La polvere continua a farla da padrona nelle
aree esterne alla Villa Romana del Casale dedicate ai servizi. La
pavimentazione a brandelli, simile ad uno sterrato di una qualsiasi contrada di
campagna, continua a provocare problemi nella zona dei parcheggi a pagamento e
dell’area commerciale per la vendita dei souvenir. “Il problema non è stato
risolto, per quanto mi riguarda credo che i soldi siano stati spesi male,
purtroppo dobbiamo constatare come il sollevamento della polvere continua a
rimanere un dato immutato che provoca disagi ai commercianti e ai turisti”,
sottolinea Salvatore Bonanno, presidente provinciale dell’Anva Confesercenti,
l’associazione nazionale dei venditori ambulanti. Soprattutto in presenza di
vento, a causa del materiale sabbioso prodotto dalla strada sbriciolata, si alza
molta polvere. I quattro dossi artificiali creati di recente per rallentare la
discesa dei pullman turistici in arrivo e in partenza, con l’obiettivo di far
sollevare meno polvere, da soli non bastano. E purtroppo hanno anche creato
nuovi disagi. Basta fare una chiacchierata con gli autisti dei pullman
turistici per trovarli tutti concordi su un punto: “Quei dossi hanno
un’inclinazione anomala rispetto alla sede stradale, rischiano di danneggiare
seriamente i nostri mezzi, siamo costretti a manovre molto lente e pericolose,
già alcuni nostri colleghi hanno subito dei danni e si tratta di un problema
che riscontriamo solo qua”. Le anomalie dell’area parcheggi diversi mesi fa
hanno anche attirato l’attenzione della commissione regionale Antimafia, con un
sopralluogo sul posto effettuato dai deputati regionali componenti dell’organo
speciale.
Dai rovi al museo

Erano state arrotolate e gettate fuori dalla chiesa senza cornice, abbandonate tra i rovi. Adesso un restauro di 36 mila euro, durato ben 9 mesi, le ha riportate al loro originario splendore. Presentate dal settore Beni culturali della Diocesi quattro enormi tele appartenenti alla chiesa di Sant’Andrea, ritrovate cinque anni fa per caso dal parroco Enzo Ciulo. Si tratta di un “Sant’Andrea” del ‘600, “L’Immacolata”, datata 1603, e una “Deposizione”, anch’essa del XVII secolo, e un Sant’Andrea condotto al Martirio.
Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali

Sarà la società “Geraci Restauri” di Messina a procedere al restauro del quadro di Sant’Andrea di Avellino, la tela del XVIII secolo che presenta ai piedi del santo la raffigurazione della città, la prima vera fotografia storica del centro abitato piazzese, una sorta di mappa dell’originario agglomerato storico cittadino. La giunta ha affidato l’incarico per 10 mila euro, somma attinta dal fondo di riserva.
"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens

In nome della ragione, contro ogni intolleranza e fanatismo: un atto d’accusa, ma soprattutto un invito a riflettere.Hitchens affronta di petto le questioni e, analizzando lacune e incongruenze dei testi “sacri”, spiega ciò che è sotteso a norme e tabù, premi e castighi eterni, proponendo illuminanti esempi storici dai tempi più antichi a oggi. La sua è una serrata difesa della ragione e del laicismo contro la crudeltà resa legittima e “santa” in nome di una fede.
Corrado Augias e Vito Mancuso

Credenti cattolici e atei razionalisti si sfidano a duello
"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins

Il biologo ed evoluzionista Richard Dawkins torna sul tema da sempre al centro dei propri studi: l’ateismo. E lo fa con un saggio dall’obiettivo esplicito: dimostrare l’inesistenza di quel Creatore a cui tutte le religioni, e in particolare i tre monoteismi, fanno riferimento. Già il provocatorio titolo, L’illusione di Dio, racchiude il nucleo delle argomentazioni di Dawkins: l’esistenza di un Creatore è un presupposto dogmatico, una verità indiscutibile in quanto “sacra”, ma non dimostrabile in alcun modo