venerdì 18 luglio 2008

Centonze eletto presidente, ma il Pd accusato da Cursale di avercela fatta solo grazie ai voti del centrodestra. Pd non compatto?

PIAZZA ARMERINA. Il Partito Democratico riesce a portare a casa la presidenza di Calogero Centonze, ma esce dall’aula con un gruppo consiliare che non sembrerebbe compatto, all’interno del quale sono accadute dinamiche politiche sulle quali occorrerebbe più trasparenza. I “democratici” avrebbero ottenuto la presidenza grazie ai voti sottobanco di almeno quattro consiglieri del centrodestra? Almeno quattro consiglieri del partito Democratico non avrebbero votato per Centonze, indicando sulla scheda il nome di Venezia. Almeno questo in base al discorso finale in aula di Cursale, capogruppo dell'Udc. Significativo il suo intervento finale in aula: “La gente deve sapere che Centonze non è stato eletto con i voti del centrosinistra, ma anche con i voti del centrodestra”. Poi Cursale è stato ancora più chiaro, rivolgendosi al gruppo del Pd in aula: “Ci avete usurpato il voto per la presidenza, ed invece per la vice presidenza avete posto tutte queste questioni di riflessione, presidente Centonze si dimetta”. Insomma c’era un accordo sottobanco tra Pd e fette del centrodestra (Udc e Mpa) per rimpiazzare i prevedibili voti mancanti di un gruppo di uomini del Pd contrari alla candidatura di Centonze? Sembrerebbe proprio di si a sentire il centrodestra. Anche se nel centrosinistra tutti sembrano ribadire come il voto fosse blindato e tutti e 12 i consiglieri del Pd avrebbero votato compatti. Ma nell’aria, dentro al gruppone democratico, si respirava ieri pomeriggio, in alcuni settori, aria di rivalsa. Il clima non era quello di festa. Sarebbe necessaria un’interpretazione autentica del voto dallo stesso Pd. La votazione che ha portato all’elezione di Centonze ha riportato il seguente risultato:12 voti per Centonze (Pd), 4 voti per Venezia (Pd), 1 per Vitali (Pd), 2 schede bianche. Assente fin dall’inizio in aula Trebastoni. Dopo il discorso introduttivo del nuovo presidente Centonze, a prendere la parola è il consigliere Nuccio Catalano (Pd): “Chiedo sospensione di 5 minuti”. Paternicò (Pdl): “Ci spieghi il perché”. “Per la vice presidenza”, dice Catalano. La seduta viene sospesa. Si torna in aula e lo stesso Paternicò propone alla vice presidenza l’unica donna dell’aula, Ilenia Adamo, esponente del partito Democratico, mentre lo stesso Catalano (Pd) al rientro dalla sospensione parlerà di voto per la vice presidenza “secondo libera coscienza”. Alla fine della votazione questo è il risultato. 6 schede bianche, 3 per Adamo, 2 per Paternicò e 8 per Vincenzo Filetti (Udc). Ma per la vice presidenza occorrono 10 voti. Nuova sospensione, poi il consigliere Adamo che afferma di rinunciare alla sua candidatura, chiedendo il rinvio della seduta. Rinvio votato dal centrosinistra, con i voti contrari del centrodestra. Il partito Democratico, adesso, ha il dovere etico-politico di raccontare alla città cosa è accaduto con un comunicato ufficiale. O smentendo Cursale e quanto da lui raccontato pubblicamente in aula e sottolineando come tutto il gruppo consiliare dei 12 ha votato compatto, o confermando le parole di Cursale e spiegando cosa è successo veramente. Continua… http://robertpalermo.blogspot.com

Dai rovi al museo

Dai rovi al museo
Erano state arrotolate e gettate fuori dalla chiesa senza cornice, abbandonate tra i rovi. Adesso un restauro di 36 mila euro, durato ben 9 mesi, le ha riportate al loro originario splendore. Presentate dal settore Beni culturali della Diocesi quattro enormi tele appartenenti alla chiesa di Sant’Andrea, ritrovate cinque anni fa per caso dal parroco Enzo Ciulo. Si tratta di un “Sant’Andrea” del ‘600, “L’Immacolata”, datata 1603, e una “Deposizione”, anch’essa del XVII secolo, e un Sant’Andrea condotto al Martirio.

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali
Sarà la società “Geraci Restauri” di Messina a procedere al restauro del quadro di Sant’Andrea di Avellino, la tela del XVIII secolo che presenta ai piedi del santo la raffigurazione della città, la prima vera fotografia storica del centro abitato piazzese, una sorta di mappa dell’originario agglomerato storico cittadino. La giunta ha affidato l’incarico per 10 mila euro, somma attinta dal fondo di riserva.

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens

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In nome della ragione, contro ogni intolleranza e fanatismo: un atto d’accusa, ma soprattutto un invito a riflettere.Hitchens affronta di petto le questioni e, analizzando lacune e incongruenze dei testi “sacri”, spiega ciò che è sotteso a norme e tabù, premi e castighi eterni, proponendo illuminanti esempi storici dai tempi più antichi a oggi. La sua è una serrata difesa della ragione e del laicismo contro la crudeltà resa legittima e “santa” in nome di una fede.

Corrado Augias e Vito Mancuso

Corrado Augias e Vito Mancuso
Credenti cattolici e atei razionalisti si sfidano a duello

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins
Il biologo ed evoluzionista Richard Dawkins torna sul tema da sempre al centro dei propri studi: l’ateismo. E lo fa con un saggio dall’obiettivo esplicito: dimostrare l’inesistenza di quel Creatore a cui tutte le religioni, e in particolare i tre monoteismi, fanno riferimento. Già il provocatorio titolo, L’illusione di Dio, racchiude il nucleo delle argomentazioni di Dawkins: l’esistenza di un Creatore è un presupposto dogmatico, una verità indiscutibile in quanto “sacra”, ma non dimostrabile in alcun modo