta”. “Fare demagogia non costa nulla”, replica il sindaco Carmelo Nigrelli. “I cani tecnicamente si possono accalappiare uno per volta, accalappiamenti di massa non si possono fare, non è un problema che si risolve dall’oggi al domani”, replica il sindaco Nigrelli, il quale sottolinea come “si sta lavorando a far partire le sterilizzazioni per eliminare il fenomeno nel tempo”. “Il problema c’è, e pur senza volerlo minimizzare, devo dire che i fatti successi nel ragusano hanno creato un clima di maggior paura tra la gente”, aggiunge, spiegando come “la Regione Siciliana non può scaricare sugli enti locali un problema di carattere regionale”. Ma nella città dei mosaici il fenomeno appare da troppo tempo incontrollato. Qualche settimana fa si era anche registrato il caso, confermato dal pronto soccorso dell’ospedale Chiello, di un uomo morso ad una gamba da un randagio in pieno centro abitato, per fortuna in modo lieve, mentre i casi di randagi femmine in attesa di nuove cucciolate sono all’ordine del giorno. Giornale di Sicilia - Edizione del 25 giugno

"La nostra famiglia si sente perseguitata".

“La nostra famiglia si sente quasi perseguitata continuamente”. I titolari del pub Highlander, la famiglia Scroppo, dopo il sequestro del chiosco esterno per la somministrazione di alimenti e bevande, manifesta il proprio forte malumore, ma soprattutto la decisione di passare alle vie legali. La loro struttura esterna al pub e in legno è stata sottoposta a sequestro dal commissariato e dai vigili urbani per la mancanza di autorizzazione all’uso del suolo pubblico. “Si tratta di un sequestro illegittimo, frutto di un grave abuso di potere, per il quale è già in corso la presentazione di idoneo ricorso presso il Tar di Catania , che si esprimerà entro qualche giorno”, spiega il legale dei titolari del locale di piazza Boris Giuliano, l‘avvocato Salvatore Virzì. “La cosa assurda è che si parla tanto di crisi, di agevolazioni alle piccole imprese, di incrementare le strutture, per meglio accogliere i turisti, e poi si crea ostruzionismo, anche piccoli cavilli diventano enormi problemi burocratici, nel nostro caso credo si sia esagerato”, recita il comunicato della famiglia.

sabato 20 giugno 2009

Nella città dei mosaici 1 vedovo ogni 6,3 vedove. In Italia 1 ogni 5.

Nella città dei mosaici vi è un vedovo ogni sei vedove, più di quanto succede a livello nazionale dove il rapporto è di uno a cinque. I dati 2008, forniti da Guglielmo Chiello, responsabile dei servizi Demografici comunali, parlano chiaro. In città vivono 1.246 vedove e solo 196 vedovi. Per ogni marito rimasto senza moglie ci sono 6.3 mogli rimaste senza marito. In pratica nella città dei mosaici gli sposi rischierebbero qualcosa in più che nel resto d’Italia dove per ogni vedovo ci sono cinque vedove. I più scaramantici sono già pronti a toccare ferro... Giornale di Sicilia - Edizione del 16 giugno

giovedì 18 giugno 2009

Nigrelli a Sgarbi e Meli: "Lavori a rilento alla Villa". Fine lavori per l'aprile 2010? A rischio.

“L’andamento dei lavori alla Villa Romana del Casale procede a rilento”. E il sindaco Carmelo Nigrelli prende carta e penna e chiede spiegazioni all’alto Commissario Vittorio Sgarbi e al direttore dei lavori, l’architetto Guido Meli. La programmata fine dei lavori per l’aprile 2010 sarebbe a rischio.

Palio. I cinque cavalieri del Monte dell'edizione 2008 squalificati per un anno dalla Giostra del Saraceno

I cinque cavalieri del quartiere Monte sono stati squalificati e non potranno prendere parte alla prossima edizione del Palio dei Normanni. La sanzione è scattata nei confronti dei cinque partecipanti alla Giostra del Saraceno del 2008 per non aver preso parte alla quarta prova di abilità.

mercoledì 17 giugno 2009

Palio. In 47 gli aspiranti cavalieri candidati a 24 posti (5 a quartiere + 4 riserve) per la Giostra del Saraceno del 14 agosto. Selezioni a luglio.

COMITATO QUARTIERE CASALOTTO

Cavalieri iscritti 54^ edizione Palio dei Normanni

1. ABATI MASSIMILIANO
2. ABATI RICCARDO
3. ARENA CRISTIAN
4. ARENA GAETANO
5. ARENA MARIO
6. CAMPAGNA FRANCESCO
7. CAMPAGNA MARIO
8. DIANA FILIPPO
9. PATERNICO’ ROSARIO
10. PILOTTA VINCENZO
11. VITALI GIUSEPPE

Piazza Armerina, 12 giugno 2009

Il Capitano
Aldo Galleria


COMITATO QUARTIERE CASTELLINA

Cavalieri iscritti 54^ edizione Palio dei Normanni

1. ARANCIO GIUSEPPE
2. ARENA BENEDETTO
3. BONINCONTRO GIUSEPPE
4. BONINCONTRO ROBERTO
5. BONINCONTRO SALVATORE
6. CALI’ MICHELANGELO
7. CALCAGNO VINCENZO
8. GIUNTA ANGELO
9. PARLASCINO MARIO
10. PARLASCINO SALVATORE
11. SANALITRO PAOLO


Piazza Armerina, 12 giugno 2009


Il Capitano
Massimo Di Seri

COMITATO NOBILE
QUARTIERE MONTE

Cavalieri iscritti 54^ edizione Palio dei Normanni


1. ABATE ALFREDO
2. BILARDO CARMELO
3. BONINCONTRO ANGELO
4. CARBONE YARIN
5. CIFALU’ SALVATORE
6. CONTRAFATTO FRANCESCO
7. CUORE GIUSEPPE
8. FURIERE SALVATORE
9. GAGLIANO LORENZO
10. LA PORTA FILIPPO
11. LA ROSA VALENTINO
12. MARINO GAETANO
13. ORLANDI ANTONIO
14. ORTO ANGELO
15. PILOTTA DAVIDE
16. REALE SANTI
17. TAGLIERINO IVAN


Piazza Armerina, lì 12 giugno 2009

Il Capitano
Filippo Purrazza

COMITATO QUARTIERE CANALI

Cavalieri iscritti 54^ edizione Palio dei Normanni

1. ARENA SALVATORE
2. CAPIZZI ANGELO
3. DI SERI DARIO
4. LEGNOSECCO MAURIZIO
5. LO TENERO SALVATORE
6. MARINO ELVIS
7. PROFETA COSIMO
8. ZUMIA SALVATORE

Piazza Armerina, 12 giugno 2009

Il Capitano
Antonio Florio

martedì 16 giugno 2009

"Il fantasma dell'atrio Fundrò"

di Filippo Andrea Di Giorgio

Ad un anno di distanza dalla elezione di Nigrelli, al termine della campagna elettorale più falsata e velenosa di sempre, credo che sia operazione indispensabile al pubblico dibattito la definizione chiara ed organica delle modalità di azione amministrativa dell’attuale Giunta in carica.
Premetto subito che faccio questo genere di riflessioni non per il puro gusto della polemica, come qualche avventato avversario sarà portato a pensare, ma conservando la sottile speranza che i restanti tre anni e mezzo di governo segnino un’inversione di rotta di questo trend decisamente negativo, e magari il recupero di strumenti di amministrazione diretta più efficaci e più corretti.
Sono tuttavia molto pessimista sul fatto che un cambiamento del genere possa avvenire, proprio alla luce della oggettiva considerazione della figura dell’attuale Sindaco, il cui ruolo finora è stato la chiara e disarmante espressione di una profondissima debolezza umana e politica.
Credo, infatti, che non sia sfuggito a nessuno che in questo primo anno di mandato la funzione di Nigrelli è stata semplicemente quella di ratificare decisioni già prese da altri, svolgendo un’attività di controllo quasi notarile rispetto alla altrui manifestazione di volontà.
In realtà, come è noto a tutti coloro che correttamente hanno inquadrato la dinamica dei rapporti fra le parti, le decisioni di Nigrelli sono la risultante delle determinazioni assunte da altri tre operatori politici, che coesistono senza grossi attriti semplicemente perché agiscono in ambiti amministrativi differenti. Questi tre soggetti sono, come è ormai assodato, l’Assessore Ribilotta, l’Assessore Grillo e, non vi sembri esagerato, una dipendente comunale non molto nota al grande pubblico. Gli altri Assessori hanno una inesistente o scarsa incidenza sulle dinamiche delle scelte pubbliche, e perciò non li nomineremo neppure.
Il primo di questi tre soggetti è naturalmente l’Assessore Teodoro Ribilotta (che d’ora in poi ribattezziamo l’ammazzacommercio), il referente Crisafulliano più forte all’interno della Giunta, che sta gestendo la propria delega con tanti onesti propositi e con altrettanti risultati fallimentari.
Il buon Teodoro, malgrado l’insuccesso della lista “Cittadini per la città” e malgrado l’insuccesso personale (appena 120 preferenze, pochissime per un uomo con il suo passato e con diversi incarichi alle spalle), grazie alla sua straordinaria astuzia politica, è riuscito nella incredibile impresa di farsi nominare Vicesindaco e di ritagliarsi una nicchia di controllo assoluto per tutte le attività inerenti la sua delega.
Nel ratificare le decisioni dell’ammazzacommercio in questo delicato Settore, Nigrelli probabilmente non si è nemmeno reso conto degli ingenti danni economici provocati agli operatori commerciali ed alla stessa città, oltre che della continua mortificazione di tutti i sindacati del settore, esclusi dalla concertazione ed umiliati da scelte terrificanti.
Di questi insuccessi amministrativi si sono rivelate emblematiche le vicende legate alla recente istituzione della fiera dell’Artigianato in Piazza Generale Cascino, con scarse o nulle ricadute sull’economia e locale, e, di contro, pesanti ripercussioni sulla viabilità e sulla fruibilità delle arterie principali della città; la concessione, nel mese passato, dell’occupazione del suolo pubblico alle giostre malgrado la mancata richiesta del parere alla commissione provinciale, con ingenti danni agli operatori del Settore; la tassazione esorbitante degli operatori e dei visitatori della Fiera del bestiame di Piazza, ecc..
Accanto all’Assessore ammazzacommercio, esiste tuttavia un’altra figura di completamento e di garanzia di equilibri che è rappresentata dall’Assessore Lina Grillo, un politico sicuramente di maggior spessore che si propone e si impone con autorità all’interno della compagne amministrativa.
Questo Assessore, che ricordiamo è il naturale garante del gruppo politico che faceva parte della defunta margherita (i cui petali si sono persi in mille propaggini), ha probabilmente nei rapporti di forza con il Sindaco il ruolo più importante, anche perché cura gli incerti legami con l’autorità ecclesiale tanto indigesta all’attuale primo cittadino (come dimenticare il post-it al vetriolo di Nigrelli dal titolo “Eguaglianza e solidarietà: quando la Chiesta si occupa d’altro”?).
In cambio, riceve un appoggio incondizionato alle sue politiche di mantenimento dei consensi, come prova l’aumento in bilancio delle poste destinate alla solidarietà sociale, fatto che ci farebbe enorme piacere, se non fosse che gli scopi di quelle somme sono non del tutto riconducibili al fine primario di assicurare agli indigenti una esistenza libera e decorosa.
In realtà, il feroce presenzialismo dell’Assessore Grillo nelle attività compiute dal suo assessorato è la prova del subliminale messaggio di condizionamento politico-elettorale che nei prossimi anni sarà perseguito a dispetto della manzoniana concezione della solidarietà, secondo cui le attività benefiche andavano compiute senza ostentare apertamente ogni forma di carità e di misericordia.
Completa questo trio delle meraviglie una dipendente comunale che, malgrado il ruolo ricoperto e la scarsa visibilità, è parte fondamentale di questo equilibrio politico-amministrativo.
Questa dipendente (che nella vita di tutti i giorni ha delle movenze che la fanno assomigliare a Greta Garbo, e che perciò d’ora in poi chiameremo la DIVINA) è l’esempio più aberrante di come il vuoto di contenuti della politica possa essere riempito da altre categorie di operatori.
Sono sue tutte le scelte in materia di personale ratificate da Nigrelli al termine di un percorso politico non privo di atti abnormi giuridicamente e riprovevoli moralmente. Si pensi al concorso di ragioniere capo, alla istituzione di due nuove ed inutili posizioni organizzative (una delle quali assegnata proprio alla DIVINA), alla vicenda dei ritardi nelle progressioni orizzontali, e così via. Ci sarà pure motivo se nove dipendenti comunali su dieci sono apertamente contro di lei!
La DIVINA è parte di questo equilibrio politico non solo perché si propone e suggerisce le scelte da compiere, ma perché gestisce con logica ferrea anche la stessa rete delle relazioni sindacali, per il tramite dei suoi delfini e con una serie di ripugnanti accordi sotterranei con alcune sigle presenti nella locale delegazione trattante.
La DIVINA, tuttavia, anche negli anni futuri, assolverà un ruolo che và aldilà della sua stessa funzione politica nell’ente, divenendo agli occhi dell’opinione pubblica una cartina tornasole dell’indice di capacità amministrativa dei Sindaci che saranno eletti.
In altri termini, diciamo fin da ora che riconosceremo un Sindaco capace solo in colui che avrà il coraggio di defenestrarla da tutte le decisioni che riguardano il delicato settore delle politiche del personale. Fino a quel momento, se mai arriverà (e ne dubitiamo profondamente), la città saprà di avere come Sindaci dei fantasmi, proprio come quello attuale. Un Sindaco assente, il cui concetto di assenza si sostanzia però nel vuoto della sua presenza politica, e non solo della sua latitanza fisica. Un Sindaco di cui finora conserviamo unicamente il ricordo dei roboanti e fallaci slogan da campagna elettorale. Come quando promise al termine del quinquennio 150 posti di lavoro nell’area artigianale, una viabilità migliore, un’amministrazione più efficiente, ecc.
Staremo a vedere.
Siccome però siamo stati tante volte buoni profeti, viste le deludenti premesse, al termine di questo mandato sarà già tanto se il Comune non sarà sull’orlo del baratro, a meno di imprese eccezionali da realizzare in corso di mandato. Di miracoli compiuti da Nigrelli parlava con molta enfasi il suo portavoce Agostino Sella, secondo cui a questa figura gli unici eventi prodigiosi non riusciti sarebbero stati unicamente la guarigione dei sordi e dei ciechi, mentre gli altri li avrebbe realizzati tutti, trattandosi (come egli lo definì), di un vero “fuoriclasse”.
A noi in effetti fin dalle prime ore della sua attività amministrativa Nigrelli è sembrato un fuoriclasse, nello stesso senso in cui lo era Zavarov prima di arrivare alla Juventus.
Buon anniversario, Nigrelli.

sabato 13 giugno 2009

Piazza, non è un paese per bambini. Viaggio nei parchi dell'abbandono. I cinque esistenti presentano giochi mancanti o rotti.

Quasi tutti con parti mancanti, rotti ed in alcuni casi anche pericolosi per i più piccoli. Così si presentano i parco giochi per bambini della città dei mosaici. Abbiamo effettuato ieri mattina un breve sopralluogo sui cinque spazi per bambini esistenti in città. Tutti e cinque presentano giochi mancanti e in parte rotti. Passiamo a descriverli uno per uno. Quello della Villa Garibaldi è forse il peggiore in termini di conservazione. Lo scivolo con la scala di legno rotta e una parte del corrimano mancante, un fatto pericoloso per eventuali bambini che decidessero ugualmente di utilizzarlo. Le due altalene sono del tutto mancanti, mentre l’attrezzo per le “mini scalate” su rete è rimasto solo con lo scheletro, senza le reti. Per finire panchina con la spalliera rotta e un punto fontanella con il solo tubo, senza rubinetto. Nel parco giochi della piazza Boris Giuliano, comunemente conosciuta come villetta, a mancare ed essere in parte incompleti sono i cavalli a molla. Un gioco mancante anche nel piccolo spazio per i piccoli all’angolo tra via Torquato Tasso e via Ammiraglio La Marca, accanto alla scuola media Cascino. Nel quartiere Monte, all’interno del giardino Floresta, su quattro altalene esistenti due sono rotte e inutilizzabili, mentre non esiste più una parte dello scivolo. È rimasta, infatti, solo la scala di legno, mentre la parte metallica “scivolosa” è mancante, rimanendo di fatto un potenziale pericolo per i più piccoli. Dondolo tranciato a metà, sedie girevoli mancanti e scivolo in cattive condizioni, infine, nella piazzetta Trigona, sopra la via Carducci. Nel luglio del 2008 la giunta con la delibera numero 1, la cosiddetta “tagliastipendi”, si era decurtata la propria indennità del 30 per cento, con risparmio annuale dai 40 ai 50 mila euro. Scopo del taglio proprio quello di utilizzare i risparmi di spesa per realizzare parchi gioco nei quartieri e sottoporre a manutenzione quelli esistenti. Ma la situazione è rimasta la stessa. Nessun parco giochi nuovo, mentre quelli attualmente esistenti sono bisognosi di investimenti. L’assessore alle Politiche giovanili Giuseppe Di Prima: “In questo anno non abbiamo ancora speso alcuna somma nel settore, ma dopo l'approvazione del bilancio ho in programma di acquistare nuovi giochi per rimpiazzare quelli mancanti, ma anche per portarne di nuovi in altre zone della città”. “Voglio creare un nuovo parco giochi dentro la Villa Roma, ad esempio”, spiega Di Prima, il quale sottolinea come vi sia un capitolo con 30 mila euro che possono essere destinati a questo tipo di investimenti. Giornale di Sicilia - Edizione dell'11 giugno http://robertpalermo.blogspot.com/

venerdì 12 giugno 2009

Accordo Diocesi-Comune per garantire apertura chiese?

“Il tempo delle discussioni si è esaurito, bisogna che le istituzioni si presentino a un tavolo decisionale per permettere l’apertura delle più importanti chiese, almeno nel periodo aprile-ottobre, consentendone la visita ai turisti”. Con queste parole il responsabile comunale del settore Promozione turistica, Francesco Galati, ha scritto al vescovo Michele Pennisi, all’indomani di un nuovo caso di “città d’arte chiusa a chiave”. Quello di una scolaresca giunta nel centro storico per visitare la cattedrale e trovatasi di fronte al portone chiuso per circa un’ora, tanto da dover rinunciare alla fruizione della chiesa più importante della diocesi. “Il giorno dopo questi uffici hanno avuto contezza che la scolaresca proveniva da Palermo e attraverso telefonate hanno mostrato la loro profonda delusione e il loro disappunto, significando molto probabilmente che non sarebbero più tornati a visitare la nostra città”, scrive Galati, secondo il quale “occorre dire basta” ad episodi simili. Il dirigente comunale lancia a monsignor Pennisi una proposta. “Una convenzione stipulata tra le parti per garantire l’apertura dei principali siti, la quale, oltretutto, permetterebbe a tanti giovani di poter espletare in modo stagionale un’attività lavorativa con una ricaduta d’immagine e d economica per tutta la città”. La Diocesi, attraverso ad esempio alcune proprie associazioni di riferimento, garantirebbe mattina e pomeriggio, per almeno sei mesi, l’apertura delle più importanti chiese della città dei mosaici, mentre le casse comunali si impegnerebbero a tirare fuori un sostanzioso contributo annuale a favore dell’iniziativa. Consentendo di fatto anche la creazione di alcuni posti di lavoro stagionali. Non senza escludere la possibilità anche di introdurre dei tickets simbolici e molto modici da far pagare ai turisti. Non è la prima volta che gruppi turistici si trovano costretti a non poter visitare la cattedrale. Il settore Promozione turistica, tra l’altro, conferma come episodi simili a quelli capitati alla scolaresca di Palermo “si ripetono frequentemente, viste le continue lamentele e rimostranze che giungono a questi uffici”. Anche le guide turistiche hanno affermato di essersi trovate più di una volta in difficoltà ed imbarazzo proprio per la mancata apertura si alcuni siti culturali del centro storico. “Il fatto grave è che i piccoli studenti della scolaresca serberanno un momento di anticultura e sfiducia nei confronti di chi ha l’obbligo morale di far conoscere loro ciò che artisti di grande valore hanno realizzato per i posteri”, aggiunge il settore Promozione turistica. Nei giorni scorsi l’ufficio si era messo in contatto con padre Giuseppe Paci, responsabile del settore Beni culturali della Curia piazzese, proprio per metterlo a corrente dell’episodio e della proposta da inviare a monsignor Pennisi. Tra l’altro proprio don Paci era stato raggiunto dalla telefonata di una guida turistica che gli aveva manifestato tutto il proprio disagio per la cattedrale trovata chiusa all’arrivo della scolaresca. La nota del dirigente comunale Galati è stata inviata per conoscenza, oltre che al sindaco Carmelo Nigrelli, anche al presidente della commissione consiliare Beni culturali, Riccardo Calamaio, il quale porterà la vicenda in discussione in seno all’organo consultivo consiliare. La commissione potrebbe votare una proposta da presentare in consiglio comunale, con la quale invitare il sindaco Carmelo Nigrelli, il vescovo Michele Pennisi ed alcune associazioni di volontariato a sedersi attorno ad un tavolo per definire un percorso comune di messa in rete dei beni culturali ed ecclesiastici locali. Insomma per fare entrare finalmente i gruppi turistici nelle chiese più importanti della città ed evitare ulteriori danni d’immagine.

martedì 9 giugno 2009

Vitali si dichiara indipendente, ma non spiega il perchè. Chi ricopre il suo ruolo dovrebbe sempre spiegare i motivi di ogni scelta.

Si è dichiarato indipendente il consigliere comunale Filippo Vitali, fino ad ora appartenente al gruppo consiliare del partito Democratico. Il consigliere ha preso la parola in aula, venerdì pomeriggio, ad inizio seduta, manifestando la propria decisione. Ma senza dare alcuna motivazione ai gruppi politici presenti in via Cavour in quel momento. Una decisione a sorpresa. Tanto che il capogruppo del Pd, Giuseppe Venezia, ha preso subito la parola chiedendo di poter rinviare i lavori consiliari di un’ora. E subito riunione politica al palazzo comunale, all’Atrio Fundrò. Perché si è dichiarato indipendente? “Non c’è un motivo, ho deciso così”, ha risposto appena fuori l’ingresso laterale del Comune lo stesso Vitali, il quale non ha voluto fornire alcuna spiegazione alla sua scelta. L’esponente politico, 63 anni, eletto nel giugno 2008 con 88 voti nelle file della lista “Piazza Democratica”, in appoggio al candidato sindaco Carmelo Nigrelli, era poi transitato nel gruppone consiliare da 12 componenti del Pd, maggioranza nel consiglio comunale composto da venti consiglieri. Il gruppo consiliare del partito Democratico, adesso, conta non più 12, ma 10 consiglieri. Prima di Vitali, infatti, era stato il consigliere Renato Incardona, eletto nel Pd, a dichiararsi indipendente, ricoprendo, inoltre l’incarico di capogruppo di se stesso. Il gruppo del Pd, quindi, dopo aver perso due pezzi in meno di un anno, non è più maggioranza in aula, anche se il sindaco Nigrelli può ancora contare su una maggioranza di centrosinistra in consiglio. Sia Vitali che Incardona, infatti, assicurano il loro appoggio all’attuale amministrazione. Ma la loro scelta di dichiararsi indipendenti, a meno di un anno dalla vittoria elettorale, va in direzione opposta all’attività di aggregazione politica che aveva portato i consiglieri delle tre liste pro Nigrelli a fare gruppo unico in aula. Giornale di Sicilia - Edizione 7 giugno

Il consigliere Vitali ha il dovere civico e politico di spiegare pubblicamente perchè ha deciso di dichiararsi indipendente. La scelta del "mutismo politico", sia pur legittima, è istituzionalmente scorretta e poco trasparente.

lunedì 8 giugno 2009

Lantieri a Piazza prende più voti di Crocetta, ma il partito Democratico è il più votato

Dati Prefettura di Enna
Provincia : ENNA Comune : PIAZZA ARMERINA
Circoscrizione : V CIRCOSCRIZIONE: ITALIA INSULARE
Lista : PARTITO DEMOCRATICO
Cognome Nome Preferenze
CROCETTA ROSARIO 1.743
BORSELLINO RITA DETTA RITA 505
BARBAGALLO GIOVANNI 308
TRIPI ITALO OVIDIO ENRICO 204
BARRACCIU FRANCESCA 43
TIMBRO MARIA FLAVIA 31
BONO MARIOLINA 7
DETTORI BRUNO 3
Lista : UNIONE DI CENTRO
Cognome Nome Preferenze
LANTIERI ANNUNZIATA LUISA DETTA LUISA 1.927
ROMANO FRANCESCO SAVERIO DETTO SAVERIO 415
GIANNI GIUSEPPE DETTO PIPPO 264
ANTINORO ANTONIO DETTO ANTONELLO 50
NARO GIUSEPPE 25
MELIS GIAN BENEDETTO 2
BRANDARA MARIA GRAZIA ELENA DETTA MARIA GRAZIA 1
VINDIGNI CONCETTA 1
Lista : IL POPOLO DELLA LIBERTA'
Cognome Nome Preferenze
BERLUSCONI SILVIO 578
LA VIA GIOVANNI DETTO LAVIA 391
IACOLINO SALVATORE 198
STRANO ANTONINO DETTO NINO 145
CIMINO MICHELE 65
SANZARELLO SEBASTIANO 11
CALIA MADDALENA 4
MASCI FRANCESCA 3
Lista : LA DESTRA-MPA- PENSIONATI -ALL.DI CENTRO
Cognome Nome Preferenze
LOMBARDO RAFFAELE 808
DI MAURO GIOVANNI DETTO ROBERTO 299
MUSUMECI SEBASTIANO DETTO NELLO 163
SGARBI VITTORIO 154
LO MONTE CARMELO 72
LO CURTO ELEONORA 39
MUSOTTO FRANCESCO 7
CUCCUREDDU ANGELO FRANCESCO DETTO FRANCO -
ELEZIONE EUROPEE DEL 7 GIUGNO 2009
PREFERENZE AL CANDIDATO PER COMUNE
08/06/2009 04:16.41 Pagina 40 di 60
Provincia : ENNA Comune : PIAZZA ARMERINA
Circoscrizione : V CIRCOSCRIZIONE: ITALIA INSULARE
Lista : DI PIETRO ITALIA DEI VALORI
Cognome Nome Preferenze
DI PIETRO ANTONIO 116
DE MAGISTRIS LUIGI 78
ALFANO SONIA 54
ORLANDO LEOLUCA 53
MESSANA SALVATORE ANTONIO GIUSEPPE 15
ARCURI EMILIO 2
CALORENNE PAOLA 1
UGGIAS GIOMMARIA 1
Lista : RIFOND.COM. - SIN.EUROPEA - COM.ITALIANI
Cognome Nome Preferenze
HACK MARGHERITA 27
CATANIA GIUSTO 19
MONTALTO PIERPAOLO PLACIDO SALVATORE 10
RUSSO GAETANA DETTA LINA 7
BUNETTO ANNA MARIA 3
CORONA ALESSANDRO 3
GOVERNALI RENATA 3
STOCHINO LAURA 1
Lista : SINISTRA E LIBERTA'
Cognome Nome Preferenze
FAVA GIOVANNI GIUSEPPE CLAUDIO 28
VENDOLA NICOLA DETTO NICHI 22
RELLA MAURIZIO 8
GALLO ROSARIO GIORGIO 7
BORGHERO ANGELA 5
COGODI LUIGI 3
ERICE MARIA DETTA MARIA PIA 2
GAROFALO ARCANGELA INTESA MARIELLA 2
Lista : LISTA MARCO PANNELLA - EMMA BONINO
Cognome Nome Preferenze
BONINO EMMA 29
PANNELLA GIACINTO DETTO MARCO 15
CORLEO DONATELLA 3
CASU ANTONELLA 1
CICCARELLI GIANMARCO 1
ROSSI ALDO LORIS -
PUGGIONI MARIA ISABELLA -
CICCIOMESSERE ROBERTO -
ELEZIONE EUROPEE DEL 7 GIUGNO 2009
PREFERENZE AL CANDIDATO PER COMUNE
08/06/2009 04:16.41 Pagina 41 di 60
Provincia : ENNA Comune : PIAZZA ARMERINA
Circoscrizione : V CIRCOSCRIZIONE: ITALIA INSULARE
Lista : FIAMMA TRICOLORE
Cognome Nome Preferenze
BARONE SALVATRICE 1
CONDORELLI CAFF FRANCESCO NICOLA -
ETZI IGNAZIO -
SCUTO ALFIO GIUSEPPE DETTO PIPPO -
FABRIZIO MARIA LUDOVICA -
CANTALI ANTONINO SALVATORE DETTO NINO -
BASONE GASPARE -
BARRACO EUGENIO -
Lista : LIBERAL DEMOCRATICI - MAIE
Cognome Nome Preferenze
MAIOLINO PAOLINO DETTO PAOLO MAJOLINO 4
MELCHIORRE DANIELA 1
CAPASSO MARIO GIUSEPPE 1
MANCUSO GIUSEPPE 1
PORCHEDDU GIOVANNI PIETRO -
CARRUS GIUSEPPE -
CORPINO FRANCO PAOLO ROBERTO -
PAPARELLA BEATRICE -
Lista : LEGA NORD
Cognome Nome Preferenze
BOSSI UMBERTO 2
BRIGANDI' MATTEO -
MARAVENTANO ANGELA -
MORLE' MAURO -
PIU MASSIMILIANO -
PORRETTO ORSOLA DETTA LILLI -
FLORIS MARIA GRAZIA -
MENDOLIA CATERINA -
ELEZIONE EUROPEE DEL 7 GIUGNO 2009
PREFERENZE AL CANDIDATO PER COMUNE
08/06/2009 04:16.41 Pagina 42 di 60

venerdì 5 giugno 2009

Botta e risposta in aula tra Falcone e Di Prima sulla potatura delle piante e sull'affidamento del servizio di manutenzione

“La potatura delle piante in piazza Generale Cascino fa schifo, se fossi un amministratore di questa città chiederei i danni”. A sottolinearlo in aula il consigliere Giuseppe Falcone, rivolgendosi all’assessore al Verde pubblico, Giuseppe Di Prima, nel corso della discussione su una specifica interrogazione presentata dallo stesso Falcone sull’argomento. “In alcuni casi non è stato possibile effettuare bene la potatura perché alcuni automobilisti piazzesi sono stati indisciplinati, parcheggiando l’auto in zona in cui ha dato fastidio ai lavori”, ha replicato in aula Di Prima. Un botta e risposta di alcuni minuti fra i due esponenti politici. “Per gli automobilisti indisciplinati ci sono i vigili urbani”, dice Falcone. “Ed infatti se va a guardare le multe di quei giorni dimostrano proprio il loro intervento nella piazza”, spiega l’assessore al Verde pubblico. “Se davano fastidio ai lavori servivano, allora, le rimozioni con il carro attrezzi”, insiste Falcone, secondo il quale quando una ditta che lavora per conto del Comune non fa bene il proprio lavoro “l’amministrazione deve chiederne conto, non pagare senza verificare prima la qualità dei lavori eseguiti”. “Non si fa così”, ha detto il consigliere, il quale, poi, ha invitato l’assessore “ad interpellare anche altre associazioni onlus in futuro, per verificare chi offre lo stesso servizio di manutenzione del verde pubblico a condizioni economiche migliori”.

Mostra della civiltà mineraria a rischio chiusura. Bollette per mille euro pagate dai soci. "Così non possiamo andare avanti, il Comune non paga".

A pochi mesi dalla sua inaugurazione rischia di chiudere per la mancanza di fondi sufficienti a coprire le spese di gestione. La Mostra permanente della Civiltà mineraria, allestita all’interno della sede di via Garibaldi della Lega Zolfatai e inaugurata appena lo scorso agosto, a meno di un anno dalla sua apertura rischia di entrare in crisi a causa delle bollette acqua e luce. “Abbiamo già anticipato circa mille euro di bollette, non possiamo certo andare avanti così, se le casse comunali e l’amministrazione non ci pagano annualmente almeno questi costi minimi, siamo costretti a chiudere”. A confermarlo Francesco Lo Monaco, ex minatore, uno dei responsabili della Lega Zolfatai, e insieme ai soci Mario La Mattina e Gaetano La Versa, protagonista per mesi della ristrutturazione dei locali, adibiti poi a museo grazie ad un protocollo d’intesa siglato con il Comune e l’Ente Parco minerario Grottacalda Floristella. I soci della Lega Zolfatai confidano nel bilancio in fase di approvazione per poter ricevere il contributo necessario a poter tirare avanti. “Siamo profondamente delusi”, dice Lo Monaco. Anche perché i soci sono ormai pochissimi e da soli non sarebbero in grado di provvedere alle spese ordinarie della mostra. Insomma l’unica esposizione permanente della città rischia di essere messa in crisi da pochi spiccioli mancanti, proprio mentre si parla del futuro grande museo Trigona. Cristalli di zolfo delle collezioni private, riproduzioni in miniatura dei calcheroni, forni e argani realizzati da alcuni soci ed una rassegna fotografica che raffigura le fasi estrattive e di trasformazione dello zolfo potrebbero rimanere chiuse a chiave.

lunedì 1 giugno 2009

Fiume Nocciara. Guardate cosa succede a pochi metri dalla città.


Al centro il torrente, ai due lati e dentro il letto del fiume diverse tonnellate di rifiuti. Una vera e propria discarica abusiva scaricata sul letto del fiume Nocciara, proprio dietro il depuratore comunale di contrada Indirizzo, all’esterno della recinzione dell’impianto. Per circa un centinaio di metri l’alveo del fiume, nascosto tra canneti e boscaglia, al riparo da occhi indiscreti, a pochi passi dalla città, nasconde di tutto. Quintali di mattonelle bituminose, frigoriferi, mattoni di cemento, forati, calcinacci di varia natura, calce bianca, vasche da bagno, bidoni di ferro e plastica, lattine, lamiere, resti di televisori e tanti altri rifiuti disseminati a ridosso del torrente e al suo interno. Un brutto spettacolo per l’ambiente, ma anche per i turisti che poco distante dagli autobus possono assistere allo spettacolo. E nessuno interviene da mesi, mentre di settimana in settimana i cumuli di rifiuti continuano ad essere depositati sotto il naso della città. Grave il potenziale rischio di inquinamento per il corso d’acqua. Occorrerebbe un’immediata e urgente bonifica dei luoghi per evitare danni maggiori. Il tratto del torrente di fatto è stato trasformato in una discarica a cielo aperto. L’area è raggiungibile da un pezzo di strada collegato alla strada statale poco prima dei cancelli d’ingresso all’impianto del depuratore comunale. Giornale di Sicilia - Edizione del 30 maggio
Aspettiamo che Corpo Forestale, assessorato comunale all'Ambiente, ufficio Tutela ambientale e associazioni ambientaliste facciano qualcosa.

Dai rovi al museo

Dai rovi al museo
Erano state arrotolate e gettate fuori dalla chiesa senza cornice, abbandonate tra i rovi. Adesso un restauro di 36 mila euro, durato ben 9 mesi, le ha riportate al loro originario splendore. Presentate dal settore Beni culturali della Diocesi quattro enormi tele appartenenti alla chiesa di Sant’Andrea, ritrovate cinque anni fa per caso dal parroco Enzo Ciulo. Si tratta di un “Sant’Andrea” del ‘600, “L’Immacolata”, datata 1603, e una “Deposizione”, anch’essa del XVII secolo, e un Sant’Andrea condotto al Martirio.

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali
Sarà la società “Geraci Restauri” di Messina a procedere al restauro del quadro di Sant’Andrea di Avellino, la tela del XVIII secolo che presenta ai piedi del santo la raffigurazione della città, la prima vera fotografia storica del centro abitato piazzese, una sorta di mappa dell’originario agglomerato storico cittadino. La giunta ha affidato l’incarico per 10 mila euro, somma attinta dal fondo di riserva.

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens
In nome della ragione, contro ogni intolleranza e fanatismo: un atto d’accusa, ma soprattutto un invito a riflettere.Hitchens affronta di petto le questioni e, analizzando lacune e incongruenze dei testi “sacri”, spiega ciò che è sotteso a norme e tabù, premi e castighi eterni, proponendo illuminanti esempi storici dai tempi più antichi a oggi. La sua è una serrata difesa della ragione e del laicismo contro la crudeltà resa legittima e “santa” in nome di una fede.

Corrado Augias e Vito Mancuso

Corrado Augias e Vito Mancuso
Credenti cattolici e atei razionalisti si sfidano a duello

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins
Il biologo ed evoluzionista Richard Dawkins torna sul tema da sempre al centro dei propri studi: l’ateismo. E lo fa con un saggio dall’obiettivo esplicito: dimostrare l’inesistenza di quel Creatore a cui tutte le religioni, e in particolare i tre monoteismi, fanno riferimento. Già il provocatorio titolo, L’illusione di Dio, racchiude il nucleo delle argomentazioni di Dawkins: l’esistenza di un Creatore è un presupposto dogmatico, una verità indiscutibile in quanto “sacra”, ma non dimostrabile in alcun modo