Sono ormai numerose le occasioni in cui la
popolazione locale chiede di essere presa in considerazione, ma puntualmente
senza riuscire a ottenere una sola risposta concreta dalle istituzioni
governative locali e provinciali. Una petizione con 150 firme per esprimere
forte preoccupazione e timore per i scompensi turistici potenziali era arrivata
sul tavolo della Prefettura di Enna nei mesi scorsi. La raccolta di
sottoscrizioni era stata avviata da cittadini, commercianti e operatori turistici
dopo la notizia di nuovi arrivi di migranti da ospitare nel cuore del centro
storico della città dei mosaici. Petizione di fatto cestinata e migranti
arrivati nel centro storico. Ha raggiunto e superato quota 2 mila firme,
invece, un’altra petizione popolare avviata in tutta Piazza per dire no a nuovi
migranti nella città dei mosaici e chiedere un ridimensionamento del numero dei
richiedenti asilo presenti sul territorio, numero considerato sproporzionato
rispetto alla popolazione armerina. Le firme, tutte registrate e raccolte da
Fratelli d’Italia dietro presentazione di un documento di riconoscimento, sono
state depositate in Prefettura, ma anche all’ufficio di Presidenza del
consiglio comunale, con la richiesta di un consiglio comunale in seduta straordinaria.
“In modo da spezzare - come dicono i promotori dell’iniziativa - la cappa di
silenzio che circonda la vicenda”. Ora il nuovo fronte che si apre nell’area
residenziale di contrada Santa Croce.
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