lunedì 7 luglio 2008

Matrimoni al minimo storico negli ultimi dodici anni in città

PIAZZA ARMERINA. Matrimoni al minimo storico nella città dei mosaici negli ultimi dodici anni. Un calo nel 2007 rispetto alla crescita fatta registrare nel 2006. A diminuire, con una riduzione del 20 per cento, il numero di matrimoni davanti ad un altare della città dei mosaici. Una vera e propria inversione di tendenza rispetto al 2006, quando per la prima volta il numero di scambio di anelli in città era tornato ad aumentare dopo ben nove anni caratterizzati dal continuo calo costante. Nel 2007, secondo i dati forniti dai servizi Demografici comunali, le coppie che sono convolate a nozze sono state 103 rispetto alle 124 del 2006. Il picco più basso da 12 anni in qua. Il dato complessivo comprende matrimoni civili e religiosi. Andando a scorporare i due distinti riti emerge come sia stato in pratica costante il numero dei matrimoni civili celebrati in città negli ultimi due anni, con un leggero calo l’anno scorso, passando da 21 a 19 unioni davanti al primo cittadino. Cala invece da 103 a 84 il numero delle promesse scambiate davanti a Dio. Un dato figlio della crisi economica in atto, di un più tardivo ingresso dei giovani nel mondo del lavoro e dell’innalzamento dell’età media in cui ci si sposa. Il dato complessivo totale risale, però, se si computano le 21 coppie che nel 2007, pur risiedendo in città, hanno scelto di andare a sposarsi fuori. Con i 21 “si” pronunciati in “trasferta” il numero totale dei matrimoni dei piazzesi sale a 124. Nel 2006 per la prima volta dopo nove anni era tornato ad aumentare il numero di matrimoni. Le coppie convolate a nozze erano state 124, 103 davanti ad un prete, 21 davanti al sindaco o ad un amministratore delegato dal primo cittadino. In tutto 10 coppie in più rispetto a quelle del 2005. Nell’ultimo decennio si era registrato in città un calo superiore al 16 per cento degli sposalizi. A partire dal 1998, infatti, il numero totale dei matrimoni, civili e religiosi, era andato costantemente diminuendo. Si era passati dal picco di 162 nozze del 1998 ai 114 matrimoni del 2005. In media 5 matrimoni in meno all’anno. Altalenante l’andamento dei matrimoni civili. Erano 24 nel 1996, 28 nel 1999, 18 nel 2001, 31 nel 2003, 25 nel 2005, 21 nel 2006 e 19 nel 2007. A registrare un costante calo, invece, era stato soprattutto il rito religioso. Le coppie sposate in chiesa erano 133 nel 1998, 122 nel 2001 e 106 nel 2003. Una leggera ripresa nel 2004 con 111 matrimoni religiosi, poi il netto calo del 2005 con 89 riti religiosi e, quindi, la ripresa fatta registrare nel 2006. Il numero maggiore di matrimoni religiosi, negli ultimi dieci anni, si è registrato proprio nel 1998, con 133 riti celebrati davanti ad un prete. Il 2003 quello con il numero più alto di matrimoni civili, ben 31. Il 1997 ed il 2001, invece, gli anni con il minor numero di matrimoni civili, solo 18. http://robertpalermo.blogspot.com/

Dai rovi al museo

Dai rovi al museo
Erano state arrotolate e gettate fuori dalla chiesa senza cornice, abbandonate tra i rovi. Adesso un restauro di 36 mila euro, durato ben 9 mesi, le ha riportate al loro originario splendore. Presentate dal settore Beni culturali della Diocesi quattro enormi tele appartenenti alla chiesa di Sant’Andrea, ritrovate cinque anni fa per caso dal parroco Enzo Ciulo. Si tratta di un “Sant’Andrea” del ‘600, “L’Immacolata”, datata 1603, e una “Deposizione”, anch’essa del XVII secolo, e un Sant’Andrea condotto al Martirio.

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali
Sarà la società “Geraci Restauri” di Messina a procedere al restauro del quadro di Sant’Andrea di Avellino, la tela del XVIII secolo che presenta ai piedi del santo la raffigurazione della città, la prima vera fotografia storica del centro abitato piazzese, una sorta di mappa dell’originario agglomerato storico cittadino. La giunta ha affidato l’incarico per 10 mila euro, somma attinta dal fondo di riserva.

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens
In nome della ragione, contro ogni intolleranza e fanatismo: un atto d’accusa, ma soprattutto un invito a riflettere.Hitchens affronta di petto le questioni e, analizzando lacune e incongruenze dei testi “sacri”, spiega ciò che è sotteso a norme e tabù, premi e castighi eterni, proponendo illuminanti esempi storici dai tempi più antichi a oggi. La sua è una serrata difesa della ragione e del laicismo contro la crudeltà resa legittima e “santa” in nome di una fede.

Corrado Augias e Vito Mancuso

Corrado Augias e Vito Mancuso
Credenti cattolici e atei razionalisti si sfidano a duello

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins
Il biologo ed evoluzionista Richard Dawkins torna sul tema da sempre al centro dei propri studi: l’ateismo. E lo fa con un saggio dall’obiettivo esplicito: dimostrare l’inesistenza di quel Creatore a cui tutte le religioni, e in particolare i tre monoteismi, fanno riferimento. Già il provocatorio titolo, L’illusione di Dio, racchiude il nucleo delle argomentazioni di Dawkins: l’esistenza di un Creatore è un presupposto dogmatico, una verità indiscutibile in quanto “sacra”, ma non dimostrabile in alcun modo