Se alla Villa Romana di Piazza Armerina il primo
trimestre fa segnare un -10 per cento, al museo archeologico di Aidone si
registra nei primi tre mesi dell’anno un +16 per cento. Il ticket unico
cumulativo obbligatorio a 14 euro, con cui si possono visitare entro tre giorni
Villa, Morgantina e Dea, sembra provocare qualche effetto benefico per la
cittadina aidonese. Tra gennaio e marzo di quest’anno sono state 2897 le visite
al museo archeologico di Largo Trupia, con un incremento di 400 turisti
rispetto allo stesso periodo del 2013, quando a vedere la Dea furono 2.497
visitatori. Certo si tratta del periodo, il primo trimestre, nel quale
statisticamente c’è il numero più basso di presenze. Ed i numeri “siciliani” prodotti
dalla Dea greca rimangono deludenti rispetto alle aspettative e alle
statistiche generate dallo stesso reperto al Getty Museum di Malibù, negli
Stati Uniti. Ma il dato viene considerato incoraggiante, anche se ancora tutto
da riscontrare con i report annuali... (Dal Giornale di Sicilia)
Dai rovi al museo

Erano state arrotolate e gettate fuori dalla chiesa senza cornice, abbandonate tra i rovi. Adesso un restauro di 36 mila euro, durato ben 9 mesi, le ha riportate al loro originario splendore. Presentate dal settore Beni culturali della Diocesi quattro enormi tele appartenenti alla chiesa di Sant’Andrea, ritrovate cinque anni fa per caso dal parroco Enzo Ciulo. Si tratta di un “Sant’Andrea” del ‘600, “L’Immacolata”, datata 1603, e una “Deposizione”, anch’essa del XVII secolo, e un Sant’Andrea condotto al Martirio.
Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali

Sarà la società “Geraci Restauri” di Messina a procedere al restauro del quadro di Sant’Andrea di Avellino, la tela del XVIII secolo che presenta ai piedi del santo la raffigurazione della città, la prima vera fotografia storica del centro abitato piazzese, una sorta di mappa dell’originario agglomerato storico cittadino. La giunta ha affidato l’incarico per 10 mila euro, somma attinta dal fondo di riserva.
"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens

In nome della ragione, contro ogni intolleranza e fanatismo: un atto d’accusa, ma soprattutto un invito a riflettere.Hitchens affronta di petto le questioni e, analizzando lacune e incongruenze dei testi “sacri”, spiega ciò che è sotteso a norme e tabù, premi e castighi eterni, proponendo illuminanti esempi storici dai tempi più antichi a oggi. La sua è una serrata difesa della ragione e del laicismo contro la crudeltà resa legittima e “santa” in nome di una fede.
Corrado Augias e Vito Mancuso

Credenti cattolici e atei razionalisti si sfidano a duello
"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins

Il biologo ed evoluzionista Richard Dawkins torna sul tema da sempre al centro dei propri studi: l’ateismo. E lo fa con un saggio dall’obiettivo esplicito: dimostrare l’inesistenza di quel Creatore a cui tutte le religioni, e in particolare i tre monoteismi, fanno riferimento. Già il provocatorio titolo, L’illusione di Dio, racchiude il nucleo delle argomentazioni di Dawkins: l’esistenza di un Creatore è un presupposto dogmatico, una verità indiscutibile in quanto “sacra”, ma non dimostrabile in alcun modo