domenica 10 gennaio 2010

Piazza Armerina. Accordo con Mirabella. Al vicino le casse comunali dovranno sborsare 48 mila euro per portare servizi in contrada Gatta

Firmato l’accordo tra la città dei mosaici e Mirabella Imbaccari sul contenzioso aperto su contrada Gatta, il quartiere di Mirabella Imbaccari che sorge su territorio piazzese. il sindaco di Piazza Armerina Carmelo Nigrelli e il sindaco di Mirabella Imbaccari Enzo Marchingiglio hanno sottoscritto la convenzione Le casse comunali della città dei mosaici dovranno sborsare 48 mila euro per portare più servizi in contrada Gatta-Cozzo Tunno, Questo quanto stabilito con un accordo raggiunto tra i due Comuni dopo diversi colloqui e incontri dei mesi scorsi. Con la sigla di oggi – ha dichiarato il sindaco Marchingiglio – si chiude un contenzioso durata troppi anni. Abbiamo chiuso il pregresso e abbiamo stabilito come regolare i rapporti per iol futuro”. Il sindaco Nigrelli ha affermato: “Con Mirabella, come con gli altri comuini vicini che presentano problematiche simili, stiamo mantenendo quanto promesso. I nostri concittadini delle contrade sono per noi cittadini di serie a come quelli che abitano nel centro urbano. La sottoscrizione della convenzione di oggi oltre che chiudere una lunga vicenda, apre scenari di nuova collaborazione tra Piazza e Mirabella, come con gli altri comuni vicini, che porteranno benefici a tutti nei prossimi anni”. Nel quartiere di contrada Gatta, a Mirabella, la situazione da anni è paradossale. I servizi pubblici, come fognatura, rete idrica, pubblica illuminazione, viabilità e raccolta dei rifiuti, pur ricadenti su territorio della città dei mosaici, vengono di fatto erogati dal vicino comune in provincia di Catania. Il comune armerino, intanto, nell’accordo si impegna a versare alle casse del “vicino” 31 mila euro entro 30 giorni dalla sigla dell’intesa per alcuni canoni risalenti agli anni scorsi. Per la manutenzione delle strade verranno versati 6 mila euro, mentre qualsiasi altro intervento di manutenzione straordinaria sarà a carico delle casse piazzesi. La città dei mosaici, inoltre, si è impegnata a realizzare alcune opere di contenimento per eliminare situazioni di pericolo alla pubblica incolumità derivanti dallo smottamento di una scarpata che costeggia la strada denominata “prolungamento via Toniolo”. Impegno assunto anche sul versante delle rete fognaria per migliorare i problemi di carattere igienico-sanitario vissuti dagli abitanti di quella contrada. Non è la prima volta che vengono intavolate trattative istituzionali tra i due centri sul nodo territoriale di contrada Gatta. Piazza non sembra intenzionata a cedere il territorio al comune confinante, Mirabella Imbaccari, da parte sua, però, esige che il comune armerino si assuma le proprie responsabilità e i conseguenti oneri nei confronti dei propri residenti, mirabellesi su terra piazzese. (Giornale di Sicilia - Edizione del 3 gennaio)

Dai rovi al museo

Dai rovi al museo
Erano state arrotolate e gettate fuori dalla chiesa senza cornice, abbandonate tra i rovi. Adesso un restauro di 36 mila euro, durato ben 9 mesi, le ha riportate al loro originario splendore. Presentate dal settore Beni culturali della Diocesi quattro enormi tele appartenenti alla chiesa di Sant’Andrea, ritrovate cinque anni fa per caso dal parroco Enzo Ciulo. Si tratta di un “Sant’Andrea” del ‘600, “L’Immacolata”, datata 1603, e una “Deposizione”, anch’essa del XVII secolo, e un Sant’Andrea condotto al Martirio.

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali
Sarà la società “Geraci Restauri” di Messina a procedere al restauro del quadro di Sant’Andrea di Avellino, la tela del XVIII secolo che presenta ai piedi del santo la raffigurazione della città, la prima vera fotografia storica del centro abitato piazzese, una sorta di mappa dell’originario agglomerato storico cittadino. La giunta ha affidato l’incarico per 10 mila euro, somma attinta dal fondo di riserva.

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens
In nome della ragione, contro ogni intolleranza e fanatismo: un atto d’accusa, ma soprattutto un invito a riflettere.Hitchens affronta di petto le questioni e, analizzando lacune e incongruenze dei testi “sacri”, spiega ciò che è sotteso a norme e tabù, premi e castighi eterni, proponendo illuminanti esempi storici dai tempi più antichi a oggi. La sua è una serrata difesa della ragione e del laicismo contro la crudeltà resa legittima e “santa” in nome di una fede.

Corrado Augias e Vito Mancuso

Corrado Augias e Vito Mancuso
Credenti cattolici e atei razionalisti si sfidano a duello

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins
Il biologo ed evoluzionista Richard Dawkins torna sul tema da sempre al centro dei propri studi: l’ateismo. E lo fa con un saggio dall’obiettivo esplicito: dimostrare l’inesistenza di quel Creatore a cui tutte le religioni, e in particolare i tre monoteismi, fanno riferimento. Già il provocatorio titolo, L’illusione di Dio, racchiude il nucleo delle argomentazioni di Dawkins: l’esistenza di un Creatore è un presupposto dogmatico, una verità indiscutibile in quanto “sacra”, ma non dimostrabile in alcun modo