venerdì 15 maggio 2009
Il Comune per fare cassa mette all'asta 12 edifici pubblici. Ricavo stimato in almeno 1 milione e 500 mila euro. Serve via libera dell'aula.
La giunta approva il Piano vendita di un gruppo di immobili comunali da mettere all’asta per fare cassa. In tutto si tratta di 12 immobili per un ricavato a base d’asta di circa 1 milione e 500 mila euro. L’amministrazione ha dato il proprio via libera al piano di dismissione degli edifici, il quale, adesso, dovrà passare al vaglio del consiglio comunale per l’approvazione definitiva e l’avvio delle procedure d’asta pubblica. Nell’elenco figura l’ex scuola Agraria di contrada Bellia, con il fabbricato e la pertinenza, costituito dal capannone “Sicilia Soccorso” con una base d’asta di vendita di 205 mila euro, e l’immobile “Cra” con base d’asta di vendita di 500 mila euro. Nel piano di vendita è presente anche l’ex stazione ferroviaria di piazza Senatore Marescalchi, con quattro distinte parti e la relativa base d’asta indicata: una prima parte al piano terra per 156 mila euro, l’ex locale officina con base d’asta da 120 mila euro, i locali con le due biglietterie per gli autobus del trasporto extraurbano per 80 mila euro, e gli uffici per autonoleggio per 80 mila euro. Quattro gli immobili di via Santa Chiara inseriti nell’elenco, compresi i locali dell’ex consultorio familiare, con prezzi di vendita a base d’asta inferiori ai 50 mila euro. Altri due immobili di proprietà comunale da alienare sono presenti in via Marconi e altri due rispettivamente in via Vittorio Emanuele e in via Cagni, ed infine un altro immobile al piano terra in Largo San Giovanni. Solo nel caso dell’ex stazione ferroviaria, trattandosi di un immobile considerato “bene culturale”, varranno alcuni vincoli per gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria e per un eventuale restauro conservativo. Gli eventuali proventi ricavati dalla vendita potranno essere utilizzati per finanziare "scopi pubblici". Tutti i prezzi di vendita vengono indicati come basa d’asta, quindi nel corso delle procedure pubbliche di vendita la presenza di eventuali offerte al rialzo da parte di diversi potenziali acquirenti, potrebbe far alzare l’incasso totale realizzabile dall’alienazione di tutti gli immobili compresi nel piano di dismissione appena varato. Il Piano nelle prossime settimane dovrebbe approdare prima nelle commissioni consiliari e poi in aula, con la possibilità per i gruppi consiliari di apportare eventuali modifiche o anche di accantonare, bocciandola, la proposta di Sala delle Luci.