mercoledì 26 agosto 2009

Relazione Nigrelli in aula l'11 settembre dopo il pressing del centrodestra

La relazione annuale del sindaco Carmelo Nigrelli sarà al centro di un consiglio comunale il prossimo 11 settembre. Il 9 luglio, invece, l'aula si riunirà con al centro l'area commerciale della Villa Romana del Casale.

Piazza Armerina.Fioriglio:"Indicazione Patrona non presente nei volantini del programma, spero che don Bognanni non sia stato contagiato dal laicismo"

I volantini del programma dell’estate piazzese non riportano la tradizionale indicazione “Patrona della città e della diocesi”, con riferimento a Maria SS delle Vittorie. Ed il consigliere comunale indipendente, Basilio Fioriglio, decide di prendere carta e penna e scrivere al sindaco Carmelo Nigrelli, al parroco Filippo Bognanni e al vescovo Michele Pennisi per chiedere spiegazioni. “Spero che il corrente laicismo non abbia contagiato anche il responsabile religioso che, firmando il programma, unitamente agli amministratori comunali, ha permesso la ingiustificata omissione”. Secondo Fioriglio si rischia di urtare il sentimento religioso di molti fedeli

lunedì 24 agosto 2009

Piazza Armerina. Sul randagismo la Lav all'attacco di Comune e "perbenisti"

La Lav sul randagismo:

"La LAV (Lega anti vivisezione) di Piazza Armerina, considerato il carattere d’urgenza e d’impellenza sociale che il fenomeno del randagismo ha assunto nella città dei Mosaici, sente il dovere, morale e legale, di comunicare alla cittadinanza quanto segue:

1) che, il responsabile dei cani randagi presenti all’interno del territorio comunale (e delle conseguenze delle loro azioni), cosi come previsto all’ordinamento giuridico, è solo ed esclusivamente il Sindaco, (affermarlo non è certo demagogia);
2) che, l’amministrazione comunale, a tutt’oggi, non ha percepito la gravità e la pericolosità del fenomeno, manifestando superficialità e scarsa volontà alla risoluzione del problema;
3) che, la stessa amministrazione, spesso ha strategicamente scaricato le proprie responsabilità sulle associazioni di volontariato;
4) che, la LAV, seppur contraria, in linea di principio, alla soluzione del canile quale unico rimedio al problema sociale del randagismo, non si opporrebbe al trasferimento in toto dei cani senza padrone, presenti nel territorio comunale, presso la struttura convenzionata del rifugio Mimiani di Caltanissetta (stima per difetto riconducibile ad un paio di centinaia);
5) che, se ciò non è accaduto e non accade, non è certo per il presunto ostracismo messo in essere dall’associazione in questione, di cui la stessa è immotivatamente accusata, ma per altre evidenti e fin troppo chiare ragioni;
6) che, l’amministrazione comunale (per sua stessa ammissione) non è nelle condizioni economiche di pagare la retta di mantenimento nella struttura convenzionata su citata di un solo cane (mille euro pro capite all’ anno);
7) che, al contrario, l’amministrazione dovrebbe essere nelle condizioni economiche, non solo di dotarsi di una propria struttura di ricovero, ma di provvedere ad una massiccia campagna di prevenzione dell’abbandono, di sterilizzazione dei cani, piuttosto che dei colombi (oltretutto il costo per la sterilizzazione dei primi sarebbe notevolmente inferiore alle somme già liquidate per la sterilizzazione degli ultimi. Sic!);
8) che, le uniche sterilizzazioni effettuate sono state possibili grazie alla buona volontà e al sacrificio economico di alcuni volontari;
9) che, per quanto su esposto, tutti i perbenisti, moralisti e igienisti, infastiditi dalla presenza dei randagi nel proprio quartiere, sono invitati a provvedere, a proprie spese, all’adozione e al conseguente mantenimento di almeno un paio di questi (appena qualche migliaio di euro all’anno !) presso la struttura convenzionata del già citato rifugio Mimiani, piuttosto che limitarsi a criticare sterilmente coloro i quali lo fanno da almeno un decennio;
10) che, tutti i moralisti, i perbenisti e gli igienisti, o coloro i quali pensano che un problema sociale non è più un problema se non è sotto i loro occhi (ma appena dietro l’angolo) che non volessero o potessero cogliere l’invito, o trovare altro rimedio al problema che non sia quello dell’avvelenamento sistematico di randagi in determinate parti del territorio comunale, abbiano almeno la decenza morale di tacere;
11) che, coloro i quali si preoccupano del mantenimento e della salute dei randagi non sono la causa del problema, ma le vittime consapevoli di esso (i randagi non hanno scelto di essere tali e non nascono dal nulla, ma sono cani abbandonati o figli di cani abbandonati, o discendenti di essi);
12) che, anche gli osservatori meno attenti e lucidi dovrebbero capire che un cane sfamato, dissetato, curato e vaccinato, seppur randagio, è di gran lunga meno pericoloso per l’ambiente di un cane affamato, assetato, e in cattiva salute;
13) che, coloro i quali si preoccupano del mantenimento e della salute dei cani randagi sono costretti, loro malgrado, a ingenti spese (diverse migliaia di euro all’anno), oltre al tempo dedicato e sottratto ad altre attività;
14) che, quanto espresso al punto dieci non è la conseguenza di una smisurata passione animalista, ma la percezione della gravità e dell’urgenza della piaga sociale del randagismo;
15) che, quindi, non può non essere (incontestabilmente) servizio di utilità sociale preoccuparsi della salute di animali abbandonati, attingendo, oltretutto, alle proprie risorse;
16) che, di certo non si può imporre l’amore per essi, ma il loro rispetto sì, così come impone la legge, perché maltrattare, abbandonare o uccidere volontariamente un cane è reato penale, che piaccia o no.

La Lav, in conseguenza di quanto esposto nel presente comunicato, si propone di avvisare periodicamente l’opinione pubblica, con il mezzo che riterrà più opportuno, sulle iniziative intraprese dall’amministrazione comunale atte alla risoluzione del problema". 19 agosto 2009
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Piazza Armerina. Logo e gonfalone del Comune su enciclopedia online

Il logo ed il gonfalone del Comune finiranno su Wikipedia, l’enciclopedia multilingue online su internet. Le immagini dei due simboli della città saranno inviate dal servizio Centro Elaborazioni Dati al sito www.wikipedia.org.

Piazza Armerina. Pulita la "Villetta". "Obiettivo è la pulizia quotidiana", dice l'assessore al verde pubblico.

Intervento di pulizia della piazza Boris Giuliano dagli escrementi dei cani randagi e padronali che ormai invadevano da tempo tutte le aiuole. L’assessorato al Verde pubblico, in seguito all’esposto presentato da cinquanta famiglie e la presa di posizione del Difensore civico, Pino Aloi, ha effettuato una prima bonifica dell’area. “L’impegno è quello di tenere sotto controllo i luoghi con una pulizia quotidiana tale da rendere i posti puliti e fruibili”, spiega l’assessore Giuseppe Di Prima. “Inoltre di concerto con l’ufficio Ambiente si sta elaborando un intervento di disinfestazione antizecche”, aggiunge. I disagi vissuti dalla popolazione residente erano ormai sotto gli occhi di tutti. Le cinquanta famiglie si erano rivolte anche all’Ausl 4 di Enna, chiedendo di “accertare la sussistenza dei requisiti minimi igienico-sanitari per impedire il diffondersi di epidemie e tutelare la salute pubblica”.

mercoledì 19 agosto 2009

Esposto di 50 famiglie, piazza Boris Giuliano "un letamaio".

Aiuole pienissime di feci dei cani randagi e padronali, spazzatura trascinata dagli animali sui vialetti e tra il verde, mancanza di pulizia e controlli e la piazza Boris Giuliano trasformata di fatto in un “letamaio”. Duro esposto di cinquanta famiglie inviato all’amministrazione comunale, al comando della Polizia municipale, all’ufficio del Difensore civico e al servizio di Igiene pubblica dell’Ausl 4 di Enna. I cani padronali e i randagi, numerosi nella piazza, lasciano i loro bisogni fisiologici dentro le aiuole e i viali. “Il risultato è visibile agli occhi di tutti, aiuole trasformate in letamai con emanazione di fetori nauseabondi, insetti e parassiti, proprio in prossimità del parco giochi dei bambini”, scrivono i firmatari delle quattro pagine di denuncia. Ed in effetti basta fare un rapido giro tra i viali della piazza per rendersi conto di come lo spettacolo sia incredibile. Le feci degli animali si contano a centinaia e centinaia, mentre i randagi sostano sotto gli scivoli utilizzati dai bambini. “A ciò, come se non bastasse, si deve aggiungere la vergognosa mancanza della raccolta domenicale per i rifiuti solidi urbani”, ricordano, affermando di essere stanchi di essere trattati come cittadini di serie B. I firmatari dell’esposto chiedono al sindaco Carmelo Nigrelli di ordinare a Siciliambiente la pulizia straordinaria e la disinfezione di aiuole, marciapiedi e strade adiacenti alla piazza dai rifiuti di ogni tipo, comprese “le deiezioni” degli animali, la raccolta domenicale e la pulizia giornaliera, la lotta al randagismo ed un più efficiente servizio di Polizia municipale a fini preventivi. “Non abbiamo mai avuto il piacere di vedere anche un solo vigile urbano in servizio, ne di giorno ne di notte”, scrivono. Le cinquanta famiglie si rivolgono anche all’Ausl 4 di Enna, chiedendo di “accertare la sussistenza dei requisiti minimi igienico-sanitari per impedire il diffondersi di epidemie e tutelare la salute pubblica”. “Rimaniamo in attesa di un urgente riscontro, in mancanza del quale ci riserviamo di informare la Prefettura di Enna e l’autorità giudiziaria”, conclude l’esposto. La piazza, inoltre, d’estate, e soprattutto nel fine settimana, fa registrare la presenza di 2 mila giovani, protagonisti della “movida” piazzese. “I giovani abbandonano sistematicamente bottiglie, lattine, bicchieri e cartacce nelle aiuole, lungo i viali e nelle strade e vicoli adiacenti”, recita l’esposto. Giornale di Sicilia - Edizione del 14 agosto 2009

lunedì 17 agosto 2009

Il manager Iudica smentisce il sindaco Nigrelli: "Nessuna chiusura del Pronto Soccorso, una bufala ferragostana del sindaco"

Il manager Iudica smentisce il sindaco Nigrelli: "Nessuna chiusura del Pronto Soccorso, una bufala ferragostana del sindaco"
"Comincio ad avere l’impressione che la mancanza di argomenti e il desiderio smodato di facile protagonismo spinga nuovi don Chisciotti, di cui il Sindaco evidentemente si fida, ad inventarsi mulini a vento contro cui combattere per potere fregiarsi del titolo di cavalieri al merito del niente", dice Francesco Iudica

Il comunicato precedente del sindaco Nigrelli:
"Nei giorni scorsi il direttore generale dell’Ausl dott. Iudica, in un incontro con i dirigenti medici dell’ospedale Chiello alla presenza del Vescovo mons. Michele Pennisi, ha affermato che presto chiuderà il Pronto soccorso dell’ospedale piazzese e che lo stesso servizio sarà garantito solo dalle 8.00 alle 20.00 nei giorni lavorativi.Più volte nei mesi scorsi, ho fatto presente al Direttore generale che se la chiusura di qualche reparto può essere dolorosa, ma accettabile in un quadro di riduzione delle spese, la chiusura del Pronto soccorso o anche la semplice riduzione di tale servizio non è neppure da prendere in considerazione.L’ospedale Chiello può e deve essere messo in grado di affrontare urgenze ed emergenze e, pertanto, devono essere mantenuti e potenziati i reparti e i servizi legati al Pronto soccorso: chirurgia, ortopedia e traumatologia, cardiologia, nefrologia, con il necessario potenziamento di anestesia, radiologia e del laboratorio analisi.Se poi è necessario istituire una Unità Terapia Intensiva Coronarica (UTIC) per potere avere una cardiologia e un pronto soccorso pienamente efficienti, il Comune di Piazza Armerina è disponibile da subito ad acquistare le apparecchiature necessarie come i letti monitorizzati. All’Ausl non resta che richiamare i bravi cardiologi che erano in servizio a Piazza e che si sono fatti scappare verso altre strutture sanitarie.La difesa del pronto soccorso rappresenta una linea irrinuciabile perché i cittadini del bacino dell’ospedale di Piazza devono avere garantito lo stesso diritto alla salute e alle opportunità di salvezza che hanno avuto finora e, semmai, devono vedere potenziati i servizi di urgenza ed emergenza.Su questa linea Amministrazione e Consiglio comunale sono sicuramente unanimi e adotteranno ogni azione necessaria per raggiungere lo scopo e, se necessario, chiameranno a raccolta l’intera popolazione e quella dei comuni vicini a difesa dell’ospedale Chiello e del suo pronto soccorso".Il sindaco Carmelo Nigrelli - 15 agosto 2009

domenica 16 agosto 2009

Piazza Armerina. Il 26 agosto al Tribunale di Enna udienza con al centro il concorso a Ragioniere Capo su ricorso del Diccap-Sulpm

Il concorso comunale a Ragioniere Capo finisce davanti al Tribunale di Enna. Fissata al 26 agosto, davanti alla sezione del Giudice del Lavoro, l’udienza di comparizione del sindacato Diccap-Sulpm e del Comune, con al centro il requisito di accesso al concorso dei tre anni di esperienza alla guida di un servizio economico-finanziario in un’amministrazione pubblica. L’organizzazione sindacale, guidata dal segretario provinciale Filippo Andrea Di Giorgio e difesa dall’avvocato Roberto Sardella, ha presentato un ricorso nel quale chiede il riconoscimento dell’antisindacalità della condotta del Comune per aver omesso la procedura di preventiva informazione e concertazione proprio in occasione della individuazione dei requisiti di accesso ai bandi di concorso pubblici. E di conseguenza si chiede l’annullamento del bando di concorso. L’amministrazione comunale ha appena votato una delibera con la quale da incarico agli avvocati Harald Bonura e Filippo Basile di difendere le ragioni dell’ente. Per il Diccap-Sulpm non era competenza del servizio Gestione e risorse umane specificare nel bando il requisito dei tre anni di esperienza, avendo i dirigenti solo “compiti attuativi”. “Della modifica al regolamento degli uffici è stata data informazione preventiva a tutti i sindacati, tra cui il Diccap, e nessuna richiesta di attivazione della preventiva concertazione è arrivata a questo ente da quel sindacato”, spiega, invece, la relazione del servizio Gestione risorse umane. Giornale di Sicilia - Edizione del 15 agosto 2009

mercoledì 12 agosto 2009

Piazza Armerina. Incardona-Nigrelli addio. "Menzogne, menzogne". "Fatti una flebo di camomilla". Il centrosinistra perde un pezzo. Un altro in bilico.

Il futuro di due posti di lavoro nell’area commerciale della Villa Romana del Casale fa perdere un pezzo alla maggioranza consiliare di centrosinistra. Divorzio politico e umano quello tra il sindaco Carmelo Nigrelli e il consigliere indipendente Renato Incardona, giovedì sera, nel corso di un vivace consiglio comunale. “Se un sindaco non è in grado di tutelare due posti di lavoro se ne deve andare a casa, si deve dimettere, il primo cittadino è un uomo di cultura, un uomo di sinistra, però quando ci sono delle persone che perdono il posto di lavoro se ne frega, lo vedo insensibile”, ha spiegato Incardona nel suo intervento, ricostruendo la vicenda di due commercianti che da settimane non lavorano più all’esterno dell’area archeologica per un’intricata vicenda burocratica. Incardona ha rimproverato all’amministrazione di non aver fatto quanto era nel suo potere per difendere i due posti di lavoro nei confronti di altre istituzioni. “Il lavoro è lavoro, il pane è pane, chiedo che vengano sospesi i lavori consiliari a tutela dei due lavoratori”, ha aggiunto. Quindi l’annuncio di non far parte più del Pd, della coalizione di centrosinistra e di non sostenere più il governo piazzese. Stizzita la replica del sindaco Nigrelli in aula. “Nella sua confusa e agitata ricostruzione dei fatti una cosa ha detto bene il consigliere Incardona, ci stiamo muovendo secondo un principio di legalità”, ha spiegato il primo cittadino, ricordando più volte l’esistenza di un protocollo d’intesa che deve essere rispettato. “Abbiamo attuato subito per i due operatori un percorso di rientro alla legalità con l’interessamento di tutti gli altri enti coinvolti”, spiega Nigrelli. “Menzogne, menzogne”, ha interrotto ad un certo punto Incardona, il quale nel frattempo era andato a sedersi tra i banchi del centrodestra. “Fatti una flebo di camomilla”, la risposta di Nigrelli. “Non ci siamo mai tirati indietro come consiglio ogni qualvolta abbiamo dovuto trattare vicende legate a posti di lavoro”, ha affermato il consigliere indipendente Basilio Fioriglio. “Occorre conoscere gli atti, sospendere ad oltranza i lavori consiliari è eccessivo”, ha spiegato Giuseppe Venezia, capogruppo del Pd. Quindi la sospensione della seduta ed un vertice dei capigruppo nella sala attigua all’aula. Un’ora di discussioni tese, tensioni, accuse e la lettura delle carte. Poi i consiglieri sono tornati in aula. A prendere la parola il consigliere Carmelo Gagliano, il quale ha letto un atto di indirizzo alla giunta, poi approvato all’unanimità dal consiglio. In pratica si invita il sindaco a rispettare il protocollo d’intesa e a continuare a far lavorare le 30 ditte firmatarie di quel protocollo, tra le quali anche le ditte oggetto dell’infuocato dibattito politico. Giornale di Sicilia - Edizione 8 agosto

Piazza Armerina.Biglietto Tellaro-Casale.Nigrelli:"Nessuna mia proposta". Gagliano: "Non permetteremo che qualcuno approfitti della forza della Villa"

Biglietto unico Villa Romana del Casale e Villa Romana del Tellaro di Noto? Se ne è discusso in consiglio comunale, in seguito all’ordine del giorno voluto dall’opposizione nei giorni scorsi, dopo le indiscrezioni delle settimane precedenti. Nulla di concreto, almeno finora. “Non ho preso alcuna iniziativa, è successo solo che alla scorsa Bit, la borsa internazionale del turismo di Milano, il sindaco di Noto ha lanciato una proposta su un possibile itinerario delle ville romane in Sicilia, nell’ambito del dibattito che è emerso nell’associazione italiana dei siti Unesco”, spiega in aula il sindaco Carmelo Nigrelli. “La nostra preoccupazione, in un momento in cui dobbiamo raccogliere i frutti di anni di lavori pubblici che hanno coinvolto il nostro centro storico e il patrimonio archeologico, compreso la Villa, è quella di poter assistere in modo passivo ad eventuali tentativi di approfittare della spinta turistica data dai nostri mosaici, a scapito della nostra città e della nostra economia”, ha sottolineato nel suo intervento il consigliere Carmelo Gagliano, capogruppo del Popolo delle Libertà, il quale ritiene più consono al nostro territorio un biglietto unico con l’area archeologica vicina di Morgantina. “Non esiste una proposta ed iniziativa del sindaco in materia, i colleghi del centrodestra sono stati superficiali nel voler discutere questo ordine del giorno”, afferma Giuseppe Venezia, capogruppo del partito Democratico. “Il consigliere Venezia pensi al suo gruppo, ci pensiamo noi come deve muoversi il centrodestra”, ha replicato Gagliano. Secondo il consigliere indipendente Fioriglio vicende come queste “è bene che vengano discusse nella sede naturale degli interessi della città, il consiglio comunale appunto”. “Più che a un biglietto unico penso sia meglio discutere di un percorso unico delle ville romane siciliane, lasciando ai tour operator la gestione dei biglietti all’interno dei pacchetti”, aggiunge Enzo Filetti, esponente dell’Udc e vice presidente del consiglio comunale. “Qualsiasi proposta in ogni caso deve essere migliorativa per la città dei mosaici, e comunque occorrerebbe un meccanismo a garanzia del 30 per cento degli incassi della nostra Villa Romana spettanti alle casse comunali”, dice Nigrelli. Giornale di Sicilia - Edizione del 10 agosto

Palio. Lav: "Cavalle gravide alla gara, sospendiamo il Palio". Cimino:"Gli animalisti non possono dire queste cose, controlli rigorosi dei veterinari"

Piazza Armerina
Il comunicato della Lav
Con una documento inviato al Prefetto di Enna, al Sindaco di Piazza Armerina, alla AUSL n°4 e per conoscenza all’Assessorato regionale alla Sanità ed al Sottosegretario alla Salute On. Martini, la LAV chiede che, per la tutela del benessere degli animali, sia vietata ogni competizione che comporti l’utilizzo di cavalli nel corso del Palio dei Normanni, in programma dal 12 al 14 agosto a Piazza Armerina. Secondo l’Associazione, infatti, le condizioni ambientali e le caratteristiche del Palio, ed in particolare della Giostra del Saraceno, risultano inconciliabili con le esigenze e le caratteristiche ecologiche ed etologiche degli animali e quindi l’incolumità di quest’ultimi ne sarebbe gravemente minacciata.

Già nelle scorse edizioni del Palio numerosi sono stati gli incidenti, persino mortali. Ma ad aggravare le già precarie condizioni di sicurezza degli animali, nell’imminente edizione sarebbero stati iscritte anche cavalle gravide e cavalli d’età inferiore ai quattro anni, in aperta e palese violazione dell’Ordinanza contingibile ed urgente del Ministero della Salute del 22 luglio u.s. “concernente la disciplina di manifestazioni popolari pubbliche o private nelle quali vengono impiegati equidi, al di fuori degli impianti e dei percorsi ufficialmente autorizzati”.

Inoltre, per gli aspetti agonistici, risulta assolutamente inadeguato l’uso di cavalli purosangue che hanno una struttura scheletrica fragile agli arti, rigidi nell’adeguamento alle curve e troppo veloci per circuiti improvvisati.

“Manifestazioni di stampo medievale che coinvolgono cavalli in competizioni agonistiche come il Palio dei Normanni – dichiara Marcella Porpora, Coordinatrice regionale della LAV – costituiscono un gravissimo pericolo per l’incolumità degli animali coinvolti. Lo stress e il terreno inidoneo sono spesso causa di infortuni gravi quando non provocano addirittura la morte degli animali. Ecco perché chiediamo al Sindaco di Piazza Armerina di impedire la competizione e inoltre rivolgiamo un appello al Prefetto di Enna che come i Prefetti di Palermo, Trapani, Ragusa e Agrigento vieti definitivamente i palii in tutta la provincia.”

La LAV ricorda che la Legge 189/2004 sul maltrattamento d’animali punisce chi si rende responsabile dello sfruttamento di animali in spettacoli o manifestazioni che possano causarne “sevizie o strazio” con la reclusione da quattro mesi a due anni e la multa da 3mila a 15mila euro; analoghe pene si applicano anche agli organizzatori di tali spettacoli (pubblici amministratori, ecc.); la pena è aumentata di un terzo se ne deriva la morte dell’animale.

L’associazione, dunque, qualora si verifichino fatti od eventi che possano integrare il reato di maltrattamento di animali ex L. 189/2004, si riserva di adire le più opportune azioni legali.

La replica di Cimino, assessore alle Feste e tradizioni
“Non possono dire queste cose gli animalisti, abbiamo effettuato attraverso i nostri due veterinari controlli meticolosi e molto rigidi, escludo in maniera categoria casi come quelli denunciati dalla Lav”, replica Lillo Cimino, assessore comunale alle Feste e tradizioni.

Piazza Armerina. Bascetta, Cobas: "Facciamo un comitato arrabbiato e non da passerella per salavare il Chiello"

Il sottoscritto Bascetta Luigi, coordinatore provinciale dell'O.S. COBAS, in relazione alle mortificanti ristrutturazioni e alle limitazioni gestionali subite dalla struttura ospedaliera "M. Chiello" di Piazza Armerina, lancia un appello a tutte le forze sociali, ai partiti, alle istituzioni, alla Chiesa, al Sindaco, all'amministrazione e ai consiglieri di buona volontà per potere fare fronte, tramite la costituzione di un comitato di cittadino "arrabbiato" e non "da passerella", alle vergognose decisioni che ci vengono da un assessorato regionale che di umano e di sensato penso abbia ben poco...quante cose si sacrificano sull'altare degli interessi della sanità privata e degli interessi personali velati da speculazioni lobbiste!...ma con il nostro ospedale non ci riusciranno se noi programmiamo una vera e propria offensiva sociale e popolare, come nella migliore tradizione civile italiana....nei momenti difficili si vede e si tasta la consistenza dello spirito di solidarietà della società, e questo è proprio uno di quelli...dobbiamo reagire, non possiamo permettere che un "ragioniere" e non "ragionevole"assessore si permetta, con l'avallo di un presidente della Regione che sta tradendo, ad uno ad uno, tutti gli impegni presi in termini di assistenza e di spirito meridionalista, di chiudere o di "ridimensionare" al lumicino una struttura che è invidiata dai tanti potentati ( diconsi e leggasi baroni") della sanità siciliana...si vuole "uccidere" il Chiello per colpire la sanità ennese già di per sè perniciosamente defedata e indebolita dai tanti colpi di mano operati sulle guardie mediche e sulla sanità pubblica con la scusa miserabile e poco credibile del "RISPARMIO"....Per questo è ora venuto il momento di dire basta! con tutte le nostre forze di cittadini e di persone per bene che utilizzeranno le civilissime e democraticissime armi della partecipazione popolare e del coinvolgimento istituzionale per "picchettare" il nostro preziosissimo ospedale che deve essere considerato la nostra "linea del Piave" oltre la quale non si può e non si deve indietreggiare...per questo da domani dalle ore 07.30 alle ore 21.00, instancabilmente e inderogabilmente, la mia autovettura, fermo restando gli impegni imprescindibili di lavoro, sarà a disposizione della cittadinanza per "gridare" tutta la rabbia cge abbiamo noi persone per bene e per annunciare a tutta la gente nostra che giorno 17 agosto alle ore 16.00 in piazza Garibaldi si terrà un'assemblea cittadina per formare un vero e proprio "comitato di salute pubblica" di persone decise a dire basta a questo ulteriore sorpruso!

domenica 9 agosto 2009

Per l'Estate Piazzese, il Palio e la Patrona finora l'impegno di spesa ammonta a 443 mila euro. Ecco l'elenco. Troppi, pochi o giusti? Dite la vostra.

Variazione di bilancio da 67 mila euro per l'Estate Armerina (delibera di G. M. numero 166 del 10/07/09) (approvata poi dal consiglio comunale):

15 mila euro per i giochi pirotecnici;

15 mila euro per l’illuminazione artistica;
10 mila euro per spettacoli teatrali;
17 mila euro per band locali;
10 mila euro patrocio lungometraggio su Giorgio Boris Giuliano.

La giunta aveva già impegnato 79 mila euro (delibera di G. M. numero 138 del 22/06/09):
4 mila euro per uno spettacolo pirotecnico e musicale;
5.800 euro per lo spettacolo di Litterio;
6.900 euro per affrontare spese varie, dai manifesti ai costi Siae, passando per la vigilanza;
63 mila euro per un pacchetto di tre cantanti.

Il I programma finanziario dell’assessorato comunale ai Beni culturali da 52 mila euro (delibera di G. M. numero 176 del 22/07/09):

15 mila euro per “Piazza Jazz 2009”;

15 mila euro per la rassegna “teatri di Pietra”;

9.500 euro per una serie di mostre al centro espositivo Monte Prestami;

7 mila euro per il cantiere didattico al museo diocesano;

1.000 euro per il “Cinemadamare”;

4.800 euro per il piano di comunicazione. .

Programma finanziario (II°) Piazza d’Estate 2009 del 30 luglio” da 61 mila euro (delibera di G. M. numero 183 del 30/07/09):

7.800 euro per tributo a Michel Jackson;

7.000 euro al compagnia teatrale “il Sipario” per due spettacoli comprensivi di Iva e Siae;

5.000 euro alla manifestazione Miss Italia;

4.000 euro alla compagnia teatrale Aquarius per due spettacoli compresivi di Iva e Siae;

3.600 per il Festival della canzone armerina;

2.500 euro per la Festa Medievale;

1.900 euro per lo spettacolo per animazione bambini;

1.700 euro per lo spettacolo "Cantiamo per essere solidali";

1.500 euro per lo spettacolo "Campo Avvelenato";

1.500 euro per lo spettacolo di Concetto Arancio un tributo ai Pooh;

1.200 euro per la serata premio Start News;

1.000 euro per la Festa del Palio;

1.000 euro per lo spettacolo di Mario Altabella;

700 euro per Ilaria Lucerna;

2.995 euro per le spese varie;

12 mila e 800 euro per l’illuminazione;

5.000 euro per i punti luce.



Ulteriore programma finanziario da 38 mila euro dell’assessorato comunale ai Beni culturali per l’estate piazzese (delibera di G. M. numero 184 del 30/07/09):

300 euro a Cinemadamare;

5.720 euro alla “Festa del Libro”;

6.500 euro alla manifestazione “In attesa della Villa”;

4 mila euro ai “Romano Bros”;

3.200 ai “Taverna Umberto I”;

1.495 euro all’associazione Koinè;

3.200 euro per la festa del Palio;

1560 euro per “Italia Ensemble”;

8 mila euro alla Info Service per montaggio e smontaggio palchi;

3800 euro per varie e imprevisti



Sovvenzione di 20 mila euro dalle casse comunali alla Basilica Cattedrale per l’organizzazione dei festeggiamenti in onore di Maria SS. delle Vittorie (delibera di G. M. numero 185 del 31/07/09):

2 mila euro per gli addobbi di piazza Garibaldi e della cattedrale;

1.500 euro per l’amplificazione durante la processione;

2.500 euro per stampe e sussidi per i fedeli;

14 mila euro per gli spettacoli pirotecnici.

Palio dei Normanni
Ammonta a 74.300 euro il programma finanziario del Palio (delibera di G. M. numero 155 del 1/07/09):
17.500 euro alla ditta Pipi per il noleggio dei costumi;
15 mila euro alla ditta Pompei per il noleggio delle calzature;
19.200 euro alla ditta Rancati per l’affitto degli attrezzi;
4.700 euro alla ditta Cascino per il trasporto del materiale, prelievo e riconsegna alle ditte che effettuano il noleggio;
3.000 euro alla ditta Infoservice per palchi;
3.400 euro per assicurazioni dei figuranti;
3.000 servizio antincendio, attraverso i vigili del fuoco;
4.500 euro predisposizione del campo sportivo Sant’Ippolito per la Quintana del Saraceno, l’assistenza tecnica continua, il rastrellamento e l’annaffiamento del campo, tutti compiti affidati alla ditta Rizzo;
1.100 euro come assicurazioni per il furto;
2.900 euro come spese varie per punti luce, ospitalità ed altre piccole spese

Ai 74 mila euro si aggiunge il contributo della Provincia di Enna al Comune di Piazza Armerina per il Palio di 52 mila euro. (delibera di G. M. numero 178 del 28/07/09)

Quindi per l'Estate Piazzese ed il Palio finora l'impegno di spesa è nel totale di 443 mila euro

Tutti i dati sono stati estrapolati dalle delibere della giunta municipale pubblicate all'albo pretorio.

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giovedì 6 agosto 2009

Piazza Armerina. Palio: ecco i 24 cavalieri che si sono qualificati alla Giostra del 14 agosto

Ecco nominativi, punteggi e posizione in classifica: Quartiere Castellina, Mario Parlascino 220 punti, Paolo Sanalitro 205, Giuseppe Arancio 195, Benedetto Arena 195, Michelangelo Calì 180 e Salvatore Bonincontro 165 (cavaliere di riserva); Quartiere Casalotto: Marco Campagna 172,5 punti, Massimiliano Abate 155, Filippo Diana 155, Rosario Paternicò 155, Riccardo Abate 137,5 e Francesco Campagna 137,5 (cavaliere di riserva che ha deciso di non disputare lo spareggio e di cedere il quinto posto al collega Abate); Quartiere Canali, Dario Di Seri 225 punti, Elvis Marino 205, Salvatore Zumia 185, Angelo Capizzi 147,5, Salvatore Arena 145 e Cosimo Profeta 145 (cavaliere di riserva dopo lo spareggio con Arena); Quartiere Monte, Valentino La Rosa 190 punti, Filippo La Porta 185, Carmelo Bilardo 177,5, Ivan Taglierino 160, Gaetano Marino 160, Salvatore Cifalù 155 (riserva).

mercoledì 5 agosto 2009

PIAZZA ARMERINA. Monsignor Pennisi: "Auspico convenzione per tenere aperti cattedrale e altri siti ecclesiastici". Per ora nulla di concreto.

“Sono d’accordo nella stipula di una convenzione per tra Diocesi e Comune per assicurare l’apertura per fini turistici della cattedrale e di altri edifici di culto della diocesi”. Monsignor Michele Pennisi, vescovo della Diocesi di Piazza Armerina, non ha dubbi sull’obiettivo comune tanto alla Curia quanto agli enti locali. “Auspico che ciò avvenga al più presto, tenere aperti questi siti è nell’interesse di tutti”, aggiunge. “Stiamo parlando di edifici di culto, è chiaro che se Comune e Provincia hanno l’interesse a tenerli aperti per favorirne la visita da parte dei turisti siamo assolutamente favorevoli, l’ufficio diocesano per l’Arte sacra e i beni culturali si sta occupando di questo tema”, spiega monsignor Pennisi.

martedì 4 agosto 2009

Copertura Villa. Calamaio: "Problemi strutturali". Meli: "Non ci sono problemi tecnici".

“La copertura della Villa Romana del Casale non è stata ancora allestita perché vi sono problemi strutturali, vi sono già dei segnali di cedimento e quindi vi è dispersione del carico strutturale”. A sostenerlo è il presidente della commissione Beni culturali, Riccardo Calamaio, così come riportato dal verbale dell’attività ispettiva inserita all’ordine del giorno del consiglio comunale. L’intervento in aula dell’esponente istituzionale non ha mancato di provocare qualche mal di pancia, cogliendo di sorpresa quanti chiedevano lumi sui ritmi blandi dei lavori in corso. A proferire parole più rassicuranti, però, è lo stesso direttore dei lavori della Villa Romana del Casale, l’architetto Guido Meli, autore del progetto della nuova copertura del sito archeologico. “Non ci sono problemi tecnici, nelle prossime settimane i lavori saranno molto più veloci”, ha smentito in modo secco Meli, raggiunto al telefono.

domenica 2 agosto 2009

Testa scomparsa? Soprintendenza: "Si trova ad Agrigento". "Rimango perplessa per come si possano diffondere certe notizie", dice Basile in una nota

L‘Ercole Fanciullo trovato mezzo secolo fa all‘interno dell‘area archeologica della Villa Romana non è andato perduto, ma si trova regolarmente catalogato ad Agrigento. Ad assicurarlo la soprintendenza ai beni culturali di Enna. Si dice perplessa la soprintendente Beatrice Basile in relazione all’allarmismo di recente sollevato proprio sulla testa di marmo. “In relazione all’allarme recentemente diffuso in merito alla presunta scomparsa della testa dell'Ercole Fanciullo dai depositi di Palazzo Trigona- afferma il soprintendente - si informa che il reperto in questione è in atto al museo archeologico di Agrigento, presso cui è stato trasferito, a suo tempo, dalla Soprintendenza di Siracusa, nel periodo di passaggio della competenza territoriale fra le due Soprintendenze”. “La testa, pertanto, non è mai stata a Palazzo Trigona”, aggiunge Basile. E se non c’è mai stata non poteva mai sparire dagli scaffali. “Tali circostanze – continua il soprintendente- sono state accertate anche dal Comando Carabinieri di Piazza Armerina”. Ma c’è una novità importante che viene resa nota dalla stessa soprintendenza di Enna. La richiesta di restituzione del reperto, come di tutti i materiali pervenuti dalla Villa del Casale e non esposti, era stata avanzata dalla direzione del museo archeologico Villa Imperiale del Casale agli inizi del 2006. “Ed è stata confortata dal parere favorevole del consiglio regionale Beni Culturali e Ambientali”, annunciano gli uffici ennesi. In pratica qualche pezzo potrebbe cominciare a tornare, anche in vista del futuro, anche se ancora lontano, museo di Palazzo Trigona. E non manca una puntatina polemica del soprintendente Basile. “Lascia perplessi l’inopportunità della diffusione di notizie non sorrette dalla necessaria informazione, che sarebbe stato agevole attingere presso gli enti competenti”. Di recente il tema del patrimonio archeologico piazzese, distribuito tra i magazzini e i musei archeologici di mezza Sicilia, e della possibilità di poterne ottenere la restituzione dalle soprintendenze di Siracusa e Agrigento, era stato al centro di un dibattito in consiglio comunale, alla presenza di dirigenti della stessa soprintendenza di Enna. I consiglieri avevano votato all’unanimità un ordine del giorno nel quale chiedevano proprio la restituzione dei reperti archeologici armerini, gran parte dei quali trovati nell’area della Villa Romana del Casale quanto ancora la soprintendenza di Enna non esisteva e la competenza in materia era delle soprintendenze di Siracusa prima e Agrigento dopo. Giornale di Sicilia - Edizione dell'1 agosto 2009

Dai rovi al museo

Dai rovi al museo
Erano state arrotolate e gettate fuori dalla chiesa senza cornice, abbandonate tra i rovi. Adesso un restauro di 36 mila euro, durato ben 9 mesi, le ha riportate al loro originario splendore. Presentate dal settore Beni culturali della Diocesi quattro enormi tele appartenenti alla chiesa di Sant’Andrea, ritrovate cinque anni fa per caso dal parroco Enzo Ciulo. Si tratta di un “Sant’Andrea” del ‘600, “L’Immacolata”, datata 1603, e una “Deposizione”, anch’essa del XVII secolo, e un Sant’Andrea condotto al Martirio.

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali
Sarà la società “Geraci Restauri” di Messina a procedere al restauro del quadro di Sant’Andrea di Avellino, la tela del XVIII secolo che presenta ai piedi del santo la raffigurazione della città, la prima vera fotografia storica del centro abitato piazzese, una sorta di mappa dell’originario agglomerato storico cittadino. La giunta ha affidato l’incarico per 10 mila euro, somma attinta dal fondo di riserva.

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens
In nome della ragione, contro ogni intolleranza e fanatismo: un atto d’accusa, ma soprattutto un invito a riflettere.Hitchens affronta di petto le questioni e, analizzando lacune e incongruenze dei testi “sacri”, spiega ciò che è sotteso a norme e tabù, premi e castighi eterni, proponendo illuminanti esempi storici dai tempi più antichi a oggi. La sua è una serrata difesa della ragione e del laicismo contro la crudeltà resa legittima e “santa” in nome di una fede.

Corrado Augias e Vito Mancuso

Corrado Augias e Vito Mancuso
Credenti cattolici e atei razionalisti si sfidano a duello

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins
Il biologo ed evoluzionista Richard Dawkins torna sul tema da sempre al centro dei propri studi: l’ateismo. E lo fa con un saggio dall’obiettivo esplicito: dimostrare l’inesistenza di quel Creatore a cui tutte le religioni, e in particolare i tre monoteismi, fanno riferimento. Già il provocatorio titolo, L’illusione di Dio, racchiude il nucleo delle argomentazioni di Dawkins: l’esistenza di un Creatore è un presupposto dogmatico, una verità indiscutibile in quanto “sacra”, ma non dimostrabile in alcun modo