sabato 30 gennaio 2010

Piazza Armerina. Stato di pericolo ambientale nelle discariche dismesse Muliano e Scalisa. "Evidente pericolo di inquinamento"

Stato di pericolo ambientale nelle discariche dismesse Muliano e Scalisa costituito dalla fuoriuscita di percolato, il liquido che trae prevalentemente origine dall’infiltrazione di acqua nella massa dei rifiuti dalla decomposizione degli stessi nel tempo. Sono tre le ordinanze scattate in poche ore per porre riparo ai potenziali rischi ambientali. Provvedimenti che prendono atto di un verbale di sopralluogo dello scorso 20 gennaio nel quale vengono segnalate “disfunzioni che determinano un evidente pericolo di inquinamento per l’ambiente circostante” e si sottolinea “l’urgenza di provvedere al prelievo e smaltimento dei percolati prodotti dalle due discariche dismesse”. Occorre fare in fretta per evitare un aggravio della situazione attuale e si è subito provveduto a contattare alcune imprese per eliminare il potenziale danno all’ambiente circostante. I liquidi verranno prelevati da una ditta specializzata alla quale è stato affidato un incarico per 70 euro al metro cubo, fino ad un massimo di 15 mila euro di impegno di spesa, in modo da far abbassare il livello del percolato presente e far cessare lo stato di pericolo rilevato dagli uffici. Il servizio assegnato con provvedimento d’urgenza consisterà nell’eseguire con mezzi specializzati il prelievo dei percolati presenti nei pozzetti di raccolta posti ai piedi della discarica comunale, non più utilizzata tanto alla Scalisa, a 13 chilometri dalla città, quanto a Muliano, a 5 chilometri. Saranno tre i punti di prelievo, due in contrada Scalisa in altrettante vasche di stoccaggio dei rifiuti solidi urbani non utilizzate da una decina di anni, uno in contrada Muliano, in un’altra vasca di stoccaggio inutilizzata da 15 anni. I liquidi, una volta caricati sui mezzi, dovranno essere trasportati verso alcuni centri specializzati per lo smaltimento. Le caratteristiche del percolato, poi, dovranno essere certificate con successive analisi chimico fisiche eseguite a cura e a spese della stessa ditta specializzata incaricata del prelievo. L’intervento è necessario per evitare ai percolati di uscire dalle vasche ed invadere i terreni circostanti e il sottosuolo.
Le due discariche
Il territorio comunale ospita le due discariche dimesse ove sono depositati in maniera permanente i rifiuti urbani prodotti dal centro abitato in passato. La discarica più vecchia ricade in contrada Muliano e vi è stoccato un quantitativo di rifiuti non quantificabile con precisione, probabilmente superiore ai 100 mila metri cubi. Il sito non è più utilizzato dal 1995 e il rifiuto presente è in avanzata fase di mineralizzazione, come rilevato dall’Arpa durante accertamenti condotti all’inizio del mese di marzo del 2004. La seconda discarica, di utilizzo più recente, è stata in attività dal 1995 al 1999. In essa i rifiuti risultano stoccati in due vasche ed è valutabile con buona approssimazione la presenza di circa 200 mila metri cubi di rifiuti. Le analisi effettuate in passato hanno rivelato che si tratta di percolati in cui le sostanze pericolose sono in concentrazione inferiore a quella oltre il quale il liquido viene considerato “rifiuto pericoloso”. Ma si tratta di liquidi che hanno, comunque, un alto potere inquinante e il cui livello nelle vasche va abbassato. (Giornale di Sicilia - Edizione del 29 gennaio 2010)

venerdì 29 gennaio 2010

SEQUESTRATI DALLA GUARDIA DI FINANZA DI ENNA €. 8.915.010,08 DI SOMME, BENI E VALORI ALL’ATO RIFIUTI DI ENNA


Al termine di un’articolata e complessa indagine condotta dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Enna, il locale Tribunale, accogliendo la proposta della Procura della Repubblica di Enna, emetteva apposito decreto di sequestro preventivo di somme di denaro e beni tutti riconducibili alla società EnnaEuno S.p.a. per un valore complessivo di €. 8.915.010,08.

La società EnnaEuno S.p.a. in liquidazione, come è noto, è una società per azioni costituita tra la Provincia Regionale di Enna ed i Comuni dell’Ambito Territoriale Ottimale - ATO EN1 -, per la gestione integrata dei rifiuti della Provincia Regionale di Enna.

Alla luce degli accertamenti condotti dalle Fiamme Gialle sono state ipotizzate una serie di falsità nei bilanci e nelle comunicazioni sociali della società ENNAEUNO spa al fine di occultare perdite di esercizio di rilevante entità ed ottenere quindi indebite erogazioni pubbliche da parte della Regione Sicilia attingendo al c.d. “fondo di rotazione” di cui alla legge regionale nr. 19/2005.

Nel corso delle indagini era emerso, altresì, che parte dei succitati milioni di euro erano stati destinati a finalità diverse rispetto a quanto previsto dal decreto di concessione.

A finire sotto l’esame della magistratura, a seguito delle numerose proteste degli utenti che lamentavano uno scarso servizio a fronte di costi sempre più elevati dello stesso, sono stati gli atti amministrativi e gestionali posti in essere dai vari consigli d’amministrazione della società, dalla sua costituzione fino al 2007.

Il sequestro effettuato dai militari della Guardia di Finanza, per complessivi 8.915.010,08 di euro, ricomprende somme liquide, beni immobili, partecipazioni ed altre utilità nella disponibilità della società d’ambito.

E’ tutt’ora al vaglio della locale Procura la posizione dei singoli amministratori coinvolti nella vicenda; mentre gli atti contabili saranno trasmessi alla Magistratura Contabile per gli eventuali profili di responsabilità di danni all’erario.

Piazza Armerina. Crisi Cisl-Comune. Presto assemblea del personale. Chi decide nei rapporti con il sindacato il sindaco o i dirigenti?

. Dopo aver annunciato l’avvenuta interruzione delle relazioni sindacali con il Comune, la direzione provinciale della Cisl - Funzione Pubblica decide di convocare tutti i dipendenti della macchina comunale per metterli al corrente della situazione in atto. Il contenzioso giudiziario pendente tra Cisl e Comune, con il “palazzo” per ben due volte condannato dai giudici per “comportamento antisindacale” nei confronti della sigla sindacale, rischia di arrivare fino alla Corte di Appello di Caltanissetta, in un clima di muro contro muro. Sindacato e personale dovrebbero incontrarsi il 3 febbraio, anche se ancora non è stata definita una data certa. Lo si saprà nelle prossime ore. “È stata fissata un’udienza per il 10 febbraio davanti alla Corte di Appello di Caltanissetta, su ricorso del Comune che ha impugnato i precedenti due gradi di giudizio in cui i magistrati ci hanno dato ragione”, dice Franco Arena, responsabile provinciale della Cisl-Fp. La strada di un possibile accordo bonario tra parte pubblica e sindacale, auspicata da Arena e avviata con il sindaco Carmelo Nigrelli, sembra essere saltata. Il Comune è stato due volte condannato per la mancata attivazione della concertazione sindacale sulla creazione di due posizioni organizzative e sulla conseguente nomina dei due dirigenti responsabili. La giunta ha risposto dando incarico ai propri legali per proporre ricorso in appello contro la decisione del tribunale ennese. L’amministrazione comunale si difende citando anche un recente decreto del Tribunale di Nicosia, sezione del Lavoro, risalente al febbraio 2009. “Gli atti a valenza generale concernente l’organizzazione degli uffici e dei servizi rientrano tra le materie per le quali il legislatore ha previsto la consultazione e non la concertazione”, spiega il Comune, citando la giurisprudenza nicosiana. Per il sindacato, invece, la semplice consultazione è insufficiente, occorrendo l’attivazione della procedura di concertazione. I giudici finora hanno dato ragione alla Cisl. (Giornale di Sicilia - Edizione del 26 gennaio)

giovedì 28 gennaio 2010

Piazza Armerina. Sopralluogo della Digos all'istituto Tecnico industriale per verifica su sicurezza. Indagine in corso su edifici provinciali.

Ispezione a sorpresa degli uomini della polizia giudiziaria, lunedì mattina, all’istituto tecnico industriale “Ettore Majorana” e di alcuni tecnici. Un sopralluogo disposto in seguito all’apertura da parte della magistratura inquirente della Procura di Enna di un fascicolo in materia di rispetto delle norme in materia di sicurezza negli edifici provinciali. La presenza degli uomini della Digos e di alcuni ingegneri è bastato per provocare un generale clima di allarmismo e preoccupazione tra studenti e personale docente. Anche perché l’edificio è da anni nell’occhio del ciclone per via della relazione di un tecnico che su incarico della Provincia, anni fa, definì la struttura “a rischio di cedimento statico”, portando allo sgombero della scuola e ad un successivo graduale rientro nelle due ali laterali, dopo mesi trascorsi dentro ai container. Alcune zone della struttura scolastica, in sintesi il blocco centrale, rimane interdetto all’utilizzo per ragioni di sicurezza, per assicurare un alleggerimento alle strutture di fondazione. “Posso assicurare che tutte le parti dell’edificio scolastico che continuiamo ad utilizzare ogni giorno sono assolutamente sicure e non interessate da provvedimenti di inagibilità, i controlli di lunedì mattina riguardavano la materia della sicurezza nel rispetto delle norme antincendio”, precisa il dirigente scolastico Lucia Giunta, il quale, ieri mattina, nel corso di un’assemblea degli studenti, ha voluto spiegare cosa fosse successo il giorno prima, confrontandosi con gli alunni. “Vogliamo conoscere la verità e sapere cosa succede in questo edificio”, hanno chiesto diversi studenti. “Subiamo da anni un clima assolutamente deleterio a danno dell’immagine di questo edificio, chiedo con forza e mi auguro che al più presto l’intervento di ristrutturazione e recupero strutturale faccia il suo corso, con l’inizio dei lavori e la riapertura dell’intero edificio”, afferma la preside Giunta. Gli studenti, soprattutto i rappresentanti d’istituto, hanno chiesto chiarimenti e preteso diverse assicurazioni, temendo nuovi provvedimenti di interdizione all’uso della struttura. Preoccupazione espressa anche da parte di molti genitori. Effettuati controlli e sopralluoghi in varie parti dell’edificio per verificare l’esistenza di vie di fuga e dei sistemi antincendio. (Giornale di Sicilia - Edizione del 27 gennaio)

martedì 26 gennaio 2010

Piazza Armerina. La Cisl interrompe i rapporti sindacali con il Comune.

La Cisl – Funzione Pubblica provinciale decide di interrompere tutti i rapporti sindacali con il Comune della città dei mosaici. Il contenzioso giudiziario pendente, con il “palazzo” per ben due volte condannato dai giudici per “comportamento antisindacale” nei confronti della sigla sindacale, rischia di scavare un solco ancora più profondo nelle relazioni tra la Cisl e l’amministrazione. Ad annunciare la drastica scelta è lo stesso segretario provinciale, Franco Arena, il quale si dice fortemente “deluso e amareggiato” per la piega assunta dalla vicenda. “Avevamo concordato con il sindaco Carmelo Nigrelli di lasciarci alle spalle la vicenda giudiziaria, facendola cadere nel vuoto, dando incarico ai nostri legali di ritirare tutto e ricominciando una nuova collaborazione per il bene della macchina comunale e delle relazioni sindacali”, spiega Arena, ricordando la fitta comunicazione intercorsa tra lui e il primo cittadino, attraverso sms e telefonate. “All’improvviso, adesso, mi vedo notificare il ricorso del Comune contro le decisioni che in primo e secondo grado hanno condannato l’amministrazione per comportamento antisindacale, con la fissazione di un’udienza per il 10 febbraio alla Corte di Appello di Caltanissetta”, aggiunge, sorpreso, il sindacalista della Cisl. “E sono sicuro che questa notifica non è dipesa dal sindaco, tra me e lui in queste settimane c’è stata piena sintonia e accordo, a questo punto, però, sappiano tutti i dipendenti comunali che con questo nuovo passo giudiziario si entra nel merito vero e proprio degli atti e due anni di benefici e posizioni organizzative rischiano di andare in fumo per tutti”, aggiunge. “Era giusto che mettessi a conoscenza di tutti quello che è successo”, conclude Arena. La giunta nei mesi scorsi aveva già dato incarico con una propria delibera agli avvocati Pietro Mela e Harald Bonura per proporre ricorso in appello contro la decisione del tribunale ennese. Poi i contatti tra Arena e Nigrelli sembrava stessero andando nella direzione di un azzeramento dei contrasti di carattere giudiziario, con una programmata ripresa a 360 gradi del confronto. Quindi la notifica dell’atto giudiziario e la decisione molto forte annunciata dalla Cisl, adesso, di interrompere qualsiasi rapporto sindacale. “Inutile confrontarci con la parte pubblica su questioni del personale che rischiano di essere tutte annullate dai giudici”, fanno sapere dalla Cisl. (Giornale di Sicilia - 22 gennaio 2009)

sabato 16 gennaio 2010

Piazza Armerina. Strisce blu. Falcone: "Stop alle multe, ausiliari non autorizzati". Ma le autorizzazioni ci sono. Il 19 gennaio in consiglio.

Secondo un consigliere comunale non esisterebbero, mentre dal comando della Polizia municipale confermano l’assoluta regolarità delle carte, con tanto di atti amministrativi a firma del primo cittadino. Sarà chiarita in consiglio comunale il prossimo 19 gennaio, dopo essere stata discussa in conferenza dei capigruppo, la vicenda dei provvedimenti autorizzativi rilasciati agli ausiliari della sosta a pagamento che operano per conto della Sis, la società che gestisce il servizio delle strisce blu. Secondo il consigliere Giuseppe Falcone le funzioni di addetti alla sosta, agli incaricati della ditta, non sarebbero state mai assegnate dagli uffici comunali. “L’articolo 17, comma 132, della legge 127/97 prevede che la funzioni di addetto alla sosta per la prevenzione e l’accertamento delle infrazioni nelle strisce blu devono essere conferite mediante determina del sindaco territorialmente competente”, spiega Falcone, il quale ha visionato tutti i registri comunali, chiedendone e ottenendone copia, “senza trovare traccia dei provvedimenti”. “Abbiamo le determine con cui abbiamo autorizzato gli ausiliari della sosta a pagamento a poter operare e le mostreremo in tutte le sedi opportune, le abbiamo emesse a tempo debito e pubblicate”. Così il comandante della Polizia municipale, Piero Viola, il quale ci ha mostrato gli atti amministrativi, ricordando la loro pubblicazione avvenuta mesi fa all’albo pretorio. Falcone, intanto, con un’interrogazione consiliare, ha chiesto lo stop alle multe da parte degli ausiliari della sosta a pagamento e l’annullamento di tutte le sanzioni finora elevate. “Ho constatato che tale provvedimento non è mai stato emanato in favore dei soggetti che attualmente stanno elevando i verbali, pertanto tutte le sanzioni elevate fino alla corrente data dagli addetti alla sosta sono inesistenti giuridicamente, mancando un provvedimento che deleghi la pubblica potestà sanzionatoria”, aggiunge l’esponente della lista Mattia Sindaco. Ma se gli atti amministrativi esistevano, come mai dagli elenchi dei provvedimenti ricevuti in copia dal consigliere non sono emersi? Sarà il confronto in aula a chiarire tutta la vicenda.

giovedì 14 gennaio 2010

Piazza Armerina. "Operazione trasparenza". Le indennità degli assessori e i gettoni dei consiglieri nel 2009.

Nel seguente link si possono visionare le indennità degli assessori e i gettoni di presenza dei consiglieri comunali percepiti nel 2009:


http://95.110.192.251/TRASPARENZA_AMMINISTRATIVA/GETTONI_PRESENZA/INDEX.aspx

Operazione trasparenza sul sito web del comune di Piazza Armerina

Dopo la pubblicazione sul sito web del comune di Piazza, già avvenuta lo scorso settembre, dei dati relativi alle retribuzioni dei funzionari apicali e del segretario Generale, delle statistiche sulle assenze e minore presenza del personale, da oggi il sito web, nell'apposita erea denominata "Trasparenza amministrativa" pubblica anche le indennità analitiche percepite da Sindaco e Assessori e i gettoni di presenza dei Consiglieri Comunali.

Staff del sindaco

Piazza Armerina. C.da Santa Croce. Il degrado. Reportage fotografico di Salvatore Prestifilippo. "Il Comune? Qua non esiste"




























































































martedì 12 gennaio 2010

Piazza Armerina. Canile all'ex mattatoio. Incarico a due geometri comunali

Un canile municipale all’interno dell’ex mattatoio comunale. Sembra questa la risposta decisa dall’amministrazione per contrastare il grave fenomeno del randagismo, ormai da tempo sfuggito al controllo delle istituzioni locali. L’ingegnere Mario Duminuco, dirigente del settore Lavori pubblici, ha prima nominato il geometra Calogero Di Sano responsabile unico del procedimento, poi, con un altro provvedimento, ha dato incarico a due tecnici comunali, i geometri Teodoro Ribilotta e Giovanni Giangrande, di mettere nero su bianco il progetto per la ristrutturazione parziale dei locali dell’ex mattatoio, proprio per la realizzazione di un canile. Dalla città arrivano in modo continuo ripetute segnalazioni e preoccupazioni. In contrada Santa Croce è in corso una raccolta di firme con una diffida al Comune. “I vigili urbani sono tenuti, dal momento della ricezione di questo documento, ad effettuare le doverose segnalazioni al canile Mimiani e a verificare l’esecuzione in contrada Santa Croce e nelle vie indicate dai cittadini nel sottostante elenco, degli accalappiamenti da parte del personale specializzato inviato dalla ditta assegnataria del servizio”, spiega la segnalazione-diffida, già sottoscritta da alcune centinaia di cittadini. In mancanza di accalappiamenti nella zona la segnalazione verrà inviata per conoscenza all’autorità giudiziaria. Nella zona di piazza Senatore Marescalchi un ciclista è stato aggredito da un branco di randagi, fino ad essere costretto a scendere dalle due ruote e a farsi scudo con la sua stessa bici dall’attacco dei randagi. Altre segnalazioni dalla zona di piazza Boris Giuliano, dove i quattrozampe senza dimora bivaccano tra i giochi per i bambini dell’area verde. La città dei mosaici, Enna e Regalbuto alcune settimane fa si erano impegnate a firmare un protocollo d’intesa davanti alla Prefettura di Enna per la realizzazione di un canile provinciale per il ricovero e mantenimento dei cani randagi. I tre comuni avevano assunto l’impegno davanti al prefetto Giuliana Perrotta, con l’obiettivo di costituire un gruppo ristretto in grado di attingere ad un finanziamento regionale. L’obiettivo comune è quello di una “gestione associata” del servizio di accalappiamento, con l’individuazione di due o più comuni capofila. (Giornale di Sicilia - Edizione del 11 gennaio 2010)

domenica 10 gennaio 2010

Piazza Armerina. Mercato settimanale. Cimino (Cobas): "Per assegnare i posti ci fanno perdere di nuovo giornate di lavoro"

Si riassegnano i posteggi nel nuovo sito mercatale eancora una volta quest'amministrazione non mantiene gli impegnipresi. C'era un accordo verbalizzato che l'assegnazione doveva avvenire solo di pomeriggio, per evitare di farciperdere giornate lavorative, ma come successo in occasione della prima assegnazione, anche stavolta l'amministrazione non si è curata di andare incontro alle esigenze lavorative di226 operatori o di mantenere l'impegno preso davanti a decinedi operatori e rappresentanti di categoria, ma dopo tutto oramai il fatto che quest'amministrazione faccia ciò che vuole è diventata un'abitudine. I posti saranno assegnati il lunedi e il giovedi mattina al contrario di ciò che erano gli accordi. Mi auguro quanto meno che queste siano le ultime giornate di lavoro che dovremo perdere e che l 'amministrazione sia in grado di garantire la funzionalità di tutto ilsistema che riguarda il mercato settimanale sia dal punto divista del traffico che dell'abusivismo, visto che tante parole sono state spese dall'assessore Ribilotta su questi due fronti. Un ultima cosa: sia in campagna elettorale che nellevarie riunioni è stato detto e ribadito dall'assessore Ribilotta che il mercato è un momento di svago per tutta lapopolazione cosa che anch'io ho sempre affermato, perciò senza compromessi sarebbe rimasto all'interno del perimetro urbano,mi auguro che almeno questo impegno sia mantenuto.
Salvatore Cimino
COBAS-COMMERCIO

Piazza Armerina. Accordo con Mirabella. Al vicino le casse comunali dovranno sborsare 48 mila euro per portare servizi in contrada Gatta

Firmato l’accordo tra la città dei mosaici e Mirabella Imbaccari sul contenzioso aperto su contrada Gatta, il quartiere di Mirabella Imbaccari che sorge su territorio piazzese. il sindaco di Piazza Armerina Carmelo Nigrelli e il sindaco di Mirabella Imbaccari Enzo Marchingiglio hanno sottoscritto la convenzione Le casse comunali della città dei mosaici dovranno sborsare 48 mila euro per portare più servizi in contrada Gatta-Cozzo Tunno, Questo quanto stabilito con un accordo raggiunto tra i due Comuni dopo diversi colloqui e incontri dei mesi scorsi. Con la sigla di oggi – ha dichiarato il sindaco Marchingiglio – si chiude un contenzioso durata troppi anni. Abbiamo chiuso il pregresso e abbiamo stabilito come regolare i rapporti per iol futuro”. Il sindaco Nigrelli ha affermato: “Con Mirabella, come con gli altri comuini vicini che presentano problematiche simili, stiamo mantenendo quanto promesso. I nostri concittadini delle contrade sono per noi cittadini di serie a come quelli che abitano nel centro urbano. La sottoscrizione della convenzione di oggi oltre che chiudere una lunga vicenda, apre scenari di nuova collaborazione tra Piazza e Mirabella, come con gli altri comuni vicini, che porteranno benefici a tutti nei prossimi anni”. Nel quartiere di contrada Gatta, a Mirabella, la situazione da anni è paradossale. I servizi pubblici, come fognatura, rete idrica, pubblica illuminazione, viabilità e raccolta dei rifiuti, pur ricadenti su territorio della città dei mosaici, vengono di fatto erogati dal vicino comune in provincia di Catania. Il comune armerino, intanto, nell’accordo si impegna a versare alle casse del “vicino” 31 mila euro entro 30 giorni dalla sigla dell’intesa per alcuni canoni risalenti agli anni scorsi. Per la manutenzione delle strade verranno versati 6 mila euro, mentre qualsiasi altro intervento di manutenzione straordinaria sarà a carico delle casse piazzesi. La città dei mosaici, inoltre, si è impegnata a realizzare alcune opere di contenimento per eliminare situazioni di pericolo alla pubblica incolumità derivanti dallo smottamento di una scarpata che costeggia la strada denominata “prolungamento via Toniolo”. Impegno assunto anche sul versante delle rete fognaria per migliorare i problemi di carattere igienico-sanitario vissuti dagli abitanti di quella contrada. Non è la prima volta che vengono intavolate trattative istituzionali tra i due centri sul nodo territoriale di contrada Gatta. Piazza non sembra intenzionata a cedere il territorio al comune confinante, Mirabella Imbaccari, da parte sua, però, esige che il comune armerino si assuma le proprie responsabilità e i conseguenti oneri nei confronti dei propri residenti, mirabellesi su terra piazzese. (Giornale di Sicilia - Edizione del 3 gennaio)

Piazza Armerina. Villa Romana. Incardona avanza dubbi in aula e chiede lumi al sindaco

“Volevo invitare il sindaco Carmelo Nigrelli, non so se questo rientra tra i suoi poteri, a controllare i lavori di restauro dei mosaici, ritengo ci siano alcune cose che non vanno”. A sostenerlo in aula, nel corso della seduta di fine dicembre, il consigliere indipendente Renato Incardona. “Credo opportuno che il primo cittadino faccia una verifica sulla qualità dei restauri effettuati”, aggiunge l’esponente politico. “Il consigliere Incardona sa benissimo che il sindaco in questo non c’entra nulla e non ha nessun potere in merito, e poi c’è chi fa il mestiere di restauratore e va rispettato il suo ruolo”, ha replicato in aula Riccardo Calamaio, consigliere del partito Democratico.

Piazza Armerina. Dieci i dirigenti comunali del 2010. Per loro indennità di posizione di 12.900 euro ed eventuale "retribuzione di risultato"

Nominati da “Sala delle Luci” i 10 dirigenti che nel 2010 andranno a guidare i vari settori comunali. In “burocratese” li chiamano “titolari di posizione organizzativa”, essendo il Comune sprovvisto di personale con qualifica dirigenziale. Ecco chi sono: Giuseppe Buscemi andrà a guidare il settore Affari Generali, Maria Assunta Parlascino il settore Organizzazione e gestione risorse umane. A Mario Duminuco andranno sia il settore Lavori pubblici che quello dedicato all’Urbanistica; a Concetta Ciancio vanno le Attività produttive, sviluppo economico e lo sportello unico per le attività produttive; i servizi Demografici a Guglielmo Chiello, mentre a Pietro Viola la Polizia municipale. Francesco Galati guiderà due settori: quello delle Politiche sociali e quello dedicato alla Promozione turistica, servizi per il turista e Feste e tradizioni. Alfredo Chiara al settore Beni e politiche culturali, pubblica istruzione e politiche dello sport. Le due strategiche aree Finanziaria e Tributi e patrimonio vanno a Rosario Scimone. A Walter Procaccianti, infine, la Protezione civile e tutela ambientale. Tutti gli incarichi, scattati con la determina del sindaco Carmelo Nigrelli di fine dicembre, avranno durata di 12 mesi. Si tratta di dipendenti della macchina comunale con maturata esperienza nei vari settori assegnati. Per garantire la continuità dei servizi, inoltre, sono stati nominati anche i sostituti dirigenti, quei funzionari che assumono in via temporanea la guida delle varie posizioni organizzative solo in caso di assenza o impedimento dei dirigenti titolari: agli Affari generali Epifanio Alberghina, alle Risorse umane Giuseppe Buscemi, ai Lavori pubblici e Urbanistica Filippo Bruno, alle Attività produttive Debora Giorgio, ai servizi Demografici Elvira Di Carlo, alla Promozione turistica Luana Scordi, ai Beni culturali Angelo Mela, alla Programmazione e gestione economico-finanziaria Alfredo Chiara, ai tributi Giuseppe Baiunco, alle Politiche sociali Giuseppe Notaro, alla Polizia municipale Alfredo Sapone e alla Protezione civile Mauro Mirci. Ai dirigenti titolari, per la guida dei vari settori, andrà un’indennità di posizione annua di 12.900 euro che andrà ad aggiungersi allo stipendio base. Somme alle quali potrà aggiungersi, poi, l’eventuale attribuzione del premio di risultato nella misura prevista dalla normativa attuale. Per i dirigenti che hanno lavorato bene, infatti, è prevista la “retribuzioni di risultato”, l’indennità premiale accessoria che scatta proprio in seguito ai controlli del Nucleo di Valutazione e il cui importo varia da un minimo del 10 per cento ad un massimo del 25 per cento proprio della “retribuzione di posizione”, l’indennità spettante a chi viene nominato titolare di posizione organizzativa. Alcuni mesi fa l’organo di controllo ha riconosciuto una premialità a undici dirigenti nel 2007 e a tredici nel 2008. In quasi tutti i casi nella misura del 20 per cento, in un paio di casi al 25 per cento. “Non si lavora per gruppi di lavoro, manca molto spesso il senso di appartenenza, vi è una corsa agli strumenti di incentivazione generalizzata e a pioggia e non si cura la formazione e l’aggiornamento del personale, ma vi sono elementi validi su cui puntare per realizzare un maggiore ammodernamento dell’ente.” Questo quanto era emerso nella relazione trimestrale del Nucleo di Valutazione sul funzionamento della macchina comunale, poi approvata a maggio 2009 dalla stessa giunta municipale. (Giornale di Sicilia - Edizione del 10 gennaio)

Piazza Armerina. Mercato settimanale a Piano Sant'Ippolito dal 28 gennaio

. Il mercato settimanale sarà trasferito nella nuova area di Piano Sant’Ippolito il 28 gennaio. Questo l’obiettivo a breve termine confermato dall’assessorato al Commercio dopo la predisposizione su mappa dei nuovi posteggi più ampi da 7 per 4 metri. L’amministrazione comunale ha appena approvato la nuova planimetria del mercato del giovedì, con la previsione dei 226 posteggi, 54 per il settore alimentare e 172 per il settore non alimentare. Nella planimetria sono stati previsti anche 5 posti per i venditori di piante e fiori, sistemati all’interno dello stadio comunale. Per questi cinque posteggi sarà necessario attendere il via libera da parte dei vigili del fuoco che dovranno effettuare un sopralluogo.

Piazza Armerina. Randagismo. Randagi attaccano ciclista.

Attacco aggressivo di un branco di randagi ad un ciclista in pieno centro abitato, per fortuna senza gravi conseguenze. È lo stesso sfortunato protagonista della vicenda, L. C., a raccontare l’accaduto, con una nota inviata anche ad alcune associazioni, come “I Vispi Siciliani”, il gruppo di appassionati di mountain bike federato alla Fiab. “Provenivo dalla via Gabriele D'Annunzio e giunto in piazza Senatore Marescalchi, in prossimità della chiesa Sant’Antonio, sono stato aggredito ancora una volta, ma questa più violentemente, da tre cani sbucati da dietro il tendone della ditta Buttafuoco, zona in prossimità della quale gli animali permangono abitualmente”. L’uomo riesce a non perdere l’equilibrio e viene aiutato da un automobilista. “Non sono caduto e grazie all'intervento di un automobilista di passaggio, facendomi anche scudo con la bicicletta, non sono stato morso e ho accusato solamente un forte spavento”, aggiunge. “Tali cani ripetono con frequenza attacchi improvvisi e casuali ai ciclisti”, spiega. Una segnalazione sull‘accaduto è stata inoltrata al comando dei Vigili urbani. “A Piazza Armerina è vietato circolare con la bicicletta”, il commento amaro di Totò Trumino, presidente dell’associazione Vispi Siciliani. Una raccolta di firme è, invece, in corso in tutta la vasta zona del quartiere Santa Croce, con la richiesta di accalappiamento di un gruppo di randagi da parte dei residenti della zona, esasperati da anni di latrati e spazzatura tra i viali e marciapiedi.

mercoledì 6 gennaio 2010

Piazza Armerina. Consiglio comunale. Cursale unico a votare contro il mutuo da mezzo milione di euro per sistemare l'ingresso sud

29 dicembre. In consiglio comunale si discute del mutuo da mezzo milione per sistemare l'ingresso sud della città (via Manzoni). Il capogruppo del pd, Giuseppe Venezia, nelsuo intervento plaude all'iniziativa progettuale e ricorda che da 30 anni l'area non era stata attenzionata da nessun amministrazione. Interviene, tra gli altri, il capogruppo dell'Udc, Calogero Cursale (nel video).

Dai rovi al museo

Dai rovi al museo
Erano state arrotolate e gettate fuori dalla chiesa senza cornice, abbandonate tra i rovi. Adesso un restauro di 36 mila euro, durato ben 9 mesi, le ha riportate al loro originario splendore. Presentate dal settore Beni culturali della Diocesi quattro enormi tele appartenenti alla chiesa di Sant’Andrea, ritrovate cinque anni fa per caso dal parroco Enzo Ciulo. Si tratta di un “Sant’Andrea” del ‘600, “L’Immacolata”, datata 1603, e una “Deposizione”, anch’essa del XVII secolo, e un Sant’Andrea condotto al Martirio.

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali
Sarà la società “Geraci Restauri” di Messina a procedere al restauro del quadro di Sant’Andrea di Avellino, la tela del XVIII secolo che presenta ai piedi del santo la raffigurazione della città, la prima vera fotografia storica del centro abitato piazzese, una sorta di mappa dell’originario agglomerato storico cittadino. La giunta ha affidato l’incarico per 10 mila euro, somma attinta dal fondo di riserva.

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens
In nome della ragione, contro ogni intolleranza e fanatismo: un atto d’accusa, ma soprattutto un invito a riflettere.Hitchens affronta di petto le questioni e, analizzando lacune e incongruenze dei testi “sacri”, spiega ciò che è sotteso a norme e tabù, premi e castighi eterni, proponendo illuminanti esempi storici dai tempi più antichi a oggi. La sua è una serrata difesa della ragione e del laicismo contro la crudeltà resa legittima e “santa” in nome di una fede.

Corrado Augias e Vito Mancuso

Corrado Augias e Vito Mancuso
Credenti cattolici e atei razionalisti si sfidano a duello

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins
Il biologo ed evoluzionista Richard Dawkins torna sul tema da sempre al centro dei propri studi: l’ateismo. E lo fa con un saggio dall’obiettivo esplicito: dimostrare l’inesistenza di quel Creatore a cui tutte le religioni, e in particolare i tre monoteismi, fanno riferimento. Già il provocatorio titolo, L’illusione di Dio, racchiude il nucleo delle argomentazioni di Dawkins: l’esistenza di un Creatore è un presupposto dogmatico, una verità indiscutibile in quanto “sacra”, ma non dimostrabile in alcun modo