lunedì 30 novembre 2009

Piazza Armerina. Il gruppo consiliare del Pd all'attacco del centrodestra dopo la seduta di domenica sulla manovra di bilancio

GRUPPO CONSILIARE PARTITO DEMOCRATICO
COMUNICATO STAMPA
Piazza Armerina, 30 novembre 2009

Approvata la manovra di assestamento del bilancio 2009 nel corso del consiglio comunale che si è tenuto domenica 29 novembre. Quasi tutti presenti i consiglieri comunali e inizialmente tutti uniti sul comune senso di responsabilità istituzionale nel garantire all’Ente uno strumento finanziario nel rispetto del patto di stabilità. La seduta ha avuto inizio con forti polemiche dei consiglieri del PdL, Paternicò e Gagliano, che invitavano tutto il centro destra ad abbandonare l’aula criticando la scelta della data di convocazione del consiglio, dichiarando inoltre che necessitava un altro giorno di analisi della manovra per poter presentare eventuali emendamenti. “In conferenza dei capi gruppi abbiamo concordato questa data per evitare imprevisti dell’ultimo momento che potrebbero creare difficoltà all’Ente ed alla collettività – dichiara il gruppo consiliare del PD - non si capisce questo solito atteggiamento del PdL che alle sedute di approvazione del bilancio in prima sessione abbandona l’aula, per essere presenti il giorno dopo ed astenersi”. Ma al culmine della polemica si registra l’attacco frontale del consigliere Paternicò al Consigliere Filetti dell’UDC, presidente della seduta in sostituzione del Presidente Centonze, rimproverandolo per avere convocato la seduta senza il rispetto dei termini minimi. Pertanto tutto il centro destra abbandonava l’aula e il Filetti, rimasto a presiedere il consiglio fino alla fine dei lavori, dava lettura della manovra compreso un emendamento presentato dal consigliere Fioriglio che aveva abbandonato l’aula unendosi alla protesta. “Riconosciamo grande senso di responsabilità politica e morale al consigliere Filetti che, anche sotto l’attacco del PdL, ha svolto il ruolo di garanzia che si addice ad un presidente, mantenendo inoltre il numero legale per lo svolgimento della seduta. Abbiamo respinto l’emendamento che impegnava trentamila euro nel bilancio pluriennale nell’annualità 2010 per dare pubblicità alle sedute del consiglio, in quanto il proponente era assente e nessuno ne ha rappresentato le motivazioni politiche. – conclude il gruppo del PD - Siamo comunque favorevoli affinchè le sedute abbiano una divulgazione pubblica al fine di garantire la trasparenza e la partecipazione ai cittadini, pertanto nel bilancio del 2010 sarà predisposto un apposito capitolo di spesa e, nel frattempo, saranno valutati tutti i mezzi di comunicazione che la tecnologia mette a disposizione dell’utente mirando a quelle scelte che in intermini di ecomomicità ed efficienza garantiranno un servizio efficace a favore dei cittadini”. È stata una seduta consiliare dove sono state registrate troppe contraddizioni all’interno del centro destra, da un lato la spaccatura fra PdL e UdC, il gruppo degli indipendenti e dell’MPA che hanno seguito a ruota la proposta di abbandonare l’aula pur avendo concertato la data di convocazione del Consiglio, e in ultimo il PdL che dice di volere un altro giorno per elaborare eventuali emendamenti e invece un’azione solitaria del consigliere Fioriglio che ha trovato il tempo necessario per analizzare la manovra, squisitamente tecnica, e presentare un emendamento agli uffici della presidenza e della ragioneria.

GRUPPO CONSILIARE PARTITO DEMOCRATICO

Piazza Armerina. Otto discariche con tonnellate di rifiuti nei boschi verso Piano Cannata.

Otto discariche di rifiuti in meno di un chilometro, e anche 50 sacchi di eternit a pezzi, tra i boschi di Piano Cannata, vicino la strada provinciale 89A che dalla città dei mosaici porta alla diga Olivo. Tonnellate di rifiuti in cui non manca proprio niente, tra eucaliptus e pini...

Piazza Armerina. Palazzo Trigona. L'assessore Mattia lancia un tavolo tecnico per museo.

Un tavolo tecnico tra tutte le autorità competenti per velocizzare la nascita del museo della città a Palazzo Trigona. A lanciare l’iniziativa è l’assessore provinciale alle Aree archeologiche, Giuseppe Mattia

giovedì 26 novembre 2009

Piazza Armerina. Pd. La coordinatrice Tigano: "Non è in agenda nessuna richiesta di espulsione di esponenti politici tesserati nel partito"

Il comunicato dell'esecutivo e del coordinamento del Pd
La Coordinatrice del Partito Democratico di Piazza Armerina, Alessandra Tigano, ribadisce con forza che a Piazza Armerina il PD non è un partito che espelle, che processa e che non “soffre di nessun mal di pancia”. Sono false e destituite da ogni fondamento le notizie apparse sulla stampa e sui blog locali in questi ultimi giorni. Nelle riunioni di esecutivo del PD, svoltesi successivamente al consiglio comunale sulle strisce blu, non si è aperta alcuna discussione in merito alla pretesa espulsione del presidente del Consiglio Comunale, Calogero Centonze e dei consiglieri Luca Failla e Filippo Vitali. Pertanto, la Coordinatrice del Pd locale, Alessandra Tigano, insieme all’esecutivo del partito, contrariamente da quanto pubblicato sulla stampa, censurano e disapprovano le affermazioni apparse che, certamente, verranno smentite dallo stesso Presidente del Consiglio.
Nella dichiarazione riportata Centonze afferma di essere a conoscenza di una convocazione dell’esecutivo del partito per giorno 24 novembre con all’o.d.g. l’espulsione di consiglieri definiti ‘ribelli’. In questa occasione alla presenza del sindaco Carmelo Nigrelli e del capogruppo consiliare del PD Giuseppe Venezia, l’esecutivo ha discusso questioni politiche ben più ampie che vogliono fare chiarezza sulla situazione politica attuale all’interno del Consiglio Comunale, sull’attuazione del Programma di governo, sui rapporti con il partito, sul futuro Congresso cittadino e sulla questione morale della formazione politica. Lo scopo è quello di costruire una migliore sinergia tra tutte le soggettività politiche coinvolte, sindaco, giunta di governo, consiglieri comunali e partito. Tali discussioni si muovono nell’orizzonte di uno stile politico democratico che affronta la fatica del dissenso più volte espresso dai consiglieri comunali appartenenti al PD. Il PD non giudica negativamente le voci critiche manifestate in più occasioni dai suoi consiglieri, perché, su scelte che riguardano la collettività e che non sono state preventivamente discusse all’interno del partito, si affida alla libertà di coscienza e alla responsabilità politica di chi esercita un ruolo di rappresentante politico degli elettori del centrosinistra. Le discussioni sono in corso e prossimamente l’esecutivo del Pd locale consumerà altri passaggi politici alla presenza di tutti i consiglieri comunali appartenenti al PD e del coordinamento politico. Non è in agenda nessuna richiesta di espulsione di esponenti politici tesserati nel Pd.

mercoledì 25 novembre 2009

Piazza Armerina. Centonze: "Qualcuno nel partito vorrebbe punirmi con sanzioni disciplinari"

Possibile resa dei conti nel partito Democratico dopo le spaccature dei giorni scorsi sulle strisce blu? Per tre consiglieri comunali del partito, Calogero Centonze, Calisto Failla e Filippo Vitali, potrebbero essere proposti provvedimenti disciplinari. A confermarlo è lo stesso Centonze, presidente del consiglio comunale. “È stato convocato un esecutivo del partito per domani sera (questa sera per chi legge, ndr) in cui verrà discussa la proposta di provvedimenti disciplinari nei miei confronti e di altri due consiglieri del Pd”, spiega Centonze...(Giornale di Sicilia - Edizione 25 novembre 2009)

martedì 24 novembre 2009

Piazza Armerina. Palazzo Trigona. L'aula chiede lumi alle autorità competenti.

Il consiglio comunale torna a bussare alle istituzioni regionali per pretendere spiegazioni sui ritardi accumulati per Palazzo Trigona, l’edificio storico destinato a diventare museo della città. L’aula ha approvato un ordine del giorno, inviato all’assessorato regionale ai Beni culturali e alla Soprintendenza di Enna, invitando i due enti a “relazionare dettagliatamente sullo stato dei lavori, sulla data presunta di completamento del restauro e della musealizzazione dell’edificio”. Il punto è stato trattato in aula nel corso di un dibattito, però, privo di interlocutori. Mancavano, infatti, i dirigenti della soprintendenza. Ma probabilmente per colpa di un difetto organizzativo della stessa aula. Il presidente della commissione Beni culturali, Riccardo Calamaio, infatti, si è rivolto al vice presidente dell’aula, Vincenzo Filetti, in quel momento alla guida dei lavori consiliari per l’assenza di Calogero Centonze, chiedendo se fossero stati invitati i responsabili della soprintendenza ennese. “Non saprei dire”, ha risposto Filetti. Mentre dalla Segreteria della Presidenza, tuttavia, è sembrato emergere come non fosse stato fatto alcun invito o concordato un incontro.

Ecco i 9 punti sui quali insiste l’intero consiglio dal maggio scorso, con un mandato alla giunta e alle altre istituzioni competenti: 1) istituzione del biglietto unico Villa Romana-Museo Trigona; 2) apertura e gestione del museo per la primavera 2010; 3) partecipazione di una delegazione dell’aula alla commissione di studio che porterà all’apertura ed alla gestione del museo; 4) studio per una illuminazione artistica esterna dell’edificio; 5) studio e messa in posa dei dissuasori per impedire il parcheggio delle auto lungo il prospetto del palazzo; 6) impegno nel bilancio comunale delle somme necessarie per l’acquisto e l’installazione dei dissuasori; 7) recupero dei beni archeologici “armerini” oggi esposti in altri musei; 8) loro esposizione nel futuro museo Trigona; 9) esposizione, previo restauro, degli altri reperti oggi conservati nei depositi della Soprintendenza di Enna.

Piazza Armerina. Strisce blu. Corrente Lumia-Crocetta del Pd chiede sospensione del servizio.

La corrente Lumia-Crocetta del partito Democratico armerino chiede al sindaco Carmelo Nigrelli, esponente del Pd, di fare un passo indietro sulla vicenda delle strisce blu, sospendendone il servizio.

Piazza Armerina. Ospedale Chiello e sanità in provincia. Le Rsu della Cgil chiedono a Baldari un incontro. "No ad accentramenti ingiustificati"

Al DIRETTORE GENERALE
della ASP di ENNA
Dr. Nicola BALDARI
sede

Oggetto: RICHIESTA CONVOCAZIONE SULLA RIORGANIZZAZIONE ASP ENNA.

E’ noto che la scrivente O.S. è favorevole e sostiene il piano di rientro regionale teso a razionalizzare e migliorare l’assistenza sanitaria a partire (anche in osservanza ai principi ispiratori del SSN) dal potenziamento delle differenti tipologie territoriali (secondo le indicazioni fornite dall’analisi della richiesta proveniente dagli stessi), principali sedi delle attività di prevenzione, diagnosi e ove possibile cura, finalizzate alla riduzione di costosi ricoveri inappropriati.
Pertanto in continuità con quanto sopra enunciato si chiede che:
Ø VENGA INTERROTTA OGNI INGIUSTIFICATA AZIONE DI ACCENTRAMENTO DI SERVIZI;
Ø CHE OGNI DECLASSAMENTO, RIMODULAZIONE O QUANT’ALTRO DI SERVIZI OSPEDALIERI (vedi i reparti di URL., CARD. E ORL. del P.O. “M. Chiello”,..) VENGANO INQUADRATI NEL CONTESTO DI UNA RIORGANIZZAZIONE COMPLESSIVA DI ASSISTENZA CHE QUESTA ASP INTENDE OFFRIRE ALLA INTERA POPOLAZIONE CUI SI RIVOLGE per un’azione condivisa con le parti sociali (NOI RITENIAMO che prima di procedere ad ogni modifica sia necessario: verificare quali le richieste di sanità, ovvero se esistono branche specialistiche prevalenti, se esistono idonee strutture ambulatoriali sul territorio e se le relative liste di attesa sono consone);
Ø SI CHIEDE CHE IL CONFRONTO TRA LE RICHIESTE DI SANITA’ DEL TERRITORIO ED I SERVIZI AZIENDALI, TERRITORIALI ED OSPEDALIERI, SIA BASATO SU INDICATORI (quali per esempio: presenza/assenza della specialità, dotazione organica e strumentale, liste di attesa,..) PREVENTIVAMENTE INDIVIDUATI E RICONOSCIUTI DALLE ISTITUZIONI PRESENTI SUL TERRITORIO (Sindaci, OO. SS. Associazioni, cittadini,..);
Ø SI CHIEDE INOLTRE CHE TALE PROCESSO CONDIVISO, DI EQUA RIORGANIZZAZIONE, PREVEDA UNA DEBITA DOTAZIONE ORGANICA (la delibera n° 217/09 con la quale è stata effettuata la ricognizione della dotazione organica penalizza di oltre 400 unità l’organico dell’ASP), e non rende giustizia al fatto che allo stato lo svolgimento dell’indispensabile viene quasi di norma svolto in emergenza);
Ø CHE (prima di implementare nuove metodiche) VENGA PREVISTO UN IDONEO AGGIORNAMENTO DEGLI STRUMENTI DIAGNOSTICI GIA’ A DISPOSIZIONE (in considerazione del fatto che in molti casi si opera con attrezzature VETUSTE o addirittura OBSOLETE);
Ø IN OGNI CASO, NELLE MORE DELLA DEFINITIVA RIDETERMINAZIONE ORGANICA DI PERSONALE, SI CHIEDE CHE OGNI ULTERIORE ATTIVITA' VENGA EVENTUALMENTE AFFIDATA AL PERSONALE DIPENDENTE ed al personale ex articolisti utilizzati in azienda ANCHE ATTRAVERSO FORME INCENTIVANTI.
Consapevoli che quanto fin qui elencato non esaurisce tutte le problematiche della nostra realtà ma convinti anche che questo possa rappresentare una positiva prosecuzione delle precedenti richieste verbali, la scrivente organizzazione sindacale, CHIEDE un incontro urgente al fine di poter discutere ed eventualmente prendere delle decisioni condivise riguardanti le tematiche in argomento.
Con l’occasione ci è gradito porgerLe distinti saluti.
Enna li, 18.11.2009
La RSU
Filippo Franchino
Giuseppe Piazza Antonino Di Catania

lunedì 23 novembre 2009

L’Assostampa in difesa dei colleghi giornalisti Josè Trovato e Giulia Martorana

Lunedi 30 novembre alle 17.00 presso la sala stampa dell’Autodromo di Pergusa argomento cardine dell’assemblea provinciale


Rimaniamo basiti di fronte alla notizia del rinvio a giudizio dei colleghi Josè Trovato del “Giornale di Sicilia” e Giulia Martorana del quotidiano “La Sicilia”, per non avere rivelato le fonti di informazioni in merito alla vicenda del ritrovamento di un cadavere a Piazza Armerina nel 2007. “Sorprende, dichiara Ivan Scinardo segretario provinciale del sindacato unitario dei giornalisti, la decisione del pubblico ministero del Tribunale di Enna Marcello Cozzolino di rinviare a giudizio i colleghi “colpevoli di non avere rivelato le fonti delle notizie di carattere fiduciario ricevuto”. Siamo certi che Josè Trovato e Giulia Martorana hanno diffuso la notizia dopo avere svolto un serio e diligente lavoro di verifica e di ricerca della verità. Apprezziamo e garantiamo il giornalismo di inchiesta dei colleghi e ribadiamo che avranno sempre l’Associazione della stampa al loro fianco convinti che nessuna vicenda giudiziaria potrà mai fermarli. L’autonomia del giornalista serve a garantire l’obiettività dell’informazione. L'informazione obiettiva serve unicamente la collettività, ossia persegue un interesse generale. L’Assostampa, conclude Scinardo, auspica che la vicenda che vede interessati i colleghi si risolva positivamente e sottolinea con forza che numerose sentenze hanno sancito che i giornalisti italiani possono, anzi devono, rifiutarsi di rispondere ai giudici su materie coperte dal segreto professionale, invocando, con le leggi nazionali, la protezione dell’articolo 10 della Convenzione europea dei diritti dell’Uomo. Una recente sentenza della Corte di Cassazione ha stabilito che non è reato tutelare la fonte, pronunciandosi in merito all’applicazione dell’articolo 200 del codice di procedura penale relativo al segreto professionale nell’attività giornalistica. La Corte ha stabilito che il giornalista iscritto all’Albo non può essere obbligato a deporre relativamente ai nomi delle persone dalle quali ha ricevuto notizie di carattere fiduciario nell’esercizio della sua professione. Vogliamo inoltre ricordare che i colleghi pubblicisti o praticanti possono sempre invocare l’articolo 2 della legge 69/1963 sull’ordinamento della professione di giornalista. I giornalisti possono inoltre appellarsi al segreto professionale ai sensi della Convenzione europea dei diritti dell’Uomo (recepita dalla legge italiana 848/1955), della Dichiarazione universale dei diritti dell’Uomo del 1948 e del Patto sui diritti politici di New York, che, usando le medesime parole, difendono «la libertà d'opinione e la libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza ingerenza da parte delle autorità pubbliche». Protezione alle fonti dei giornalisti è concessa anche dalla Corte dei diritti dell’Uomo di Strasburgo, che nella celebre sentenza Goodwin ha dato ragione ad un giornalista inglese nell’appello contro l’Alta Corte britannica, la quale gli avevano imposto di render noto il nome di un confidente. Questa tendenza trova riscontro nel Parlamento Europeo (risoluzione del 18 gennaio 1994) e nel Consiglio d’Europa, il quale, con decisione n° R (2000) 7 dell’8 marzo 2000, sentenzia che «il diritto dei giornalisti di non rivelare le loro fonti fa parte integrante del loro diritto alla libertà di espressione garantito dall'articolo 10 della Convenzione, e che questo diritto si impone a tutti gli Stati contraenti”.

giovedì 19 novembre 2009

"Strisce blu e sorci verdi", di Filippo Andrea Di Giorgio

Questa sera, così come avevo promesso, ho parcheggiato la mia macchina sulle strisce blu in via Mazzini.
Chi mi conosce bene sa che tengo sempre fede agli impegni presi, e prometto che combatterò con tutte le mie forze questo sistema, convinto come sono che attualmente abbia come unico risultato quello di impinguare le casse della società privata, e non certo di rendere un servizio agli utenti (come hanno ben evidenziato, in questi giorni, diversi consiglieri comunali).
Mi dispiace solo che certi politicanti stiano diffondendo ad arte delle notizie false per screditarmi. E questa sera ne ho avuto la prova.
Una delle due signore che è venuta a verbalizzarmi mi ha detto, con grande amarezza, che temeva che io stessi combattendo contro di loro e che volessi farle perdere il posto di lavoro.
Ho provato, istantaneamente, un senso di tenerezza e di simpatia per quella donna, cui ho detto che la mia battaglia non è contro i precari (che in sede sindacale, come qualcuno sa, sto provando a tutelare combattendo anche contro la Giunta) ma contro questo sistema dei parcheggi.
Le signore erano venute pensando di trovare un mostro (così, probabilmente, sono stato dipinto da chi mostro lo è veramente), ed alla fine credo siano rimaste sorprese esse stesse dal contesto della discussione, che è stato garbato e civile. Ad un certo punto il clima è stato così disteso che ci siamo messi pure a scherzare!
Date le circostanze del caso concreto, ritengo comunque indispensabile ribadire che questo servizio poteva essere gestito per intero dal Comune, lasciando alle casse comunali tutti gli introiti derivanti dalle zone a pagamento. Ora invece al Comune resteranno solo le briciole.
Per gli stessi precari che stanno operando alle dipendenze della ditta privata credo che sarebbe stato molto meglio, anche per le maggiori garanzie in termini occupazionali.
Ma ormai non ha più senso discutere delle scelte scellerate compiute da questa Giunta.
Quello che mi preme dire è che combatteremo in ogni sede contro le strisce posizionate sui posti dove non servono, contro quelle ingannevoli perché la segnaletica ha un posizionamento frodatorio, contro quelle che cagionano danni alla viabilità urbana.
Avverto tutti i cittadini che questa sarà una battaglia lunga e terrificante.
Chiunque la intraprenderà insieme a noi sarà ammonito delle conseguenze patrimoniali, ed anche personali, che può comportare un contenzioso con questa Amministrazione. Metto le mani avanti in questa sede per lasciare traccia anche di queste parole.
Lo spirito giusto deve essere pertanto quello dei trecento quando si recarono alle Termopili.
Dal canto nostro, vi assicuro che faremo di tutto per fare vedere i sorci verdi a questi potentati delle strisce blu. Ci rifaremo ancora una volta ai Notarbartolo, a Peppino Impastato e a tutti gli altri “rompiscatole” che hanno fatto di tutto per difendere i principi in cui credevano.
Filippo Andrea Di Giorgio
Associazione “Emanuele e Leopoldo Notarbartolo”

mercoledì 18 novembre 2009

Piazza Armerina. Strisce blu. Centonze/Nigrelli e il doppio binario "democratico".

Parte tra le polemiche ed il rischio concreto di un conflitto istituzionale il servizio della sosta a pagamento. Le due principali cariche della città, sindaco e presidente dell’aula, colleghi del partito Democratico, sono lo specchio del contrasto in corso tra amministrazione e consiglio comunale sul nuovo sistema delle strisce blu. “Non si è mai discusso in partito di strisce blu, l’amministrazione non ha assolutamente coinvolto nè il gruppo del Pd nè l’intero consiglio, prevaricando la competenza dell’assemblea”, spiega Calogero Centonze, presidente dell’aula. “Tutti i consiglieri si sono espressi in aula a favore dei parcheggi a pagamento, ne prendo atto con soddisfazione”, ha sottolineato il primo cittadino, precisando come in città in molti “abbiano tenuto un atteggiamento demagogico sulla vicenda”. “La giunta e il sindaco dovevano aprire il confronto coinvolgendo il consiglio, invece hanno fatto tutto da soli, assurdo e inaccettabile accusarci di demagogia, i consiglieri sono d'accordo sulle strisce blu, ma è impensabile che scelte di questo genere vengano prese solo da un piccolo entourage di saggi ed esperti, forse a qualcuno conveniva che noi non sapessimo”, spiega il numero uno di via Cavour. Si rischia la guerra delle tariffe. La giunta ha fissato una tariffa unica di 60 centesimi l’ora. L’aula ha votato un ordine del giorno che impegna tutti all'approvazione di un regolamento per disciplinare le tariffe, differenziandole per residenti e non residenti. Ma i lavori nelle commissioni consiliari si sono subito interrotti per via della radicalizzazione delle posizioni. Ma l’iter consiliare potrebbe ripartire presto. “Tutte le cose che il sindaco aveva detto in aula sono state disattese, aveva assicurato che nelle vie dove si poteva posteggiare a destra e sinistra una parte sarebbe stata dedicata ai parcheggi liberi e non è così, come non si posti riservati agli invalidi, sono stati fatti stalli in prossimità di incroci violando il codice della strada”, dice Centonze. “Non è vero, gli stalli gialli per i portatori di handicap sono più di prima”, ha replicato in aula Nigrelli. Polemica anche sul controllo da parte dell’amministrazione nell’individuazione e tracciatura degli stalli. La mancanza di concertazione è stata rimproverata al primo cittadino da destra e sinistra. “Nigrelli quando non era sindaco promuoveva petizioni per qualsiasi cosa, con richiesta di democrazia partecipata sulle scelte di programmazione urbanistica”, ricorda Centonze. Il sindaco insiste su un concetto: “La competenza ci viene affidata dall’articolo 7 del codice della strada, inoltre non avevamo nessun obbligo di prevedere 12 mesi di sperimentazione, ed invece lo abbiamo fatto proprio perché sappiamo che dopo il primo anno il servizio può avere bisogno di essere meglio calibrato”. “Il nostro obiettivo rimane la riduzione del traffico, scoraggiando gli usi inutili e impropri dell’automobile”, conclude l’inquilino di Sala delle Luci. (Giornale di Sicilia - Edizione del 16 novembre)

martedì 17 novembre 2009

"NOI, NIGRELLI E LA FORESTA DI SHERWOOD", di Filippo Andrea Di Giorgio

Oggi ho visto gli addetti alla sosta verbalizzare i primi veicoli in Piazza Garibaldi.
Ho sentito nei cuori dei cittadini un forte senso di ingiustizia per come è maturata questa vicenda delle strisce blu.
A questo punto credo però che non sia più possibile far finta di niente, mentre ogni giorno si consumano delle sopraffazioni paurose in danno di questa comunità.
Strisce in posti ove vigono altri divieti, strisce con la segnaletica sballata, strisce che si moltiplicano come funghi sulle vie del centro, arrivando ad un totale di 570 stalli a fronte dei 200 che basterebbero per lasciare ad esse il loro autentico ruolo: quello di un servizio nei punti più critici e sensibili della città (fra i quali certamente non possono essere compresi i luoghi di culto….).
Sembriamo tornati ai tempi dello sceriffo di Nottingham, quando i poveri venivano tassati per ingrassare le tasche dei ricchi.
E qui di fatto con i nostri soldi si ingrasseranno le casse di una ricca e potente società di gestione delle strisce blu (mentre invece il Comune avrebbe potuto gestire direttamente il servizio……e qui si potrebbero aprire degli interrogativi di non poco conto!!!).
Per questo abbiamo deciso che agiremo come i banditi della Foresta di Sherwood, e lanciamo fin da ora la nostra sfida a Nigrelli e a questa forma becera di pesante iniquità.
Al nostro Sindaco annunciamo pubblicamente che alle ore 16:00 del 18/11/2009 parcheggeremo la nostra macchina in via Mazzini nei pressi della Chiesa di San Giuseppe.
Aspetteremo che gli addetti alla sosta arrivino sul posto e chiederemo loro, con il massimo garbo possibile, di provvedere a sanzionarci.
Dopo che saremo sanzionati, avanzeremo un ricorso con il quale contesteremo la fondatezza di quanto compiuto dall’Amministrazione comunale.
Tutti i cittadini che, avendo subito dei verbali, ritengano liberamente di dover combattere questo sopruso, potranno contattare l’Avvocato Roberto Sardella oppure l’Associazione Notarbartolo per avere informazioni e chiarimenti.
Non sappiamo come questa battaglia potrà concludersi, non avendo doti divinatorie, ma il solo fatto di avviarla è il segnale più grande del nostro amore per Piazza Armerina.
Riteniamo infatti che combattere un sopruso come questo non è solo un sistema contrastare una vessazione, ma piuttosto un modo per riappropriarci di una città che ci viene derubata giorno dopo giorno da una Amministrazione terrificante, insensibile e invadente.
Filippo Andrea Di Giorgio
Associazione “Emanuele e Leopoldo Notarbartolo” ”

lunedì 16 novembre 2009

I "meccatronici" all'Itis

Scuola e impresa unite per formare i futuri “meccatronici”, le nuove figure professionali specializzate nella moderna diagnostica elettronica dei veicoli. E per imparare il “mestiere” l’istituto Tecnico Industriale “Ettore Majorana” e la Texa, azienda leader nel settore della diagnostica per auto, camion, veicoli agricoli e imbarcazioni, hanno siglato una partnership...

Piazza Armerina. Villa Romana. Una delegazione di imprenditori vuole incontrare Leanza. E intanto interrogazione a Lombardo.

I ritardi accumulati dal cantiere della Villa Romana del Casale arrivano sul tavolo del presidente della Regione Raffaele Lombardo. I due deputati regionali ennesi, Elio Galvagno e Salvatore Termine, con un’interrogazione a risposta scritta al governatore siciliano e all’assessore regionale per i Beni Culturali, Nicola Leanza, hanno chiesto di conoscere i motivi dei ritardi registrati rispetto ai comunicati ufficiali della direzione lavori e dall’assessorato regionale. I due deputati chiedono lumi “sulle cause e le eventuali responsabilità che hanno determinato i ritardi fin qui accumulati, sulla data prevista per la fine dei lavori e su quella di ultimazione dei lavori esterni al sito archeologico”. Un’iniziativa parlamentare che si innesta sulle forti tensioni delle ultime settimane, legate alla imminente chiusura del sito archeologico. I cancelli della Villa Romana, infatti, a partire dal 16 novembre e fino alla fine dei lavori, rimarranno chiusi quattro giorni su sette, dal lunedì al giovedì. “E’ evidente che il protrarsi dei lavori interni al sito archeologico si ripercuote negativamente sugli operatori turistici e commerciali, nonché sull’intera economia del territorio, senza che ad oggi si intraveda nessuna soluzione definitiva per la fruizione totale della Villa Romana del Casale e delle aree esterne”, dice l’onorevole Galvagno. “Condizioni, queste, necessarie per una proficua promozione e programmazione delle prossime stagioni turistiche”, aggiunge. Una delegazione di imprenditori del settore alberghiero ed extralberghiero e di operatori dei servizi turistici, ha già chiesto un incontro urgente con l’assessore Leanza. L’obiettivo è quello di ottenere la riapertura del sito archeologico, sette giorni su sette, quantomeno a partire dal prossimo primo marzo. E questo in modo da salvare la prossima stagione turistica. Anche perché la grossa torta dei flussi turistici, legata ai gruppi gestiti dai tour operator, si muove settimanalmente proprio da lunedì a giovedì. Chiudere in quei giorni, dicono gli operatori, equivale a chiudere tutta la settimana. Venerdì, sabato e domenica, infatti, si concentrano solo i turisti fai da te. La programmazione stagionale delle imprese turistiche viene sempre fatta sui primi quattro giorni della settimana. La questione era già stata posta nei giorni scorsi dal consiglio comunale armerino, con un ordine del giorno approvato all’unanimità. “L’Alto Commissario Vittorio Sgarbi veniva invitato a garantire la fine dei lavori di restauro e di sostituzione della copertura entro il novembre 2010 e di garantirne, comunque, la fruizione, anche parziale, già dal marzo 2010”, spiegano Termine e Galvagno. I due deputati chiedono di conoscere “se e quali iniziative sono state fin qui assunte al fine di verificare, tra l’altro, se esiste un cronoprogramma per l’esecuzione dei lavori interni al sito archeologico, concordato in sede di affidamento di appalto alla ditta esecutrice, e se l’andamento dei lavori all’interno del sito archeologico è in linea con il suddetto crono programma”. “Sarebbe grave che i lavori dovessero protrarsi oltre il rientro della Venere di Morgantina e per questo vanno urgentemente intraprese tutte le iniziative necessarie a garantire l’inaugurazione della Villa Romana prima di un evento che tutti consideriamo cruciale per il rilancio del territorio”, spiegano nell’interrogazione parlamentare. (Giornale di Sicilia - Edizione del 14 novembre)

venerdì 13 novembre 2009

Piazza Armerina. Piano di rientro dal deficit da parte della Casa di Riposo

Un deficit da un milione di euro, 18 mensilità arretrate per il personale di ruolo e la necessità di tagliare le spese, cercando di garantire i livelli occupazionali. Il consiglio di amministrazione della Casa di Riposo San Giuseppe tenta di correre ai ripari, approvando le linee Programmatiche e strategiche di risanamento delle casse dell’Opera Pia. Il Cda dell’istituto assistenziale di Piano Sant’Ippolito ha elaborato un piano di intervento che prevede per il 2010 un taglio delle spese di circa 403 mila euro, tale da consentire di poter ottenere oltre 100 mila euro di ricavi in 12 mesi.

Piazza Armerina. Prefabbricato in legno da 260 metri quadri con quattro nuove aule al Liceo Classico Scientifico

Quattro nuove aule in tempo record realizzate attraverso un prefabbricato in legno da 100 mila euro collegato al corpo centrale dell’istituto. Inaugurata al Liceo Classico-Scientifico la nuova struttura da 260 metri quadri che consentirà di far “respirare” l’edificio principale. Le quattro aule sono state realizzate in pochissime settimane, tra luglio e settembre, grazie ad un finanziamento provinciale. Prima la base in cemento a luglio, poi ad agosto i lavori di assemblaggio delle strutture lamellari in legno da parte della ditta Tecnowood di Palermo.

mercoledì 11 novembre 2009

Quattro sindacati esprimono contrarietà alle strisce blu e chiedono di essere ascoltati

Cna, Confcommercio, Confesercenti e Confartigianato in un documento congiunto protestano contro le strisce blu e chiedono significative modifiche al sistema della sosta a pagamento. "Vogliamo essere ascoltati", dicono...

lunedì 9 novembre 2009

Anche il vicepresidente potrà partecipare alle sedute della conferenza dei capigruppo e percepire il gettone di presenza. Modifica all'unanimità.

Il consiglio comunale ha aggiunto all'unanimità un quarto comma all’articolo 3 del regolamento per lo svolgimento delle commissioni consiliari. In base al nuovo dettato normativo il vice presidente del consiglio comunale potrà prendere parte alle sedute della conferenza dei capigruppo e per questo percepire il gettone di presenza. “Il presidente del consiglio comunale è coadiuvato, nei lavori della conferenza dei capigruppo, dal vicepresidente del consiglio, il quale per l’esercizio della funzione svolta ha pieno titolo a partecipare ai lavori della conferenza ed a percepire il gettone di presenza”, recita il quarto comma introdotto.

Cassa integrazione per i dipendenti delle imprese danneggiate dalla chiusura della Villa Romana?

La Regione e il Comune pensano ad una “cassa integrazione” da 800 euro mensili per i dipendenti delle imprese del comparto commerciale, della ristorazione e alberghiero, danneggiati dalla chiusura settimanale della Villa Romana del Casale decisa a partire dal 16 novembre. Il sito verrà chiuso quattro giorni su sette per le esigenze di sicurezza legate ai movimenti della gru, la quale dovrà trasportare i pezzi delle nuove coperture, pesanti diversi quintali ciascuno. La proposta è emersa nel corso di un tavolo tecnico a Palermo ed è stata lanciata dall’assessorato regionale ai beni Culturali. A riferirne in consiglio comunale, alla presenza degli operatori commerciali e dei sindacati, il sindaco Carmelo Nigrelli. Proposta accolta con molto scetticismo e perplessità dal comparto economico locale...

giovedì 5 novembre 2009

PIAZZA ARMERINA. Strisce blu, il 12 novembre tornano in aula. Le polemiche non si placano. Piazza Bors Giuliano. "Lì non erano previste"

La convocazione di un nuovo consiglio comunale chiesta da nove consiglieri dell’opposizione per il 12 novembre e la denuncia di illegittimità degli stalli tracciati in piazza Boris Giuliano lanciata da sette consiglieri comunali. Il tema caldo delle “strisce blu” tiene banco nel dibattito politico-istituzionale di questi giorni. La questione, intanto, tornerà nei prossimi giorni in aula. “In attesa della stesura del regolamento della materia è necessario verificare perché, e se è legittimo, che quasi tutta la città sia diventata sosta a pagamento per le auto, ivi compresi siti religiosi e commerciali”, spiegano gli otto consiglieri di centrodestra, più il consigliere Renato Incardona, in una nota inviata al presidente del consiglio comunale, Calogero Centonze, nella quale si chiede la convocazione dell’assemblea, con all’ordine del giorno il rapporto tra il Ptu, il Piano del traffico urbano, e la sosta a pagamento. I nove consiglieri, inoltre, hanno voluto replicare alle critiche partite nei giorni scorsi proprio dal sindaco Carmelo Nigrelli nei confronti delle forze “che si scatenano contro il cambiamento”. “Desideriamo risaltare il limite politico dell’azione del sindaco, il quale decide quasi in solitudine su provvedimenti con particolari riflessi sulla città, addirittura senza l’unanime convergenza della sua stessa parte politica”, spiegano. Tre consiglieri del partito Democratico, infatti, hanno firmato un documento di forte critica all’operato del primo cittadino, collega di partito. “Le inquietudini politiche del Pd, derivanti dai provvedimenti in atto e da altre materie in corso, dovrebbero far riflettere il sindaco sulla necessità di verificare il crescente malcontento sull’azione amministrativa, e quindi di verificarne la condotta, non dimenticando, altresì, che il disatteso programma politico pone di già seria ipoteca al governo della città”, dicono i nove consiglieri. E intanto sulla vicenda si innesta un altro elemento di polemica, le strisce blu realizzate in piazza Boris Giuliano. “Si evidenzia come la stessa piazza non sia inserita tra le vie e piazze elencate nella delibera della giunta comunale dello scorso 30 marzo, con la quale si è avviato il procedimento di gara pubblica”, recita un documento sottoscritto da Carmelo Gagliano, Renato Incardona, Basilio Fioriglio, Vincenzo Filetti, Calogero Cursale, Michelangelo Trebastoni e Giuseppe Falcone, nel quale l’episodio viene considerato “illegittimo” e in violazione della volontà dell’amministrazione comunale. La nota è stata indirizzata al comandante della Polizia municipale, Piero Viola, al quale viene chiesto dal gruppo di consiglieri comunali un intervento “senza indugio” per impedire l’operazione. “In difetto ci riserviamo di comunicare e segnalare quanto dovuto all’autorità giudiziaria”, conclude il documento. (Giornale di Sicilia - Edizione 1 novembre 2009)

martedì 3 novembre 2009

PIAZZA ARMERINA. Platia Servizi. La società mista verso lo scioglimento e la messa in liquidazione

Dopo la strada del fallimento, risultata non percorribile, adesso si tenta la via dello scioglimento. L’amministrazione comunale, con propria delibera, ha deciso di dare il via libera alla procedura di messa in liquidazione per la Platia Servizi, la società mista al 51 per cento in mano alle casse comunali. La giunta ha dato mandato al settore Affari generali di portare avanti la fase di scioglimento. Primo passo dovrà essere la convocazione, già effettuata, dell’assemblea straordinaria dei soci che dovrà ratificare la procedura. Stanziati anche 900 euro per le spese notarili. La società mista, infatti, come emerge da una nota dello scorso maggio della presidenza del consiglio di amministrazione, “non dispone della benché minima risorsa economica per far fronte alle spese notarili”. La Platia Servizi era stata costituita nel maggio del 2003, dopo una delibera del consiglio comunale del dicembre 2002, con l’obiettivo di ricevere in affidamento una serie di servizi pubblici in città, dalla manutenzione degli edifici pubblici al montaggio dei palchi, passando per la manutenzione delle strade. Il capitale sociale inizialmente versato era stato pari a 30 mila euro, 15.300 euro da parte del Comune, detentore, quindi, del 51 per cento delle quote, 14.700 euro, pari al 49 per cento delle quote, invece, da parte della coop 2G. Negli ultimi anni, però, erano stati accumulati debiti consistenti, mentre i servizi non erano stati più affidati per via del mutato quadro legislativo e giurisprudenziale. Polemiche, poi i tentativi di salvataggio andati a vuoto e quindi la decisione di chiudere bottega. La scorsa primavera l’istanza di fallimento era stata rigettata dai giudici ennesi per la mancanza di alcuni requisiti.

lunedì 2 novembre 2009

Il gruppo Centonze: "Non siamo semplici notai del sindaco"

Cresce il livello dello scontro politico sulle “strisce blu”, soprattutto nei rapporti interni al partito Democratico, tra il sindaco Carmelo Nigrelli ed una parte dei componenti del gruppo consiliare “democratico”. Un duro e teso confronto degli ultimi giorni sulla mancata concertazione tra le parti in materia di sosta a pagamento è sfociato in un documento firmato da tre consiglieri del Pd, il presidente dell’aula, Calogero Centonze, e i consiglieri Fabio Monasteri e Calisto Failla. I tre non hanno gradito le critiche del primo cittadino nei confronti di chi, anche nel Pd, “si scatena contro il cambiamento”. “Accusare alcuni consiglieri comunali del Pd in maniera indistinta, e quindi collettiva, di non capire, dormire o peggio ancora di affrontare i problemi della città in maniera strumentale, e tutto questo a mezzo stampa, non fa certo onore al sindaco”, spiegano i tre esponenti politici nel documento, i quali ricordano il proprio appoggio “coerente” e il “senso di responsabilità” dimostrato approvando per mesi molti atti della giunta. Anche quelli rispetto ai quali spesso da qualche banco della maggioranza ci si è turati il naso. E sul merito dei contrasti i tre consiglieri dicono la loro: “Nessuno è contrario al cambiamento, ma la sensibilità dell’amministrazione, quella che dovrebbe far sì che si realizzi un equilibrio tra stalli liberi e a pagamento, cozza con quanto si sta di fatto realizzando nelle vie della città”, dicono Centonze, Failla e Monasteri. Lo stesso primo cittadino, per alcune strade, come la via Generale Muscarà, aveva parlato di “un lato riservato alle strisce blu ed un lato alle strisce bianche gratuite”. “Ed invece questo non trova riscontro nella realtà”, spiega il documento. Ma al di là delle norme in materia di competenze e tariffe, a provocare lo strappo è stata la sensazione di essere stati messi alla porta fin dall’inizio. “Se qualcuno pensava che il nostro ruolo dovesse essere solo quello di notai passivi del lavoro di altri si è commesso un grave errore”, spiega Centonze.

Dai rovi al museo

Dai rovi al museo
Erano state arrotolate e gettate fuori dalla chiesa senza cornice, abbandonate tra i rovi. Adesso un restauro di 36 mila euro, durato ben 9 mesi, le ha riportate al loro originario splendore. Presentate dal settore Beni culturali della Diocesi quattro enormi tele appartenenti alla chiesa di Sant’Andrea, ritrovate cinque anni fa per caso dal parroco Enzo Ciulo. Si tratta di un “Sant’Andrea” del ‘600, “L’Immacolata”, datata 1603, e una “Deposizione”, anch’essa del XVII secolo, e un Sant’Andrea condotto al Martirio.

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali
Sarà la società “Geraci Restauri” di Messina a procedere al restauro del quadro di Sant’Andrea di Avellino, la tela del XVIII secolo che presenta ai piedi del santo la raffigurazione della città, la prima vera fotografia storica del centro abitato piazzese, una sorta di mappa dell’originario agglomerato storico cittadino. La giunta ha affidato l’incarico per 10 mila euro, somma attinta dal fondo di riserva.

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens
In nome della ragione, contro ogni intolleranza e fanatismo: un atto d’accusa, ma soprattutto un invito a riflettere.Hitchens affronta di petto le questioni e, analizzando lacune e incongruenze dei testi “sacri”, spiega ciò che è sotteso a norme e tabù, premi e castighi eterni, proponendo illuminanti esempi storici dai tempi più antichi a oggi. La sua è una serrata difesa della ragione e del laicismo contro la crudeltà resa legittima e “santa” in nome di una fede.

Corrado Augias e Vito Mancuso

Corrado Augias e Vito Mancuso
Credenti cattolici e atei razionalisti si sfidano a duello

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins
Il biologo ed evoluzionista Richard Dawkins torna sul tema da sempre al centro dei propri studi: l’ateismo. E lo fa con un saggio dall’obiettivo esplicito: dimostrare l’inesistenza di quel Creatore a cui tutte le religioni, e in particolare i tre monoteismi, fanno riferimento. Già il provocatorio titolo, L’illusione di Dio, racchiude il nucleo delle argomentazioni di Dawkins: l’esistenza di un Creatore è un presupposto dogmatico, una verità indiscutibile in quanto “sacra”, ma non dimostrabile in alcun modo