Le casse comunali stringono la cinghia. Spese correnti azzerate fino al 31 dicembre, 800 mila euro di minori trasferimenti da Regione e Stato e un solo investimento di rilievo: quello di 90 mila euro per i lavori di sistemazione all’area ex Siace per far ripartire la Fiera del Bestiame. Questi in sintesi i dati principali del Riequilibrio di Bilancio approvato dalla giunta, già esaminato dalla commissione consiliare Bilancio e programmazione e, adesso, in attesa dell’esame definitivo in consiglio comunale, in programma il 28 novembre. I conti comunali e la congiuntura economica attuale, in pratica, non daranno la possibilità di una crescita della città.
Gli avanzi dell'avanzo...
Basta guardare i numeri.
avanzo di amministrazione (rendiconto 2007) 2.833.119,00 euro;
avanzo di amministrazione già vincolato 1.722.604,00;
avanzo di amministrazione da vincolare per eventuali minori trasferimenti 193.513,00;
avanzo di amministrazione da vincolare per l’emergenza rifiuti 400 mila euro;
totale avanzo di amministrazione vincolato 2.316.117,00 euro;
avanzo di amministrazione disponibile 517.002,00 euro; avanzo di amministrazione applicato col bilancio 382.976,00 euro; avanzo di amministrazione da applicare in investimenti 134 mila euro.
avanzo di amministrazione (rendiconto 2007) 2.833.119,00 euro;
avanzo di amministrazione già vincolato 1.722.604,00;
avanzo di amministrazione da vincolare per eventuali minori trasferimenti 193.513,00;
avanzo di amministrazione da vincolare per l’emergenza rifiuti 400 mila euro;
totale avanzo di amministrazione vincolato 2.316.117,00 euro;
avanzo di amministrazione disponibile 517.002,00 euro; avanzo di amministrazione applicato col bilancio 382.976,00 euro; avanzo di amministrazione da applicare in investimenti 134 mila euro.
Soldi sotto il materasso...
In pratica il governo Prestifilippo, con il rendiconto 2007, ha ottenuto un buon avanzo di amministrazione di 2 milioni e 800 mila euro, ma la “borsa chiusa” e i tagli di Regione e Stato, l’emergenza rifiuti con il rischio di non prendere un euro dall’Ato Rifiuti, costringerebbero il governo Nigrelli a mettere i danari sotto il materasso per ragioni di cautela contabile e finanziaria. Come dire, meglio non fare il passo più lungo della gamba con i tempi che corrono.
“Abbiamo dovuto fare di necessità virtù, alla luce dei tagli dei trasferimenti statali che hanno costretto il nostro comune ad un’opera di revisione delle spese e riprogrammazione delle entrate”, spiega Francesco Restivo, assessore al Bilancio.
In pratica il governo Prestifilippo, con il rendiconto 2007, ha ottenuto un buon avanzo di amministrazione di 2 milioni e 800 mila euro, ma la “borsa chiusa” e i tagli di Regione e Stato, l’emergenza rifiuti con il rischio di non prendere un euro dall’Ato Rifiuti, costringerebbero il governo Nigrelli a mettere i danari sotto il materasso per ragioni di cautela contabile e finanziaria. Come dire, meglio non fare il passo più lungo della gamba con i tempi che corrono.
“Abbiamo dovuto fare di necessità virtù, alla luce dei tagli dei trasferimenti statali che hanno costretto il nostro comune ad un’opera di revisione delle spese e riprogrammazione delle entrate”, spiega Francesco Restivo, assessore al Bilancio.
Questione Rifiuti. Bomba ad orologeria...
Previsti nell’allegata variazione di bilancio anche 200 mila euro per il pagamento ai netturbini degli stipendi di novembre, dicembre e tredicesima. Molto critici in commissione Bilancio i consiglieri Giuseppe Capizzi e Fabio Monasteri sulla gestione fallimentare del contributo volontario da 100 euro per le famiglie e 200 euro per le imprese come anticipazione della tariffa rifiuti per il 2008. Ha pagato solo il 10 per cento.
La delusione...
I due consiglieri hanno manifestato la loro delusione per la scarsa spinta complessiva data all’operazione, sollevando parecchie perplessità. Da registrare anche alcuni momenti di tensione in commissione tra il consigliere Giuseppe Venezia e il collega Giuseppe Falcone, scoppiati in relazione al capitolo da 500 mila euro votato ad agosto in consiglio comunale, proprio per assicurare alla città la raccolta dei rifiuti solidi urbani. Si tratta, come è emerso dalla stessa commissione Bilancio, dell’ultima anticipazione finanziaria per i netturbini. Lo ha confermato lo stesso sindaco Carmelo Nigrelli. Poi il buio assoluto. La situazione esploderà nuovamente a gennaio. Il contributo volontario ha portato nelle casse poco più che 90 mila euro finora in due mesi. Troppo poco. Un fallimento. Ma soprattutto la consapevolezza che chi doveva dare l’esempio si è di fatto tirato indietro. E il riferimento è proprio alla politica e alle istituzioni locali. Indiscrezioni danno come paganti solo pochissimi consiglieri comunali ed esponenti politici, pochissimi commercianti, pochissimi dipendenti comunali e pochissimi liberi professionisti della città dei mosaici. In commissione Bilancio qualche consigliere ha anche ipotizzato di pubblicare gli elenchi di chi ha pagato e di chi non ha pagato.
Il Tar congela la Regione per tutelare il Patto di Stabilità della città
Il Tar di Catania, intanto, ha “congelato” il provvedimento “taglia fondi” con cui l’assessorato regionale alla Famiglia e alle Autonomie locali aveva deciso di “trattenere” 426 mila euro del “Fondo delle Autonomie”, già assegnati alla città dei mosaici. Il tribunale amministrativo regionale etneo, con proprio decreto presidenziale, ha sospeso l’efficacia del provvedimento regionale per la sua grave e pericolosa incidenza sulla tenuta del Patto di Stabilità del comune armerino. I fondi erano stati “trattenuti” dall’assessorato regionale per recuperare pro-quota i 3 milioni di euro di anticipazione straordinaria, somma liquidata dalle casse regionale all’Ato Rifiuti di Enna per far fronte alla grave crisi finanziaria in atto e alla paralisi del servizio di raccolta dei rifiuti. “Detta trattenuta incide notevolmente sull’equilibrio del bilancio 2008, in quanto una parte della somma, pari a 193 mila euro, viene trattenuta direttamente sui trasferimenti relativi al terzo e quarto trimestre dell’anno corrente”, spiega il ragioniere capo Rosario Scimone nella sua relazione. Un provvedimento, quello regionale, che “metterebbe in pericolo l’equilibrio del bilancio comunale e sicuramente provocherà lo sforamento del patto di stabilità interno”. La via giudiziaria è stata considerata l’unico strumento possibile “per non procurare gravi ed irreparabili danni finanziari all’ente”. Una decisione, quella del Tar di sospendere la “trattenuta”, arrivata proprio nel bel mezzo della seduta della commissione consiliare Bilancio e programmazione, mentre era in corso l’esame del riequilibrio di bilancio comunale. A confermare la sospensiva l’avvocato di parte comunale, l’amministrativista Pietro De Luca. Il 26 novembre il Tar, questa volta in seduta collegiale, dovrà decidere se confermare la sospensione già decretata dal presidente di sezione o se dare il via libera al provvedimento “taglia fondi”. Sempre in attesa, poi, dell’esame sul merito nei prossimi mesi.
Comune debitore dell'Ato?...
Il comune armerino è uno dei soci dell’Ato ennese, spiegano dalla regione Siciliana, e per questo deve tirare fuori la sua parte per i 3 milioni di euro anticipati all’Ato dalla Regione. “L’anticipazione è stata effettuata in favore della società d’ambito Ato, di cui è socio azionista il comune armerino, in favore del quale si è determinato indubbiamente un arricchimento in termini di servizi di raccolta e conferimento dei rifiuti”, aveva spiegato Francesco Scoma, l’assessore regionale alla Famiglia e alle Autonomie locali nel provvedimento inviato agli uffici armerini. L’amministrazione comunale non ci sta. E dopo aver ottenuto la sospensione dell’efficacia del provvedimento, adesso ne chiede l’annullamento.
..."neanche per sogno"
Gli uffici comunali hanno anche scritto all’assessore Scoma, sottolineando come il Comune vanti un credito di diverse migliaia di euro proprio dall’Ato, a seguito di diverse anticipazioni effettuate per il pagamento del personale, del carburante e della manutenzione dei mezzi.
Il Comune, sulla base di una tabella riepilogativa del servizio Finanziario, ha anticipato all’Ato Rifiuti di Enna dall’ottobre del 2007 ad oggi la somma complessiva di 1 milione e 127 mila euro. http://robertpalermo.blogspot.com/