lunedì 3 novembre 2008

Chiello. Manifestazione a Palermo il 10 novembre e preparazione della mozione di sfiducia del manager Francesco Iudica

PIAZZA ARMERINA. Manifestazione a Palermo il 10 novembre e preparazione della mozione di sfiducia contro il manager Francesco Iudica. Questo quanto emerso in soldoni dalla conferenza dei capigruppo consiliari e dalla "chiamata alle armi" successiva alla Sala delle Luci del palazzo comunale.
L'assessore alla Sanità Innocenzo Di Carlo: "Iudica ha preso parte ad un assemlea di cittadini sui problemi sanitari a Leonforte mentre da noi non viene, ne prendiamo atto, nonabbiamo più interlocutore con cui discutere, si va alla mozione di sfiducia"
Il presidente della Confesercenti provinciale Salvatore Manuella: "Grave e vergognoso che un manager non voglia parlare con la politica locale, si vada alla sua sfiducia"
Massimo Di Seri, per i quartieri della città: "Piazza pronta a scendere in piazza a Palermo"
Il vicesindaco Teodoro Ribilotta: "Pronti anche ad incatenarci a Palermo"
Segue...
http://robertpalermo.blogspot.com/

Il comunicato stampa dell'Italia dei Valori:
All'iniziativa dell’Italia dei Valori per la difesa e il potenziamento dell’ospedale Michele Chiello è seguita una prima giornata di sciopero generale per giorno 19 novembre da parte dei Sindacati, Associazioni e anche dell'emittente “Radio Mosaici”. Le RSU di CGIL, UIL-FPL e NURSIND dell’ospedale hanno dichiarato uno sciopero di 24 ore a partire dalle ore 7.00 del 19 novembre alle ore 7.00 del 20, garantendo le emergenze e i servizi minimi previsti dalla legge 146/90. Le OO:SS rivendicano: l’attivazione immediata dei 4 posti letto di terapia intensiva rianimatoria come dal piano di rientro di cui alla GUS Parte 1 n° 30 del 4.7.2003; mantenimento di tutti i reparti del Presidio Ospedaliero; potenziamento della diagnostica con la Risonanza Magnetica Nucleare. Lo stesso giorno alle ore 11.00 sarà tenuta una manifestazione di popolo davanti l’ospedale con invito a partecipare esteso alla RAI e alla stampa. Confesercenti, Confcommercio, CNA, ANVA in rappresentanza degli artigiani, commercianti, venditori ambulanti e le imprese chiuderanno le attività dalle ore 9.00 alle ore 10.00 mentre la sera tutte le insegne resteranno oscurate. Lo sciopero Generale è aperto a tutti, in tal senso gli organizzatori rivolgono un appello per ulteriori adesioni. I sindacati della scuola e del Pubblico Impiego decideranno le modalità della loro partecipazione. Italia dei Valori continuerà la raccolta delle firme per la petizione popolare, giunta a 5.000 firme. L'emittente Radio Mosaici diramerà i comunicati sulla protesta alla cittadinanza. Auto con mezzi di diffusione sonora percorreranno le vie cittadine per annunciare le manifestazioni. Una possibilità per evitare la chiusura dell'ospedale è rappresentata dalla protesta e dalla petizione, che ha l’obiettivo di raggiungere10.000 firme documentate con l’iscrizione alle liste elettorali, che rappresentano l'elettorato attivo e di conseguenza la sovranità popolare. La politica del governo di centrodestra che, dopo l’attacco all’istruzione, mina anche la sanità, con la chiusura dell’ospedale, deve sapere che qualsiasi provvedimento che non tenga conto della volontà dell’elettorato di Piazza Armerina porterà alla consegna delle tessere elettorali. La petizione sarà consegnata al Presidente della Regione da una rappresentanza di tutti i Sindacati e Associazioni che hanno indetto la protesta. Nel giorno della consegna un corteo motorizzato di cittadini del comprensorio ospedaliero invaderà pacificamente Palermo. Se non cesseranno gli attacchi al Chiello la protesta dei cittadini proseguirà con forme sempre più incisive di lotta, perché la salute dei cittadini non è uno spreco o peggio ancora un calcolo ragionieristico.
Piazza Armerina 3.11.2008

A seguire, qui sotto, l'intervento di Edoardo Lotario al Consiglio Comunale di Barrafranca del 3 novembre 2008

Il Direttore generale insiste sul concetto che non riceve proposte a proposito del riordino della rete ospedaliera.

Ma da chi le vuole le proposte ?

Teniamo presente che il Direttore generale - in qualità di esperto e componente del tavolo tecnico voluto dall’Assessore Russo - ha avanzato delle proposte ovviamente già durante la stesura del piano, senza mai consultare a priori nessuno e le proposte le ha tradotte oggi come operative per “ salvare “ gli ospedali della Provincia.
Queste ultime sono state presentate ai Sindaci dei Comuni del Distretto sanitario di Piazza Armerina e all’osservatorio permanente ospedaliero del Chiello, in ottemperanza alle raccomandazioni ricevute dall’assessore Russo con la lettera a firma di questi e diretta ai componenti dello staff Prot. N. 5701.

Invero il Manager si è attivato da primo della classe, essendo stato il primo tra tutti i Direttori generali delle ASL a redigere un progetto di riordino degli ospedali della Provincia, che assomiglia invece più ad un piano di demolizione e che interessa anche quello del capoluogo, il quale scoppierà per l’improvvisa pletora di domanda di salute,che dovrà subire.

Se non andiamo errati il Consiglio comunale di Piazza Armerina, convocato in seduta aperta alla cittadinanza, ha approvato un ordine del giorno all’unanimità, con il quale i Consiglieri comunali esprimevano la volontà politica – e non partitica – e di politica sanitaria nella controproposta, articolata nei seguenti punti:

1°) mantenimento della struttura ospedaliera per acuti
con potenziamento del Pronto soccorso ( attivazione di posti di Rianimazione ) per continuare ad assicurare, migliorandoli, gli interventi per le emergenze e le urgenze, cui collegare i posti letto esistenti al Chiello per acuti attivati sulla base di criteri di appropriatezza ad assicurare i livelli minimi di assistenza e cioè:
A) Medicina, B) Chirurgia, C) Centro nascita con assistenza neonatale e Pediatria, D) Cardiologia, E) Ortopedia e Traumatologia, F) Emodialisi e Nefrologia,G) Otorino, H) Servizi ( Radiologia, Analisi, Anestesia, Emoteca )I) Rianimazione.
Al riguardo di quest’ultima si ricordi che tutti e tre i Direttori Generali succedutisi negli ultimi 10 anni si sono sottratti all’obbligo di attivare i posti letto di Rianimazione, pur essendo state acquistate in conto capitale le attrezzature ed essendo in principio sufficiente il numero degli Anestesisti, che poi sono fuggiti come sono fuggiti i Cardiologi e gli Otorino senza che nessuno dei Direttori abbia mai fatto qualcosa per arrestare il trend negativo.
Si tratta di Reparti, oggi Unità operative storicamente presenti nel nostro nosocomio e non appositamente istituiti per favorire ipotetici Primari, oggi Direttori di Struttura.
Tali controproposte sono la conseguenza della necessaria correzione che dovrà essere fatta nella revisione del piano di rientro e di riorganizzazione della rete ospedaliera e territoriale ( vuoi dalle Commissioni, vuoi in Aula)
nell’ottica di una vera concertazione.
Sino ad ora il Direttore generale ha operato nell’ottica dell’informazione su proposte non modificabili.
Infatti si dovrà passare dagli attuali 2.1 posti letto X 1000 abitanti per acuti, previsti nel piano per la Provincia di Enna a 3 X 1000, se l’assessore non vorrà continuale a commettere sperequazioni rispetto alle aree metropolitane.

Alla luce di quanto sopra detto i posti letto per acuti saranno in Provincia 540 ( essendo la popolazione della Provincia rappresentata da 180.000 residenti ) e non 352 come frettolosamente previsto nella prima stesura del piano di rientro dai cosiddetti esperti ( ci sono anche giornalisti: che ci fanno ? ) e che dovrà ancora percorrere la strada delle Commissioni e dell’Aula.

La posizione strategica, la forte attrazione secolare - e sottolineo secolare - esercitata sulle popolazioni dei territori del circondario, l’assenza di ricoveri impropri, come si evince dai report annuali aziendali, l’indice di occupazione dei posti letto che supera il 72%, destinato comunque ad aumentare spontaneamente in previsione del flusso turistico di un milione e mezzo di visitatori previsti dal 2009 in poi per la riapertura della Villa Romana del Casale e del ritorno della Venere di Morgantina pongono l’Ospedale di Piazza Armerina nelle condizioni ottimali perché possa subire solo una contrazione dei posti letto dagli attuali 138 attivati a 120.

La riduzione del 15% ( da 138 a 120 p.l. per acuti ) dei p. l. automaticamente induce l’aumento dell’indice di occupazione che supererà l’80% come previsto nel piano di rientro e consentirà di mantenere attivi i posti letto delle Unità operative perché ben al di sopra del 40% - in base al numero di ricoveri nel 1° semestre del 2008 - rispetto ai posti previsti come modulo dal D.A. 810/2003 ( vedi citata lettera prot 5701).
Pertanto gli standard relativi all’indice di occupazione e al numero dei posti letto attivati nel primo semestre del 2008 consentono al Chiello di avere tutti i requisiti richiesti nel piano di riordino della rete ospedaliera per acuti, per avere assicurato e continuare ad assicurare gli standard assistenziali minimi in risposta alla domanda di salute dei cittadini residenti nel nostro caso nell’ambito del Distretto di Piazza Armerina ( circa 50.000 abitanti più i cittadini delle province limitrofe, più il flusso di turisti ).

A questi 120 posti letto per acuti bisogna aggiungere per rispondere alla domanda di salute dei cittadini residenti nell’ambito del distretto i posti per lungodegenti e di riabilitazione.

Tutte queste controproposte sono state rappresentate al Direttore generale in un ordine del giorno del Consiglio comunale di Piazza Armerina, di concerto con l’osservatorio ospedaliero, con il comitato cittadino per la salute, con i rappresentanti dei quartieri cittadini, con le associazioni presenti in Città, con liberi cittadini in occasione della seduta del Consiglio comunale aperto alla Città e ribadito sulla stampa da cronisti locali e sui blog , di cui il Direttore generale ha mostrato esserne a conoscenza.
2) Attivazione dei servizi territoriali
atti a soddisfare le esigenze di salute della collettività, perché assolutamente mancanti ( vedi assistenza domiciliare integrata, adeguamento del numero dei posti RSA, Altzeimer, sclerosi multipla, consultori familiari senza le figure professionali minime previste come quella per esempio del mediatore culturale - piani di zona attivi ecc. )

Le controproposte o come le chiama il Direttore generale le proposte sono state rappresentate ancor prima dell’incontro avvenuto la scorsa settimana, quando sono stati illustrati dal Dr Iudica ai sindaci dei quattro Comuni sede di ospedale, agli onorevoli regionali e nazionali i contenuti di un foglio ricco di frecce con le proposte da portare all’Assessore Russo, dove non c’è traccia di ospedale per acuti per Piazza Armerina e Leonforte, con accorpamenti a Enna e Nicosia e l’istituzione a Piazza Armerina e Leonforte di centri di accoglienza a mo’ di Presidio territoriale di Assistenza, il P.T.A.
Il P.T.A. consiste in pratica in un ambulatorio aperto 24/24 H con medici di base a garantire la presenza del medico e di attività diurne di diagnostica e terapia specialistica, compresa la Five week surgery tanto cara al Dr Iudica e così gli infartuati, i soggetti con accidenti cerebrali, i poli-traumatizzati potranno serenamente attraversare l’Ade ( secondo il credo pagano ).
Eduardo Lotario
Consigliere comunale di Piazza Armerina

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