sabato 13 marzo 2010

Piazza Armerina. Prg. Calamaio (Pd): "Il partito ha dimostrato in aula di essere maggioranza e saper sostenere il programma dell’amministrazione"

Conclusosi ieri l’ultimo atto di competenza del Consiglio Comunale per l’approvazione del nuovo PRG dopo una lunga e intensa seduta durata oltre cinque ore che ha visto la quasi totale presenza del centro sinistra e una minima, e quasi ininfluente, presenza del centrodestra. Per rendere valida la seduta erano sufficienti sette consiglieri, e il PD, che era quasi al completo ha reso possibile la trattazione di un importante atto che chiude oltre quindici anni di intenso lavoro sostenuto principalmente dalle forze politiche del centro sinistra. “ Il nuovo PRG mira prioritariamente al riequilibrio del territorio urbano prevedendo l’integrazione dei servizi e delle attrezzature necessarie per il soddisfacimento degli standard di legge, - dichiara Riccardo Calamaio, consigliere del PD - puntando con decisione alla qualità dell’insediamento urbano sia nelle parti storiche, che nelle aree di espansione. Configurandosi, pertanto, come un Piano di Riqualificazione Urbana favorendo il reisendiamento di abitanti nel centro storico puntando su interventi di recupero del patrimonio abbandonato o sottoutilizzato. Pur con alcuni distinguo e contraddizioni, quasi inevitabili per simili argomenti, il Partito Democratico ha dimostrato in aula di essere maggioranza e di saper sostenere il programma dell’Amministrazione, affermando il principio della legalità a beneficio della collettività. E, a tale proposito, tutte le speculazioni operate in questi giorni da alcune forze del centrodestra, o di eventuali conseguenze legali su alcuni ex consiglieri, non potranno trovare credito in quanto trattasi di uno strumento urbanistico che, affermando i principi di legalità, fa ordine impedendo speculazioni e aggressioni al territorio come avvenuto nel passato. Per questo importante traguardo – continua Calamaio - vanno ringraziati le donne e gli uomini, che a vario titolo e appartenenza politica, si sono spesi in questi lunghi anni grazie alla loro professionalità, coraggio e determinazione, elementi grazie ai quali è stato possibile curare gli interessi della città e del suo sviluppo. Manifesto un’ulteriore personale soddisfazione in quanto, anche da privato cittadino ed in rappresentanza di una associazione ambientalista ho seguito, fin dal 1998, l’intero iter proponendo nel 1999 modifiche allo schema di massima per l’inserimento dell’edilizia popolare nel centro storico che finalmente sarà possibile realizzare.” Riccardo Calamaio, consigliere del partito Democratico

Dai rovi al museo

Dai rovi al museo
Erano state arrotolate e gettate fuori dalla chiesa senza cornice, abbandonate tra i rovi. Adesso un restauro di 36 mila euro, durato ben 9 mesi, le ha riportate al loro originario splendore. Presentate dal settore Beni culturali della Diocesi quattro enormi tele appartenenti alla chiesa di Sant’Andrea, ritrovate cinque anni fa per caso dal parroco Enzo Ciulo. Si tratta di un “Sant’Andrea” del ‘600, “L’Immacolata”, datata 1603, e una “Deposizione”, anch’essa del XVII secolo, e un Sant’Andrea condotto al Martirio.

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali
Sarà la società “Geraci Restauri” di Messina a procedere al restauro del quadro di Sant’Andrea di Avellino, la tela del XVIII secolo che presenta ai piedi del santo la raffigurazione della città, la prima vera fotografia storica del centro abitato piazzese, una sorta di mappa dell’originario agglomerato storico cittadino. La giunta ha affidato l’incarico per 10 mila euro, somma attinta dal fondo di riserva.

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens
In nome della ragione, contro ogni intolleranza e fanatismo: un atto d’accusa, ma soprattutto un invito a riflettere.Hitchens affronta di petto le questioni e, analizzando lacune e incongruenze dei testi “sacri”, spiega ciò che è sotteso a norme e tabù, premi e castighi eterni, proponendo illuminanti esempi storici dai tempi più antichi a oggi. La sua è una serrata difesa della ragione e del laicismo contro la crudeltà resa legittima e “santa” in nome di una fede.

Corrado Augias e Vito Mancuso

Corrado Augias e Vito Mancuso
Credenti cattolici e atei razionalisti si sfidano a duello

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins
Il biologo ed evoluzionista Richard Dawkins torna sul tema da sempre al centro dei propri studi: l’ateismo. E lo fa con un saggio dall’obiettivo esplicito: dimostrare l’inesistenza di quel Creatore a cui tutte le religioni, e in particolare i tre monoteismi, fanno riferimento. Già il provocatorio titolo, L’illusione di Dio, racchiude il nucleo delle argomentazioni di Dawkins: l’esistenza di un Creatore è un presupposto dogmatico, una verità indiscutibile in quanto “sacra”, ma non dimostrabile in alcun modo