Roberto Palermo: Piazza Armerina. Basket, Grottacalda chiede trasparenza ed equità di trattamento

martedì 29 aprile 2014

Piazza Armerina. Basket, Grottacalda chiede trasparenza ed equità di trattamento

“Speriamo in un urgente incontro con l’amministrazione comunale per definire se continuare le attività o chiudere definitivamente”. L’associazione sportiva dilettantistica di basket Grottacalda dopo 33 anni di militanza nei campionati siciliani di pallacanestro rischia di smettere. L’associazione ha anche deciso di rendere pubblica copia delle tasse federali pagate per l’anno sportivo 2013-2014 perché, come spiegano i suoi dirigenti, “probabilmente l’amministrazione comunale e parte dei cittadini continuano a pensare che lo sport a certi livelli produce reddito o guadagno per i soci”. E non è la prima volta che l’associazione Grottacalda negli ultimi anni minaccia di chiudere i battenti. “Considerato che non è obbligatorio fare sport, adesso chiediamo con forza all'amministrazione di intervenire”, dicono dall’associazione. Quattro i punti chiesti: “Trasparenza ed equità di trattamento almeno da parte di chi è garante dello sport, cioè il Comune; la concessione gratuita della palestra in cui allenarsi e giocare; uno spazio aperto dove continuare a svolgere l’attività cestistica anche in estate; essere tenuti più in considerazione”.

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Piazza Armerina. Adesso scaricheremo l'organico a Marsala. Addio riduzione delle tasse promessa?

PIAZZA ARMERINA. Differenziata dell’umido a rischio nelle ultime settimane a causa dell’indisponibilità dei due impianti di compostaggio verso i quali veniva conferito l’organico differenziato dai cittadini. In extremis trovato un nuovo accordo con un impianto di Marsala, molto più lontano, però, rispetto alle due ditte su cui si appoggiava la città dei mosaici. Il sindaco Filippo Miroddi ha dato il via libera con propria ordinanza al nuovo contratto con la Sicilfert di Marsala, in provincia di Trapani, per un costo di 70 euro a tonnellata. La difficoltà è scattata dopo una comunicazione di EnnaEuno, uno dei due impianti in cui veniva portato l’organico, nella zona di Dittaino, del fermo impianto. Anche l’altro impianto, quello gestito da Ofelia Ambiente vicino a Ramacca, aveva comunicato di non poter ricevere ulteriori conferimenti. Da qui la crisi potenziale che rischiava di provocare un impatto molto negativo in termini di immagine sul nuovo sistema della raccolta differenziata. “Il mancato conferimento dei rifiuti compostabili in un impianto che provveda al loro recupero comporterebbe un grave danno all’efficienza del servizio di gestione integrata dei rifiuti, con la sua involuzione e l’inevitabile conferimento dei rifiuti da cucine e mense in discarica”, spiega il sindaco Filippo Miroddi nell’ordinanza proposta dal dirigente del settore Protezione civile e tutela ambientale Mauro Mirci. Per fortuna la crisi di sistema legata all’indisponibilità degli impianti è rientrata subito, anche se rimane l’impatto negativo che in termini di costi potrebbe avere il fatto di dover conferire l’organico in uno dei punti più lontani dell’isola, senza trascurare il problema legato alla nota interruzione sulla A19 che ha messo in crisi il sistema della viabilità della Sicilia occidentale. Non è escluso che lo stesso 10 per cento di calo programmato in bolletta possa anche saltare per i maggiori costi di trasporto da affrontare.

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Villa Romana. Inchiesta acque nere: sopralluogo Genio Civile

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