venerdì 31 luglio 2009

Palio. No dell'Ausl all'uso di frustini e speroni a palla. Galati chiede a Crocco di informare i cavalieri

No a frustini e speroni a palla per spronare i cavalli durante la Giostra del Saraceno al Palio dei Normanni. E chi non si adegua rischierà anche dal punto di vista penale. Il dirigente del settore Feste e tradizioni, Francesco Galati, in una lettera inviata al coordinatore generale del Palio, Germano Crocco, ha chiesto di informare “immediatamente tutti i cavalieri” della disposizione. E questo per evitare il rischio concreto di forme di maltrattamenti agli animali impegnati nelle prove di abilità della terza giornata del Palio, quella in cui a farla da protagonisti sono i cavalieri dei quattro quartieri storici impegnati contro il busto girevole del saraceno al campo sportivo Sant‘Ippolito. Al dipartimento di prevenzione dell’Ausl 4 di Enna, lo scorso 23 luglio, era stata chiesta dagli uffici comunali l’autorizzazione all’uso di speroni e frustini. Il no secco da parte dell’azienda sanitaria è arrivato subito. “Il dipartimento di Prevenzione ci ha comunicato il divieto assoluto di questi mezzi”, dice Galati. Punizioni severe vengono minacciate per chi violerà il divieto imposto dalle leggi e dall’Ausl 4 di Enna. Non si faranno sconti per non compromettere l’immagine del Palio. “Un eventuale non osservanza comporterà provvedimenti consequenziali di carattere disciplinare, nonché provvedimenti penali previsti per legge”, scrive Galati nella nota inviata al coordinamento generale della manifestazione rievocativa. “Norme molto recenti di carattere ministeriale, tra l’altro, vanno proprio nella direzione di vietare strumenti di questo tipo, per cui ci siamo subito dovuti adeguare dando una direttiva ben precisa dopo aver inoltrato la richiesta all’Ausl”, conclude il dirigente del settore Feste e tradizioni. Un provvedimento che arriva mentre sono in corso le selezioni degli aspiranti cavalieri dei quattro quartieri storici proprio all’interno dell’arena Sant’Ippolito. Le varie tornate dei quartieri sono cominciate dallo scorso 28 luglio e si concluderanno nei prossimi giorni. I cavalieri, dunque, sono avvertiti. Tolleranza zero verso ogni sistema che possa mettere in discussione la salute del cavallo, fisica e psicologica. L‘uso di frustini e speroni, tra l‘altro, rischierebbe di attirare sulla manifestazione le critiche delle associazioni animaliste, molto attente nel valutare le modalità di svolgimento della gara di abilità e già in passato pronte a diffidare il Palio davanti alla Prefettura di Enna. In realtà ormai da qualche anno i controlli rigorosi e la stretta collaborazione tra l’organizzazione e l’Ausl ha consentito ridurre al minimo i rischi di incidenti ai cavalli e ai cavalieri, mentre i livelli di attenzione verso la salute degli equini si sono alzati dopo i casi di decessi di alcuni esemplari qualche anno fa, all‘indomani della manifestazione

lunedì 27 luglio 2009

Villa Romana. Meli: "Non ci sono problemi, rispetteremo i tempi". Ma rimangono forti dubbi.

“Subito dopo Ferragosto cominceremo il montaggio delle coperture della Villa Romana a partire dalla Basilica e velocizzeremo i lavori con l’arrivo del 50 per cento del materiale già prodotto nelle officine dell’impresa”. L’architetto Guido Meli, progettista della nuova Villa e direttore dei lavori da 18 milioni di euro, assicura come “verrà rispettato l’impegno di concludere i lavori per la primavera del 2010, così come era stato stabilito”. La lentezza del cantiere negli ultimi 10 mesi non sembra preoccupare più di tanto Meli. “Abbiamo modificato strategia, viste le piogge abbondanti della scorsa stagione, arriverà un enorme carico di coperture in modo che potremo velocizzare la fase del montaggio, la parte più importante e impegnativa del cantiere”, dice. Il problema è che ancora la quantità di tetto da smontare e rimontare con i nuovi pannelli è enorme. La sensazione più evidente, però, vista la grande mole di lavoro ancora da effettuare, è quella di un’inevitabile e abbondante sforamento dei tempi di consegna previsti. Potrebbe essere necessario (e addirittura non bastare) tutto il 2010? “Non ci sono particolari ritardi, ce la faremo per la primavera 2010, giorno più, giorno meno, a meno che non accadano altri imprevisti legati alle condizioni climatiche”, insiste Meli, il quale smentisce anche la presenza di particolari problemi tecnici all’origine dei ritardi. “Abbiamo rinforzato con della malta le murature sulle quali dovranno poggiare le nuove coperture”, dice. Se tra la fine di agosto e gli inizi di settembre il 50 per cento delle coperture, costruite nelle officine tra Favara e Agrigento, dovesse arrivare all’interno dell’area archeologica dovrà essere messa mano al sistema dei percorsi turistici. “Si dovranno rivedere i percorsi attuali in funzione dei movimenti della gru montata all’interno del sito archeologico di contrada Casale”, spiega l’architetto. Nelle scorse settimane il sindaco Carmelo Nigrelli aveva scritto allo stesso Meli, chiedendo conto della lentezza del cantiere negli ultimi mesi. Giornale di Sicilia - Edizione 25 luglio

mercoledì 22 luglio 2009

Milioni di litri di acqua sporca ogni mese sul fiume Nocciara anzichè nel depuratore. E il consiglio comunale sulle cose gravi non fa controlli.

Più di 300 mila litri di acque sporche al giorno anziché raggiungere il depuratore comunale finiscono direttamente sul fiume Nocciara, sfuggendo alla depurazione. In contrada Indirizzo, infatti, circa 150 metri a monte del depuratore, una parte delle acque nere provenienti dal collettore della zona nord della città dei mosaici, anziché finire nella condotta che porta all’impianto di depurazione, scivola da uno “sfiorinatoio” laterale sulla destra, finendo sulla vallata di contrada Indirizzo, percorrendo poche centinaia di metri, per poi immettersi dentro il fiume Nocciara. Una realtà visibile ad occhio nudo da chiunque. Anche dai non addetti ai lavori. In un punto di raccordo del collettore con il tubo che porta al depuratore, protetto da alcuni muri di cemento, la “deviazione” è facilmente visibile dall’alto. L’acqua non va avanti, non viene interamente captata dal tubo che porta al depuratore. E questo non è ancora molto chiaro. Forse per uno schiacciamento della condotta, forse per una pendenza che non favorisce l’immissione dei liquidi verso il depuratore. Fatto sta che in gran parte le acque sporche si immettono sulla destra, con un flusso continuo che con un calcolo al ribasso non è inferiore ai 4 litri al secondo. Facile calcolare la quantità di acqua che ogni giorno si immette nell’alveo del Nocciara. Abbiamo seguito a piedi il tratto che le acque sporche percorrono, dopo aver lasciato il collettore, tra i campi, fino al punto di confluenza con il fiume. E questo spiegherebbe perché a valle del depuratore l’acqua si presenta in diversi punti piena di chiazze di schiuma, maleodorante e dal colore poco limpido. Il depuratore funzionerebbe bene, ma non capterebbe una parte delle acque per via di un’anomalia presente sul sistema dei collettori. Abbiamo contattato un tecnico della società Acquaenna, la quale solo da pochi giorni ha ricevuto in consegna il depuratore dal Comune, per ottenere spiegazioni. La situazione non sembrerebbe essere conosciuta, ma in ogni caso non sono state rilasciate dichiarazioni ufficiali. L’ufficio tecnico comunale ha confermato l’esistenza del problema, ma non sono state rilasciate dichiarazioni ufficiali. Giornale di Sicilia - Edizione del 9 luglio

lunedì 20 luglio 2009

Bollette acqua. In dieci anni sfuggiti al pagamento 1 milione e 800 mila euro. Si chiede commissione d'indagine.

Nel decennio 1994-2003 sarebbero sfuggiti alla riscossione da parte delle casse comunali quasi 1 milione e 800 mila euro di crediti per le utenze dell’acqua. Il dato è stato reso noto dal consigliere comunale Giuseppe Falcone e dall’associazione “Emanuele e Leopoldo Notarbartolo” dopo l’acquisizione degli atti dagli uffici comunali. “Devo sottolineare il fatto che gran parte di questi crediti non possono essere più esatti, appurato che oltre i cinque anni, e quindi per i crediti antecedenti al 2003, nessun cittadino è più tenuto a pagare”, spiega Falcone. “Chiedo ufficialmente che venga istituita una commissione speciale di indagine, ai sensi dell’articolo 32 bis del vigente statuto comunale, al fine di acclarare se sia stato, così come sembrerebbe da questo carteggio, cagionato un danno contabile all’ente, ed anche al fine di capire chi ne sia, eventualmente, l’autore”, aggiunge Filippo Andrea Di Giorgio per l’associazione Notarbartolo. “Adesso sottoporrò tutta la questione al centrodestra, poi assumeremo le azioni opportune per portare in aula la vicenda, tra le possibilità vi è anche quella di proporre la commissione di indagine, con quelle somme non riscosse avremmo potuto far aggiustare tutte le strade colabrodo della città”, aggiunge Falcone. Con due distinte delibere nel 1999 e nel 2003 il Comune aveva dato incarico all’avvocato Antonino Minacapilli di recuperare i canoni di acqua potabile non riscossi. L’incarico scade il 31 dicembre. Giornale di Sicilia - Edizione del 14 luglio

A seguire la nota dell'associazione Notarbartolo con le tabelle riassuntive...
di Filippo Andrea Di Giorgio - 1° puntata
LA RISCOSSIONE DELL’ACQUA …. CHE HA FATTO ACQUA DA TUTTE LE PARTI!!!
Che ci fosse stato del marcio nella riscossione delle tariffe dell’acqua fornita durante la gestione comunale ce ne eravamo accorti da tempo, fin da quando erano arrivate ai cittadini delle strane richieste di pagamento relative ad anni assai risalenti.
Ora che però finalmente siamo riusciti ad avere i dati di questa incredibile vicenda, dopo fatiche inenarrabili (sulle quali preferiamo stendere un velo pietoso per non ridicolizzare ulteriormente il Sindaco, che non ne ha peraltro bisogno, riuscendoci perfettamente da solo), ci sembra giusto informare di questi fatti l’opinione pubblica che ha diritto di sapere, di capire e, ovviamente, anche di giudicare autonomamente.
Per comprendere tuttavia quanto questa attività gestionale sia stata perniciosa per le casse comunali, ci sembra necessario, per correttezza, richiamare alcuni degli atti amministrativi che sono alla base di questo scatafascio contabile.
E segnatamente:
- la delibera di Giunta Municipale n. 83 del 22/03/1999, con la quale veniva conferito all’Avv. Antonino Minacapilli, che, come è noto, è il cognato dell’attuale Sindaco Nigrelli, un incarico per la riscossione delle tariffe dell’acqua potabile;
- il disciplinare di incarico del 23/03/1999, stipulato fra il Dirigente del Servizio dei Lavori Pubblici e l’Avv. Minacapilli, dal quale si evincono degli obblighi precisi e sul quale avremo modo di ritornare brevemente;
- la delibera di Giunta Municipale avente n. 168 del 12/09/2003, con la quale veniva confermato ancora all’Avv. Minacapilli l’incarico per la riscossione delle tariffe dell’acqua;
- il nuovo disciplinare di incarico, stipulato tardivamente (ed inutilmente) in data 27/04/2007 fra il Comune ed il professionista armerino.
Questo, in sintesi estrema, il complesso delle attività compiute dal Comune per recuperare le tariffe dai cittadini morosi.
A seguito di una istanza di accesso avanzata dal Consigliere comunale Giuseppe Falcone, il Servizio Lavori Pubblici, con nota prot. 12809 del 17/06/2009, ha comunicato che per gli anni compresi fra il 1994 e il 1997 l’importo delle tariffe riscosse dagli utenti è il seguente:
anno di riferimento
Credito verso utenti (primo dato)
Crediti recuperati (secondo dato)
1994
54.038,56
20.108,28
1995
133.254,35
48.794,04
1996
160.352,02
31.731,79
1997
245.467,56
80.372,52
Totale
593.112,49
181.006,63

Come si evince dal superiore quadro, non credo di potere essere tacciato di pedanteria nel definire l’attività di riscossione un sostanziale fallimento, dal momento che la differenza fra i due totali, pari alla cifra di €. 412.105,86, testimonia da sola che qualcosa non ha funzionato a dovere.
Certo, per correttezza voglio avvertire il lettore che questi importi possono essere oggetto di rettifica per effetto di qualche rateazione ancora in corso ovvero di qualche riconoscimento di debito; pur tuttavia, è da ritenere realisticamente che questa cifra non sarà ritoccata in maniera da ridurne significativamente la consistenza... segue

Le copie delle delibere di giunta non vengono più consegnate ai consiglieri per risparmiare sulla carta.

Niente più copie delle delibere di giunta municipale ai venti consiglieri comunali per risparmiare sulla carta. La decisione dell’amministrazione comunale, però, è di quelle destinate a provocare tensioni istituzionali tra Sala delle Luci e pezzi dell’aula consiliare. Fino a qualche mese fa le delibere del governo locale venivano consegnate in copia ad ogni singolo consigliere comunale. Ma spesso si formavano pile di atti amministrativi non ritirati da una parte dei rappresentanti dell’assemblea cittadina. Ed allora guerra agli sprechi e risparmio della carta, con le delibere pubblicate sul sito internet del Comune. Anche se spesso la pubblicazione online avviene con molto ritardo e con molti allegati mancanti. Ma la decisione di risparmiare la carta non trova successo su tutti i banchi dell’aula. “Si tratta di una cosa assurda e intollerabile, noi consiglieri abbiamo il diritto di ricevere copia delle delibere della giunta, che si risparmi su tante altre cose che non vanno”, spiega il consigliere Giuseppe Falcone. “La cosa incredibile è che non si lamenta nessuno tra i miei colleghi di questa cosa, ne abbiamo anche parlato in conferenza dei capigruppo”, aggiunge Falcone, il quale chiede l’immediato ripristino della situazione precedente. “Ho anche offerto in modo provocatorio all’amministrazione comunale la mia disponibilità all’acquisto della carta da fotocopiatrice, così non spendono nulla”, dice il consigliere. E il Segretario Generale, Carolina Ferro, conferma la ratio della decisione. “L’articolo 32 di una legge del 2009 prevede decisioni di questo tipo, riusciamo a realizzare risparmi di spesa intorno ai 3 mila euro l’anno, anche perché in passato si verificavano sprechi per via della grande mole di carta utilizzata per le copie delle delibere che non venivano poi prelevate”, spiega il segretario generale. Ma intanto nei prossimi giorni potrebbe scattare una soluzione meno rigida. Le copie delle decisioni del governo di Sala delle Luci potrebbero essere consegnate solo agli otto capigruppo consiliari, i quali provvederanno loro, poi, a farle avere ai colleghi dello stesso gruppo consiliare. Giornale di Sicilia - Edizione del 15 luglio

Il lungometraggio su Boris Giuliano

Si chiama “Sopralluoghi per un film su un poliziotto ucciso” e verrà presentato in anteprima a Palermo, in occasione del trentennale dall’agguato mafioso in cui perse la vita Giorgio Boris Giuliano, il poliziotto di origini piazzesi assassinato all’interno di un bar del capoluogo siciliano di via Di Blasi il 21 luglio del 1979. Un lungometraggio prodotto da “Zerocento srl” e “La stanza dei balocchi”, costato 110 mila euro, per la regia di Roberto Greco. Il Comune armerino ha patrocinato la pellicola con 10 mila euro, aggiungendosi al patrocinio della Questura di Palermo, dell’Anm, l’associazione nazionale magistrati, e della fondazione “Progetto Legalità”. Boris Giuliano nel film è interpretato da Marcello Mozzarella, attore siciliano già protagonista di “Placido Rizzotto” di Pasquale Scimeca. Si racconta la storia del poliziotto attraverso le parole di chi lo ha conosciuto ed ha lavorato al suo fianco, e attraverso gli occhi del giornalista Marcello, interpretato da Vincenzo Ferrera, attore della fiction “Agrodolce”.

Boris Giuliano. Cerimonia anche ad Enna Bassa

La Questura di Enna su Boris Giuliano
Nella ricorrenza del 30° anniversario della barbara uccisione del Vice Questore Aggiunto Dr. Boris GIULIANO, già Capo della Squadra Mobile di Palermo, trucidato dalla mafia in un agguato avvenuto a Palermo il 29 luglio 1979, e per questo decorato di Medaglia d’oro al valor civile, la Polizia di Stato di Enna, celebrerà la commemorazione del suo caduto, con una cerimonia che si terrà presso il complesso della Polizia di Stato sito ad Enna Bassa. Alle ore 09:00 di domani, infatti, il Sig. Prefetto della Provincia, dott.ssa Floreno, accompagnato dal Sig. Questore, dott. Patanè, alla presenza del Sig. Sindaco del Comune di Enna, dott. Agnello, del Presidente della Provincia di Enna, dott. Monaco e dei vertici provinciali delle Forze dell’ordine, presso la struttura che già porta il nome del caduto, deporranno una corona sulla lapide dedicata ai caduti della Polizia di Stato.
Contestualmente, a Piazza Armerina, presso il cimitero ove è sepolto Boris Giuliano, verrà deposta una corona di fiori presso l’edicola funeraria, collocata all’interno della cappella gentilizia della famiglia Giuliano, alla presenza del Sindaco di Piazza Armerina, dott. Nigrelli, ed ai rappresentanti delle istituzioni e delle forze dell’ordine di quel centro.
Analogamente, a Palermo, nella mattinata di domani, avranno luogo ulteriori celebrazioni presso la Questura, con la deposizione di una corona di fiori sulla lapide dei caduti, e l’ inaugurazione della struttura, dedicata al brillante investigatore, ove avrà sede la Squadra Mobile di Palermo.
Sempre a Palermo, nel pomeriggio, presso il palazzo Steri Chiaramonte, è prevista una sessione di studi e ricerche sul fenomeno mafioso, in collaborazione con l’Università di Palermo, in cui interverranno il Ministro dell’Interno, on. Roberto Maroni, il Ministro della Giustizia, on. Angelino Alfano, il Procuratore nazionale Antimafia, dott. Piero Grasso, ed il Capo della Polizia, Prefetto Antonio Manganelli. La cittadinanza ennese ed armerina è invita a partecipare all’evento per commemorare il suo caduto.

L'omaggio a Boris Giuliano a 30 anni dal suo brutale assassinio ad opera di Cosa Nostra

Domani mattina la città di piazza armerina renderà omaggio a boris giuliano a 30 ani dalla sua uccisione, alle 9.00 presso il cimitero di Bellia il sindaco fausto carmelo nigrelli, il presidente del consiglio comunale calogero centonze e una delegazione di assessori e consiglieri collocherà una corona di fiori in memoria di boris giuliano nella cappella di famiglia dove il grande poliziotto è sepolto. Contemporaneamente i dirigenti del commissariato di Piazza Armerina, a nome del questore Patanè, renderanno omaggio al Vicequestore ucciso dalla mafia a Palermo nel 1979.
Subito dopo la delegazione del comune partirà per palermo dove parteciperà alla commemorazione ufficiale presso la questura del capoluogo siciliano.
"Anche il 21 luglio dell'anno scorso rendemmo omaggio, insieme al vicesindaco e alla dirigenza della polizia municipale a Boris Giuliano. - afferma il sindaco - Quest'anno, però, ricorre il trentesimo anniversario e porteremo il gonfalone della città laddove il vice questore è stato ucciso. sulla corona che collocheremo al cimitero c'è scritto solo: "La città di Piazza Armerina per Boris Giuliano" Il comune di Piazza, insieme all'Associazione Nazionale Magistrati e alla Questura di Palermo ha patrocinato il film-documento sulla vita di Boris Giuliano, realizzato dal regista Roberto Greco dal titolo "Sopralluoghi per un film su un poliziotto ucciso". È la storia di un giornalista che per lavoro deve ricostruire la vita di Boris Giuliano incontrando testimoni, amici, familiari e persone che lo hanno conosciuto. Il film verrà presentato in prima nazionale il 21 sera all'Università di Palermo. Nei prossimi giorni il film verrà proiettato a Piazza.

venerdì 17 luglio 2009

Piazza Armerina. Calamaio (Pd): "Assenza nel programma estivo di qualsiasi iniziativa per i bambini, non dimentichiamoli"

L’amministrazione vota una variazione di bilancio e chiede altri 67 mila euro al consiglio comunale per l’estate armerina. Ma la commissione “Beni culturali, feste e tradizioni” sottolinea “l’assenza nel programma di qualsiasi iniziativa nei confronti dei bambini”. E invita la giunta a impegnare il 35 per cento dei fondi necessari all’intera manifestazione “Piazza d’Estate”, a beneficio di iniziative ludiche, musicali, sportive, di intrattenimento, culturali, artistiche, rivolte ai bambini ed ai ragazzi della città, “sempre più relegati ad un ruolo marginale in una società che fatica ad includerli in un processo di crescita”. Il verbale della commissione consiliare, presieduta da Riccardo Calamaio, esponente del Pd, lo stesso partito di cui è espressione la giunta, è stato inviato al governo cittadino. Ma se si va a vedere la variazione di bilancio da 67 mila euro, proposta dalla giunta all’aula consiliare (la quale dovrà approvarla per renderla operativa, unitamente all’approvazione del rendiconto 2008), non sembra esservi traccia delle iniziative richieste dal presidente Calamaio. Ed infatti 15 mila euro dovranno essere utilizzati per i giochi pirotecnici, 15 mila euro per l’illuminazione artistica, 10 mila euro per spettacoli teatrali e 17 mila euro per band locali, mentre altri 10 mila euro serviranno a patrocinare il lungometraggio della “Zerocento” su Giorgio Boris Giuliano. La giunta aveva già impegnato 79 mila euro di suo: 4 mila euro per uno spettacolo pirotecnico e musicale, 5.800 euro per lo spettacolo del noto cabarettista siciliano Litterio e altri 6.900 euro per affrontare spese varie, dai manifesti ai costi Siae, passando per la vigilanza, e 63 mila euro per un pacchetto di tre cantanti. In tutto 146 mila euro, se la variazione verrà approvata. “La somma di 79 mila euro non è sufficiente a far fronte all’organizzazione di una più completa programmazione estiva”, spiega Cimino nella delibera di giunta. Giornale di Sicilia - Edizione del 15 luglio

Piazza Armerina. Randagismo. "Impossibile uscire dalla porta principale di casa con i bambini". Donna incinta costretta ad uscire dal garage.

“È ormai pressoché impossibile uscire dalla porta principale di casa, soprattutto con i bambini, e farli giocare nel piazzale antistante i condomini”. Un gruppo di genitori di contrada Santa Croce, in una raccolta di firme indirizzata al sindaco Carmelo Nigrelli, così descrivono il loro disagio di fronte al fenomeno del randagismo. Una donna incinta, tra l’altro, è costretta ogni giorno a dover uscire dal garage per evitare il rischio di essere aggredita da un branco di randagi che si avvicina spesso in modo minaccioso nei confronti di pedoni, scooter e automobili. “Il fenomeno ha superato le normali soglie della tolleranza, riteniamo sia urgente intervenire, prima che si verifichino gravi incidenti”, si legge nel documento con il quale è stata avviata la petizione. Una bambina è stata anche avvicinata pericolosamente a colpi di latrati da un gruppo di tre cani. In pratica un clima di tensione continuo. Il problema è ormai sfuggito al controllo da parte delle istituzioni. “La presenza di tali cani, a cospetto di svariati raccoglitori dell’immondizia, rende alquanto problematica la pulizia e il decoro dei luoghi”, dicono i genitori. I randagi prelevano le buste della spazzatura, le portano sui marciapiedi e le aprono con i denti sparpagliandone il contenuto in mezzo alla strada. Ed a tutto questo si aggiungono i latrati notturni. Nuove cucciolate di randagi, intanto, vengono segnalate ovunque. Giornale di Sicilia - Edizione del 15 luglio

mercoledì 15 luglio 2009

Concerti d'agosto. Gagliano: "Grande esagerazione il meccanismo dei costi sostenuti dal Comune, occorre regolamento a garanzia dell'ente"

In riferimento alla procedura attuata per l’acquisto di spettacoli musicali tramite agenzia unica per l’agosto piazzese 2009, si fa presente che tale procedimento denota qualche imperfezione, ad esempio il pacchetto di tre spettacoli musicali costa alla collettività armerina euro 63.000, il costo del biglietto per assistere ad uno dei concerti che si terrà allo stadio comunale varia da 16 a 25 euro a persona, prevedendo un afflusso di 5.000 persone, l’agenzia avrà un introito presunto di circa 100.000 euro che sommati ai precedenti 63.000 euro contano 163.000 euro.
Considerato il giusto rischio d’impresa per l’agenzia e le spese sostenute, tutto ciò mi sembra una grande esagerazione, tenuto conto che il nostro ente non avrà nessun beneficio in termini economici. Pertanto, per evitare alti costi economici alle casse comunali, in un periodo di grave crisi socio economica, sarebbe utile regolamentare tale materia mediante un apposito regolamento comunale a garanzia dell’Ente che tutti noi rappresentiamo. Carmelo Gagliano - Capogruppo del Pdl, in una nota inviata al presidente del consiglio comunale Calogero Centonze e e al sindaco Carmelo Nigrelli

martedì 14 luglio 2009

Ecco Vico Scalo, vico Cannizzo, vico Vincenti e dintorni. Cristo si è fermato ai Canali.

Tanta erbaccia secca, immondizia e topi morti tra i muri puntellati, le passerelle di legno e gli edifici lesionati. E bambini costretti a muoversi tra tubi arrugginiti, parassiti e tavole di legno. Condizioni igienico-sanitarie intollerabili nel quartiere Canali, nell’area compresa tra il vico Salvaggio e vico Cannizzo. Basta fare un breve giro e ascoltare gli abitanti per rendersi conto del disagio nel quale si vive ogni giorno. Dal vico Selvaggio ci si sposta nella sottostante scalinata, piena di erbaccia e sporcizia. La parete laterale è piena di crepe. La stradina si collega con un’altra scalinata, quella di vico Licata. Anche qui la vegetazione invade una parte delle scale, mentre la spazzatura a terra è ben presente. Dalle due scalinate si scende nel vicino vico Scalo. E qui la scena è da quartiere terremotato. Tre quarti della stradina a scale è occupata dai puntellamenti, un sistema di tubi che serve a consolidare alcune abitazioni lesionate da un leggero ma costante cedimento del costone vicino. Il problema, però, è aggravato dal fatto che l’erbaccia secca ha riempito le aree puntellate, insieme alla spazzatura. Esiste solo una piccola striscia di basolato, piena di erbaccia anche quella, utilizzata dalle famiglie del posto, bambini compresi, per passare verso la vicina zona di via Itria. Non appena si incrocia la via Vincenti, poco sotto, si arriva in via Cannizzo. E qui per attraversare la stradina occorre passare su una passerella di legno. Anche qui legname e tubi di ferro pieni di vegetazione e spazzatura. Si arriva vicino alla Salita Nasca, altra passerella, proprio di fronte alla chiesa crollata di Santa Maria d’Itria. Una casetta sottostante, sgomberata e abbandonata, presenta l’uscio aperto, e proprio all’ingresso un topo morto fa bella vista di se a pochi metri da altre abitazioni. “Le campagne vicine la città sono più pulite di questa parte del centro storico”, dice una signora che abita in via Cannizzo. “Guardi dove siamo costretti ad abitare, i problemi statici hanno i loro tempi, ma venissero almeno a pulire”, aggiunge una signora. Il degrado si tocca con mano e questa fetta di territorio rimane l’altra Piazza, quella che non va in vetrina, ma c’è. Abbiamo ascoltato l’ufficio Tutela Ambientale. Arriva la conferma che la disinfestazione in partenza in queste ore interesserà anche il tratto del quartiere che versa in queste condizioni igienico-sanitarie così a rischio. E si valuta anche una bonifica urgente di tutte le aree pubbliche puntellate. Giornale di Sicilia - Edizione del 7 luglio

Altri documenti al commissariato dopo l'esposto sulle "strisce blu"?

“Depositerò altri documenti agli uffici del commissariato ad integrazione dell’esposto sulle strisce blu a pagamento che ho presentato nelle scorse settimane”. L’imprenditore Nino Romano, titolare dell’impresa omonima, dopo l’avvenuta aggiudicazione della gara sulla sosta a pagamento dei giorni scorsi, aveva chiesto l’apertura di un’indagine, contestando alcune presunte anomalie nei requisiti e nei tempi del bando di gara pubblicato per l’assegnazione del servizio.

giovedì 9 luglio 2009

Piazza Armerina. Manifestazione a tempo indeterminato e sciopero della fame e della sete, ad Enna, per la liberazione di Giuseppe Camerino.

Comunicazione sulla manifestazione di protesta per Giuseppe Camerino inoltrata al comando di Polizia municipale, alla Questura e al sindaco di Enna:
"I sott. Incarico Mario Giovanni nato ad Enna il 24/06/1974 , Frattalemi Angela Giusi nata ad Enna il 19/03 1983 , entrambi residenti a Enna in via conte fidotti 16 ,Nicola Alessandro Arboscelli ,nato a Milano ,residente a cefalù,in contrada Lanzeria snc,Salvatrice De Francisci,n De Francisci,nata a Piazza Armerina il 12 12 1952,residente a Piazza Armerina via piano carcere 3, Manzo Francesco Paolo nato a Palermo il 07.03.50 ed ivi residente in via Dgali n° 7,comunicano che dal giorno 11 luglio 2009 dalle ore 9,in Piazza S.FrancescoD’Assisi, si terrà una manifestazione a tempo indeterminato con sciopero della fame e della sete nel caso di Arboscelli Nicola e di Giovanni Mario Incarico,sciopero della fame e della sete ad oltranza;e nel caso di Angela Frattalemi ,sciopero della fame.Il presidio prevede volantinaggio,sensibilizzazione sul problema del lavoro e della giustizia,in Italia ,Sicilia e nell’ennese,musica,proiezione di video di interesse collettivo e raccolta firme a favore della liberazione di Giuseppe Camerino,per una politica meno repressiva e più sociale e per il riconoscimento delle azioni di Giuseppe Camerino,quali parte di una lotta e impegno politico ,sociale a favore della collettività.Per il giorno 13 luglio 2009 prevediamo un corteo che partirà dalla Piazza S.Francesco D’Assisi alle ore 8.30 per arrivare davanti al tribunale alle ore 9.30 dove ,in occasione dell’udienza diGiuseppe Camerino,si terrà un presidio fino alle ore 14.Chiediamo un attento e pronto monitoraggio della salute degli scioperanti,tenendo conto delle particolari condizioni di calore del luglio siciliano,come previsto dalla costituzione ,che garantisce l’assistenza ai suoi cittadini. Il presidio si svolgerà con l’ausilio di megafono a mano con volume moderato e con cartelli di informazione, sui metodi adottati dalla Magistratura nei confronti di Camerino Giuseppe. In particolare chiediamo la sua immediata scarcerazione e che si faccia chiarezza sulla veridicità o meno delle rivendicazioni del disoccupato piazzese , che come è noto riguardano l’applicazione della legge 56/87 . Durante tali manifestazioni saranno esibiti due striscioni contenenti la scritta 1) LIBERATE GIUSEPPE CAMERINO 2)CAMERINO PRIGIONIERO POLITICOSi fa presente che è stata inoltrata regolare richiesta di autorizzazione di usufruizione suolo pubblico presso il Comando di P.M di Enna". 23/06/2009

mercoledì 8 luglio 2009

Piazza Armerina. Chiello. L'accorpamento della Cardiologia completato sotto il naso del consiglio comunale riunito in seduta permanente all'ospedale.

Completato l’accorpamento dei posti di Cardiologia al reparto di Medicina ed il trasferimento dal quinto al sesto piano dell’ospedale Chiello dell’archivio e dello spogliatoio. Mentre il consiglio comunale continua ad essere riunito in seduta permanente all’interno del presidio sanitario, con la richiesta di revoca dell’accorpamento, il contestato provvedimento dell’Ausl 4 di Enna ha già trovato piena esecuzione. A confermarlo è lo stesso direttore sanitario dell’ospedale, Loredana Di Simone. Gli 8 posti letto dell’unità operativa di Cardiologia sono stati trasferiti dal sesto al quinto piano. E si sono aggiunti ai 20 posti letto della Medicina e agli 8 posti letto di lungodegenza del quinto piano. Al sesto piano del vecchio Polifunzionale rimangono il reparto di Otorino, con 4 posti letto, e quello di Nefrologia con 5 posti letto. Degli 11 infermieri del sesto piano quattro o cinque vanno al quinto piano. Il nuovo reparto di Cardiologia e Medicina potrà contare in tutto su 15 o 16 infermieri. Anche se alcuni spostamenti potrebbero ancora essere necessari e far scendere il numero complessivo del personale paramedico. Spostati anche l’archivio delle cartelle cliniche e lo spogliatoio per gli infermieri. Il provvedimento di accorpamento, così come stabilito nelle scorse settimane, rimane, comunque, almeno sulla carta, di carattere “provvisorio”. E proprio sul fronte Cardiologia si attende l’arrivo di un quarto specialista del cuore che dovrebbe aggiungersi ai tre già presenti. “Ci sono 16 candidati, li stiamo contattando, uno aveva dato la disponibilità, ma poi non si è presentato, contiamo nella disponibilità di qualche altro cardiologo fra quelli in graduatoria”, dice il direttore sanitario Di Simone. Nei prossimi giorni potrebbero esserci novità più concrete. L’accorpamento deciso dal manager Francesco Iudica, direttore dell’Ausl 4 di Enna, quindi, è già quasi del tutto operativo. La reazione del consiglio comunale, con l’immediata seduta straordinaria convocata all’interno del Corpo F dell’ospedale e la richiesta unanime di revoca del provvedimento, non ha sortito nessun effetto nei confronti dei vertici dell’azienda sanitaria ennese. Per i gruppi politici locali e l’amministrazione comunale, così come per gran parte del personale medico e paramedico, l’accorpamento dei posti letto della Cardiologia rappresenterebbe l’inizio dello smantellamento della struttura sanitaria piazzese. Nelle prossime ore, comunque, non si escludono nuove iniziative da parte dell’aula e dei suoi rappresentanti. Giornale di Sicilia - Edizione 7 luglio

martedì 7 luglio 2009

Bascetta, Cobas: "Chiederò un milione di euro di risarcimento danni al Comune"


"Chiederò un risarcimento danni da un milione di euro al Comune". Ad affermarlo il sindacalista e dipendente comunale, Luigi Bascetta (nella foto). Il coordinatore provinciale dei Cobas nei giorni scorsi era stato assolto con formula piena dall’accusa di aver truffato il Comune armerino effettuando attività sindacale al posto di essere presente sul posto di lavoro. L'impiegato era stato denunciato all’autorità giudiziaria con l'accusa di truffa per la serie di giornate di proteste allestite tra il dicembre del 2000 e il gennaio del 2001 davanti al palazzo comunale di via Generale Muscarà...

Francesco Iudica è il nuovo commissario straordinario per l'azienda ospedaliera ''Umberto I'' di Enna.

Francesco Iudica è il nuovo commissario straordinario per l'azienda ospedaliera ''Umberto I'' di Enna. Iudica, attuale direttore generale dell'Ausl 4 di Enna, subentra a Lorenzo Maniaci che svolgeva le funzioni di commissario da quando, quasi quattro anni fa, era scaduto il mandato triennale di Francesco Naro. La nomina è stata decisa dall'assessore regionale siciliano alla Sanità, Massimo Russo, con apposito decreto firmato stasera.La motivazione del provvedimento è che Maniaci è dirigente in servizio presso il dipartimento per la pianificazione strategica e per il quale risulta prioritario lo svolgimento delle funzioni legate all'attività del dipartimento.Non ritenendo opportuna la nomina di un nuovo direttore generale, in attesa della costituzione delle nuove aziende previste dalla legge di riordino del sistema sanitario regionale, l'assessore Russo ha scelto di affidare la funzione commissariale a Iudica che, proprio per le funzioni attualmente ricoperte nello stesso ambito territoriale dell’ASL 4, non solo dovrà adottare i provvedimenti urgenti ed indifferibili finalizzati alla erogazione dei servizi ospedalieri e alla gestione dell'azienda stessa, ma avrà anche il compito di predisporre gli atti in vista degli accorpamenti previsti dalla legge.L’incarico durerà sino all'insediamento del nuovo direttore generale della costituenda Azienda sanitaria provinciale (Asp), di Enna.

Palermo 6 lug.2009
Fonte: ASCA

domenica 5 luglio 2009

Grandi chiazze di schiuma, cattivi odori e colore poco limpido. Cosa succede sul fiume Nocciara?




Acque dal colore poco limpido, grandi chiazze di schiuma e cattivi odori. Sul fiume Nocciara, in contrada Indirizzo, qualcosa non sembra andare come dovrebbe. Da un ponticciolo di servizio ad una stradina di campagna si notano delle enormi quantità di schiuma bianca galleggiante per circa una ventina di metri. Schiuma e cattivi odori che continuano anche sotto il ponticciolo. L’acqua appare pochissimo limpida e la puzza in alcuni momenti va aumentando. Basta spostarsi ancora di un centinaio di metri, in un altro ponticciolo più a valle, sotto il viadotto della statale 117 Bis, e anche qui la situazione non cambia. Acqua schiumosa, puzza e colore poco limpido. Un brutto spettacolo. Cosa succede? Forse il sistema di collettori che dovrebbe convogliare l’acqua verso lo stesso impianto di depurazione presenta delle falle che fanno immettere le acque nere dentro l’alveo del fiume prima ancora che queste arrivino al depuratore per essere “ripulite”?


sabato 4 luglio 2009

Piazza Armerina. Aloi, difensore civico: "Violata la privacy dei cittadini dal sito internet del Comune"


"E’ illegittima la diffusione dei dati personali che si evincono dagli atti amministrativi pubblicati sul sito del Comune di P.A. in quanto è stata violata la privacy dei cittadini". A dichiararlo il difensore civico Pino Aloi in una nota. "L’iniziativa molto lodevole dell’Amministrazione di Piazza Armerina di pubblicare tutti gli atti della sua attività amministrativa è caduta nella violazione della privacy dei cittadini", aggiunge.

giovedì 2 luglio 2009

Sui nuovi box alla Villa Romana rischio di "conflitto istituzionale" tra Comune e Provincia

Non c’è accordo tra Comune e Provincia sulla gestione dei 22 box commerciali di legno della nuova area commerciale esterna alla Villa Romana del Casale, realizzata di recente nell’ambito del Pit 11 da sei milioni di euro. E se non parte subito una concertazione attiva su questo settore tra i due enti pubblici il rischio concreto è che l’area del merchandising esterna al sito archeologico possa non essere del tutto pronta a partire con regole chiare nella stagione turistica 2009/2010. “Per alcuni mesi c’era un preciso accordo secondo il quale quei box sarebbero stati gestiti dal comune, come è normale che sia trattandosi di materia di commercio”, ha spiegato il sindaco Carmelo Nigrelli. “La Provincia di Enna che ha realizzato quei box, negli ultimi due o tre mesi, ha cambiato idea, vorrebbe gestire direttamente quelle strutture”, dice il primo cittadino, il quale aggiunge come su questo fronte “si crea ovviamente un conflitto istituzionale”. Giornale di Sicilia - Edizione del 2 luglio

Spostamento mercato settimanale avverrà solo a partire da settembre.

Sarà rimandato a settembre lo spostamento del mercato settimanale del giovedì mattina dall’attuale sito di piazza Falcone-Borsellino a alla nuova sede di Piano Sant’Ippolito. In corso, infatti, una piccola variante per acquistare un pezzo di terreno adiacente proprio alla zona di Piano Sant’Ippolito per allargare in modo ulteriore lo spazio a disposizione dei venditori ambulanti.

Chiese chiuse.Commissione Beni culturali:"Diocesi e Comune lavorino insieme per tenere aperte le chiese, ma senza oneri a carico delle casse comunali"

Si a concertazione tra Diocesi e Comune sulla necessità di tenere le chiese della città aperte ai turisti. No ad oneri a carico delle casse comunali perché si tratta di beni ecclesiastici, non di competenza comunale. Questo quanto emerso dalla commissione consiliare Beni culturali, la quale ha trattato all’ordine del giorno la questione della chiusura ai turisti delle principali chiese piazzesi. Un ordine del giorno scaturito dalle polemiche successive all’ennesimo episodio di “arte chiusa a chiave”, quando una scuola elementare del palermitano, qualche settimana fa, rimase fuori dal portone della cattedrale per più di un’ora, per poi dover fare ritorno al proprio pullman senza aver potuto visitare la principale chiesa della Diocesi. Il responsabile del settore Turismo, Francesco Galati, in una nota inviata subito dopo l’accaduto al vescovo Michele Pennisi e alla stessa commissione Beni culturali, aveva sottolineato come fosse arrivato il momento di “dire basta ad episodi simili”, facendo partire un momento concertativo tra istituzioni politiche e religiose per garantire l’apertura dei principali siti soprattutto nel periodo maggio-ottobre. “In questa fase, all’unanimità dei componenti consiliari presenti, si è deciso di non portare in consiglio comunale la discussione, non ci sono i presupposti per un confronto politico”, spiega Riccardo Calamaio, presidente della commissione Beni culturali. “Si tratta di chiese, beni appartenenti alla Diocesi, la quale dovrebbe farsi carico con le associazioni di riferimento di mantenere aperti principali contenitori ecclesiastici”, aggiunge. “Per noi va bene che ci siano percorsi comuni tra Diocesi e amministrazione municipale, ma senza oneri per il bilancio comunale”, conclude Calamaio. E intanto il vescovo Michele Pennisi potrebbe dare mandato ad una commissione di valutare se e in che modo poter garantire una maggiore apertura delle principali chiese della città per favorire la fruizione per fini turistici.

Dai rovi al museo

Dai rovi al museo
Erano state arrotolate e gettate fuori dalla chiesa senza cornice, abbandonate tra i rovi. Adesso un restauro di 36 mila euro, durato ben 9 mesi, le ha riportate al loro originario splendore. Presentate dal settore Beni culturali della Diocesi quattro enormi tele appartenenti alla chiesa di Sant’Andrea, ritrovate cinque anni fa per caso dal parroco Enzo Ciulo. Si tratta di un “Sant’Andrea” del ‘600, “L’Immacolata”, datata 1603, e una “Deposizione”, anch’essa del XVII secolo, e un Sant’Andrea condotto al Martirio.

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali
Sarà la società “Geraci Restauri” di Messina a procedere al restauro del quadro di Sant’Andrea di Avellino, la tela del XVIII secolo che presenta ai piedi del santo la raffigurazione della città, la prima vera fotografia storica del centro abitato piazzese, una sorta di mappa dell’originario agglomerato storico cittadino. La giunta ha affidato l’incarico per 10 mila euro, somma attinta dal fondo di riserva.

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens
In nome della ragione, contro ogni intolleranza e fanatismo: un atto d’accusa, ma soprattutto un invito a riflettere.Hitchens affronta di petto le questioni e, analizzando lacune e incongruenze dei testi “sacri”, spiega ciò che è sotteso a norme e tabù, premi e castighi eterni, proponendo illuminanti esempi storici dai tempi più antichi a oggi. La sua è una serrata difesa della ragione e del laicismo contro la crudeltà resa legittima e “santa” in nome di una fede.

Corrado Augias e Vito Mancuso

Corrado Augias e Vito Mancuso
Credenti cattolici e atei razionalisti si sfidano a duello

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins
Il biologo ed evoluzionista Richard Dawkins torna sul tema da sempre al centro dei propri studi: l’ateismo. E lo fa con un saggio dall’obiettivo esplicito: dimostrare l’inesistenza di quel Creatore a cui tutte le religioni, e in particolare i tre monoteismi, fanno riferimento. Già il provocatorio titolo, L’illusione di Dio, racchiude il nucleo delle argomentazioni di Dawkins: l’esistenza di un Creatore è un presupposto dogmatico, una verità indiscutibile in quanto “sacra”, ma non dimostrabile in alcun modo