martedì 17 novembre 2009

"NOI, NIGRELLI E LA FORESTA DI SHERWOOD", di Filippo Andrea Di Giorgio

Oggi ho visto gli addetti alla sosta verbalizzare i primi veicoli in Piazza Garibaldi.
Ho sentito nei cuori dei cittadini un forte senso di ingiustizia per come è maturata questa vicenda delle strisce blu.
A questo punto credo però che non sia più possibile far finta di niente, mentre ogni giorno si consumano delle sopraffazioni paurose in danno di questa comunità.
Strisce in posti ove vigono altri divieti, strisce con la segnaletica sballata, strisce che si moltiplicano come funghi sulle vie del centro, arrivando ad un totale di 570 stalli a fronte dei 200 che basterebbero per lasciare ad esse il loro autentico ruolo: quello di un servizio nei punti più critici e sensibili della città (fra i quali certamente non possono essere compresi i luoghi di culto….).
Sembriamo tornati ai tempi dello sceriffo di Nottingham, quando i poveri venivano tassati per ingrassare le tasche dei ricchi.
E qui di fatto con i nostri soldi si ingrasseranno le casse di una ricca e potente società di gestione delle strisce blu (mentre invece il Comune avrebbe potuto gestire direttamente il servizio……e qui si potrebbero aprire degli interrogativi di non poco conto!!!).
Per questo abbiamo deciso che agiremo come i banditi della Foresta di Sherwood, e lanciamo fin da ora la nostra sfida a Nigrelli e a questa forma becera di pesante iniquità.
Al nostro Sindaco annunciamo pubblicamente che alle ore 16:00 del 18/11/2009 parcheggeremo la nostra macchina in via Mazzini nei pressi della Chiesa di San Giuseppe.
Aspetteremo che gli addetti alla sosta arrivino sul posto e chiederemo loro, con il massimo garbo possibile, di provvedere a sanzionarci.
Dopo che saremo sanzionati, avanzeremo un ricorso con il quale contesteremo la fondatezza di quanto compiuto dall’Amministrazione comunale.
Tutti i cittadini che, avendo subito dei verbali, ritengano liberamente di dover combattere questo sopruso, potranno contattare l’Avvocato Roberto Sardella oppure l’Associazione Notarbartolo per avere informazioni e chiarimenti.
Non sappiamo come questa battaglia potrà concludersi, non avendo doti divinatorie, ma il solo fatto di avviarla è il segnale più grande del nostro amore per Piazza Armerina.
Riteniamo infatti che combattere un sopruso come questo non è solo un sistema contrastare una vessazione, ma piuttosto un modo per riappropriarci di una città che ci viene derubata giorno dopo giorno da una Amministrazione terrificante, insensibile e invadente.
Filippo Andrea Di Giorgio
Associazione “Emanuele e Leopoldo Notarbartolo” ”

Dai rovi al museo

Dai rovi al museo
Erano state arrotolate e gettate fuori dalla chiesa senza cornice, abbandonate tra i rovi. Adesso un restauro di 36 mila euro, durato ben 9 mesi, le ha riportate al loro originario splendore. Presentate dal settore Beni culturali della Diocesi quattro enormi tele appartenenti alla chiesa di Sant’Andrea, ritrovate cinque anni fa per caso dal parroco Enzo Ciulo. Si tratta di un “Sant’Andrea” del ‘600, “L’Immacolata”, datata 1603, e una “Deposizione”, anch’essa del XVII secolo, e un Sant’Andrea condotto al Martirio.

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali
Sarà la società “Geraci Restauri” di Messina a procedere al restauro del quadro di Sant’Andrea di Avellino, la tela del XVIII secolo che presenta ai piedi del santo la raffigurazione della città, la prima vera fotografia storica del centro abitato piazzese, una sorta di mappa dell’originario agglomerato storico cittadino. La giunta ha affidato l’incarico per 10 mila euro, somma attinta dal fondo di riserva.

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens

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In nome della ragione, contro ogni intolleranza e fanatismo: un atto d’accusa, ma soprattutto un invito a riflettere.Hitchens affronta di petto le questioni e, analizzando lacune e incongruenze dei testi “sacri”, spiega ciò che è sotteso a norme e tabù, premi e castighi eterni, proponendo illuminanti esempi storici dai tempi più antichi a oggi. La sua è una serrata difesa della ragione e del laicismo contro la crudeltà resa legittima e “santa” in nome di una fede.

Corrado Augias e Vito Mancuso

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Credenti cattolici e atei razionalisti si sfidano a duello

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins
Il biologo ed evoluzionista Richard Dawkins torna sul tema da sempre al centro dei propri studi: l’ateismo. E lo fa con un saggio dall’obiettivo esplicito: dimostrare l’inesistenza di quel Creatore a cui tutte le religioni, e in particolare i tre monoteismi, fanno riferimento. Già il provocatorio titolo, L’illusione di Dio, racchiude il nucleo delle argomentazioni di Dawkins: l’esistenza di un Creatore è un presupposto dogmatico, una verità indiscutibile in quanto “sacra”, ma non dimostrabile in alcun modo