martedì 30 settembre 2008

Chiello, amaro destino segnato. "Ormai occorre la mobilitazione generale".

Partite da questo dato sotto:

Indice di attrazione
La tabella illustra l’andamento dell’indice di attrazione delle strutture sanitarie della Provincia di
Enna. E’ l’inverso dell’indice di fuga e rappresenta il rapporto tra i ricoverati che provengono da
fuori della Provincia rispetto al totale dei ricoveri effettuati nel Presidio considerato.


Struttura e Indice di Attrazione:

OSPEDALE “MICHELE CHIELLO” - PIAZZA ARMERINA 20.7 %
OSPEDALE “CARLO BASILOTTA” - NICOSIA 17.6 %
DATO MEDIO REGIONALE 14.6%
AZIENDA OSPEDALIERA UMBERTO I - ENNA 11.4 %
OSPEDALE “FERRO CAPRA BRANCIFORTE” - LEONFORTE 4.8 %

Fonte dati: "Note sulla sanità nell'ennese: i numeri, i problemi. E le soluzioni? - Ausl 4 di Enna"

Siamo l'ospedale che porta nei propri reparti più ricoverati provenienti da fuori provincia di ogni altro ospedale ennese e per questo vogliono farci fuori (Roberto Palermo)

Di seguito il resoconto del medico del Chiello Sebastiano Arena su un incontro di ieri pomeriggio:

PIAZZA ARMERINA. Stamane sono andato, in qualità di Coordinatore provinciale del sindacato medico ANAAO, all’Ordine dei Medici di Enna dove era stata indetta una riunione con molti addetti ai lavori della sanità ennese circa l’argomento del giorno “Rimodulazione della Rete Ospedaliera e riordino della Rete Territoriale”.
Erano presenti, oltre al promotore presidente dell’Ordine dei Medici Mancuso, il Direttore della USL 4 dott. Judica, il suo Direttore sanitario Calaciura, lo staff dell’Ufficio Controllo di Gestione, il Presidente della provincia Monaco, i Sindaci dei quattro distretti di Enna, Leonforte, Nicosia e Piazza Armerina (per Piazza l’assessore Innocenzo Di Carlo), svariati politici come Grimaldi, Colianni, Termine, Galvagno, ecc. ed inoltre una notevole presenza del mondo sindacale della sanità.
Il dott. La Tona dell’Ufficio Controllo di Gestione, per conto della USL 4, ha “fotografato” la situazione della sanità ennese dipanando una serie di dati numerici e statistici come i tassi di occupazione dei posti-letto, gl’indici di fuga, di mobilità attiva e passiva, gl’indici di attrazione, gl’indici di case mix, etc. In definitiva ha lasciato intendere quanto difficoltosa è la condizione della sanità pubblica ennese mettendo in evidenza che i posti-letto dei quattro ospedali della nostra provincia sono troppi e usati male con alti indici di inappropriatezza. Per dirla in breve, sembra che molti dei ricoveri effettuati nell’anno dai quattro ospedali ennesi siano marchiati da scarsa complessità, basso peso medio, scarso turnover e inappropriatezza. Inoltre molti cittadini preferiscono farsi curare fuori provincia e addirittura fuori regione specialmente in Lombardia, Toscana, Emilia e Lazio. Purtroppo, il dott. La Tona, si è limitato ad una sterile elencazione di dati senza approfondire (ma non era il suo compito) le motivazioni che stanno dietro a quei dati e cioè principalmente che una provincia come la nostra che è agli ultimi posti nazionali quasi su tutto ciò che rappresenta il benessere, pure in campo sanitario è più bisognevole di attenzioni rispetto alle altre e, invece, subisce il taglio della scure nella stessa misura delle altre. Con la differenza che, se in una provincia come Palermo vengono soppressi 1053 posti-letto, i cittadini non avranno da soffrire perché comunque sono fatti salvi tutti gli ospedali e le cliniche private, mentre la nostra provincia perderà il 40% dei posti-letto e cioè 353 posti, tali da far scomparire almeno due ospedali.
Altri personaggi dell’intellighentia politica hanno detto la loro a cominciare da Paolo Colianni, il quale si è profuso in discorsi di vacua retorica tendente a dimostrare che la miglior cosa da fare per il governo regionale è l’innovazione e dunque il taglio della spesa starebbe a significare la base di partenza per la medicina di domani. Ha detto che non verranno chiusi gli ospedali della provincia, ma ha detto chiaramente che per lui (lo sanno pure i bambini) se c’è un ospedale da chiudere è proprio quello di Piazza Armerina. L’ha detto candidamente, come una cosa lapalissiana, poiché nella sua visione di geografia sanitaria Piazza Armerina ha la ventura di trovarsi dentro un triangolo i cui vertici sono rappresentati da Gela Caltagirone ed Enna. Non lo turba minimamente che l’Ospedale di Piazza presenta il miglior indice di attrazione rispetto a tutti gli altri ospedali ennesi (Piazza 20,7%; Nicosia 17,6%; Enna 11,4; Leonforte 4,8%) e rispetto al dato medio regionale del 14.6% . Questo dato significherà qualcosa a tutti tranne che a lui. Ma il problema non è il perfetto allineamento di Colianni alla politica regionale del suo partito, quanto piuttosto il fatto che è stato assessore regionale alla famiglia e non si è minimante preoccupato di affrontare il problema dell’assistenza sanitaria proprio partendo dai bisogni della famiglia e della gente della provincia più disastrata e povera d’Italia e ha preferito sposare la semplice equazione riduzione della spesa = tagli indiscriminati. Quanto sarebbe più giusto, per rendere uguaglianza ai cittadini siciliani, operare tagli, ma pure aiutare e potenziare le condizioni più disagiate e disastrate!
Ad ogni buon conto la ricetta di Colianni per la provincia di Enna è: 1 ospedale per acuti, 2 luoghi di lungodegenza, 1 di fisioterapia. Dunque, sic stantibus rebus, la provincia avrà un ospedale a Enna e tre dèpendences a Leoforte, Nicosia, Piazza, che ope legis non potranno avere neppure la dignità di ospedali poiché non avranno il numero di posti-letto sufficienti per dirsi tali. Infatti secondo la bozza del decreto Russo, solo 356 posti-letto saranno previsti in provincia e vien da chiedersi quanti ospedali si potranno alimentare con un tal numero.
Fortunatamente tra le voci di pedissequo consenso (per la verità poche) al piano di rientro, ve ne sono state tante di aperto dissenso e, per giunta, bipartisan come quelle intelligenti e chiare dell’On. Grimaldi, dell’on. Galvagno tendenti a bocciare la modalità di governement delle cose sanitarie da parte dell’assessorato regionale che non ha tenuto minimamente conto della voce di tutte le parti sociali interessate al problema preferendo invece la blindatura delle decisioni calate dall’alto come una mannaia. In questo senso i due personaggi si sono detti disposti uno a parlamentare e collaborare a tutti i livelli per trovare soluzioni eque e l’altro addirittura, se ce ne fosse bisogno, perfino a erigere barricate affinché le iniquità nei confronti della nostra realtà abbiano a cadere.
Infine il Direttore Iudica con una filosofia fine, ma essenzialmente pragmatica ha difeso l’operato del governo ritenendolo la base di partenza per una sanità futura migliore, ma tuttavia poco convincente per un uditorio che ha conosciuto da decenni le varie riforme sanitarie tutte apparentemente innovative e tutte regolarmente fallimentari per credere che stavolta possa essere miracolosa.
Da parte nostra e cioè dalla parte di Piazza Armerina, ormai crediamo necessaria la mobilitazione generale per difendere, se non è già troppo tardi, quel che resta della struttura ospedaliera. Infatti crediamo fermamente che, poiché il territorio non dà alcuna garanzia diagnostica e terapeutica né alcuna valida risposta al bisogno sanitario e assistenziale della popolazione di un bacino che comprende Piazza, Barrafranca, Aidone, Valguarnera, Mirabella, Raddusa, S. Cono, ecc., l’ospedale eserciti una funzione essenziale. Per rendersene conto basta telefonare in questi giorni al centro di prenotazione e constatare come si sono allungate a dismisura le liste d’attesa in pressoché tutti i settori e come ormai sia al collasso l’assistenza dei medici di famiglia. Non credo che abbiamo bisogno di tagli, ma di potenziamento. Sebastiano Arena http://robertpalermo.blogspot.com/

Credo che il tempo delle parole sia finito, se il pericolo di annientamento della sanità ennese è così reale è necessario organizzare una dirompente e dura mobilitazione generale provinciale a Palermo, sotto l'assemblea generale siciliana e il palazzo del governo regionale.
Basterebbe prendere 20 pullman in provincia, riempirli di gente comune, medici, infermieri, politici, sindaci, consiglieri comunali, partire alla volta di Palermo e bloccare tutto, ponendo la questione a livello regionale
(Roberto Palermo)

sabato 27 settembre 2008

Nomine Asi. Lana, Cna: "Si è tenuto conto solo di parentele di politici, senza dare spazio agli imprenditori, non si fa così"

PIAZZA ARMERINA. "Si è tenuto conto solo di parentele di politici ed equilibri politici, non si è dato spazio agli imprenditori che, invece, hanno il giusto titolo per rappresentare la città. Non è così che si fa concertazione!". Salvatore Lana, segretario della C.N.A., associazione che raggruppa 350 imprenditori locali, critica il metodo di scelta utilizzato dal sindaco Carmelo Nigrelli sulla designazione dei rappresentanti all’Asi, il consorzio per l'area di sviluppo industriale di Dittaino. http://robertpalermo.blogspot.com/

L'Asi in breve

Consorzio per l'Area di Sviluppo Industriale della Provincia di Enna
Il Consorzio ha sede legale in Enna piazza Garibaldi n. 8 presso la Provincia regionale di Enna.Gli uffici consortili hanno sede presso la sede operativa sita nel Centro Direzionale dell’agglomerato industriale di Dittaino (En).
Il servizio di tesoreria dell'Ente è svolto dal Banco di Sicilia - agenzia A - di Enna La riscossione crediti è svolta dalla società Serit Sicilia spa - Sezione di Enna

Il Consorzio ha lo scopo di promuovere l’insediamento di piccole e medie imprese nel comprensorio consortile , di cui alla planimetria allegata al presente Statuto cosi delimitato limiti amministrativi della Provincia di Enna
Sono organi del Consorzio:a) Il Consiglio Generale;b) Il Comitato Direttivo;c) Il Presidente;d) Il Collegio de Revisori.

Il Consiglio Generale è costituito: dai rappresentanti degli Enti o Associazioni consorziate e dalla Regione Siciliana nonché dai rappresentanti dei Comuni i cui territori cadono nel perimetro dei Consorzi delle Aree di Sviluppo Industriale.La Regione partecipa con due rappresentanti nominati dall’Assessore Regionale per l’ Industria.Al Consiglio Generale partecipano con voto deliberativo quattro rappresentanti delle organizzazioni sindacali dei lavoratori maggiormente rappresentativi in campo nazionale,tre rappresentanti delle associazioni degli industriali,di cui due designati dalle Associazioni provinciali degli industriali ed uno dall’Associazione delle piccole e medie industrie competenti per territorio, tre rappresentanti delle Associazioni Artigiane più rappresentative.I membri così nominati durano in carica cinque anni.

Spetta al Consiglio Generale:a) adottare lo statuto del Consorziob) adottare il piano regolatore dell’area del Consorzioc) approvare i programmi triennali di intervento di cui all’art. 22 della L.R. n1 del 1984;d) approvare entro e non oltre il 30 Aprile e non oltre il 30 Novembre,rispettivamente il conto consuntivo relativo all’esercizio precedente ed il bilancio preventivo relativo all’esercizio successivo, predisposti dal Comitato Direttivo e, in sede in sede di approvazione del bilancio,procede all’aggiornamento annuale dei programmi di intervento previsto dal quarto comma dell’art 22 della Legge sopra indicata.Decorsi infruttuosamente i termini suindicati, l’Assessore Regionale all’Industria provvede mediante la nomina di apposito commissario;e) ratificare le delibere del Comitato Direttivo sull’ammissione di altri Enti al Consorzio; la ratifica dovrà avvenire entro 60 giorni dalla trasmissione della delibera al Consiglio Generale; trascorso infruttuosamente tale termine ,la delibera diventa esecutiva;f) approvare i regolamenti che disciplinano i servizi espletati dall’Ente;g) approvare il regolamento organico del personale;h) dichiarare morosi gli Enti inadempienti e deliberarne la loro esclusione;i) deliberare circa le eventuali modifiche al presente statuto, salvo la approvazione secondo le modalità e le forme previste dalla legge vigente;l) determinare eventualmente gli altri casi di incompatibilità di cui al secondo comma dell’art.14 del presente statuto;m) deliberare, con la maggioranza dei due terzi dei componenti l’eventuale scioglimento anticipato del Consorzio e provvedere alla nomina del liquidatore

Fonte: Statuto del consorzio per l'area di sviluppo industriale della provincia di Enna

venerdì 26 settembre 2008

Cominciato il trasloco dei reperti archeologici di Palazzo Trigona alla chiesa delle Anime Sante del Purgatorio

PIAZZA ARMERINA. Iniziato il trasloco dei reperti archeologici depositati fino ad ora nei magazzini di Palazzo Trigona, previsto nell’ambito del progetto di restauro dell’edificio storico di piazza Duomo,destinato a diventare museo della città. I reperti, contenuti in numerose cassette, in parte provenienti dagli scavi della Villa Romana, in parte dalle altre aree archeologiche del territorio provinciale, tra cui Montagna di Marzo, sarebbero stati già in parte trasferiti in un locale attiguo alla chiesa delle Anime Sante del Purgatorio di via Umberto, attraverso l’ingresso laterale. http://robertpalermo.blogspot.com/

mercoledì 24 settembre 2008

Protesta disabili per il centro diurno. Contenzioso Csr-Comune su trasporto: la giunta incarica l'avv. De Luca. Udienza di comparizione il 2 ottobre

PIAZZA ARMERINA.Disabili in prima linea al palazzo comunale, con cartelloni di protesta al seguito, per chiedere con forza all’amministrazione comunale uno “sforzo concreto” per scongiurare la chiusura del centro diurno gestito dal Csr Aias in contrada Bellia. A scatenare la rabbia dei responsabili del centro, così come delle famiglie dei disabili, era stato il no del governo guidato dal sindaco Carmelo Nigrelli a sottoscrivere un protocollo d’intesa con la Provincia di Enna sul funzionamento ed il finanziamento della struttura.

Il contenzioso in corso davanti al tribunale civile. Il Csr chiede 68 mila euro per un trasporto mai commissionato dal Comune, ma al quale i portatori di handicap avevano diritto per legge. Udienza fissata per il 2 ottobre
A rendere tesi i rapporti tra amministrazione comunale e Csr, però, il contenzioso in corso per il trasporto dei disabili. La vicenda condiziona il confronto. Dal 2002 al 2005 il Csr ha assicurato il trasporto dei disabili verso il centro di riabilitazione di contrada Bellia. E adesso chiede di poter essere pagato. Il Csr, il consorzio di siciliano di riabilitazione con sede a Catania, mesi fa ha citato in giudizio il Comune davanti al tribunale civile di Enna. Il consorzio chiede il pagamento di fatture per 68.302 euro, oltre agli interessi e alla rivalutazione monetaria, spese, compensi ed onorari di causa. Tutte fatture accumulate tra il 2002 e il 2005 per le spese di trasporto. Il Csr, convenzionato con il servizio sanitario nazionale, dedito alla fornitura di servizi socio terapeutici e riabilitativi, sostiene che, di fronte alla mancata attivazione del servizio da parte del Comune, ha comunque diritto a percepire le somme per aver svolto un servizio al quale l’utenza aveva diritto per legge. Un servizio indispensabile a tutela di esigenze molto rilevanti. Gli uffici comunali, invece, di fronte alla presentazione delle prime fatture affermarono di essere di fronte alla mancanza di un servizio autorizzato. La vicenda era arrivata anche in consiglio comunale, sotto forma di riconoscimento di debito fuori bilancio. Ma non trovò una soluzione positiva. Il Tar di Catania, su ricorso del Csr, ha dichiarato il proprio difetto di competenza. Da qui il ricorso al tribunale ordinario del centro siciliano, con il Comune che ha deciso di resistere in giudizio, nominando un proprio legale, Gaetana Palermo. http://robertpalermo.blogspot.com/

Ma vi è una novità ufficiale di queste ore. Mentre Nigrelli trattava all'ufficio Commercio con Naso, l'amministrazione comunale in questi giorni ha affiancato all'avvocato Gaetana Palermo l'avvocato Pietro De Luca, per la parte amministrativa, per difendere le casse comunali dal ricorso del Csr. La giunta ha dato incarico a De Luca proprio sul processo civile in corso con il Csr Aias davanti al tribunale civile di Enna. "Una pubblica amministrazione - si legge nell'atto deliberativo - non può erogare somme a qualsiasi titolo senza una preventiva autorizzazione, convenzione, impegno di spesa".

martedì 23 settembre 2008

Dimissioni di due rappresentanti comunali all'Asi. Nuova nomina da parte di Nigrelli. Incarichi di sottogoverno destinati a far discutere.

PIAZZA ARMERINA. Nuova nomina, a distanza di due settimane, dei tre rappresentanti del Comune in seno all’Asi, il consorzio per l’area di Sviluppo industriale. Il sindaco Carmelo Nigrelli ha revocato una precedente sua determina del 18 agosto, la numero 21, sostituendola con la numero 24, datata 2 settembre. Ad originare la nuova nomina la lettera di dimissioni lampo arrivata agli uffici comunali da parte di due dei tre rappresentanti nominati ad agosto dal primo cittadino. Ad agosto erano stati nominati: Fabrizio Di Bartolo, Arcangelo Costa e Alessio Alfonso Gagliano. I due rappresentanti Costa e Di Bartolo, però, si sono dimessi per motivazioni che al momento risultano sconosciute. Con la nuova determina, adesso, sono stati sostituiti i due dimissionari. I 3 rappresentanti del Comune in seno al Consiglio Generale dell’Asi della Provincia di Enna sono: Salvatore Danilo Scebba, 35 anni, Gianfilippo Salvatore Camerino, 27 anni, Alessio Alfonso Gagliano, 26 anni. Continua... http://robertpalermo.blogspot.com/

Se a far discutere era stata già ad agosto la nomina all'Asi, da parte del sindaco di centrosinistra Carmelo Nigrelli, esponente del partito Democratico, di Alessio Gagliano, figlio del capogruppo consiliare del Popolo delle Libertà, Carmelo Gagliano, la nomina di Camerino, nipote del capogruppo dell'Udc, Calogero Cursale, sembra destinata ad aggiungere nuovi malumori all'interno del centrodestra. Molti degli alleati di Udc e Pdl, così come all'interno dell'area del Pd, chiedono di conoscere secondo quali logiche, indicazioni ed eventuali accordi politici si sia arrivati a queste nomine di sottogoverno.
Le domande che si fanno tutti sono: perchè sono arrivate le due dimissioni "lampo"? E quali sono le motivazioni che hanno portato alla scelta di questi tre rappresentanti?

La determina firmata dal sindaco Nigrelli, testualmente, ha "dato atto della non disponibilità a ricoprire la carica in parola da parte dei signori Di Bartolo e Costa, manifestata per il tramite di lettera di dimissioni"

lunedì 22 settembre 2008

Commissione consiliare d'indagine sui pozzi ricadenti sul territorio comunale? Unica soluzione per approfondire il tema ed evitare solo proclami.

PIAZZA ARMERINA. Il consiglio comunale abbia il coraggio e la forza politica bipartisan di istituire una commissione consiliare d'indagine, così come prevista dall'articolo 32 bis dello statuto comunale, con al centro lo stato dei pozzi ricadenti su territorio comunale, per verificare in modo puntuale se e in che modo sia possibile ottenere una emancipazione totale dalla diga Ancipa in materia di approvigonamento idrico. Il consiglio comunale, infatti, secondo quanto recita lo statuto comunale, "a maggioranza assoluta dei suoi componenti (11 consiglieri su 20), per effettuare accertamenti su fatti, atti, provvedimenti e comportamenti su materie attinenti l'amministrazione comunale, può deliberare l'istituzione di una commissione d'indagine, definendo nel contempo l'oggetto, l'ambito e il termine per riferire all'assemblea consiliare". La proposta di istituzione della commissione può essere avanzata dal presidente del consiglio o da un quinto dei consiglieri. La commissione può disporre audizioni e accedere a tutti gli atti, anche di natura riservata, relativi all'oggetto dell'indagine, potendo convocare ogni terzo soggetto interessato alla vicenda. Ipotizzabili sopralluoghi in ciascuno dei pozzi comunali e degli altri pozzi ricadenti sul territorio comunale e utilizzati da comuni vicini, con l'assistenza alla commissione di tecnici di fiducia dell'amministrazione comunale esperti ed esperienti in materia, in modo da verificare quanti pozzi funzionano, quale la portata attuale, quale la portata potenziale, quali le attività di manutenzione necessarie per aumentare la portata attuale (come nel caso di pozzi insabbiati...), (consentendo l'emancipazione definitiva dall'Ancipa), quali i costi necessari, quali i motivi di un mancato eventuale ammodernamento del sistema di approvigionamento dagli stessi pozzi e così via. Il consiglio comunale, poi, prende atto della relazione finale, adottando i provvedimenti opportuni o rinviando tutto ad altri organi competenti. Si tratterebbe dell'unica seria attività di controllo politico sulla gestione del sistema idrico in città. Vota il sondaggio.

Il dibattito in aula di venerdì 19 settembre

Ricchissimi di acqua nel sottosuolo, ma incapaci di sfruttarne le risorse. Il paradosso della crisi idrica attuale è emerso in tutta la sua drammaticità, venerdì pomeriggio, nel corso del consiglio comunale con all’ordine del giorno la carenza di acqua vissuta dalla popolazione. Un dibattito molto teso, “movimentato” dalla protesta vibrata e vibrante di una parte del pubblico, con numerose interruzioni, richiami al mantenimento dell’ordine in aula avanzati ai vigili urbani dalla presidenza del consiglio comunale. Ed una mozione d’ordine finale, proposta dal consigliere comunale Carmelo Gagliano e votata all’unanimità dall’aula consiliare. Tre i punti chiesti dal consiglio comunale in materia di emergenza idrica: 1) manutenzione straordinaria dei pozzi comunali per aumentarne la portata e rendere la città progressivamente autonoma dalla diga Ancipa; 2) apertura nel centro storico di un ufficio dell’acquedotto, evitando i disagi alla popolazione di doversi recare in contrada Bellia; 3) riduzione della tariffa, le somme previste in bolletta per la depurazione non hanno motivo di continuare ad essere fatte pagare, vista la già compiuta realizzazione del depuratore. Assente in aula il presidente dell’Ato Idrico, Giuseppe Monaco. “Non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione sulla sua partecipazione o meno”, ha spiegato ad inizio seduta il presidente del consiglio comunale, Calogero Centonze. “Che fine hanno fatto i pozzi comunali, quale è la loro portata attuale e il loro stato?”, ha chiesto in aula Vincenzo Filetti, esponente dell’Udc. “C’è un fiume che scorre sotto la città”, interrompono dai banchi del pubblico. Un cittadino si rivolge, urlando, ai politici locali, sventola in una mano un foglio con alcuni dati. “Ad Enna e in provincia l’acqua costa più che a Milano, siamo al secondo posto tra le 10 città più costose d’Italia”, afferma. “Quanti pozzi si sono arenati?”, domanda Basilio Fioriglio, consigliere indipendente dell’Mpa. “Sappiamo che alcune pompe dei pozzi non funzionano, sono insabbiate”, gli fa eco Carmelo Gagliano, capogruppo del Pdl. “Ci sono sorgenti d’acqua dappertutto, come in via Piave o sotto la delegazione comunale di via Generale Ciancio, sotto i locali dell’Itis, poi, l’acqua viene gettata ogni giorno nella fognatura da una pompa di raccolta”, aggiunge il collega di partito Rosario Paternicò. “I cittadini vogliono sapere perché pagano tanto e non hanno l’acqua a casa”, interviene Giuseppe Venezia, capogruppo del partito Democratico. “I pozzi comunali ci danno 38/40 litri al secondo di acqua, con una rete idrica efficiente si tratterebbe di una quantità sufficiente alle esigenze della città, per questo stiamo rifacendo l’intera rete idrica”, risponde in aula Alessandro Dottore, responsabile dell’ufficio tecnico di Acquaenna, la società che gestisce il servizio idrico. A causa delle perdite, però, bisogna acquistare altri 45/48 litri al secondo di acqua da Siciliacque, attraverso l’invaso dell’Ancipa. Una quantità in questo periodo più che dimezzata per il livello basso della diga. In tutto 80 litri al secondo. L’acqua sufficiente a dissetare una città di 60 mila abitanti. Piazza conta 20 mila anime, soltanto che le perdite d’acqua, a causa della vecchia rete idrica colabrodo, sono pari al 50 per cento.

Gli sprechi emersi
Ha una popolazione di 20 mila anime, ma per soddisfare le sue esigenze idriche la città dei mosaici ha bisogno dell’acqua di una città di 60 mila abitanti. E questo non perché ogni cittadino armerino ha tre volte più sete di un qualsiasi altro cittadino siciliano. Ma perché nella vecchia rete idrica urbana si perde il 50 per cento dell’acqua proveniente dai pozzi comunali e dalla diga Ancipa. A questo si aggiunga come 80 cittadini sono stati denunciati negli ultimi anni per allacciamento abusivo d’acqua. I dati sono emersi nel corso del consiglio comunale straordinario di venerdì sera, convocato proprio per affrontare la grave crisi idrica in atto. E sono stati forniti pubblicamente, nel corso del dibattito, dall’ingegnere Alessandro Dottore, responsabile dell’ufficio tecnico di Acquaenna, la società che gestisce il servizio idrico integrato. In pratica i pozzi comunali forniscono una portata quotidiana di circa 38/40 litri al secondo. Con una rete idrica efficiente basterebbero. Ed invece, per soddisfare il fabbisogno locale, occorre acquistarne altri 45/48 litri al secondo da Siciliacque, attraverso la diga Ancipa, l’invaso a nord della provincia di Enna. In tutto 80 litri al secondo. “Una quantità sufficiente a coprire una città da 60 mila abitanti”, dice Dottore. Ma nei rubinetti arriva solo il 50 per cento dell’acqua. Da qualche mese sono iniziati i lavori di rifacimento della rete idrica. In questi giorni dall’Ancipa arrivano in città solo 21/24 litri al secondo. L’invaso ha solo 4 milioni di metri cubi di acqua a fronte della sua portata di 12 milioni e mezzo. Livello rosso. Anche perché sotto una certa soglia l’invaso non pesca più acqua. Se non piove entro il 31 ottobre potrebbe essere vera e propria emergenza idrica. Dal Giornale di Sicilia Edizione del 21 settembre

sabato 20 settembre 2008

Ospedale Chiello e Piano di Rientro. Assessore Di Carlo: "Consapevoli che dobbiamo indossare un abito nuovo, carte in regola per ruolo di rilievo"

PIAZZA ARMERINA. Sulle possibili iniziative da intraprendere per l'ospedale Chiello e il Piano di Rientro, l'assessore alla Sanità, Innocenzo Di Carlo, dopo la riunione del 18 settembre con i sindacati del comparto sanitario, dichiara: “E’ presto per trarre conclusioni. Siamo consapevoli che ci saranno delle difficoltà e che dobbiamo indossare un abito nuovo ma, sappiamo anche, di avere per prestazioni, tipologia di servizi e professionalità, le carte in regola per potere avere un ruolo di rilievo e contribuire al rilancio della sanità nella nostra provincia". "A breve presenteremo un documento articolato che parte proprio dalla lettura dei dati forniti dalla Direzione Generale”, aggiunge Di Carlo.

Afferma l'Italia dei Valori:
"Nell’ottica del piano di rientro sulla sanità pubblica siciliana, l’ospedale Chiello di Piazza Armerina è nel mirino dell’assessorato regionale, che vuole ridurlo al rango di ambulatorio diurno aperto esclusivamente nei giorni feriali (il cosiddetto “Week Surgery”)".
Se dovesse realizzarsi l'ipotesi paventata da Aldo Murella, nell'aria da tempo, temuta da molti medici, già annunciata tanti mesi fa dal direttore generale Francesco Iudica, ma sulla quale oggi non c'è nessuna certezza ufficiale, ci troveremmo di fronte alla seguente situazione (ricordiamo che la week surgery non gestisce le emergenze):
un cittadino cade con la sua moto al bivio situato proprio sotto l'ospedale Chiello e si spacca la testa. A quel punto partirà un ambulanza del 118 (se non verrà soppressa anche questa) dal Chiello, preleverà il ferito, ma non farà retromarcia per tornare al Chiello, proseguirà per andare all'Umberto I di Enna, o per l'ospedale di Caltagirone. Magari i sanitari prenderanno una moneta e decideranno a sorte se andare a Caltagirone o a Enna.
Altra ipotesi, quella di sopprimere i reparti di cardiologia, ginecologia e pediatria. C'è una prima conseguenza romantica: nessuno potrà più dire di nascere a Piazza Armerina. Saremo tutti ennesi.
Ospedali riuniti?
Saremo la succursale dell'Umberto I e di Enna, così come già siamo succursale periferica di serie C per quanto riguarda l'università, succursale politica del capoluogo ennese, come avviene da anni, con i nostri politici sempre pronti con il cappello in mano a bussare ai caporioni di Enna, già succursale sul piano della gestione del potere giudiziario, con la vecchia Pretura soppressa. Aggiungiamo che rifiuti e acqua vengono gestiti da Enna da Ato Rifiuti e Ato Idrico. Ci chiameremo Piazza Armerenna

Consiglio comunale sull'emergenza idrica. Tensioni, urla, interruzioni della seduta, ma il dibattito si svolge e viene approvata una mozione d'ordine

Guarda sotto il dossier di Cittadinanzattiva

PIAZZA ARMERINA. Approvata all'unanimità, ieri sera, alle 21, al termine di un consiglio comunale molto teso, "movimentato" dalla protesta vibrata e vibrante di una parte del pubblico, una mozione d'ordine proposta dal consigliere comunale Carmelo Gagliano. Tre i punti chiesti dal consiglio comunale in materia di emergenza idrica: 1) Manutenzione straordinaria dei pozzi comunali per aumentarne la portata e rendere la città progressivamente autonoma dall'Ancipa; 2) Aprire in città, nel centro storico, un ufficio dell'Acquedotto comunale, evitando i disagi alla popolazione di doversi recare in contrada Bellia, fuori città; 3) Riduzione della tariffa Acqua in quanto le somme previste in bolletta per la depurazione non hanno motivo di continuare ad essere fatte pagare, vista la già compiuta realizzazione del depuratore e la sua imminente entrata in funzione. Segue... http://robertpalermo.blogspot.com/


Guarda uno stralcio del dossier di Cittadinanzattiva:

Fonte: Cittadinanzattiva – Osservatorio prezzi e tariffe, 2007
Considerando le singole componenti del servizio idrico integrato è stato riscontrato che la
tariffa più elevata per il servizio di acquedotto è applicata nella città di Enna, con una spesa
10 volte superiore a quella riscontrata nella città di Milano (che presenta invece la tariffa più
bassa); la depurazione costa di più a Firenze, Prato e Pistoia dove si paga per 3 volte e mezza
il costo sostenuto ad Imperia; la fognatura costa di più nell’Ato Medio Valdarno dove si spende 28 volte in più rispetto ad Isernia; infine, la quota fissa più elevata è quella di Gorizia 17 volte
superiore rispetto a quella di altre città quali: Campobasso, Caltanissetta, Varese, Frosinone,
Pescara, Trento e Verona.
Dove pago di più ogni singola voce (Anno 2006)
Dove pago di più per le singole voci (Spesa media annua per famiglia di tre persone)
Acquedotto Enna € 219
Depurazione Firenze, Prato, Pistoia € 100
Fognatura Firenze, Prato, Pistoia € 100
Quota fissa Gorizia € 55
Fonte: Cittadinanzattiva – Osservatorio prezzi e tariffe, 2007
…..e dove pago di meno (Anno 2006)
Dove pago di meno per le singole voci
Acquedotto Milano € 21
Depurazione Imperia € 27.5
Fognatura Isernia € 3.3
Quota fissa Cb, Cl, Va, Fr, Pe,Tn,Vr € 3.3
Fonte: Cittadinanzattiva – Osservatorio prezzi e tariffe, 2007


Pe scaricare l'intero dossier dal sito di Cittadinanzattiva vai su http://www.cittadinanzattiva.it/content/view/659/134/

Pozzi Comunali:

Indicazione dei pozzi comunali e relativa portata (solo sulla carta, dati comunali risalenti a qualche anno fa e non coincidenti con quelli di Acquaenna):
Villa Garibaldi portata litri al secondo 08
Contrada Bellia pozzo n. 1 lt/sec. 15
Contrada Bellia pozzo n. 2 lt/sec. 10
Contrada Bellia pozzo n. 3 lt/sec. 08
Contrada Bellia pozzo n. 4 lt/sec. 05
Contrada Bellia pozzo n. 5 lt/sec. 05
Contrada Ingarronato pozzo n. 1 lt/sec. 09
Contrada Ingarronato pozzo n. 1 Bis lt/sec. 03

Totale 8 pozzi comunali con una portata di lt/sec. 63

L'ingegnere Alessandro Dottore, responsabile dell'ufficio Tecnico di Acquaenna, la società che gestisce il servizio idrico integrato per conto dell'Ato Idrico, ha riferito in consiglio comunale, nel corso del dibattito, che le fonti del territorio comunale (i pozzi) danno in tutto 38/40 litri al secondo.

giovedì 18 settembre 2008

Area ex Siace, riapertura rimandata, ora occorrono i visti...e nuove somme per adeguare l'ex cartiera

PIAZZA ARMERINA. Occorreranno i visti di Foreste Demaniali, Soprintendenza di Enna e Vigili del Fuoco sul progetto di adeguamento dell’area ex Siace, predisposto dall’amministrazione comunale per ottenere la riapertura della Fiera Zootecnica, chiusa ormai da un anno. Visti necessari anche in seguito alla decisione dell’assessorato al Commercio di realizzare alcune strutture interne all’area di contrada Bellia in ferro, e non più in legno, come si era ipotizzato, invece, in una prima fase. “Il Dipartimento di prevenzione dell’Ausl 4 di Enna ha ben valutato il progetto di interventi da noi sottoposto”, sottolinea, invece, Gioacchino Giunta, direttore della Fiera Zootecnica. I tempi, quindi, per ora si allungano rispetto alle iniziali previsioni di riapertura annunciate per il 28 settembre. La fiera potrà riaprire, forse, il 26 ottobre, ma solo se tutto andrà bene. http://robertpalermo.blogspot.com/

Mattia: "Situazione idrica drammatica, il sindaco Nigrelli si dia una mossa e batta i pugni sul tavolo dell'Ato Idrico"

PIAZZA ARMERINA. “Il sindaco Carmelo Nigrelli si deve dare subito una mossa e battere i pugni sui tavoli che contano all’Ato Idrico e nella società Acquaenna per farsi carico del grave problema della mancanza di acqua”. A dichiaralo Giuseppe Mattia, coordinatore dell’Mpa, il quale sottolinea come “la politica, e a maggior ragione il primo cittadino, devono prendere posizione, senza rimanere asettici”. “Ho l’impressione – insiste Mattia – che il sindaco sia distante dai problemi della gente”. “Comunque noi faremo un’opposizione dura, senza lasciarci incantare dalle molliche di qualche posto di sottogoverno”, conclude il coordinatore. Per questo pomeriggio, intanto, è stato convocato un consiglio comunale straordinario, su richiesta degli otto consiglieri dell’opposizione di centrodestra, proprio sul problema della carenza idrica. http://robertpalermo.blogspot.com/

"Ormai è tardi", il Chiello come in una canzone di Vasco Rossi. Vertice alla Sala delle Luci

PIAZZA ARMERINA. "Non ci sono più margini per intervenire", "ormai è troppo tardi", queste sono state le frasi più ripetute al vertice di questa sera, alla Sala delle Luci del palazzo comunale, tra i rappresentanti sindacali del comparto sanitario dell'ospedale Chiello e l'amministrazione comunale. Ma soprattutto non sembrerebbe esserci nessuna idea chiara su cosa potrà accadere all'ospedale armerino. Tra le ipotesi principali quella di una soppressione dei reparti di ginecologia, pediatria e cardiologia, quella della creazione di "ospedali riuniti" in provincia con l'Umberto I come ospedale capofila, o quella del Week Surgery. Nel corso di alcuni interventi è stato chiesto al sindaco Carmelo Nigrelli di far conoscere alla città e all'utenza le potenzialità del Chiello. http://robertpalermo.blogspot.com

mercoledì 17 settembre 2008

Il Chiello dimenticato da Dio e dagli uomini. Quale sarà il prezzo da pagare al Piano di Rientro? Iudica non si sbottona. E la politica locale tace.

PIAZZA ARMERINA. “Non è che non mi senta di sbottonarmi, soltanto non sono in grado di sapere cosa accadrà fra qualche giorno per il sistema sanitario provinciale, e quindi per l’ospedale Chiello, così come a livello regionale”. Il direttore generale dell’Ausl 4 di Enna, Francesco Iudica, raggiunto telefonicamente sull’attuazione del “Piano di Rientro” dal buco della sanità regionale, a giorni sul tavolo del governo nazionale, non si sbilancia. O non si vuole sbilanciare. Sul tavolo dell’assessorato regionale alla Sanità ci sono diverse ipotesi, da quella degli “ospedali riuniti” con capofila l’Umberto I di Enna a quella del cosiddetto Week Surgery, cioè della struttura per interventi chirurgici programmati, senza la gestione delle emergenze e con la chiusura nel fine settimana. “Non sono in grado di dire cosa succederà, l’ipotesi del Week Surgery io la proposi tempo fa in un momento in cui certe scelte avremmo potute farle noi, ma forse non fui troppo convincente, adesso aspetto anch’io di vedere cosa si deciderà”, spiega Iudica. Ma intanto medici, infermieri e cittadini attendono di conoscere il destino del presidio ospedaliero Chiello, in un’atmosfera generale di totale mancanza di trasparenza e silenzio. Ma anche di rassegnazione. Le proposte dell’assessorato regionale alla Sanità si stanno concertando con il governo nazionale. Dopo il 25 settembre potrebbe essere noto quale sorte toccherà al Chiello. Gli acuti e le emergenze rimarranno al Chiello? Amministrazione comunale e consiglio comunale, intanto, sembrano rimanere in una passiva attesa degli eventi. Dove è finito quel movimento politico-sanitario, con carattere permanente, il cui scopo era difendere l'ospedale. Il centrosinistra, quando era opposizione in questa città, aveva costituito un comitato a difesa del Chiello. Ora che è al governo sembra aver messo in garage il comitato. Il centrodestra, con il suo patchwork di posizioni, non vuole disturbare gli amici di Palermo. I camici bianchi non prendono posizione. Insomma un'atmosfera generale satura di cloroformio. L'ospedale e la città sono anestetizzati, stanno per entrare in sala operatoria, senza sapere se e quale parte verrà amputata, a quale intervento chirurgico stanno per essere sottoposti e a quale tipo di degenza vanno incontro. E non è escluso che fuori dalla sala operatoria si debba subito passare alla rianimazione. I familiari più stretti del paziente vadano a parlare con i chirurghi che devono operare, prima dell'intervento chirurgico, e poi riferiscano al resto della famiglia. Si fa così in genere.

L'ex assessore al Verde pubblico Farina attacca l'assessore Di Prima

Di seguito il pezzo di Guglielmo Bongiovanni sul sito http://www.enzograssia.it

"E’ sconcertante come, ad oltre un mese, l’assessore Di Prima non abbia sentito il bisogno di giustificare ai cittadini la scelta di tagliare le tuie della piazzetta del Teatro Garibaldi". Esordisce così Mauro Farina, ex assessore al verde dell’amministrazione Prestifilippo. "E’ stata una scelta tanto arrogante quanto inopportuna. Forse l’assessore Di Prima neanche sapeva della decisione di quel taglio che sembrerebbe essere stato architettato dall’assessore alle feste ed alle tradizioni Cimino per consentire ai cittadini ed ai clienti della pizzeria soprastante di ammirare il “suo” palio”". "Un gesto sconcertante -continua Mauro Farina - che ha provocato e continua a provocare incredulità tra i cittadini che hanno assistito al taglio degli alberi, soprattutto per l’arroganza e per la spregiudicatezza dell’atto. Un intervento che non trova spiegazioni logiche e che ha privato quell’angolo della città di un vialetto tra i più belli di Piazza Armerina. E sono inutili le patetiche spiegazioni mormorate sottovoce che parlano di un intervento resosi necessario perché le piante risultavano essere malate; per non parlare della questione dell’inestetismo, che sembra davvero una spiegazione al di fuori della logica".
Mauro Farina non perde occasione per esprimere tutto il suo disappunto: "Il primo gesto dell’amministrazione Nigrelli nei confronti del Verde pubblico mi lascia senza parole. Il taglio netto delle tuie è stato altamente invasivo e di difficile comprensione. Sarebbe bastato informarsi un po’ per rendersi conto che questa specie di cipresso non va potato e che certamente questo intervento ha pregiudicato per sempre la loro esistenza in vita. Il giovane assessore Di Prima ha esordito nel peggiore dei modi; mi auguro solo che si sia reso conto del grave danno arrecato alla comunità. Difficile riconoscere nelle azioni dell’assessore delegato quanto da lui stesso proclamato in campagna elettorale: dal palco il giovane rampante strillava pacatamente che era giunta l’ora che Piazza Armerina voltasse pagine e che anche nella cura del verde pubblico la volontà del fare avrebbe dato risultati esaltanti. Se questa è l’attenzione che vuole riservare al verde pubblico, è meglio che distolga la sua attenzione da questo campo. Curare e gestire il verde è un’impresa difficile e delicata: io con la cronica mancanza di risorse economiche, considerato che in quattro anni un consiglio comunale ostile ha sempre distolto le somme necessarie per la manutenzione, e con la mancanza di personale proporzionato alle reali esigenze dell’ampio spazio verde della città, ho sempre rispettato il nostro habitat e mi sono informato e documentato per curare e migliorare la qualità delle nostre aree verdi. Non è certo tagliando di netto delle piante che non necessitano nemmeno di potatura che si rende un buon servizio alla collettività e non è così che si gestisce il verde pubblico. Mi auguro solo che non si verifichino più episodi del genere, che passano quasi inosservati anche alla infida complicità di una stampa servile. Ricordo quando l’attuale sindaco Nigrelli si stracciava le vesti dal suo sito Piazza Grande sputando continui veleni sull’amministrazione Prestifilippo arrivando a definire la stampa locale “trombettieri dello zar”. Ebbene lui oggi ha al suo guinzaglio quei trombettieri che però sono rimasti senza fiato.”

Concetto Prestifilippo: "Dobbiamo passare dalla fase della conta delle schede elettorali al confronto delle idee"

Comunicato del Partito Democratico

"E’ venuto il momento di chiudere l’infinito confronto tra ex comunisti ed ex democristiani. La nuova sfida adesso sarà quella di dare voce ad una città altra, quella non organica ai partiti. Adesso abbiamo un dovere etico, quello di aggregare l’altra città che ci hanno consentito di vincere le elezioni".
Concetto Prestifilippo, 47 anni, segretario piazzese del Partito democratico, dopo la pausa estiva traccia la dorsale del primo congresso dei democratici armerini. L’assise congressuale autunnale chiude la fase di costituzione del partito veltroniano a Piazza Armerina.
"Martedì saremo ad Enna, convocati dal segretario provinciale Giuseppe Arena – precisa Prestifilippo - In quella sede riceveremo le linee guida che regoleranno il nostro congresso cittadino. Si chiude così la fase del confronto numerico e si apre quella del riscontro di idee. La èrima risoluzione sarà quella dell’apertura della campagna di tesseramento. La nuova scommessa politica sarà quella di cercare consensi non solo tra ex democristiani ed ex comunisti. Seguendo invece l’assunto di Veltroni, vorremo riuscire a coinvolgere una parte di città determinante, quella che non ha appartenenze partitiche tradizionali. La somma algebrica degli ex non corrisponde al risultato che ha fatto vincere Nigrelli. Solo coinvolgendo l’altra città riusciremo a compiere fino in fondo il percorso fondativo del Partito Democratico. Il Pd non deve rimanere un contenitore di “ex” e di nostalgici ma deve essere il lungo di aggregazione di “neo” e, soprattutto, di appassionati. Non dimentichiamo che un partito è un aggregato di passione. Senza la passione trionfano personalismi che non appassionano nessuno”.
Prestifilippo traccia il percorso che condurrà al confronto congressuale autunnale .
"Dobbiamo passare dalla fase della conta delle schede elettorali al confronto di idee. E’ necessario costruire insieme un’idea di progetto città. Una Piazza Armerina europea, eccentrica ma baricentrica. Mettiamo la parola fine anche la coda polemica estiva, quella legata alle nomine ed ai sottogoverni. Navigazione di piccolo cabotaggio alla quale vorremmo sostituire navigazioni coraggiose ed appassionanti. Il sindaco Nigrelli ha tutte le potenzialità, le capacità e la professionalità per concretizzare il sogno di una città europea. Una “leadership”, la sua, indiscussa e riconosciuta il cui compito sarà quello di aggregare tutte le energie vitali della città. Una città che a giugno a chiesto di poter volare alto". http://robertpalermo.blogspot.com

martedì 16 settembre 2008

Palazzo Zuccarello doveva essere acquistato dal Comune. Vicenda nel porto delle nebbie?

PIAZZA ARMERINA. Che fine ha fatto l'acquisto da parte del Comune del palazzo Zuccarello, uno degli edifici facenti parte del progetto di riqualificazione urbana chiamato "I luoghi della Cultura"?

Ultim'ora: La trattativa sul palazzo sembra ormai essere arrivata ad un binario morto. L'edificio non sarà venduto al Comune. Al posto del restauro del palazzo, quindi, l'ufficio tecnico, di concerto con la ditta Kairos e con l'assessorato regionale ai Lavori pubblici, starebbe valutando la possibilità di sostituire nel progetto "I Luoghi dellaCultura" al restauro di Palazzo Zuccarello il restauro di un altro palazzo storico privato di via Garibaldi. Il proprietario sarebbe disponibile a vendere la struttura al Comune. (17 settembre 2008)

Ecco il 7 dicembre 2007 cosa pubblicava il Giornale di Sicilia:

Nessun accordo tra amministrazione comunale e privato sull’acquisto da parte del Comune di Palazzo Zuccarello, l’edificio storico di piazza Castello, nel quartiere Monte, già inserito da anni in un progetto di riqualificazione del centro storico, chiamato “I luoghi della cultura”, in avanzata fase di realizzazione. Edificio, però, non ancora acquisito dagli amministratori locali. Le trattative sul prezzo di vendita sono ancora in corso tra l’ufficio tecnico comunale e il proprietario. Già quasi del tutto eseguiti i lavori all’ex Collegio dei Gesuiti, sede della biblioteca comunale e della scuola media Capuana, dove sono stati tolti proprio in questi giorni i ponteggi alla facciata esterna, e alla pinacoteca comunale di via Monte, dove i lavori sono praticamente finiti e si attende, invece, solo un definitivo accordo tra ufficio tecnico e impresa su alcune prescrizioni. http://robertpalermo.blogspot.com/

L'aggiudicazione della gara nel settembre del 2005 da Giornale di Sicilia - Edizione 9 settembre:

Il consorzio Kairos di Siracusa vince il sorteggio e si aggiudica per 587 mila euro i lavori di riqualificazione del centro storico. L’impresa aveva presentato lo stesso ribasso della Co.an.to. di Partinico, pari al 24,19 per cento, per cui era stato necessario per l’ufficio Gare procedere al sorteggio fra le due offerte identiche. Si partiva da una base d’asta di 799 mila euro. In tutto 39 le offerte e 2 le ditte escluse in fase di gara. “Piazza Armerina, centro storico: i luoghi della cultura”, questo il nome del piano di rilancio del patrimonio architettonico presentato dall’ufficio Tecnico comunale e finanziato dalla Regione Siciliana. Tre le strutture coinvolte dalla ristrutturazione. L’ala settentrionale dell’ex convento di Trinità, risalente al XVII secolo, palazzo Starrabba, residenza nobiliare del XIX secolo, e l’ex collegio seicentesco dei Gesuiti, sede della biblioteca comunale. Saranno rispettivamente destinati a sede della pinacoteca comunale, palazzo della Cultura e biblioteca ed archivio comunale. Per l’ex collegio dei Gesuiti si procederà alla sistemazione del chiostro, dell’atrio e della piazzetta antistante l’ingresso principale. L’intervento su Palazzo Zuccarello, invece, prevede l’eliminazione del controsoffitto in canne e gesso, la sostituzione con solai in legno ed acciaio, il consolidamento dei muri perimetrali e la realizzazione dei pavimenti con mattoni in gres porcellanato. Sostituiti anche impianto elettrico, riscaldamento e corpi illuminanti. Per l’ex convento di Trinità, infine, nuovo sistema antintrusione, pavimenti da rifare e moderni corpi illuminanti. All’impresa vincitrice della gara dovranno bastare 15 mesi per portare a compimento la ristrutturazione dei tre siti.

Ed invece sono passati tre anni. Perchè tutto questo tempo e per responsabilità di chi? Adesso occorre rispolverare tutta la vicenda e capire cosa sia successo negli ultimi 10 mesi. Anche perchè sembrerebbero esserci novità di un certo rilievo.

Ad un certo punto sembrava che si stesse chiudendo l'accordo per 250 mila euro tra ente e privato.
L’amministrazione comunale alla data della stipula del contratto con la Kairos, infatti, non aveva ancora completato le procedure di acquisizione dell’immobile privato, costituito da tre piani e 534 metri quadri di superficie complessiva. L’impresa finora ha completato le altre due opere del progetto, quella della pinacoteca e quella della biblioteca comunale. Sul valore dell’immobile si erano incrociate tre diverse perizie di stime: quello del dicembre 2006 dell’Agenzia del Territorio per 169 mila euro, quello del privato del luglio 2007 per 310 mila euro e la perizia di stima dell’ufficio tecnico comunale che quantificava il valore di mercato in 280 mila euro. Alla somma concordata si è arrivati rispolverando una delibera del consiglio comunale del 1978 con la quale è stato applicato un incremento del 30 per cento ad una precedente stima di 202 mila euro.

Il palazzo non sarà acquistato, quindi, i lavori, forse, saranno completati, ma su un edificio diverso da quello originario.

Grave crisi idrica in atto. "Dai pozzi comunali solo 32 litri al secondo", spiegano da Acquaenna

PIAZZA ARMERINA. Grave crisi idrica in atto in città, con Siciliacque che sta inviando dalla diga Ancipa alla città dei mosaici solo 14 litri di acqua al secondo da diversi giorni. Uno dei minimi storici mai raggiunti da anni. Dato confermato da Acquaenna, la società che gestisce il servizio idrico integrato. Gli otto pozzi comunali, invece, come riferiscono dalla stessa società, pur essendo in funzione non portano più di 32 litri al secondo di acqua. In tutto, quindi, circa 46 litri al secondo contro i 75 litri al secondo che sarebbero necessari in questo periodo.

Aloi: "Occorrono controlli sulla gestione e distribuzione dell'acqua nei quartieri".

PIAZZA ARMERINA. “Occorre predisporre dei servizi di controllo sulla gestione e distribuzione dell’acqua nei quartieri della nostra città da parte di Acquaenna, al fine di poter assicurare, con una più efficiente distribuzione, l’acqua a tutti i cittadini”. A chiederlo, con una nota inviata al sindaco Carmelo Nigrelli e al presidente del consiglio comunale, calogero Centonze, il difensore civico Pino Aloi. http://robertpalermo.blogspot.com

Valutazioni contrastanti sulla Fiera di Settembre. Cimino (Cobas): "Un Flop". Ribilotta: "E' andata bene"

PIAZZA ARMERINA. Per l’assessorato al Commercio un buon successo di visitatori, per i Cobas Commercio un vero e proprio “flop”. La fiera di settembre dei tre giorni, svoltasi fuori città, all’area ex Siace, divide ancora l’amministrazione comunale e gli ambulanti. Almeno nei giudizi. “Il dato di 8 mila visitatori diffuso dall’assessorato per un evento del genere dimostra come si sia trattato di un flop, si tratta di una cifra che si realizza in un normale mercato del giovedì mattina, se la fiera si fosse tenuta in città ci sarebbero state il triplo delle presenze”, spiega l’ambulante Salvatore Cimino, responsabile dei Cobas Commercio. “Dall’esperienza all’area ex Siace sono emersi elementi molto positivi tali da incoraggiarci ad andare avanti in questa direzione anche il prossimo anno”, afferma Teodoro Ribilotta, assessore al Commercio, il quale comunica come l’incasso per i posti pagati dagli operatori è stato di 20 mila euro, mentre sarebbero stati 120 i posteggi assegnati e pagati. http://robertpalermo.blogspot.com

Il 30 settembre la gara per assegnare il servizio di accalappiamento dei cani. Ma tre mesi con le mani in mano sono troppi.

PIAZZA ARMERINA. Partita una nuova gara per l’affidamento del servizio di accalappiamento e custodia dei cani randagi del territorio armerino. Ad indire la procedura per l’assegnazione del servizio il Comando della Polizia municipale, il quale conta a breve di poter disporre di un nuovo interlocutore con cui affrontare il problema del randagismo in città. “Entro settembre avremo affidato il servizio di accalappiamento, stiamo cercando una ditta che sia più vicina al nostro territorio rispetto a quella precedente in provincia di Caltanissetta”, spiega il comandante Patrizia Alessi. Il 30 settembre la gara per l'assegnazione del servizio. Ma tre mesi sono troppi per tentare di risolvere il problema di 10 cani randagi che mettono in ostaggio un quartiere. http://robertpalermo.blogspot.com/

Gli episodi di violenza continuano
Tre cani rimasti stecchiti davanti agli occhi dei bambini che li portavano a passeggio, dopo aver ingerito polpette avvelenate in contrada Fratulla. Ed una battuta da caccia bloccata all’ultimo minuto sempre nella stessa zona per altri bocconi avvelenati destinati ai cani dei cacciatori. I nuovi episodi hanno portato all’apertura di un’indagine da parte del commissariato, con il sequestro di alcuni campioni e l’invio per l’esame all’ufficio Veterinario del distretto sanitario della città dei mosaici. E ci sarebbe un sospetto sul quale si stanno concentrando le indagini in questi ultimi giorni. Il caso più grave è capitato qualche giorno fa. Una famiglia con bambini piccoli, a passeggio con i propri cani, ha dovuto assistere ad una scena drammatica. I quattro zampe sono incappati in alcuni bocconi “succulenti”, li hanno assaggiati e per loro non c’è stato nulla da fare. Colti da improvviso malore si sono accasciati tra i latrati di dolore, sotto gli occhi degli increduli proprietari. Poi un nuovo episodio è capitato ad un cacciatore con il suo cane, il quale ha rischiato grosso. Infine, domenica pomeriggio, il caso che ha portato all’apertura dell’indagine vera e propria. L’ispettore di polizia Salvatore Giunta, cacciatore per passione, si trovava con alcuni amici ad una battuta di conigli, proprio in contrada Fratulla, quando si è accorto della presenza sul terreno di quelli che sono apparsi subito come alcuni bocconi avvelenati. La battuta di caccia è stata immediatamente sospesa, con l’allerta lanciata agli altri cacciatori presenti nell’area, ed i cani sono stati legati per ragioni di sicurezza. In tutto sono state tre le polpette “sospette” sottoposte a sequestro dall’ispettore di polizia e inviate all’ufficio Veterinario per le analisi. Dal Giornale di Sicilia - Edizione del 10 settembre

lunedì 15 settembre 2008

A rischio fondi del Pit 11 sull Villa Romana? Allarme lanciato da Fioriglio che chiede convocazione urgente del consiglio comunale

PIAZZA ARMERINA. “Il cantiere relativo ai lavori della Villa Romana, riguardante il finanziamento del Pit, potrebbe essere chiuso senza portare a termine i lavori progettati, se la direzione de lavori entro la fine del mese di ottobre non presenterà il rendiconto finale dei lavori all’assessorato regionale competente, si perderanno i relativi finanziamenti”. A lanciare l’allarme, in un’interrogazione consiliare inviata al sindaco Carmelo Nigrelli e al presidente del consiglio comunale, Calogero Centonze, il consigliere indipendente Basilio Fioriglio, il quale chiede immediatamente la convocazione del consiglio comunale, attraverso un preventivo passaggio in conferenza dei capigruppo. http://robertpalermo.blogspot.com

domenica 14 settembre 2008

Crisi idrica. Duro attacco di Mattia a Nigrelli. "Sindaco troppo morbido con Ato Idrico"

PIAZZA ARMERINA. “E’ un sindaco più di equilibrio, formale e non di sostanza: ciò che paventavamo in campagna elettorale si sta realizzando”. Giuseppe Mattia parte all’attacco sul problema acqua. Lo fa attaccando l’amministrazione comunale, a cominciare dal sindaco, accusato dal leader dell’Mpa di avere assunto un atteggiamento troppo tenero nei confronti dell’Ato idrico. “Il problema acqua ha assunto toni drammatici. L’intera città – afferma Giuseppe Mattia – è a secco addirittura in alcune zone l’acqua non arrivava da 20 giorni è una vergogna. Chiediamo – continua Mattia – un serio intervento della politica, un’azione forte e concreta che faccia sentire la propria voce all’interno delle stanze dell’acqua enna poiché è una situazione che non può più tollerarsi. Il disagio che l’intera città sta vivendo è al limite della tollerabilità. Per quanto ci riguarda, come partito, faremo tutto ciò che è di nostra competenza ma chiaramente il compito di farsi sentire appartiene all’amministrazione e al sindaco Nigrelli che fino ad oggi, a nostro parere, ha assunto un atteggiamento troppo morbido. Sembra di essere di fronte ad una figura di Sindaco formale e fin troppo tenero. Eppure in campagna elettorale aveva promesso alla città un servizio continuo ed efficiente forse siamo costretti a prendere atto che si è trattato della solita promessa elettorale. Il Primo cittadino – conclude Giuseppe Mattia - da l’impressione di non avere la forza e la voglia di puntare i piedi nelle stanze dei vertici dell’ato idrico per la soluzione definitiva del problema.” La nota stampa dell’ex candidato sindaco Giuseppe Mattia continua: “Purtroppo per la città, il rischio di trovarsi di fronte ad un Sindaco prestato al servizio della politica per garantirne gli equilibri fragili sembra prendere forma giorno dopo giorno. Oggi la città ha bisogno di una figura determinata al servizio della gente che affronti di petto tutte le emergenze che la città sta vivendo.” http://robertpalermo.blogspot.com/

sabato 13 settembre 2008

"Walking with Wine" tra i migliori rossi della Sicilia. L'enoturismo sceglie Piazza come base stagionale.


PIAZZA ARMERINA. Un tour tutto dedicato al vino per le principali località siciliane, scegliendo la città dei mosaici per cinque giorni come base di appoggio per un gruppo di 12 turisti provenienti dall’Inghilterra. Si chiama “Walking with Wine”, un pacchetto turistico che concentra i suoi itinerari tra i vitigni e le cantine della Spagna del nord e la Sicilia, creato da una donna inglese, residente in Spagna, ma con un grande amore per la Sicilia. Si chiama Jenny Siddall, ha avuto al seguito 12 turisti inglesi di recente e si muove ormai con una certa padronanza nella città dei mosaici. “Siamo stati sull’Etna ed abbiamo assaggiato i vini della scorsa annata”, spiega Jenny, la quale conosce tutte le più importanti etichette del buon vino isolano e le fa assaggiare puntualmente a tutti i componenti del suo gruppo. Non senza spiegarne il contesto storico, geografico e culturale di riferimento. Inglese di Rutland nel centro della Gran Bretagna, laureata in lingue parla correntemente italiano, spagnolo, francese e naturalmente inglese. Da 10 anni si occupa di turismo enogastronomico, dopo aver studiato enologia in Spagna dove si è trasferita dal 2005, iniziando per conto proprio l'attività di tour operator proponendo la visita delle cantine del nord della penisola iberica, nella regione della Rioja, dove si produce il vino più importante di tutta la Spagna. “Sono arrivata per la prima volta in Sicilia e a Piazza Armerina nel 2007, in vacanza, innamorandomi in particolar modo della vostra città, decidendo di avviare la stessa attività anche qui”, aggiunge. Non solo la città base di appoggio, ma anche un gruppo di amici “stabile”, con il quale la Siddall ha stretto una duratura amicizia. “Si tratta di turisti alla ricerca di un tour diverso dal solito, vivono un più stretto rapporto con il territorio e la gente che vi abita, ne apprezza le tradizioni e la cultura e se ne innamora, proprio come capitato a Jenny”, spiega Totò Sapone, amico della Siddall, mentre mostra il sito internet www.walkingwithwine.co.uk della piccola compagnia spagnola a conduzione familiare. Sul sito c’è anche una scheda proprio sulla città dei mosaici, scelta dal tour operator come tappa fissa di quelli che si possono considerare veri e propri pellegrinaggi del vino tra le cantine dell’isola. Un turismo di nicchia verso il quale una piccola parte della città sembra pian piano scommettere negli ultimi anni. http://robertpalermo.blogspot.com/
Curiosità
A proposito di Eno...turismo
Venerdì due turisti tedeschi si trovano a Piazza Armerina, ma non sanno in che modo recarsi alla Villa Romana del Casale. Non un taxi, non un pullman, non un'auto da noleggiare. Alla fine si rivolgono alla Compagnia dei carabinieri. Qui si trovano di fronte più di un militare, il quale si fa in quattro con il telefono ed in un batter d'occhio ottiene l'arrivo di un pullman per i due visitatori, i quali in questo modo raggiungono e visitano la Villa Romana. Ebbene, questa mattina, bottiglia di vino in una mano, bigliettino nell'altra, i due turisti hanno voluto dimostrare la loro riconoscenza presentandosi al Comando Compagnia di via Gabriele D'Annunzio e consegnando la bottiglia. Non prima di essere riusciti a conversare telefonicamente con il carabiniere. "Auguri te per futuro", ha detto il tedesco.

Piccoli immobili e terreni agricoli della San Giuseppe dal valore di 350 mila euro. "Saranno messi in vendita all'asta", dice il commissario.

PIAZZA ARMERINA. Garage, piccoli locali, appartamenti e terreni agricoli per un valore complessivo di circa 350 mila euro. A tanto ammonterebbe il patrimonio della Casa di Riposo San Giuseppe. “Questo pacchetto di piccoli immobili e terreni per 350 mila euro di valore sarà messo in vendita attraverso un’asta pubblica”, annuncia il commissario Pino Pappalardo. http://robertpalermo.blogspot.com

venerdì 12 settembre 2008

Consiglio comunale il 19 settembre sul problema idrico.Ma i nostri pozzi in che condizione sono? La portata complessiva sarebbe di 63 litri al secondo

Indicazione dei pozzi comunali e relativa portata:

Villa Garibaldi portata litri al secondo 08
Contrada Bellia pozzo n. 1 lt/sec. 15
Contrada Bellia pozzo n. 2 lt/sec. 10
Contrada Bellia pozzo n. 3 lt/sec. 08
Contrada Bellia pozzo n. 4 lt/sec. 05
Contrada Bellia pozzo n. 5 lt/sec. 05
Contrada Ingarronato pozzo n. 1 lt/sec. 09
Contrada Ingarronato pozzo n. 1 Bis lt/sec. 03

Totale 8 pozzi comunali con una portata di lt/sec. 63

Prima valutazione: i dati comunali di cui sopra sono coincidenti con quelli di Acquaenna? Lo verificheremo.

Quale è la condizione di questi pozzi, quanti sono in funzione e quanta acqua attingono dal sottosuolo? Se non sono funzionanti, o funzionanti solo in parte, cosa si sta facendo per migliorare la situazione attuale e renderli pienamente operativi. Se funzionassero tutti a regime la città si potrebbe emancipare dalle continue riduzioni di acqua messe in pratica dall’Ancipa e da Siciliacque. La società Acquaenna deve rispondere a tutte queste domande in consiglio comunale, i rappresentanti politici in aula, ma anche e soprattutto i nostri amministratori devono fare il punto su questo aspetto, esigere impegni chiari e garantire alla città l’autosufficienza idrica. Si formi subito una commissione consiliare speciale con il compito di visitare, valutare e relazionare sui singoli pozzi comunali e poi riferire alla popolazione. http://robertpalermo.blogspot.com

Il 19 settembre vi sarà un consiglio comunale sul problema della rete idrica, chiesto dagli otto consiglieri del centrodestra.

Non dimentichiamo, poi, che esistono sorgenti d'acqua sotto la delegazione comunale di via Generale Ciancio, in via Piave e all'Itis. Acqua in grande abbondanza che, secondo quanto emerso da un dialogo tra ufficio tecnico e una commissione consiliare, verrebbe gettata in modo periodico, ma con una certa frequenza, nelle fognature, da una pompa di accumulo e scarico.

Scienze Infermieristiche. Il pericolo chiusura a Piazza sembra scongiurato, ma occorre mantenere alta la guardia.

PIAZZA ARMERINA. “Scienze Infermieristiche rimarrà sia a Piazza Armerina che a Enna, e l’Ausl continuerà a dare il proprio contributo in termini finanziari, organizzativi e di risorse umane”. Così il dirigente generale dell’Ausl 4 di Enna, Francesco Iudica, sul corso di laurea in Scienze Infermieristiche, presente sia al corpo F dell’ospedale Chiello che nella offerta formativa dell’università Kore di Enna a partire da quest’anno. “Ci saranno una classe di studenti a Piazza Armerina e una a Enna, Ausl e Comune continueranno a versare 50 mila euro all’anno di contributo”, aggiunge Iudica, il quale ha tenuto contatti in queste settimane con l’amministrazione comunale piazzese e con i rettori dell’università Kore di Enna e dell’ateneo di Messina. Saranno i numeri delle iscrizioni e le frequenze a stabilire se la doppia sede potrà continuare a rimanere una realtà. Alcune settimane fa una lettera proveniente propria dall’Ausl aveva creato una qualche apprensione sull'esistenza del corso a Piazza. L'assessorato comunale alla Pubblica istruzione conferma che si va nella direzione di confermare il corso anche in città, con un imminente tavolo tecnico el quale si dovranno definire i particolari della "coesistenza" tra le due classi, quella ennese e quella piazzese. http://robertpalermo.blogspot.com

giovedì 11 settembre 2008

Rendiconto 2007. Avanzo di 2 milioni e 800 mila euro. Ma spendibile solo un terzo. Scimone: "Buona salute finanziaria dell'ente"

PIAZZA ARMERINA. Avanzo di amministrazione di 2 milioni e 800 mila euro per le casse comunali. Ma solo poco più di un terzo sarà utilizzabile per gli investimenti. Questo quanto emerge dalla relazione del servizio Finanziario, allegata all’approvazione del Rendiconto di gestione per il 2007. “In definitiva dall’analisi della gestione del 2007 è evidente la buona salute finanziaria dell’ente”, spiega Rosario Scimone, responsabile del servizio Economico e Finanziario alla fine della relazione.
Avanzo 2 milioni e 833 mila euro:
505 mila euro (vinvolati), entrata futura e accantonata. “Essendo somma che deve essere rimborsata dalla società Acquaenna si ritiene difficilmente riscuotibile a breve termine e pertanto si accantona in via prudenziale la somma che verrà successivamente utilizzata, tenendo conto dell’effettiva riscuotibilità”, spiega la relazione.
310 mila euro (vincolati), crollo del muro della chiesa di Santa Maria dell’Itria. Incerto se vi sarà o meno un effettivo finanziamento di queste spese da parte della Regione Siciliana. “Pertanto si ritiene di dover accantonare tale somma fino al ricevimento del decreto di finanziamento da parte della Protezione civile o degli organi preposti”, recita la relazione.
331 mila euro (vincolati), e quindi non utilizzabili, per il cosiddetto “Ici Convenzionale”. Si tratta di fondi che solo in via presuntiva, almeno per ora, entreranno nelle casse comunali come conseguenza della possibilità di far pagare l’Ici anche ai fondi rurali.
575 mila euro (vincolati) sono investimenti pregressi già vincolati.
Avanzo spendibile: 1 milione e 110 mila euro.

In base a quanto previsto dalla normativa tale somma può essere utilizzata sia per la copertura di debiti fuori bilancio che per il riequilibrio e per nuovi investimenti.

Una buona notizia anche per la precedente amministrazione, guidata per tutto il 2007 dall’ex sindaco Maurizio Prestifilippo, la quale, quindi, lascia in eredità alla nuova amministrazione, diretta da due mesi dal sindaco Carmelo Nigrelli, un assetto finanziario sano.

Chi nel 2007 all'interno del centrosinistra ha più volte denunciato in aula il rischio di sforamento del Patto di Stabilità deve rivedere le proprie posizioni storiche?
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mercoledì 10 settembre 2008

Vitali si dimette dal gruppo consiliare del Pd per la polemica con Grillo?


PIAZZA ARMERINA. Pare che Vitali si voglia dimettere dal gruppo consiliare del PD. Non gradisce la presa di posizione di Pino Grillo che non vuole andare alla 5 commissione, ma alla 4° quella della solidarietà sociale. http://robertpalermo.blogspot.com/
L'aneddoto della formazione delle commissioni consiliari è abbastanza simpatico. In un foglio è tutto deciso, poi arriva un consigliere comunale e decide di cambiare la propria posizione da una commissione all'altra, e questo sconvolge i piani di un altro consigliere, poi si rimette mano al foglio, e nel frattempo tra un cambiamento e l'altro un altro consigliere viene rimosso da una commissione sulla quale c'era l'accordo.
Vedremo se al prossimo consiglio comunale ci sarà una dichiarazione di indipendenza o meno. L'indiscrezione è autorevole. Attendiamo di essere smentiti. Se dovesse arrivare lo strappo si tratterebbe del terzo autogol di rilievo del Pd in aula. Se poi ci vogliono convincere del fatto che litigare per un posto in commissione rientra nella normale dialettica di un partito facciano pure. Comunque in questo momento due consiglieri comunali si trovano fuori dalle commissioni consiliari.

martedì 9 settembre 2008

Qualche tensione nel Pd per un posto in commissione? Non escluse sorprese al prossimo consiglio comunale


PIAZZA ARMERINA. Tensioni politiche nel partito Democratico legate ad un posto nelle commissioni consiliari. Un consigliere del Pd si è dimesso dalla commissione Sport, spettacolo e turismo e chiede di essere inserito nella commissione Servizi Sociali. Ma la sua posizione si scontra con quella di un altro consigliere “democratico”. E il rischio che la corda per qualcuno possa rompersi è dietro l’angolo. Ad essersi dimesso dalla V commissione consiliare, in polemica con la sua stessa maggioranza, era stato il consigliere Pino Grillo, esponente del partito Democratico. Grillo ha fatto pervenire agli uffici comunali una nota scritta nella quale comunica la decisione, pur ringraziando i colleghi per la commissione che gli era stata riservata. L’esponente politico aveva fin dall’inizio chiesto di poter essere inserito nella IV commissione consiliare, Commercio e Servizi sociali. Poi il foglio con il quadro generale delle commissioni era stato “rivisto”. Per entrare nella IV commissione Grillo dovrebbe prendere il posto di uno dei tre attuali colleghi “democratici” inseriti nella commissione Commercio, vale a dire Filippo Vitali, il quale non sembrerebbe intenzionato a cedere il suo posto e non avrebbe gradito molto la vicenda. Non esclusi colpi di scena in aula al prossimo consiglio comunale. Compresa l’ipotesi di una dichiarazione di indipendenza. http://robertpalermo.blogspot.com/

lunedì 8 settembre 2008

Il presidente Centonze chiede relazione agli uffici per fare il punto in materia di fiere. "Non appena riceverò la relazione convocherò l'aula"


PIAZZA ARMERINA. Una relazione degli uffici Commercio e Tecnico sulla fiera, per chiarire le competenze e lo stato attuale, i criteri di individuazione dell'area, le spese da effettuare e il progetto in corso per migliorare l’ex Siace. A chiederla il presidente del consiglio comunale, Calogero Centonze, al termine della conferenza dei capigruppo nella quale sono state ascoltate le delegazioni sindacali sulla fiera di settembre collocata all’interno dell’area ex Siace. “Non appena avrò ricevuto la relazione sul mio tavolo la porterò a conoscenza della conferenza dei capigruppo e l'inserirò all'ordine del giorno del consiglio comunale successivo”, spiega il presidente Centonze. “In questo modo potremo avere una visione chiara e complessiva di tutto il problema e capire eventualmente come muoverci”, aggiunge il presidente dell’aula. http://robertpalermo.blogspot.com/

domenica 7 settembre 2008

Emergenza Rifiuti. Il presidente del Tar Vincenzo Zingales "congela" il commissariamento del Comune da parte dell'Arra

PIAZZA ARMERINA. Il tribunale amministrativo regionale di Catania “congela” il commissario ad acta Giuseppe Di Franco, inviato dall’Agenzia regionale dei rifiuti, accogliendo la richiesta di sospensiva avanzata dall’amministrazione comunale. Provvedimento provvisorio e urgente assunto dal presidente della prima sezione staccata del Tar etneo, Vincenzo Zingales, “tenuto conto del grave pericolo di dissesto finanziario cui andrebbe incontro il Comune ricorrente ove venisse portato ad esecuzione il prelievo forzoso delle somme disposto dall'Arra” per alleviare l’emergenza rifiuti. Il 25 settembre sarà la stessa sezione in seduta collegiale, alla presenza quindi del presidente e degli altri due consiglieri, a confermare, come sembrerebbe prevedibile a questo punto, o bocciare il decreto con cui è stata concessa la sospensiva. Per il merito si dovrà aspettare ancora. L’Agenzia regionale per i Rifiuti e le Acque, dopo una discutibile diffida inviata al Comune, nella quale venivano richieste in soli due giorni di tempo una serie di provvedimenti urgenti per affrontare l’emergenza rifiuti legata alla mancanza totale di liquidità da parte dell’Ato Rifiuti, inviò a luglio un commissario ad acta tra gli uffici comunali per decidere in modo coattivo. Commissariamento dopo qualche giorno impugnato davanti al Tar di Catania dalla giunta guidata dal sindaco Carmelo Nigrelli, assistita dall’avvocato Pietro De Luca. Tra gli interventi programmati dall’Arra vi era anche quello di prelevare delle somme dal bilancio comunale. “La rilevante somma che verrebbe sottratta all’ente ne determinerebbe il dissesto finanziario, impedendo il perseguimento dei fini istituzionali in favore della popolazione e persino il pagamento degli stipendi ai dipendenti o delle rate dei mutuo”, aveva spiegato l’avvocato De Luca nell’istanza cautelare di sospensione dell’efficacia del commissariamento. E visto il rischio di totale paralisi della macchina comunale il presidente del tribunale amministrativo non ha potuto fare altro che bloccare l’operatività del provvedimento. Dal Giornale di Sicilia - Edizione 5 settembre http://robertpalermo.blogspot.com/

venerdì 5 settembre 2008

La Guardia di Finanza su delega della Procura ennese apre inchiesta sul "tesoretto" della Villa Romana. L'indagine parte dall'esposto di 5 consiglieri

PIAZZA ARMERINA. Finisce sotto inchiesta il capitolo 5000 del bilancio comunale e l’uso dei proventi della Villa Romana del Casale, per il 30 per cento spettanti alle casse comunali. La Procura della Repubblica di Enna avrebbe aperto un fascicolo in seguito all’esposto di cinque consiglieri comunali risalente al gennaio di quest’anno. Due ispettori della Guardia di Finanza, ieri mattina, su delega della Procura del Tribunale di Enna, si sono recati presso gli uffici comunali dell’atrio Fundrò per ascoltare alcuni esponenti politici. Le Fiamme Gialle hanno sentito come persone informate dei fatti gli autori dell’esposto, raccogliendo sommarie informazioni. Ad essere ascoltati, dalle 11 alle 13, al secondo piano della delegazione comunale dell’atrio Fundrò, i due consiglieri Giuseppe Capizzi e Giuseppe Falcone, e i due assessori Teodoro Ribilotta e Lillo Cimino, quest’ultimi due ai tempi dell’esposto consiglieri comunali, tutti firmatari del documento che ha fatto scattare l’indagine. E dovrà essere sentito anche il quinto firmatario dell’esposto, l’allora consigliere Salvatore Manuella, impossibilitato per precedenti impegni ieri mattina a raggiungere gli ex colleghi al palazzo comunale. I quattro avrebbero, secondo indiscrezioni, confermato il contenuto dell’esposto, inviato tanto alla Procura della Repubblica di Enna quanto alla Procura Generale della Corte dei Conti di Palermo. Sotto la lente di ingrandimento della magistratura le delibere di giunta comunale del 2007 con le quali il Comune, con il nulla osta del Museo regionale archeologico Villa Imperiale del Casale, attinse al capitolo 5000 per finanziare tutta una serie di iniziative culturali, musicali e sportive tra il maggio e il settembre del 2007. “Iniziative ed attività che nulla hanno a che vedere con la manutenzione e la promozione della Villa Romana del Casale”, hanno affermato i consiglieri nell’esposto dello scorso gennaio. Proprio la polizia giudiziaria ha chiesto ai quattro di riferire eventuali circostanze utili ai fini delle indagini, ulteriori rispetto a quelle accennate nell’esposto. Consiglieri e assessori avrebbero indicato agli inquirenti le delibere sulle quali hanno chiesto un approfondimento giudiziario sull’uso dei fondi della Villa: quella su una gara podistica, sull’Infiorata e su un concerto di musica leggera. Bocche cucite e massimo riserbo da parte dei due ispettori a conclusione delle due ore di audizione. Una prima fase “esplorativa” dell’indagine nella quale non sarebbero presenti iscritti nel registro degli indagati. E nei prossimi giorni altri autorevoli esponenti politici potrebbero essere ascoltati sulla vicenda, sempre come persone informate sui fatti. Le modalità di spesa del “tesoretto” della Villa Romana, come spesso viene definito, hanno sempre alimentato dure prese di posizione. La vicenda legata all’uso dei fondi, però, per la prima volta si sposta dal piano della polemica politica, anche rovente, a quello dell’indagine giudiziaria. La stessa Procura Generale presso la Corte dei Conti verrà informata dell’indagine e dei suoi eventuali sviluppi dall’autorità giudiziaria ennese, con la possibilità di apertura di un fascicolo di indagine suppletivo concentrato sulle sole eventuali responsabilità contabili legate alla vicenda. Dal Giornale di Sicilia - Edizione del 5 settembre 2008

“Non abbiamo fatto che ribadire alla polizia giudiziaria quanto abbiamo asserito nell’esposto depositato alla Procura, secondo noi alcune spese hanno rappresentato un uso illegittimo dei soldi della Villa Romana”, spiega Giuseppe Falcone, all’uscita del palazzo comunale, subito dopo essere stato ascoltato dalle Fiamme Gialle come persona informata sui fatti. “Ad esempio nel 2007 per una gara podistica sono stati spesi più di 30 mila euro di fondi con il 30 per cento degli incassi della Villa, quest’anno solo poco più di mille euro”, aggiunge Falcone.“Ho confermato agli ispettori della Guardia di Finanza quanto scritto nella denuncia, il capitolo 5000 mila non andava usato in quel modo”, afferma un altro firmatario dell’esposto, Lillo Cimino

Villa Romana. Delibere e Tesoretto
Le delibere di spesa del 2007 con i soldi della Villa e la pipì dei turisti

Con il “tesoretto” della Villa Romana nel 2007 si sono finanziati 95 mila euro l’estate armerina, 32 mila euro la gara podistica, 53 mila euro l’Infiorata, 30 mila euro l’accordo con la rivista Kalos, 40 mila euro circa le spese vive per il concerto di Lucio Dalla. In tutto circa 250 mila euro. Utilizzo legittimo o illegittimo dei fondi della Villa? Saranno i magistrati, adesso, a deciderlo, valutando la presenza o meno di fatti penalmente rilevanti. A far esplodere la polemica politica, però, in quei mesi, tra il maggio e il settembre dekll'anno scorso, fu il fatto che nel frattempo i servizi igienici chimici alla Villa Romana continuarono a non arrivare, se non ad agosto inoltrato, quando già molti turisti si erano “arrangiati” in altro modo durante i precedenti mesi estivi. Insomma l’accusa politica rivolta alla giunta fu quella di pensare più alle “feste” che alle esigenze concrete dei turisti.Gli introiti della Villa del 2007 e le tre fette di tortaLa fetta di torta degli incassi mediamente spettante alle casse comunali ogni anno si aggira sui 400 mila euro. I dati 2007 hanno fatto registrare un incasso totale alla biglietteria del sito archeologico di 1 milione e 357 mila euro. Tre le fette della torta: il 55 per cento, pari a 746 mila euro, spettante alla Regione, il 15 per cento, pari a 203 mila euro, all’ufficio dell’Alto Commissario per la Villa Romana, e il 30 per cento, pari a 407 mila euro, spettante appunto al Comune
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mercoledì 3 settembre 2008

La politica locale cancella dalla propria agenda l'università armerina. Addio Formazione di Operatori Turistici. Non si accettano nuove matricole.


PIAZZA ARMERINA. Una sessantina di diplomati chiedono di iscriversi al corso di laurea breve in Formazione di Operatori Turistici di via Cavour. Ma non si accettano nuove matricole. Cala il sipario sull’università armerina. Sarà permesso soltanto agli iscritti al primo e secondo anno di portare avanti il piano di studi nella città dei mosaici. Poi per gli ultimi fuori corso potrebbe essere necessario trasferirsi a Catania per dare gli ultimi esami. La facoltà di Scienze della Formazione dell’università di Catania, dalla quale dipende il corso piazzese, dopo i contenziosi degli ultimi mesi, non vuole più avere rapporti con il Ceu, il consorzio ennese universitario al quale le casse comunali versano sei quote annue da 25 mila euro ciascuna, proprio per contribuire a finanziare l’università armerina. Il consiglio di facoltà etneo ha deciso bloccare le iscrizioni a partire proprio dall’anno accademico 2008/2009. La politica locale, intanto, da parte sua, sembra aver escluso da tempo dalla propria agenda il problema. L’università Kore di Enna ha già presentato al Ministero per l’Università l’offerta formativa del 2008/2009, con la previsione del corso di laurea in Scienze del Turismo, con sede nella città dei mosaici. I rappresentanti del Ceu lo avevano comunicato a maggio in aula ai consiglieri presenti. Ma in via Cavour, ancora, non se ne è accorto nessuno. Il rischio concreto, quindi, è che la città rimanga di nuovo senza università nel giro di un paio di anni. Giornale di Sicilia edizione 3 settembre http://robertpalermo.blogspot.com/

Verso accordo Smedil-Comune. Condono tributario da compensare con indennità di esproprio.

PIAZZA ARMERINA. L’indennità di esproprio dovuta dalle casse comunali alla società Smedil saranno compensati con i crediti vantati dal Comune verso la stessa società in seguito al condono tributario. Autorizzato l’ufficio Patrimonio a “definire amichevolmente” la vicenda, ormai trascinatasi da quasi 15 anni. L’accordo si aggirerebbe sulla compensazione di 38 mila euro. La pratica risale agli inizi degli anni novanta, quando il Comune decide di realizzare i lavori di sistemazione della piazza Caduti sul Lavoro e del collegamento tra l’ex via Chiarandà e la via Torquato Tasso. Per l’esecuzione dei lavori viene occupata una porzione di terreno all’epoca di proprietà della ditta Comace, estesa 1.365 metri quadri. Terreno nel frattempo ceduto nel settembre del 1995 alla società Smedil Prefabbricati. http://robertpalermo.blogspot.com

martedì 2 settembre 2008

Ricorso elettorale di Mattia. La giunta comunale incarica un proprio legale del Foro di Catania per resistere al giudizio davanti al Tar di Catania

PIAZZA ARMERINA. La giunta ha nominato con propria delibera l'avvocato Andrea Scuderi del Foro di Catania per resistere in giudizio contro il ricorso elettorale al Tar di Catania, presentato dal candidato sindaco Giuseppe Mattia con la richiesta di annullamento delle elezioni. L'udienza sarà discussa il 3 dicembre. In corso la valutazione da parte del gruppo consiliare del Pd o di singoli consiglieri sull'opportunità di costituirsi in giudizio. Tutti i consiglieri comunali, infatti, sono giuridicamente "controinteressati" nella vicenda e possono nominare un proprio legale. http://robertpalermo.blogspot.com

Saranno tre i ricorsi in materia elettorale discussi al Tar di Catania il 3 dicembre

PIAZZA ARMERINA. Saranno tre i ricorsi elettorali discussi dal Tribunale amministrativo regionale di Catania all’udienza del prossimo 3 dicembre. Oltre a quello del consigliere uscente Renato Incardona, esponente del Pd, il quale contesta un errore materiale di trascrizione dei verbali, e a quello di Giuseppe Mattia, il candidato sindaco sconfitto per 73 voti, il quale chiede l'annullamento delle elezioni, si registra il ricorso ai giudici amministrativi del candidato Francesco La Delia, candidatosi come consigliere comunale, alle ultime elezioni comunali di giugno, nella lista Piazza Democratica. La Delia, in base ai primi risultati resi noti dall’ufficio elettorale comunale, aveva riportato 88 voti, gli stessi del candidato Filippo Vitali, ritenendo di essere stato eletto proprio per la sua posizione nella lista precedente a quella del collega. Lo stesso La Delia aveva festeggiato la sera sul palco con gli altri eletti e il nuovo primo cittadino. Poi la Sezione elettorale centrale del Tribunale di Enna aveva aggiudicato un voto in più allo stesso Vitali, attribuendogli, quindi, la carica. http://robertpalermo.blogspot.com/

Dai rovi al museo

Dai rovi al museo
Erano state arrotolate e gettate fuori dalla chiesa senza cornice, abbandonate tra i rovi. Adesso un restauro di 36 mila euro, durato ben 9 mesi, le ha riportate al loro originario splendore. Presentate dal settore Beni culturali della Diocesi quattro enormi tele appartenenti alla chiesa di Sant’Andrea, ritrovate cinque anni fa per caso dal parroco Enzo Ciulo. Si tratta di un “Sant’Andrea” del ‘600, “L’Immacolata”, datata 1603, e una “Deposizione”, anch’essa del XVII secolo, e un Sant’Andrea condotto al Martirio.

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali
Sarà la società “Geraci Restauri” di Messina a procedere al restauro del quadro di Sant’Andrea di Avellino, la tela del XVIII secolo che presenta ai piedi del santo la raffigurazione della città, la prima vera fotografia storica del centro abitato piazzese, una sorta di mappa dell’originario agglomerato storico cittadino. La giunta ha affidato l’incarico per 10 mila euro, somma attinta dal fondo di riserva.

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens
In nome della ragione, contro ogni intolleranza e fanatismo: un atto d’accusa, ma soprattutto un invito a riflettere.Hitchens affronta di petto le questioni e, analizzando lacune e incongruenze dei testi “sacri”, spiega ciò che è sotteso a norme e tabù, premi e castighi eterni, proponendo illuminanti esempi storici dai tempi più antichi a oggi. La sua è una serrata difesa della ragione e del laicismo contro la crudeltà resa legittima e “santa” in nome di una fede.

Corrado Augias e Vito Mancuso

Corrado Augias e Vito Mancuso
Credenti cattolici e atei razionalisti si sfidano a duello

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins
Il biologo ed evoluzionista Richard Dawkins torna sul tema da sempre al centro dei propri studi: l’ateismo. E lo fa con un saggio dall’obiettivo esplicito: dimostrare l’inesistenza di quel Creatore a cui tutte le religioni, e in particolare i tre monoteismi, fanno riferimento. Già il provocatorio titolo, L’illusione di Dio, racchiude il nucleo delle argomentazioni di Dawkins: l’esistenza di un Creatore è un presupposto dogmatico, una verità indiscutibile in quanto “sacra”, ma non dimostrabile in alcun modo