domenica 27 luglio 2008

Traffico selvaggio e disabili non rispettati. Il Difensore Civico scrive all'amministrazione. L'assessore Cimino ha il dovere di intervenire subito.

PIAZZA ARMERINA. Traffico selvaggio, assenza di regole e mancanza di rispetto nei confronti dei portatori di handicap. Il difensore civico Pino Aloi, dopo numerose segnalazioni da parte dei cittadini, cerca di scuotere amministrazione comunale e comando della Polizia municipale. “Molti cittadini segnalano problemi legati al traffico veicolare urbano che viene considerato eccessivo e molto sregolato, connesso anche ai problemi di soste selvagge su marciapiedi, su passaggi riservati ai disabili, davanti a passi carrai ed in zone cui è vietato l’accesso”, afferma Aloi. I portatori di handicap su sedie a rotelle, in particolare, da anni denunciano di rimanere sempre ai margini della viabilità urbana, trovandosi di fronte a scivole ostruite dai veicoli e barriere architettoniche insopportabili, come al palazzo comunale dell’atrio Fundrò. “Le esigenze di positivi interventi verso una più fluida viabilità, con snellimento del traffico e maggiore sicurezza stradale, vengono vissute dai cittadini come necessità urgenti alle quali bisogna dare una positiva risposta”, aggiunge il difensore civico, il quale ha scritto al sindaco Carmelo Nigrelli, all’assessore al ramo, Lillo Cimino, e al presidente del consiglio comunale, Calogero Centonze. “Si prega di voler interessare il Comando di Polizia Municipale ad intensificare il controllo del traffico cittadino, al fine di evitare che in talune zone a causa di automobilisti indisciplinati la circolazione diventi pressoché impossibile”, afferma Aloi nella sua segnalazione. Il settore della Polizia municipale continua ad essere al centro delle polemiche perchè corto di personale, senza mezzi adeguati e senza una strategia di lungo periodo. http://robertpalermo.blogspot.com

Dai rovi al museo

Dai rovi al museo
Erano state arrotolate e gettate fuori dalla chiesa senza cornice, abbandonate tra i rovi. Adesso un restauro di 36 mila euro, durato ben 9 mesi, le ha riportate al loro originario splendore. Presentate dal settore Beni culturali della Diocesi quattro enormi tele appartenenti alla chiesa di Sant’Andrea, ritrovate cinque anni fa per caso dal parroco Enzo Ciulo. Si tratta di un “Sant’Andrea” del ‘600, “L’Immacolata”, datata 1603, e una “Deposizione”, anch’essa del XVII secolo, e un Sant’Andrea condotto al Martirio.

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali
Sarà la società “Geraci Restauri” di Messina a procedere al restauro del quadro di Sant’Andrea di Avellino, la tela del XVIII secolo che presenta ai piedi del santo la raffigurazione della città, la prima vera fotografia storica del centro abitato piazzese, una sorta di mappa dell’originario agglomerato storico cittadino. La giunta ha affidato l’incarico per 10 mila euro, somma attinta dal fondo di riserva.

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens
In nome della ragione, contro ogni intolleranza e fanatismo: un atto d’accusa, ma soprattutto un invito a riflettere.Hitchens affronta di petto le questioni e, analizzando lacune e incongruenze dei testi “sacri”, spiega ciò che è sotteso a norme e tabù, premi e castighi eterni, proponendo illuminanti esempi storici dai tempi più antichi a oggi. La sua è una serrata difesa della ragione e del laicismo contro la crudeltà resa legittima e “santa” in nome di una fede.

Corrado Augias e Vito Mancuso

Corrado Augias e Vito Mancuso
Credenti cattolici e atei razionalisti si sfidano a duello

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins
Il biologo ed evoluzionista Richard Dawkins torna sul tema da sempre al centro dei propri studi: l’ateismo. E lo fa con un saggio dall’obiettivo esplicito: dimostrare l’inesistenza di quel Creatore a cui tutte le religioni, e in particolare i tre monoteismi, fanno riferimento. Già il provocatorio titolo, L’illusione di Dio, racchiude il nucleo delle argomentazioni di Dawkins: l’esistenza di un Creatore è un presupposto dogmatico, una verità indiscutibile in quanto “sacra”, ma non dimostrabile in alcun modo