lunedì 30 giugno 2014

Piazza. Villa Romana, M5s: "Sito a rischio incendi e spettacolo indecoroso per i turisti"

“Spettacolo indecoroso” per i turisti e “rischio incendi” alla Villa Romana del Casale. L’esposto denuncia arriva dagli attivisti del Movimento Cinque Stelle in seguito ad un sopralluogo.  I grillini hanno anche  invitato il proprio gruppo parlamentare all’assemblea regionale siciliana a promuovere una visita ispettiva presso il Parco Archeologico del sito Unesco, affinché si verifichino “cause e responsabilità del mancato intervento”. “Le sterpaglie presenti nel sito non sono ancora state tagliate e rimosse, al di là dello spettacolo indecoroso offerto a turisti e visitatori, tale stato di cose costituisce elemento oggettivo di minaccia, idonea  a generare  incendi come quelli che in questi giorni stanno devastando la Sicilia”, spiegano i Cinque Stelle della città dei mosaici, ricordando quanto successo alla riserva naturale di Cavagrande a Cassibile, distrutta proprio a causa della insufficiente e precaria manutenzione del sito. L’M5S ha in modo formale chiesto a tutti gli enti preposti di attivarsi immediatamente, eliminando il pericolo e procedendo alla messa in sicurezza del sito archeologico.

Piazza. Comune, un rimprovero finisce al Tar e costa oltre 4 mila euro

Un rimprovero da oltre 4 mila euro per le casse comunali quello che ha visto protagonisti un dirigente e un funzionario comunale e finirà davanti al Tar di Catania. Tanto è il costo che il Comune potrebbe sopportare per le spese legali legate alla vicenda. In pratica tutto sarebbe partito da un rimprovero scritto fatto da un caposettore ad un funzionario, una sanzione disciplinare partita in una come tante altre giornate di lavoro. Un provvedimento disciplinare non condiviso dal dipendente rimproverato, il quale ha deciso di rivolgersi ai propri legali e fare ricorso al tribunale amministrativo regionale di Catania, per dichiarare nulla la sanzione per infondatezza e illiceità”. Un illiceità che secondo il funzionario sarebbe stata determinata dalla finalità “ingiustamente persecutoria” del caposettore. Non solo. Viene chiesto ora anche la condanna del dirigente e del Comune, in qualità di datore di lavoro, al risarcimento del danno morale ed esistenziale, oltre che patrimoniale. Il rimprovero a quel punto sconfina dalle stanze del settore comunale e finisce prima al responsabile del servizio Affari Legali e Contenzioso e poi alla Sala delle Luci del palazzo comunale, con l’indicazione “urgenza di costituirsi in giudizio”. La giunta a quel punto si trova costretta a dover trattare la questione e autorizza il sindaco Filippo Miroddi a costituirsi in giudizio, dando incarico ad un legale, l’avvocato Agatino Cariola. Costo del compenso per le casse comunali 4.440 euro, il minimo tariffario professionale. Una scorrettezza professionale, una negligenza sul posto di lavoro, incomprensioni personali tra dipendenti, vecchi rancori mai finiti? Non sappiamo cosa sia successo veramente, ma in un momento di forte,,,

sabato 28 giugno 2014

Piazza. Il Palio si farà solo grazie ai soldi della Villa Romana, ma serve via libera dell'assessorato regionale

Il Palio dei Normanni rischia di saltare. Le sorti della manifestazione rievocativa dipenderanno dai soldi della Villa Romana del Casale. Il sindaco Filippo Miroddi, infatti, vista la mancanza di contributi regionali, ha chiesto alla direzione del Parco Archeologico del sito Unesco di poter usare le somme del 30 per cento degli incassi della Villa, per legge spettanti al Comune, per finanziare la tre giorni agostana in costumi alla quale prendono parte oltre 500 figuranti. Serve però il via libera da parte dell’assessorato regionale dei Beni culturali. Senza l’autorizzazione da Palermo non se ne farà nulla. Il primo cittadino confida con molta fiducia nel benestare regionale. Anche perché in passato le somme della Villa sono state utilizzate per manifestazione di ogni genere, dal jazz alla gastronomia, passando per i concerti. In ogni caso i figuranti potranno dire addio ai rimborsi. I soldi del tesoretto del sito Unesco, a quanto pare, se autorizzati, serviranno solo al noleggio di scarpe, armi e vestiti. Ancora non pagati, inoltre, i rimborsi dell’edizione 2013, con la manifestazione che in tempo di crisi si sta lentamente trasformando in un Palio dei Volontari.

venerdì 27 giugno 2014

Piazza. Tripadvisor assegna certificato di eccellenza alla Villa Romana del Casale

Tripadvisor assegna il certificato di eccellenza 2014 alla Villa Romana del Casale per il costante feedback positivo espresso dai viaggiatori. Il portale web di viaggi che pubblica le recensioni degli utenti su ristoranti, alberghi e attrazioni turistiche, ha assegnato il riconoscimento al sito Unesco sulla base di 883 recensioni, di cui 643 con giudizio “eccellente”, 162 “molto buono”, 35 “nella media” e 43 divisi tra “scarso” e “pessimo”. Il certificato viene attribuito in base alla qualità delle opinioni, i cosiddetti feedback, pubblicate sullo stesso portale nel corso dell’anno precedente. I dati nel link seguente: http://www.tripadvisor.it/Attraction_Review-g580232-d793511-Reviews-Villa_Romana_del_Casale-Piazza_Armerina_Province_of_Enna_Sicily.html

Piazza. Cattedrale, si sono "dimezzati" i soldi per il crollo della volta

Ci sono i soldi per ricostruire la volta crollata, non quelli per pagare la ditta che ha messo in sicurezza i tre piani della cattedrale a rischio montando ponteggi, sistemando i puntellamenti interni, svuotando dai detriti i due piani coinvolti dal crollo e realizzando le coperture antipioggia. “L’assessorato regionale dei Beni culturali ci ha confermato i 100 mila euro necessari alla ristrutturazione della volta, non gli 85 mila euro di lavori di messa in sicurezza già effettuati da una ditta locale che dobbiamo ancora pagare”, spiega don Giuseppe Paci, responsabile del settore Beni culturali della Diocesi. Per quale motivo? “L’emergenza avrebbe dovuto attivarla la Soprintendenza, ma non c’erano i fondi e l’attivammo noi”, dice il titolare dei Beni culturali della Chiesa locale. Tanto che la Curia, adesso, ha dovuto scrivere una lettera al presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta, ex sindaco di Gela, città dipendente dalla Diocesi di Piazza Armerina. Una missiva che proprio nelle ultime ore sarebbe stata consegnata da un parroco gelese al governatore siciliano.

Piazza. I vigili urbani "spiano" il depuratore su mandato della commissione d'indagine

Tre diversi sopralluoghi effettuati al depuratore di contrada Indirizzo dagli agenti del Comando della Polizia municipale per verificare il funzionamento dell’impianto. Ispezioni a sorpresa effettuate dai vigili urbani all’esterno dell’impianto su disposizione della commissione d’indagine che da alcuni mesi sta mettendo sotto la lente di ingrandimento la gestione della rete idrica e fognaria da parte della società Acquaenna. Sopralluoghi nel corso dei quali sarebbero state effettuate diverse fotografie. Ed ulteriori verifiche sono attese per i prossimi giorni. Una relazione con il materiale fotografico finirà nelle prossime settimane sul tavolo della commissione che vuole capire se e in che termini viene effettuato il trattamento dei reflui della città.

giovedì 26 giugno 2014

Piazza. Consorzi, M5S: "Ostruzionismo dal sindaco e conduzione autoritaria della seduta". E a Ribilotta: "Si riguardi la parola democrazia sul vocabolario"

Di seguito il comunicato dell'assemblea degli attivisti del Movimento Cinque Stelle sul rinvio della seduta del consiglio comunale del 25 giugno:
"Come ampiamente previsto, il Consiglio Comunale, convocato nella giornata di ieri per discutere sull'adesione della città al Libero Consorzio di Comuni di Catania, è stato rinviato dopo una lunga e animata discussione, che ha visto la presenza di numerosi cittadini fortemente critici sulla utilità di detto rinvio. Ciò che ha lasciato perplessi gli intervenuti è stata la motivazione addotta dal Sindaco e richiamata da alcuni consiglieri nelle dichiarazioni di voto, a supporto di tale posticipazione. Ad avviso del primo cittadino è necessario fornire alla cittadinanza ulteriori spunti di riflessione prima di passare al referendum confermativo, che dovrà ratificare la delibera del consiglio comunale. Questa dichiarazione, invero, stride fortemente con l’atteggiamento ostruzionistico tenuto dall’amministrazione che ci ha negato, di fatto, la possibilità di far conoscere alla cittadinanza la convocazione dell’adunanza. Né può colmare tale grave omissione un’autorizzazione verbale (quindi passibile di sanzioni amministrative) rilasciata solo il pomeriggio precedente la convocazione del consiglio comunale. Rileviamo altresì la mancanza di adeguata pubblicità istituzionale e di iniziative idonee a colmare il vuoto di informazione sull’argomento. Ben avrebbe potuto l’amministrazione organizzare eventi divulgativi e tavoli di discussione con la cittadinanza, in buona sostanza...

Piazza Armerina. Il video con le proteste post rinvio in consiglio comunale al grido: "Venduti, venduti", indirizzato ai consiglieri comunali


Piazza Armerina. Le proteste del pubblico e degli attivisti grillini a fine voto, dopo la decisione del consiglio comunale di rinviare il punto sull'adesione al consorzio dei comuni con capofila Gela, per prendere ulteriore tempo. Il mancato divorzio da Enna scatena le reazioni dai banchi del pubblico al grido "Venduti, venduti..", indirizzato ai 13 consiglieri che hanno appena votato per il rinvio. (Roberto Palermo)

Piazza. Consorzi. "Venduti, venduti", proteste, urla e accuse in aula dopo il rinvio. Seduta sospesa

“Venduti, venduti…”, “buffoni”, mentre un cartello campeggia con la scritta “Vendesi”. E scatta l’appaluso ironico, carico di rabbia e delusione, tra urla, accuse e insulti rivolti ai consiglieri (http://robertpalermo.blogspot.it/2014/06/piazza-armerina-il-video-con-le.html) Il presidente dell’aula, Gianfilippo La Mattina, ha appena letto l’esito della votazione, favorevole al rinvio del punto sull’adesione al libero consorzio con capofila Gela, quando in aula si scatena la forte protesta del pubblico, all’interno del quale si trova anche una componente di attivisti del Movimento Cinque Stelle. Il clima teso post voto ha costretto il presidente La Mattina a dover sospendere la seduta. La decisione del consiglio comunale, mercoledì sera, di prendere tempo per decidere se aderire o meno al libero consorzio dei comuni guidato da Gela, non è stata digerita dal pubblico presente in aula. La tensione si tagliava con il coltello già fin dai primi minuti del dibattito, tanto che il presidente La Mattina più volte aveva dovuto minacciare di sospendere la seduta. Per molti in aula la richiesta di altro tempo per decidere sarebbe solo un inciucio perditempo, insomma una scusa per lasciare Piazza con Enna. Ed il punto nodale degli animi surriscaldati è proprio questo: staccarsi dal capoluogo ennese, senza se e senza ma. Le voci dai banchi sono esplicite: “Andiamo via da Enna”, “Senza di noi non siete niente”, “Non possono decidere 20 persone per noi”. “Con questi toni vi faccio accomodare fuori, avete...

mercoledì 25 giugno 2014

Piazza. Consorzi, si va verso rinvio, fronte trasversale chiede tempo per valutare "salto nel vuoto"

Si va verso una richiesta di rinvio dell'ordine del giorno sull'adesione al libero consorzio dei comuni con Gela, in programma questo pomeriggio alle 16.30. Un fronte trasversale, formato da Ncd, Udc e Pd, più alcuni indipendenti, maggioritario in aula, sembrerebbe orientato a chiedere più tempo per valutare i pro e i contro di quello che molti definiscono "un salto nel vuoto". Numerose le ragioni per lasciare il vecchio capoluogo, ma ancora indefinibili i vantaggi di un matrimonio con Gela. Le preoccupazioni di una parte dei consiglieri dubbiosi potrebbero sintetizzarsi con una metafora "spaziale": se con Enna eravamo il pianeta terra con Gela potremmo recitare il ruolo di Marte o Giove, pianeti in cui non c'è vita. Il gruppo riferibile al vicesindaco Giuseppe Mattia, invece, in tutto 4/5 consiglieri, insieme a Il Megafono, sarebbe pronto a "staccarsi" da Enna fin da subito, per via della gestione fallimentare del sistema rifiuti, quella ritenuta più che discutibile della gestione dell'acqua e del sistema dei reflui, e la vicenda dell'ospedale Chiello, ridotto ad una succursale dell'Umberto I, anche se con l'etichetta tirata a lucido "Ospedali Riuniti". Ma in questo momento in via Cavour i 14 voti necessari al divorzio storico dal capoluogo non ci sono.

Piazza. Consorzi, M5s denuncia: "Ci hanno negato pubblicità fonica e banchetto informativo"

"Siamo rimasti attoniti, ci è stato negato un diritto costituzionale, fatto gravissimo e inaudito". L'assemblea degli attivisti del Movimento Cinque Stelle denuncia quello che viene considerata di fatto una negazione della libera manifestazione del pensiero sul tema dei consorzi. "Nella giornata di ieri si è consumato un episodio di inaudita gravità. Un atto che forse non ha precedenti nella storia amministrativa di questo paese, lesivo delle regole della democrazia che incide nelle libertà fondamentali dell’individuo. Ci è stata negata la possibilità di informare la cittadinanza sulla convocazione del consiglio comunale che si terra domani, mercoledì 25 giugno", dicono gli attivisti. I grillini avevano chiesto di poter svolgere della propaganda fonica sulla vicenda. Negata. Poi hanno chiesto agli uffici della Questura l'autorizzazione per un banchetto informativo poco prima del consiglio comunale. Negato.

Piazza. Consorzi, Mattia: "Il mio gruppo voterà compatto per lasciare Enna"

Il vicesindaco Giuseppe Mattia
“Il gruppo politico riferibile alla mia persona voterà compatto in consiglio comunale per l’adesione al libero consorzio dei comuni di Catania”. A sottolinearlo il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici Giuseppe Mattia. Questo pomeriggio l’aula voterà il punto all’ordine del giorno, ma l’approvazione dell’adesione non è scontata. Servono infatti i due terzi dell’aula, quindi 14 voti su 20, per approvare l’addio della città dei mosaici all’ormai ex provincia di Enna.

Piazza. Affreschi del Borremans, addio salvataggio. Don Paci: "Non ci sono i soldi, l'assessore Furnari me lo ha detto chiaramente"

Salvataggio degli affreschi del Borremans addio. Non ci sarebbero fondi all’assessorato regionale ai Beni culturali per quella che viene definita la “Cappella Sistina di Sicilia”, la chiesa di San Giovanni Evangelista con il ciclo di opere sulla volta e le pareti laterali attribuite al pittore fiammingo. La conferma arriva dal settore Beni culturali della Diocesi. Due affreschi sono coperti da veli tampone, in molte parti la pellicola pittorica è già saltata in modo irreversibile. Entrambi i pannelli laterali, il “Trionfo di San Benedetto” e il “Martirio di San Placido”, sono “fasciati” da tamponi ormai in parte scollati. Scene potrebbero scomparire in modo irreversibile, per questo serve un restauro conservativo urgentissimo. “Ho parlato di persona con l’assessorato regionale, i soldi non ci sono, così mi è stato detto in modo molto chiaro, mi dispiace perché era stato assunto un impegno dal precedente assessore, ma il nuovo assessore non era a conoscenza...

lunedì 23 giugno 2014

Piazza. Ex convento Frati Minori, la gara il 10 luglio. Tempi stretti per i lavori da oltre 3 milioni di euro

Parte la gara d’appalto da quasi 3 milioni e mezzo di euro per il restauro dell’ex convento dei Frati Minori Osservanti di San Pietro. Entro il 10 luglio dovranno essere presentate le offerte da parte delle imprese all’Urega, l’ufficio regionale per le gare d’appalto, sezione di Enna. La giunta dopo l’arrivo del decreto di finanziamento ha dato con delibera il proprio urgente benestare alla procedura, per affrettare i tempi e fare in modo che entro la fine dell’estate il cantiere possa essere aggiudicato. Il 15 luglio verranno aperte le buste e si spera già in una prima aggiudicazione provvisoria. Bisogna fare in fretta perché i tempi sono molto stretti. I lavori dovranno essere completati entro la fine del 2015, ma la rendicontazione gli uffici regionali la pretendono già a metà del prossimo anno. Pare non ci siano i tempi tecnici, considerate anche le procedure di gara. Sala delle Luci però andrà avanti, cercando a quanto pare di ottenere una proroga sui tempi, assumendosi la responsabilità molto delicata di rischiare la revoca di una parte dei fondi ancora non spesi a quella data. L’amministrazione comunale convertirà la struttura del cinquecento in un centro sociale, con sala museale, ludoteca, foresteria e spazi per attività collettive. 

Piazza. Sui gettoni retromarcia dei consiglieri? Prima gli annunci bipartisan, poi il silenzio bipartisan

Continuano a far finta di niente e a dimenticare gli annunci a mezzo stampa. I consiglieri comunali e i gruppi consiliari  hanno fatto finire nel cestino l’accordo bipartisan tra maggioranza e opposizione sulla rinuncia totale ai gettoni di presenza? Le due parti politiche, in seguito ad una serie di polemiche scoppiate in aula e fuori da via Cavour, si erano dette pronte a dire addio al gettone. Non solo, era stato anche annunciato l’arrivo in aula di una proposta a firma di dieci consiglieri. Nessuno glielo aveva chiesto, ma le due parti di via Cavour hanno tirato fuori il tema come strumento di battaglia politica. Il fatto è che gli annunci bipartisan sui mezzi di comunicazione relativi alla disponibilità di far partire il risparmio di spesa, sia pure in un contesto di accuse reciproche, si erano rincorsi per giorni un mese e mezzo fa. E adesso molti cittadini si chiedono che fine abbiano fatto quegli impegni. L'iter consiliare per azzerare i gettoni è stato avviato? Chi ha fatto quegli annunci ci ha ripensato?

Piazza. Itria, la voragine, il crollo, i ponteggi e i sette anni di solitudine

Questa voragine a giugno per settimane ha inghiottito acqua piovana
Grossa voragine apertasi ai piedi della chiesa di Santa Maria dell’Itria, a pochi centimetri dai puntellamenti che dal 2007 sorreggono un fianco della chiesa crollata. Il basolato della sede stradale è sprofondato e da molti giorni le piogge pomeridiane continuano a far riversare acqua all’interno del consistente buco, con il rischio di indebolire il paramento murario soprastante. Il parroco Salvatore Giuliana da un paio di settimane continua a segnalare il pericolo all’ufficio Tecnico e all’amministrazione comunale, con la richiesta di un intervento urgente di messa in sicurezza. Anche ieri mattina don Giuliana ha fatto visita alla Sala delle Luci del palazzo comunale al sindaco Filippo Miroddi per sollecitare una misura tampone. “Sto provvedendo a firmare un’ordinanza per affrontare la situazione, sulla base della relazione dell’ufficio Tecnico”, spiega il primo cittadino. Ordinanza che porta la data del 20 giugno ed ha previsto lo stanziamento di 11 mila euro con i lavori affidati ad una ditta locale. I funzionari comunali si sono già recati..

venerdì 20 giugno 2014

Piazza. Saffila: "Un parcheggio all'ex Magistrale". Oliveri: "Abbiamo altre idee su quel contenitore"

Un parcheggio multipiano all'interno dell'ex Magistrale, ormai in stato di abbandono da decenni. A proporlo, con un'interrogazione al sindaco Filippo Miroddi, è il consigliere comunale Laura Saffila: "La mia proposta è quella di realizzare in questo enorme contenitore; che ha perso ogni connotazione dal punto di vista artistico ed architettonico; mantenendo intatta la struttura perimetrale, un parcheggio multipiano che assumerebbe la funzione di nodo urbano e di porta d’ingresso al centro storico di Piazza Armerina, ideale per la sosta a breve e lungo termine di tutte le auto e potrebbe svolgere le funzioni di terminal turistico al servizio del centro storico cittadino". In attesa della risposta in consiglio del primo cittadino, è arrivata sui social network una prima risposta dall'assessore all'Urbanistica Pippo Oliveri: “Premesso che l’ex Magistrale fa parte del progetto dell’amministrazione comunale inerente la creazione di un punto accoglienza turistica per le categorie fragili e non, e per la ristrutturazione si è interessata l’università Kore, che intende ristrutturarlo a sue spese, la creazione di un parcheggio multipiano in un edificio storico risalente al 1300 non sarebbe mai autorizzato dalla Soprintendenza, pertanto l'eventuale parcheggio si deve trovare altrove e comunque non può realizzarsi in immobili vincolati”.

 

Piazza. Villa Romana, primi 150 giorni con un -4,5 per cento

Per il terzo mese consecutivo dati in calo alla Villa Romana del Casale. Dopo marzo ed aprile anche maggio fa registrare un segno negativo, mentre i primi cinque mesi del 2014 si chiudono con un -4,5 per cento rispetto allo stesso periodo del 2013. Maggio ha portato al sito Unesco 62.826 turisti contro i 65.439 dell’anno scorso, quasi 3 mila visitatori in meno. Confrontando i primi 150 giorni di quest’anno con quelli dell’anno scorso la differenza in negativo è di 6627 visitatori, 138.271 nel 2014 contro i 144.898 del 2013. Rimane il dato significativo  di marzo con il calo che tocca il 18 per cento, con 14.700 ingressi rispetto ai 17.970 dell’anno scorso. Se la tendenza dovesse continuare, dopo tre anni di continua crescita dei flussi turistici verso il sito archeologico si assisterebbe ad una battuta d’arresto.

Piazza. "Mattia fa pulire le campagne degli amici". La replica: "Altro che amici, abbiamo pulito tutta la città"

Il vicesindaco Giuseppe Mattia
Il consigliere Ivan Picicuto, Ncd
Il vicesindaco e assessore al Verde pubblico Giuseppe Mattia accusato dall’opposizione di aver fatto ripulire aree verdi degli amici. Duro confronto in aula nel corso della discussione su un’interrogazione in materia di verde pubblico e pulizia del centro urbano dalle erbacce.  Il consigliere Ivan Picicuto, esponente del Nuovo Centro Destra, autore con i due collegi del gruppo consiliare di un documento critico sulle condizioni “di degrado della città”, prendendo la parola, dopo la relazione di Mattia sugli interventi effettuati in città, ha subito acceso la polemica: “Abbiamo dei supereroi che volano in alto e non vedono quello che c’è sotto, signor vicesindaco come si fa ad utilizzare solo tre persone per la pulizia del verde pubblico, una città piena di zecche, le persone non portano più i cani fuori a fare una passeggiata perché temono di vederli riempiti di parassiti, mentre in campagna qualche amico è soddisfatto”. Non si è fatta attendere la replica del vicesindaco: “Se dice queste cose allora non deve parlare, deve scrivere”. “E infatti stiamo scrivendo…”, ha ribattuto Picicuto. “Si tratta di un’interrogazione a tratti poetica, chi l’ha scritta doveva fare un altro mestiere…”, ha continuato Mattia. “Lei dovrebbe fare un altro mestiere”, lo ha interrotto Picicuto. “Abbiamo proceduto alla pulizia della città iniziando dalla priorità dei percorsi storici, religiosi e legati alla tradizione, come il percorso della Madonna di Piazza Vecchia in contrada Indirizzo, non le campagne di qualche amico, poi è chiaro che ne beneficiano anche i residenti della zona, per poi procedere a ripulire i quartieri e tutte le aree della città, a giorni sarà tutto completato, anche al cimitero dove siamo intervenuti con un’ordinanza”, ha aggiunto l’assessore al Verde pubblico. Polemica anche per la relazione presentata e letta in aula dal vicesindaco, firmata, però, da un funzionario dell’ufficio Tecnico comunale. “Non capisco perché non l’abbia firmata lei assessore Mattia”, ha commentato Picicuto. “Se il consigliere Picicuto voleva chiarimenti di natura tecnica si sarebbe recato all’ufficio Tecnico e avrebbe ottenuto i ragguagli richiesti, invece ci si attendevano risposte politiche”, ha aggiunto il consigliere Teodoro Ribilotta (Pd). “L’avrei potuta firmare anche io, non ci sono problemi”, la replica di Mattia. 


mercoledì 18 giugno 2014

Piazza. Le "dirigenze" al Comune, tribunale del lavoro, tar e fibrillazioni

Prima il contenzioso con due funzionari finito davanti al tribunale del lavoro, ora un nuovo contenzioso, questa volta davanti al Tar di Catania con un terzo funzionario. La copertura dei posti da dirigente, o meglio la titolarità delle posizione organizzative alla guida di altrettanti settori della macchina comunale, continua a provocare fibrillazioni. L’ex responsabile di uno dei settori comunali ha presentato ricorso al tribunale amministrativo regionale etneo chiedendo la sospensione della determina sindacale numero 16 del 2014, un provvedimento considerato emesso in violazione dei suoi diritti perché non ne riconoscerebbe la giusta collocazione nella pianta organica comunale con una posizione organizzativa. E copia del ricorso sarebbe stata inviata anche alla Procura della Repubblica della Corte dei Conti di Palermo. Da parte sua la giunta, con una delibera ad hoc, ha deciso di costituirsi in giudizio, assegnando un incarico all’avvocato Cariola Agatino. “Al legale sarà corrisposto per i diritti e onorari relativi al giudizio il compenso di 7.612 euro”, si legge del provvedimento dell’amministrazione. Mesi fa il giudice del lavoro, invece, aveva riscontrato “irregolarità” nel procedimento di conferimento degli incarichi di vertice nei settori comunali. E l’amministrazione era stata costretta a revocare l’incarico a due dirigenti. Il sindaco Filippo Miroddi con proprio provvedimento aveva dovuto prendere atto delle ordinanze del tribunale di Enna, sezione del Lavoro, relative a due reclami presentati nei mesi prima da altrettanti funzionari comunali. Reclami che erano arrivati dopo l’assegnazione degli incarichi di posizione effettuati da Sala delle Luci. Nelle ordinanze della magistratura del lavoro del capoluogo, in quel caso, si sarebbero evidenziate irregolarità procedurali nel conferire alcuni incarichi e anche carenza di motivazione.

Piazza. Crollo della volta della cattedrale. "Dovuto alla mancanza di manutenzione ordinaria"

“Il crollo della volta della cattedrale certamente è stato dovuto alla mancanza di manutenzione ordinaria”. A sottolinearlo don Giuseppe Paci, responsabile del settore Beni culturali della Diocesi, intervenendo alla presentazione della Tela del Crocifisso, alla chiesa di San Giovanni Evangelista. Padre Paci ha anche annunciato l’invio a tutti i parroci dei dodici comuni della Curia di un vademecum, un libretto con il quale spiegare ai sacerdoti in che modo comportarsi in presenza di fattori in grado di far deteriorare i beni culturali conservati nelle loro chiese e cosa fare per la manutenzione degli edifici.

Piazza Armerina. San Giuseppe, conti pignorati per 800 mila euro, lo spettro della chiusura

 In cassa ci sono solo 9 mila euro, sufficienti a comprare da mangiare agli anziani fino al 30 giugno. Poi sarà chiusura. Drammatica situazione di crisi per la casa di riposo San Giuseppe. Il presidente dell’istituto assistenziale, Nunzio Crimì, e il direttore Filippo la Mattina, hanno scritto all’assessorato regionale alla Famiglia spiegando come in mancanza di riscontri immediati si impone “la chiusura dell’ente”. “La Ipab San Giuseppe non è nelle condizioni di erogare i servizi con la regolarità richiesta, tenuto conto che gli stessi saranno forniti sino all’esaurimento delle risorse disponibili, massimo fino al 30 giugno”, dice Crimì, il quale ha scritto la nota alla direzione generale dell’assessorato, alla Prefettura, alla Diocesi, ai comuni di residenza degli ospiti e relativi sindaci e alle organizzazioni sindacali, ma anche al Tribunale di Enna, all’Asp 4 di Enna, ai carabinieri e la polizia. Lo stato di crisi economica dell’istituto continua da anni, con il personale pagato di rado e decine e decine di stipendi arretrati ancora da saldare. Ma a far precipitare la situazione pare siano state le azioni legali di recupero coattivo delle buste paga attivate dai lavoratori, con i soldi che sono stati pignorati direttamente presso la banca della San Giuseppe. Le somme pignorate e già pagate dalla banca ammontano a 66 mila euro. Poi ci sono 3 atti di pignoramento notificati dai dipendenti tra il 4 marzo e il 10 aprile per un importo complessivo di 257 mila euro in fase di accantonamento ed erogazione. Ed a questi si aggiungono altri 17 atti di pignoramento ancora più recenti, notificati dai lavoratori lo scorso 4 giugno per altri complessivi 539 mila euro. Dipendenti disperati che più volte hanno protestato, sono saliti sui tetti, hanno promosso sit in, per poi trovarsi di fronte alla scelta di agire per le vie legali. “L’ente ha disponibilità di cassa per i generi di prima necessità per 9.739 euro”, scrive il presidente. E con una cinquantina di ospiti da mantenere si tratta di una cifra destinata ad azzerarsi in un paio di settimane. Il personale guarda con apprensione alle prossime settimane, con lo spettro del dissolvimento di una realtà sociale che ha sempre funzionato bene. Le famiglie e gli ospiti della struttura sembrano ancora non credere alla possibilità di una chiusura della casa di riposo. Per molti di loro la San Giuseppe è una vera e propria casa in cui hanno trascorso diversi decenni. Tra le righe della drammatica nota della presidenza e della direzione un grido d’allarme che è anche un ultimo disperato appello, inviato a tutte le istituzioni con una richiesta di aiuto: “È di tutta evidenza che la situazione è critica e necessita, con urgenza, dell’assistenza e dell’impegno di tutti i soggetti in indirizzo, laddove si ritenga che l’Ipab debba e possa continuare a svolgere il suo servizio alla collettività”. (Dal Gds)

Piazza Armerina. "Il Palio non si farà perchè non ci sono i soldi"?

Non ci sono i soldi per pagare i figuranti dell’edizione passata. E per ora neanche quelli per i rimborsi della prossima edizione. È un Palio dei Normanni sempre più a base volontaria quello che si va profilando negli ultimi anni. La doppia negativa notizia è di quelle che non fanno piacere al coordinamento generale della manifestazione rievocativa, alla quale partecipano ogni anno oltre 500 figuranti. I pochi fondi a disposizione permettono solo il già salato noleggio di calzature, vestiti e armi. Lunedì pomeriggio, in sede di attività ispettiva, il consigliere Salvatore Alfarini ha anche ipotizzato situazioni più drastiche: "Si dice che il Palio non si farà perché non ci sono i soldi, e poi la nomina di un consulente del sindaco ha creato confusione nei ruoli".

Piazza Armerina. Villa Romana, polvere, dossi e para...dossi

La polvere continua a farla da padrona nelle aree esterne alla Villa Romana del Casale dedicate ai servizi. La pavimentazione a brandelli, simile ad uno sterrato di una qualsiasi contrada di campagna, continua a provocare problemi nella zona dei parcheggi a pagamento e dell’area commerciale per la vendita dei souvenir. “Il problema non è stato risolto, per quanto mi riguarda credo che i soldi siano stati spesi male, purtroppo dobbiamo constatare come il sollevamento della polvere continua a rimanere un dato immutato che provoca disagi ai commercianti e ai turisti”, sottolinea Salvatore Bonanno, presidente provinciale dell’Anva Confesercenti, l’associazione nazionale dei venditori ambulanti. Soprattutto in presenza di vento, a causa del materiale sabbioso prodotto dalla strada sbriciolata, si alza molta polvere. I quattro dossi artificiali creati di recente per rallentare la discesa dei pullman turistici in arrivo e in partenza, con l’obiettivo di far sollevare meno polvere, da soli non bastano. E purtroppo hanno anche creato nuovi disagi. Basta fare una chiacchierata con gli autisti dei pullman turistici per trovarli tutti concordi su un punto: “Quei dossi hanno un’inclinazione anomala rispetto alla sede stradale, rischiano di danneggiare seriamente i nostri mezzi, siamo costretti a manovre molto lente e pericolose, già alcuni nostri colleghi hanno subito dei danni e si tratta di un problema che riscontriamo solo qua”. Le anomalie dell’area parcheggi diversi mesi fa hanno anche attirato l’attenzione della commissione regionale Antimafia, con un sopralluogo sul posto effettuato dai deputati regionali componenti dell’organo speciale.

lunedì 16 giugno 2014

Piazza Armerina. Ammodernamento via Manzoni, stallo tra ipotesi di Tar, Avcp e richiesta di accesso agli atti

Pioggia di ricorsi al Tar attesa per l’ammodernamento dell’ingresso sud della città dei mosaici. La gara d’appalto da mezzo milione di euro per sistemare la via Manzoni dopo quasi un anno di stallo verrà assegnata ad una quarta impresa dopo il parere arrivato dall’Avcp, l’autorità di vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture. Ma le altre tre imprese tra cui erano scoppiate diverse controversie sarebbero già pronte ad imbracciare le armi dei ricorsi legali, avendo già chiesto e ottenuto l’accesso per acquisire tutta una serie di atti sulla gara. Insomma una matassa complicata da sbrogliare, con il settore Lavori pubblici, però, che adesso andrà avanti nell’aggiudicazione provvisoria e definitiva per tentare di far partire i lavori. Tar permettendo.

Piazza Armerina. Srr Caltanissetta, matrimonio non consumato. "Da non escludere ritorno con Ato Ennaeuno"

L'ennesimo cumulo di rifiuti che in questo periodo fa bella
mostra di se in città. La situazione è disastrosa
Totale impasse per il passaggio dall’Ato Rifiuti di Enna alla Srr Caltanissetta dei 48 operatori ecologici del cantiere armerino, il cui trasferimento continua a rimanere bloccato per la mancata garanzia del loro futuro occupazionale. La città potrebbe rimanere con Enna e interrompere il breve matrimonio, mai peraltro consumato, con la società nissena. E mentre la fase di passaggio non si compie la città è in situazione di forte emergenza. “A questo punto da non escludere un ritorno con l’Ato Rifiuti di Enna, coinvolgendo di nuovo il consiglio comunale, alla Srr si è capito che non ci vogliono e non possiamo continuare a rimanere in questa situazione di stand by”. A sottolinearlo è l’assessore all’Ambiente Pippo Oliveri, il quale per la prima volta manifesta l’opportunità di tornare con l’Ato Rifiuti di Enna. La riunione fra la Srr Caltanissetta Provincia Sud, l’Ato Ennaeuno, l’amministrazione comunale piazzese e i sindacati si è risolta in un nulla di fatto. L’ennesimo confronto che ha portato a non decidere nulla di operativo e concreto. Piazza rimane sospesa tra Enna e Gela. Il nodo mai sciolto rimane quello delle modalità di trasferimento dei 48 operatori ecologici della città dei mosaici. (Dal Giornale di Sicilia)

Piazza Armerina. Gettoni, dopo gli annunci bipartisan il silenzio più assoluto

Finisce nel cestino l’accordo bipartisan tra maggioranza e opposizione sulla rinuncia totale ai gettoni di presenza? Le due parti politiche, in seguito ad una serie di polemiche scoppiate in aula e fuori da via Cavour, si erano dette pronte a dire addio al gettone. Non solo, era stato anche annunciato l’arrivo in aula di una proposta a firma di dieci consiglieri. Gli annunci bipartisan sui mezzi di comunicazione della disponibilità di far partire il risparmio di spesa, sia pure in un contesto di accuse reciproche, si erano rincorsi per giorni un mese e mezzo fa. E adesso molti cittadini si chiedono che fine abbiano fatto quegli impegni. La gente si chiede: "Ma ci prendono in giro quando annunciano le cose?".  

mercoledì 4 giugno 2014

Piazza. Commissione Lavori pubblici, Alberghina ad Acquaenna: "Basta disservizi, carcere e comunità per minori sono senz'acqua"

Il consigliere Francesco Alberghina, presidente della
commissione Lavori pubblici
La commissione Lavori pubblici batte i pugni sul tavolo e dopo numerose segnalazioni arrivate dai cittadini a causa della mancanza di approvvigionamento idrico chiede ad Acquaenna di mettere mano ai disservizi in atto. “Chiediamo il rispetto della carta di servizi, Acquaenna deve far partire subito il servizio sostitutivo di emergenza mediante autobotti, perché ci sono edifici pubblici come la casa circondariale e comunità per minori, per non parlare delle famiglie del quartiere Casalotto e della contrada Santa Croce dove non arriva l’acqua, adesso basta, il gestore deve rispettare gli impegni”, spiega il consigliere Francesco Alberghina, presidente della commissione Lavori pubblici. “Abbiamo già segnalato e girato le proteste all’amministrazione, al vicesindaco Giuseppe Mattia, il quale si attiverà con i suoi canali, noi ci riuniremo di nuovo il 9 giugno alle 10 e denunceremo ai dirigenti di Acquaenna queste situazioni non più tollerabili”, dice Alberghina. A fare la voice forte e chiedere la fine dei disservizi anche i consiglieri Salvatore Ferrara, Andrea Velardita, Calogero Cursale e Ivan Picicuto, componenti della commissione.

Piazza. Scontro tra Venezia e Mattia sul verde pubblico

"Vista la gravità del fatto l’opposizione, semmai  ce ne fosse una, farebbe bene a segnalare il provvedimento al collegio dei Revisori dei Conti e alla Procura della Corte dei Conti, i soldi dei contribuenti non debbono essere spesi per fare clienti, ma per rendere servizi ai cittadini". Le parole sono dell'ex presidente del consiglio comunale Giuseppe Venezia, il quale dal suo blog sferra un attacco al vicesindaco Giuseppe Mattia e all'amministrazione Miroddi su un'ordinanza in materia di verde pubblico (il link http://veneziagiuseppe.blogspot.it/2014/05/il-gatto-e-la-volpe-o-gianni-e-pinotto.html). La replica di Mattia non si fa attendere: "L'ex sindaco Nigrelli, appoggiato da Venezia, faceva ordinanze con impegni di spesa a cokpi di 30/40 mila euro, posso esibire a Venezia una pila di provvedimenti del suo sindaco, a decine, non capisco perché non faceva questi interventi quando era presidente del consiglio comunale, si tratta di banali e strumentali polemiche".

Piazza. Commissione d'indagine avvia verifica sul depuratore di contrada Indirizzo

Il depuratore comunale di contrada Indirizzo sotto la lente di ingrandimento della commissione d’indagine su Acquaenna, gestore della rete idrica e fognaria della città dei mosaici. Sul tavolo dei componenti dell’organo consiliare una relazione fotografica effettuata nel corso di un recente sopralluogo esterno, mentre sarebbe al vaglio della commissione un’ulteriore fase di verifica con l’ausilio di propri consulenti. Obiettivo dei consiglieri capire se e con quali modalità funzioni l’impianto, valutando la quantità di reflui in entrata e in uscita, il numero di cassoni caricati a settimana con i materiali organici prodotti dai processi di depurazione. La stessa commissione, anche grazie alle valutazioni di un consulente e di un tecnico, ascoltati di recente, starebbe monitorando più in generale l’efficienza del sistema di collettamento dei reflui.

Piazza. Sede Antiracket entro giugno nella città dei mosaici.

Renzo Caponetti
Entro giugno la città dei mosaici per la prima volta avrà un’associazione antiracket. Ad annunciarlo il presidente dell’associazione Antiracket di Gela, Renzo Caponetti, uno dei vincitori del premio “Rocco Chinnici”, svoltosi al teatro comunale Garibaldi sabato sera.  “Sono onorato e lusinga di ricevere un premio intitolato ad un uomo e magistrato di cui vado fiero, ringrazio tutte le forze dell’ordine e la Procura per la collaborazione continua che viene offerta alla nostra associazione”, ha sottolineato il presidente Caponetti, il quale circola sempre accompagnato dagli agenti di scorta. “Entro fine giugno sono lieto di poter presentare l’associazione antiracket anche qui a Piazza Armerina, e sono contento di questo sia perché Piazza è una città di cultura, ma anche perché anche io sono originario di questa città visto che mio padre era piazzese”, ha precisato Caponetti.

Dai rovi al museo

Dai rovi al museo
Erano state arrotolate e gettate fuori dalla chiesa senza cornice, abbandonate tra i rovi. Adesso un restauro di 36 mila euro, durato ben 9 mesi, le ha riportate al loro originario splendore. Presentate dal settore Beni culturali della Diocesi quattro enormi tele appartenenti alla chiesa di Sant’Andrea, ritrovate cinque anni fa per caso dal parroco Enzo Ciulo. Si tratta di un “Sant’Andrea” del ‘600, “L’Immacolata”, datata 1603, e una “Deposizione”, anch’essa del XVII secolo, e un Sant’Andrea condotto al Martirio.

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali
Sarà la società “Geraci Restauri” di Messina a procedere al restauro del quadro di Sant’Andrea di Avellino, la tela del XVIII secolo che presenta ai piedi del santo la raffigurazione della città, la prima vera fotografia storica del centro abitato piazzese, una sorta di mappa dell’originario agglomerato storico cittadino. La giunta ha affidato l’incarico per 10 mila euro, somma attinta dal fondo di riserva.

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens
In nome della ragione, contro ogni intolleranza e fanatismo: un atto d’accusa, ma soprattutto un invito a riflettere.Hitchens affronta di petto le questioni e, analizzando lacune e incongruenze dei testi “sacri”, spiega ciò che è sotteso a norme e tabù, premi e castighi eterni, proponendo illuminanti esempi storici dai tempi più antichi a oggi. La sua è una serrata difesa della ragione e del laicismo contro la crudeltà resa legittima e “santa” in nome di una fede.

Corrado Augias e Vito Mancuso

Corrado Augias e Vito Mancuso
Credenti cattolici e atei razionalisti si sfidano a duello

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins
Il biologo ed evoluzionista Richard Dawkins torna sul tema da sempre al centro dei propri studi: l’ateismo. E lo fa con un saggio dall’obiettivo esplicito: dimostrare l’inesistenza di quel Creatore a cui tutte le religioni, e in particolare i tre monoteismi, fanno riferimento. Già il provocatorio titolo, L’illusione di Dio, racchiude il nucleo delle argomentazioni di Dawkins: l’esistenza di un Creatore è un presupposto dogmatico, una verità indiscutibile in quanto “sacra”, ma non dimostrabile in alcun modo