sabato 16 gennaio 2010
Piazza Armerina. Strisce blu. Falcone: "Stop alle multe, ausiliari non autorizzati". Ma le autorizzazioni ci sono. Il 19 gennaio in consiglio.
Secondo un consigliere comunale non esisterebbero, mentre dal comando della Polizia municipale confermano l’assoluta regolarità delle carte, con tanto di atti amministrativi a firma del primo cittadino. Sarà chiarita in consiglio comunale il prossimo 19 gennaio, dopo essere stata discussa in conferenza dei capigruppo, la vicenda dei provvedimenti autorizzativi rilasciati agli ausiliari della sosta a pagamento che operano per conto della Sis, la società che gestisce il servizio delle strisce blu. Secondo il consigliere Giuseppe Falcone le funzioni di addetti alla sosta, agli incaricati della ditta, non sarebbero state mai assegnate dagli uffici comunali. “L’articolo 17, comma 132, della legge 127/97 prevede che la funzioni di addetto alla sosta per la prevenzione e l’accertamento delle infrazioni nelle strisce blu devono essere conferite mediante determina del sindaco territorialmente competente”, spiega Falcone, il quale ha visionato tutti i registri comunali, chiedendone e ottenendone copia, “senza trovare traccia dei provvedimenti”. “Abbiamo le determine con cui abbiamo autorizzato gli ausiliari della sosta a pagamento a poter operare e le mostreremo in tutte le sedi opportune, le abbiamo emesse a tempo debito e pubblicate”. Così il comandante della Polizia municipale, Piero Viola, il quale ci ha mostrato gli atti amministrativi, ricordando la loro pubblicazione avvenuta mesi fa all’albo pretorio. Falcone, intanto, con un’interrogazione consiliare, ha chiesto lo stop alle multe da parte degli ausiliari della sosta a pagamento e l’annullamento di tutte le sanzioni finora elevate. “Ho constatato che tale provvedimento non è mai stato emanato in favore dei soggetti che attualmente stanno elevando i verbali, pertanto tutte le sanzioni elevate fino alla corrente data dagli addetti alla sosta sono inesistenti giuridicamente, mancando un provvedimento che deleghi la pubblica potestà sanzionatoria”, aggiunge l’esponente della lista Mattia Sindaco. Ma se gli atti amministrativi esistevano, come mai dagli elenchi dei provvedimenti ricevuti in copia dal consigliere non sono emersi? Sarà il confronto in aula a chiarire tutta la vicenda.