mercoledì 30 gennaio 2013

Piazza Armerina. L'imprenditrice colpita da un'intimidazione: "Mi sento isolata dal sistema politico e creditizio"

“Quelli come me che non sono mai andati dal politico di turno rischiano di rimanere isolati, io mi sento isolata da un sistema creditizio e politico che continua a non favorire la crescita”. L’imprenditrice Maria Concetta Cammarata, titolare della ditta di calcestruzzo presa di mira dal gesto intimidatorio, si sente molto “scombussolata” per quanto accaduto, anche perché episodi simili non ne aveva mai subiti prima. “Altri atti di questo genere non ne ho avuti, questo è un settore a rischio, si sa, ma è da 16 anni che ci lavoriamo e minacce non ne avevamo mai subite”, spiega Cammarata, presidente regionale di Donne Impresa Confartigianato e proprio per questo abituata ad avere una visione d’insieme della realtà imprenditoriale siciliana. “La nostra è una terra culturalmente non votata alla giustizia sociale, c’è chi non può e non vuole concorrere in modo civile sul mercato, siamo ancora radicati all’idea di dover andare dal politico di turno, io non l’ho mai fatto, lo posso dire ad alta voce e forse sconto... proprio questo, oltre al fatto che il sistema creditizio favorisce sempre i soliti, abbiamo politici che continuano a mantenere questo sistema che andrebbe cambiato”, dice. “Non credo che tutto questo sia normale, sappiamo tutti cosa succede e non capisco perchè dobbiamo fare finta di niente, questa catena va spezzata”, aggiunge, sottolineando di sentire vicine alcune istituzioni, ma lontane altre. Insomma l’imprenditrice sembra di temere più il sistema che non favorisce chi vuole lavorare nella legalità che il gesto intimidatorio in quanto tale. Una sensazione di isolamento che finirebbe per ridurre le fette di mercato potenziali. “La ribellione deve venire da ognuno di noi, con le nostre azioni quotidiane, privilegiando la meritocrazia”, conclude, ancora molto scossa per il colpo d’arma da fuoco fatto esplodere da ignoti ai danni di una betoniera della sua azienda. E chiarisce: “Un gesto legato alla mia attività imprenditoriale, non certo alla mia azione sindacale, questo mi sembra scontato”. Roberto Palermo (Giornale di Sicilia - 25 gennaio 2013)
 
L'indagine:

Dai rovi al museo

Dai rovi al museo
Erano state arrotolate e gettate fuori dalla chiesa senza cornice, abbandonate tra i rovi. Adesso un restauro di 36 mila euro, durato ben 9 mesi, le ha riportate al loro originario splendore. Presentate dal settore Beni culturali della Diocesi quattro enormi tele appartenenti alla chiesa di Sant’Andrea, ritrovate cinque anni fa per caso dal parroco Enzo Ciulo. Si tratta di un “Sant’Andrea” del ‘600, “L’Immacolata”, datata 1603, e una “Deposizione”, anch’essa del XVII secolo, e un Sant’Andrea condotto al Martirio.

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali
Sarà la società “Geraci Restauri” di Messina a procedere al restauro del quadro di Sant’Andrea di Avellino, la tela del XVIII secolo che presenta ai piedi del santo la raffigurazione della città, la prima vera fotografia storica del centro abitato piazzese, una sorta di mappa dell’originario agglomerato storico cittadino. La giunta ha affidato l’incarico per 10 mila euro, somma attinta dal fondo di riserva.

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens
In nome della ragione, contro ogni intolleranza e fanatismo: un atto d’accusa, ma soprattutto un invito a riflettere.Hitchens affronta di petto le questioni e, analizzando lacune e incongruenze dei testi “sacri”, spiega ciò che è sotteso a norme e tabù, premi e castighi eterni, proponendo illuminanti esempi storici dai tempi più antichi a oggi. La sua è una serrata difesa della ragione e del laicismo contro la crudeltà resa legittima e “santa” in nome di una fede.

Corrado Augias e Vito Mancuso

Corrado Augias e Vito Mancuso
Credenti cattolici e atei razionalisti si sfidano a duello

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins
Il biologo ed evoluzionista Richard Dawkins torna sul tema da sempre al centro dei propri studi: l’ateismo. E lo fa con un saggio dall’obiettivo esplicito: dimostrare l’inesistenza di quel Creatore a cui tutte le religioni, e in particolare i tre monoteismi, fanno riferimento. Già il provocatorio titolo, L’illusione di Dio, racchiude il nucleo delle argomentazioni di Dawkins: l’esistenza di un Creatore è un presupposto dogmatico, una verità indiscutibile in quanto “sacra”, ma non dimostrabile in alcun modo