domenica 10 gennaio 2010

Piazza Armerina. Randagismo. Randagi attaccano ciclista.

Attacco aggressivo di un branco di randagi ad un ciclista in pieno centro abitato, per fortuna senza gravi conseguenze. È lo stesso sfortunato protagonista della vicenda, L. C., a raccontare l’accaduto, con una nota inviata anche ad alcune associazioni, come “I Vispi Siciliani”, il gruppo di appassionati di mountain bike federato alla Fiab. “Provenivo dalla via Gabriele D'Annunzio e giunto in piazza Senatore Marescalchi, in prossimità della chiesa Sant’Antonio, sono stato aggredito ancora una volta, ma questa più violentemente, da tre cani sbucati da dietro il tendone della ditta Buttafuoco, zona in prossimità della quale gli animali permangono abitualmente”. L’uomo riesce a non perdere l’equilibrio e viene aiutato da un automobilista. “Non sono caduto e grazie all'intervento di un automobilista di passaggio, facendomi anche scudo con la bicicletta, non sono stato morso e ho accusato solamente un forte spavento”, aggiunge. “Tali cani ripetono con frequenza attacchi improvvisi e casuali ai ciclisti”, spiega. Una segnalazione sull‘accaduto è stata inoltrata al comando dei Vigili urbani. “A Piazza Armerina è vietato circolare con la bicicletta”, il commento amaro di Totò Trumino, presidente dell’associazione Vispi Siciliani. Una raccolta di firme è, invece, in corso in tutta la vasta zona del quartiere Santa Croce, con la richiesta di accalappiamento di un gruppo di randagi da parte dei residenti della zona, esasperati da anni di latrati e spazzatura tra i viali e marciapiedi.

Dai rovi al museo

Dai rovi al museo
Erano state arrotolate e gettate fuori dalla chiesa senza cornice, abbandonate tra i rovi. Adesso un restauro di 36 mila euro, durato ben 9 mesi, le ha riportate al loro originario splendore. Presentate dal settore Beni culturali della Diocesi quattro enormi tele appartenenti alla chiesa di Sant’Andrea, ritrovate cinque anni fa per caso dal parroco Enzo Ciulo. Si tratta di un “Sant’Andrea” del ‘600, “L’Immacolata”, datata 1603, e una “Deposizione”, anch’essa del XVII secolo, e un Sant’Andrea condotto al Martirio.

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali
Sarà la società “Geraci Restauri” di Messina a procedere al restauro del quadro di Sant’Andrea di Avellino, la tela del XVIII secolo che presenta ai piedi del santo la raffigurazione della città, la prima vera fotografia storica del centro abitato piazzese, una sorta di mappa dell’originario agglomerato storico cittadino. La giunta ha affidato l’incarico per 10 mila euro, somma attinta dal fondo di riserva.

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens
In nome della ragione, contro ogni intolleranza e fanatismo: un atto d’accusa, ma soprattutto un invito a riflettere.Hitchens affronta di petto le questioni e, analizzando lacune e incongruenze dei testi “sacri”, spiega ciò che è sotteso a norme e tabù, premi e castighi eterni, proponendo illuminanti esempi storici dai tempi più antichi a oggi. La sua è una serrata difesa della ragione e del laicismo contro la crudeltà resa legittima e “santa” in nome di una fede.

Corrado Augias e Vito Mancuso

Corrado Augias e Vito Mancuso
Credenti cattolici e atei razionalisti si sfidano a duello

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins
Il biologo ed evoluzionista Richard Dawkins torna sul tema da sempre al centro dei propri studi: l’ateismo. E lo fa con un saggio dall’obiettivo esplicito: dimostrare l’inesistenza di quel Creatore a cui tutte le religioni, e in particolare i tre monoteismi, fanno riferimento. Già il provocatorio titolo, L’illusione di Dio, racchiude il nucleo delle argomentazioni di Dawkins: l’esistenza di un Creatore è un presupposto dogmatico, una verità indiscutibile in quanto “sacra”, ma non dimostrabile in alcun modo