lunedì 30 giugno 2008

Vittoria Nigrelli. Mattia irrintracciabile, cocente sconfitta.

PIAZZA ARMERINA. Mattia non rintracciabile per buona parte del pomeriggio. La sua una sconfitta cocente e pesante, una bocciatura per l'intera operazione politica messa in piedi da ex socialisti, cattolici di centrodestra ed esponenti della società civile. Ma anche la vicenda del presunto ricatto ai danni di alcuni lavoratori da parte di un esponente dell'Mpa ha influito nell'immaginario collettivo. Sul voto più "libero" e meno vincolato del secondo turno ha pesato il maggior peso specifico attribuito in termini culturali, tecnici e di esperienza amministrativa a Nigrelli. http://robertpalermo.blogspot.com

Prestifilippo, l'ex diessino, determinante per fare fuori Mattia. "Almeno 1000 i nostri voti"

PIAZZA ARMERINA. L'ex sindaco Prestifilippo potrebbe non ricorrere più al Tar per impugnare le elezioni comunali, così come aveva annunciato nei giorni scorsi. Ad originare il cambio di decisione la vittoria di Nigrelli e la messa all'angolo del candidato Mattia, nemico politico del farmacista. E intanto Prestifilippo e company ritengono di aver portato sul nome di Nigrelli circa 1000 voti. http://robertpalermo.blogspot.com

La vittoria di Nigrelli: "Ho ricevuto la telefonata di congratulazioni da parte di Mattia"

PIAZZA ARMERINA. Nigrelli dopo l'esito elettorale ha ricevuto la telefonata di congratulazioni da parte di Giuseppe Mattia. "Vittoria non mia, ma di tutta la città". Anche dal palco di piazza Falcone Borsellino il consigliere confermato Lillo Cimino, assessore designato del prossimo governo, lancia lo stesso segnale: "Le nostre porte saranno aperte a tutti i cittadini, la vittoria non è di una parte ma di tutta la città". http://robertpalermo.blogspot.com

La vittoria di Nigrelli. Prime reazioni. Prestifilippo: "Positivo per la città"http://robertpalermo.blogspot.com

PIAZZA ARMERINA. L'ex sindaco Maurizio Prestifilippo: "Faremo opposizione costruttiva in consiglio comunale, la vittoria di Nigrelli è un fatto positivo per la città". Ed ancora: "La colpa della sconfitta del centrodestra è stata dell'Mpa che non ha voluto chiudere l'accordo su appparentamento con Popolo delle Libertà"... http://robertpalermo.blogspot.com

Ballottaggio. Calo alle urne del 14,27 per cento rispetto al primo turno, 3 mila voti in meno

PIAZZA ARMERINA. Alle 15 hanno votato 10920 elettori sui 21878 iscritti alle liste elettorali, pari al 49,91 per cento dei voti. Un calo di 14,27 per cento rispetto al primo turno, circa 3 mila voti in meno. http://robertpalermo.blogspot.it

Elezioni. Affluenza in calo del 14 per cento nel 2004 tra i due turni

PIAZZA ARMERINA. Nel 2004 tra i due turni vi era stato un calo del 14,12 per cento, passando dai 62,61 per cento del primo turno al 48,49 per cento del ballottaggio. http://robertpalermo.blogspot.com

Ballottaggio, tra i 2 mila e i 2700 voti in meno rispetto a primo turno secondo tendenza attuale

PIAZZA ARMERINA. Secondo i dati della Prefettura alle 22 di ieri sera a votare nella città dei mosaici erano stati in 7.630, pari al 34,88 per cento degli elettori (21.878). Si tratta di circa 2500 votanti in meno rispetto alla stessa ora del primo turno. In alcune sezioni alle 12 aveva votato solo il 52 per cento. Al primo turno, alla chiusura dei seggi, alle 15, aveva votato il 64,18 per cento, pari a 14.042 votanti...http://robertpalermo.blogspot.com

San Giuseppe-Dyapason su Teatini: "Con la signora Giarrizzo non voglio trattare, come si è permessa di sobillare i miei ospiti", dice Pappalardo

PIAZZA ARMERINA. Ai ferri corti il commissario della Casa di Riposo San Giuseppe, Pappalardo, e l'intermediatrice della società svizzera Dyapason, Antonella Giarrizzo. Pappalardo disposto a vendere i Teatini, ma non vuole trattare con la signora, accusata di aver sobillato gli ospiti dell'istituto mentre lui non c'era. "Come si è permessa", dice Pappalardo...http://robertpalermo.blogspot.com

San Giuseppe. Non arriveranno i 500 mila euro di arretrati per le integrazioni delle rette ai non autosufficienti

PIAZZA ARMERINA. Sull'integrazione sanitaria da parte dell'Ausl per i non autosufficienti della Casa di Riposo San Giuseppe per ora nulla è dovuto, nenahce dalle casse comunali come anticipazione. L'istituto assistenziale reclamava mezzo milione di euro come integrazione della retta per 13 invalidi. Manca la documentazione e devono essere effettuate le verifiche da parte degli uomini dell'Ausl 4 di Enna...http://robertpalermo.blogspot.com

domenica 29 giugno 2008

Basctta e Prestifilippo: "Irregolarità alle comunali" Il commissario di polizia Consoli: "Per noi tutto a posto"

Bascetta e Prestifilippo presenteranno un ricorso al Tar per presunte irregolarità alle ultime elezioni comunali di metà giugno dalle quali sono rimasti tagliati fuori. Ma il commissario di polizia Consoli: "Per noi tutto a posto, nelle relazioni dei miei uomini non è successo nulla di anomalo". I due ex candidati stanno acquisendo informazioni...http://robertpalermo.blogspot.com/

L'Enel impugna gara comunale su manutenzione impianti di illuminazione pubblica

PIAZZA ARMERINA. Enel Sole, società controllata e coordinata da Enel Spa, ricorre al Tar di Catania contro il Comune e la ditta Luxor di Valguarnera. Chiede l'annullamento, previa sospensiva, della gara per il servizio di manutenzione degli impianti di pubblica illuminazione della rete cittadina...http://robertpalermo.blogspot.com/

venerdì 27 giugno 2008

Aggiudicata con il 12.55 di ribasso alla coop Assomed di Aidone l'assistenza domiciliare agli anziani.

PIAZZA ARMERINA. (ropa) Con un ribasso del 12,55 per cento la coop Assomed di Aidone, di cui è responsabile Roberto trovato, ex assessore ai beni culturali del comune aidonese, si è aggiudicato il servizio di assistenza domiciliare agli anziani. In sette le coop che avevano presentato un offerta. In sei, però, escluse per l'inammissibilità della domanda di partecipazione. presenti durante la gara anche lavoratrici del servizio, autrici della denuncia nei confronti dell'esponente locale dell'Mpa con l'accusa di voto di scambio. Tra le coop partecipanti alla gara anche l'Ares di Catenanuova che il 24 luglio potrebbe finire sotto processo proprio per la gara sull'assistenza domiciliare del 2005. L'accusa è di truffa e turbativa d'asta...

giovedì 26 giugno 2008

Elezioni comunali. Bascetta: "Farò ricorso al Tar per le irregolarità, ho già dato mandato all'avvocato Ferrante"

"Sulle elezioni del 15 e 16 giugno farò ricorso al Tar, non contesto il risultato elettorale, ma le modalità di tenuta dei seggi ed il rispetto delle norme in materia elettorale". Ad affermarlo Luigi Bascetta, candidato del partito Comunista dei Lavoratori. "Ho parlato con Maurizio Prestifilippo, è sulla mia stessa posizione", afferma Bascetta...

La Dyapason insiste per i Teatini. il commissario Pappalardo: "Disponibile a vendere, ma voglio trattare con chi compra e non con mediatore"

PIAZZA ARMERINA. La società Dyapason insiste per l'acquisto dei Teatini (chiesa ed ex convento, valore stimato 2,5 milioni di euro). In una lettera alla Casa di Riposo San Giuseppe, proprietaria dell'immobile di piazza Martiri D'Ungheria, la società elvetica, diretta da Marco Pecchi e con sede a Chiasso, chiede la disponibilità alla vendita. Il commissario Pappalardo: "Vogliamo vendere, ma non accettiamo quanto sta succedendo, con esponenti della società che stanno dando informazioni sbagliate e mi mettono contro i lavoratori". "Disponibili a trattare solo con chi vuole comprare e non con la signora Giarrizzo", dice Pappalardo.

lunedì 23 giugno 2008

Operazione finanziaria su immobili del centro storico entra nella campagna elettorale in vista del ballottaggio

PIAZZA ARMERINA. Società svizzera Dyapason, intermediatrice nell'operazione di acquisto di alcuni immobili del centro storico da 12 milioni di euro conferma: "Nigrelli meglio rispetto al gruppo che sostiene Mattia". La delegata della società elvetica, Antonella Giarrizzo: "L'esperienza di questi mesi hanno dimostrato di fatto poca disponibilità da ambienti del centrodestra".

Carmelo Nigrelli, candidato sindaco Pd, sul palco, sabato sera: "Se vince centrodestra ci è stato riferito che l'operazione è più a rischio".
Il candidato Giuseppe Mattia, però, alcune settimane fa affermò "la sua totale disponibilità a far andare in porto l'operazione". "Abbiamo bisogno dei fondi privati, il nostro patrimonio è troppo vasto e da soli non ce la facciamo".

Itria. Bertolaso: "Non ci sono i presupposti per i fondi nazionali, ma solo regionali"

PIAZZA ARMERINA. Guido Bertolaso, capo della protezione civile nazionale: "Sull'Itria non ci sono i presupposti per fondi nazionali, ma solo per fondi regionali". Così in una nota scritta inviata da Roma a Palermo e finora tenuta ben segreta da tutti gli uffici di Protezione civile.

L'interrogazione del senatore Fabio Giambrone sull'emergenza Itria

Ecco il testo integrale della interrogazione a risposta scritta del senatore Fabio Giambrone (Italia dei Valori) sulla vicenda del crollo della chiesa d'Itria:

Atto n. 4-00199
Pubblicato il 19 giugno 2008 Seduta n. 24GIAMBRONE - Al Presidente del Consiglio dei ministri. -
Premesso che:
in data 29 dicembre 2007 a Piazza Armerina, in provincia di Enna, dopo una settimana di violente e persistenti piogge, la via Itria e le aree circostanti all’interno del centro storico monumentale sono state colpite da un violento smottamento che ha causato il parziale crollo della chiesa di Santa Maria dell’Itria (parrocchia aperta al culto) e il danneggiamento di altri edifici;
a causa della calamità naturale 27 abitazioni sono state dichiarate inagibili e 12 nuclei familiari sono stati sfollati, ospitati presso un locale albergo;
del caso si sono subito occupati i responsabili del Dipartimento di Protezione civile e del Genio civile per la messa in sicurezza del sito, per l’aiuto alla popolazione e per determinare cause ed entità dei danni;
i tecnici incaricati, dopo aver effettuato mediante carotaggi uno studio approfondito dell’area interessata dallo straordinario evento meteorologico, hanno concordato sulla pericolosità dell’intera area a causa del terreno sottostante di natura argillosa, ove è presente una falda acquifera oltre a materiale di riporto;
a questo gruppo di esperti va ad aggiungersi il lavoro di tutte le Forze dell’ordine (Carabinieri, Polizia, Guardia di finanza, Guardia forestale, Vigili del fuoco) per vigilare e salvaguardare la zona perimetrale interessata da atti di sciacallaggio. Infatti, durante i controlli da parte dei Carabinieri è stato sventato un furto all’interno della chiesa col conseguente arresto degli autori del tentato crimine;
a tutt’oggi, il Genio civile e la Protezione civile locali rimangono in stato d’allerta in previsione di ulteriori smottamenti e crolli che impongono interventi straordinari ed urgenti;
la Giunta della Regione Siciliana ha dichiarato, con deliberazione n. 34 del 7 febbraio 2008, lo stato di calamità naturale per i gravi danni derivati dal crollo della chiesa di Santa Maria dell’Itria nel comune di Piazza Armerina;
la Giunta regionale ha avanzato, con deliberazione n. 35 del 7 febbraio 2008, ai competenti organi dello Stato la richiesta dello stato di emergenza per i gravi danni,
l'interrogante chiede di conoscere:
quale sia lo stato attuale dell’iter per la deliberazione dello stato di emergenza e relativa concessione di fondi straordinari per il recupero dell’area interessata;
quali siano le iniziative e le procedure già adottate o in corso di adozione finalizzate ad apportare i necessari interventi per il caso in oggetto;
se il Dipartimento nazionale di Protezione civile presso la Presidenza del Consiglio dei ministri abbia intenzione di interessare direttamente la Giunta regionale siciliana per lo stanziamento dei fondi straordinari necessari al recupero dell’area interessata.

I soldi per il crollo dell'Itria

PIAZZA ARMERINA. Sono 495 mila gli euro impegnati dalle casse comunali per il crollo della chiesa d’Itria, 288 mila le somme già liquidate per gli interventi successivi all’emergenza. Inviata al Dipartimento regionale di Protezione civile la relazione tecnica redatta dal capo della Protezione civile armerina, Walter Procaccianti. Una relazione accompagnata da una nota del commissario straordinario Nunzio Crimi nella quale si chiede ai vertici regionali della protezione civile di “finanziare quanto già sostenuto economicamente” dalle casse comunali. Ma anche la richiesta di “concordare” un piano di monitoraggio, salvaguardia e recupero delle aree oggetto di calamità. “Instabilità dell’area attorno alla chiesa d’Itria dovuta all'etereogenità del terreno sotto gli edifici”, scrive Procaccianti, citando le relazioni dei consulenti e le indagini geofisiche e geodiagnostiche condotte sul versante del quartiere Canali coinvolto dal dissesto. Tutti i fabbricati hanno visto nel tempo aggravarsi lo stato fessurativo della muratura portante perchè costruiti sulle pareti laterali di un impluvio naturale, un bacino di raccolta di acque piovane. Presente anche una falda acquifera sottostante il quartiere. Già liquidati 14.990 euro alla ditta Spitale per lo sgombero delle macerie e primi lavori edili, 120 mila euro alla Bruno Restauri per la messa in sicurezza della chiesa, 84 mila euro all’hotel Villa Romana per l’assistenza alle 13 famiglie sfollate dalle rispettive abitazioni, 12 mila euro alla ditta Lo Presti per i lavori edili di via Cannizzo, 6.880 euro all’Anta per la sorveglianza dei luoghi, circa 2.500 euro per vitto e carburante volontari, e 6 mila euro per il ripristino delle linee elettriche alla ditta Luxor. Pagati anche 41 mila euro ai proprietari di alcuni immobili concessi in affitto, a carico delle casse comunali, alle famiglie evacuate. Ancora da liquidare, invece, ma si tratta di somme già impegnate, 10 mila euro a testa per le consulenze dell’ingegnere Sebastiano Lantieri, del geologo Salvo Sinagra e dell’ingegnere Arcangelo Grillo, 45 mila euro circa per le indagini geodiagnostiche e le misurazioni inclinometriche effettuate dalla ditta Georas, 7.735 euro per le indagini geofisiche condotte dalla ditta Soil Test – Medit.

domenica 22 giugno 2008

I soldi del Comune. Incarico di 12 mila euro per tre mesi di consulenza. La nomina considerata da molti uno spreco di denaro pubblico.

PIAZZA ARMERINA. Il commissario straordinario Nunzio Crimi nomina Salvatore Giuseppe Geraci, 58 anni, professionista di Palermo, proprio consulente in “discipline inerenti lo sviluppo del territorio e la gestione delle risorse umane”. Per lo svolgimento dell’incarico è stato stabilito un compenso di 12 mila euro, comprensivo di Iva. Troppi soldi e inopportuni, considerata la breve durata della consulenza. “Dal primo maggio e fino alla durata dell’incarico commissariale, che si presume sino al 31 luglio 2008”, recita la delibera commissariale. Quindi tre mesi sulla carta, ma quando Crimi andrà via, cioè ai primi di luglio, decadrà anche la nomina. Approvata con la determina commissariale, inoltre, anche un’allegata convenzione di 11 articoli per disciplinare il rapporto di lavoro con il professionista. Ai Servizi Generali è stato dato mandato di trasmettere copia del provvedimento alla Corte dei Conti, sezione di controllo per la Regione Sicilia.

Comune contro Gesal anche in appello per ipotesi di truffa nel servizio di refezione scolastica.

PIAZZA ARMERINA. Nuovo round giudiziario, questa volta davanti alla Corte di Appello di Caltanissetta, tra il Comune e l’imprenditore Silvio Pranio, titolare della ditta di ristorazione Gesal, condannato in primo grado nel marzo del 2007, con l’accusa di truffa per la fornitura del servizio di refezione scolastica sul finire degli anni novanta. Pranio, 58 anni, era stato accusato di aver alterato le ricevute per la ricezione pasti, segnando un numero di pasti caldi da liquidare superiore a quelli effettivamente consegnati. Il legale dell’imprenditore, Salvatore Spinello, ha presentato ricorso in appello contro la sentenza del tribunale di Enna del 16 marzo 2007, emessa dal giudice monocratico David Salvucci. L’amministrazione comunale, con delibera del commissario straordinario Nunzio Crimi, ha autorizzato l’avvocato Mauro Valerio Di Carlo a difendere le ragioni del Comune anche davanti ai giudici di secondo grado.

Fiera del Bestiame. Salta anche a giugno. Chiusa da ottobre.

PIAZZA ARMERINA. Dopo la riunione tecnica del 24 aprile alla Sala delle Luci solo il silenzio. Siamo a nove mesi di chiusura e chiacchere. La politica armerina anche su questa vicenda ha saputo solo scaricare sull'avversario politico la colpa.

Indagine su presunto tentativo di voto di scambio. Un teste chiave non ancora ascoltato. Perchè?

PIAZZA ARMERINA. Non è stato ancora sentito dal commissariato e dalla magistratura la “figura istituzionale” presente al discusso incontro tra esponenti politici dell’Mpa e gli ex lavoratori dell’assistenza domiciliare agli anziani. Incontro messo sotto i riflettori degli inquirenti in seguito alla denuncia presentata da quindici operatori del servizio. Denuncia nella quale un candidato dell’Mpa veniva accusato di aver rivolto minacce esplicite ai lavoratori, chiedendo il loro appoggio elettorale a salvaguardia del loro posto di lavoro. La figura istituzionale era stata citata come testimone dell’accaduto dagli stessi lavoratori. Ma come mai tale “figura istituzionale” non viene ancora ascoltata dagli investigatori? A chiederselo i lavoratori dell’assistenza domiciliare agli anziani. La mancata audizione provoca perplessità e polemica.

Non pagati,umiliati, adesso beffati. Riprende il 29 settembre il processo ai netturbini piazzesi. L'accusa? Interruzione di servizio pubblico.

PIAZZA ARMERINA. Non pagati, umiliati e beffati. Il 29 settembre riprende il processo che vede imputati 37 netturbini piazzesi con l'accusa di interruzione di pubblico servizio. Il processo accorpa due distinte indagini riguardanti altrettanti momenti caldi della protesta scoppiata tra il 2005 e il 2006 presso i capannoni ex Siet. “Gli elementi in nostro possesso ci fanno ritenere che non ci siano i presupposti che possano supportare la tesi dell’accusa”, spiega l’avvocato Ferrante, difensore di circa 25 dei 37 imputati. Il dibattimento al tribunale di Enna, fissato a partire dalle 9, è relativo al periodo in cui gli operai erano ancora dipendenti della Siet, la società che fino a qualche anno fa si occupava della raccolta dei rifiuti solidi urbani in città. Il processo accorpa due distinte indagini riguardanti altrettanti momenti caldi della protesta scoppiata tra il 2005 e il 2006, quando il continuo ritardo nell’arrivo delle buste paga portò le maestranze a battere per diverse settimane la strada della protesta sindacale.
Il primo episodio contestato dalla Procura
La prima indagine riguarda la protesta del 6 ottobre 2005, quando i lavoratori chiedevano il pagamento degli stipendi di agosto e settembre dello stesso anno. Ad effettuare le indagini, tra i capannoni di contrada Bellia, furono gli agenti del commissariato. I dipendenti Siet “in stato di agitazione sindacale, si posizionavano sulla porta carraia della sede della Siet così impedendo agli altri lavoratori non aderenti alla manifestazione di prestare servizio e di utilizzare i mezzi di servizio”. Così recitano le accuse della Procura della Repubblica di Enna.
Il secondo
Il secondo episodio sotto la lente di ingrandimento della magistratura inquirente quello del 6 febbraio 2006, quando a mancare all’appello erano stati gli stipendi di novembre, dicembre e gennaio. Qui l’indagine è scattata perché, sempre secondo gli investigatori, i dipendenti “posizionavano i mezzi della società sulla porta carraia della sede della Siet, li chiudevano a chiave, si posizionavano nello stesso luogo, così impedendo agli altri lavoratori non aderenti alla manifestazione di prestare servizio e di utilizzare i mezzi di servizio”.
“Le cose non stanno esattamente così e lo dimostreremo, assurdo finire processati solo per aver chiesto di essere pagati”, ribattono gli operai, i quali sottolineano come non ci sia stata alcuna interruzione di pubblico servizio. A finire sotto processo anche il sindacalista Luigi Bascetta, delegato territoriale dei Cobas. Il processo è iniziato il 29 ottobre.

Tra inchieste penali e contenziosi amministrativi la patata bollente dell'assistenza domiciliare agli anziani

PIAZZA ARMERINA. Sarà il giudice per le indagini preliminari Francesca Cercone, il prossimo 24 luglio, a decidere se dovranno andare a processo i rappresentanti legali di quattro società cooperative. Tutti accusati di truffa e turbativa d’asta per la gara d'appalto da 300 mila euro in materia di assistenza domiciliare agli anziani. Il Gip Cercone, nel corso dell’udienza preliminare, dovrà esaminare la richiesta di rinvio a giudizio del sostituto procuratore Marcello Cozzolino depositata lo scorso marzo.
Gli indagati
A finire sotto inchiesta, e a rischiare adesso di andare sotto processo, P. C., 60 anni, quale presidente e legale rappresentante della coop Ares, B. A., 48 anni, presidente del consiglio di amministrazione della coop Asmida, M. S., 42 anni, legale rappresentante della coop La Piramide, e C. V., 30 anni, legale rappresentante della coop Anchise. Tutte cariche ricoperte dagli indagati nell’aprile del 2005, quando fu aperto il fascicolo dalla Procura della Repubblica del tribunale di Enna. Ai quattro era stata anche applicata lo scorso anno la misura cautelare dell’interdizione dai pubblici uffici per due mesi.
Le indagini
Le indagini, svolte dal Nucleo Operativo dei carabinieri, presso la Polizia Giudiziaria della Procura di Enna, in collaborazione con il Ris di Messina, si riferiscono ad alcune presunte irregolarità nella gara per l’assistenza domiciliare agli anziani del 2005. La Procura sostiene che le quattro cooperative invitate alla gara “concordavano in tutto o in parte il contenuto e la forma delle offerte, delle dichiarazioni sostitutive di certificazione e dei progetti presentati per la partecipazione alla gara” con la quale doveva essere affidato il servizio di assistenza domiciliare agli anziani. Tutti documenti, secondo il pubblico ministero Cozzolino, stampati “con gli stessi macchinari, con identica formattazione, identico contenuto e forma”. Insomma secondo l’accusa le quattro società decisero a tavolino di fare “cartello” per pilotare l’esito finale della gara d’appalto indetta dall’amministrazione comunale. Il capo d’imputazione ipotizzato dagli investigatori, in questo caso, quello della turbativa dello svolgimento della gara. Il secondo capo d’imputazione ipotizzato è quello della truffa, con l’aggravante di aver commesso il fatto, se provato, ai danni di un ente pubblico. Le quattro coop avrebbero in concorso indotto in errore i componenti della commissione della gara, e quindi gli organi comunali competenti ad assegnare il servizio per gli anziani. Ad originare i primi sospetti due buste che recherebbero la stessa grafia, la stessa forma visiva nell’indirizzo comunale e in alcune diciture, scritte con la medesima posizione. La polizia giudiziaria, poi, si sarebbe resa conto che non due, ma addirittura quattro buste recavano le stesse identiche formulazioni. Alla base dell’indagine le perizie calligrafiche condotte dagli esperti del Ris di Messina. Cinque, invece, le società cooperative individuate dal tribunale di Enna come persone offese dal reato, oltre alla stessa amministrazione comunale. non si hanno notizie di una costituzione di parte civile da parte dell'amministrazione comunale. Di recente una delle quattro coop, la Ares di catenanuova, ha anche partecipato a fine giugno alla gara per l'assistenza domiciliare agli anziani.
La delibera illogica
Quello che ha dell'incredibile è che nell'estate del 2007 fu approvata dal governo Prestifilippo una delibera con la quale veniva dato di fatto il seguente indirizzo: non invitare alla gara coop con le quali l'amministrazione comunale aveva un contenzioso in corso. Una sorta di norma anti Assomed (la coop con la quale esistono delle pendenze davanti ai giudici amministrativi), bocciata poi dal Tar, con il paradosso che nel frattempo si continuavano a dare proroghe alla coop Ares, coinvolta nell'inchiesta di cui sopra. Ma i colpi di scenza non finiscono mai. A fine giugno 2008 il servizio di assistenza domiciliare è stato aggiudicato dalla coop Assomed, mentre ad essere esclusa dalla gara l'Ares e altre cinque coop.

La politica che non vediamo ma c'è. Quella del dietro le quinte e dei documenti con i "comandamenti".

PIAZZA ARMERINA. Un documento di due pagine con l’indicazione delle cose da fare, dall’incarico al nuovo Ragioniere capo comunale alla necessità di spostare alcuni dipendenti comunali in altri uffici, passando per il coinvolgimento di alcune associazioni al posto di altre e la nomina di alcuni uomini alla guida di enti. I due fogli, da qualcuno definiti come lista di proscrizione, da altri come semplici suggerimenti, sarebbe stata inviata al commissario straordinario comunale Nunzio Crimi da alcuni ambienti politici locali, verosimilmente legati all’Mpa (nell'intestazione del documento figurerebbe l'indicazione del partito, ma non c'è sicurezza sulla paternità del foglio). E questo agli inizi del mandato del commissario Crimi.
Come il documento arriva alla polizia
Il documento, non firmato, sarebbe stato fotografato di nascosto attraverso l’uso di un cellulare, trasferito ad un dipendente comunale, e da questi consegnato ad alcuni uomini del commissariato. E proprio la polizia invita fin da subito ad usare molta prudenza nel valutare l’autenticità del documento. Una documentazione, però, arrivata in mano alle forze dell’ordine non attraverso canali anonimi, ma da un dipendente comunale. Ma veniamo al documento.
Il contenuto
I punti con l’indicazione delle cose da fare sono circa venti. Si comincia con l’incarico del dirigente di Ragioneria e l’indicazione di un nome tra parentesi, quindi l’invito ad una gara di una cooperativa, e il terzo punto, uno dei più discutibili, se dovesse risultare confermata l’autenticità del documento. Si legge “spostare d’ufficio” con il riferimento a tre dipendenti comunali. Sul settore dei Servizi sociali tra parentesi il documento recita “da rivedere contributi per progetti piano di zona”. Poi segue revoca di un contributo e di una convenzione per due associazioni, con l’indicazione tra parentesi di altre due associazioni alle quali dovrebbe andare il contributo. Viene anche indicato nel documento l’incarico di coordinatore e responsabile del Palio dei Normanni, sempre con la citazione del nuovo nome tra parentesi. E sempre in materia di incarichi si specifica un altro nome per l’Asi o l’Ente minerario Floristella Grottacalda. Tra le richieste anche quella della pulizia delle cunette di una contrada armerina. Per la fiera di maggio e settembre si chiede il ritorno nel sito originario. Anche per la manifestazione Infiorata si indicano le associazioni da finanziare. C’è anche la richiesta di contributo ad una parrocchia, con l’indicazione tra parentesi della cifra richiesta, pari a 6 mila euro con l’aggiunta “se possibile”. Quindi viene toccato il tema della formazione dei dipendenti comunali. Tra gli altri punti l’invito a revocare le delibere della giunta comunale presiedute dal vice sindaco dopo le dimissioni del primo cittadino, un contributo di 6 mila euro ad un’altra associazione, un contributo ad altra associazione senza indicare la somma e l’utilizzo di una struttura comunale come sede per un’associazione. In pratica due fogli nei quali gli autori intendono sottoporre al commissario straordinario un vero e proprio programma di governo per i due mesi e mezzo di commissariamento.
Difficoltà nelle indagini
Con molta probabilità la polizia non troverà veri e propri elementi penalmente rilevanti a carico di ignoti. Ma rimane il fatto che, almeno in alcuni passaggi, se dovesse risultarne confermata l’autenticità, il documento rivelerebbe indebite pressioni sul commissario di governo e un malcostume politico tutto tipicamente italiano.
Ci sarebbe stato anche un avviso di garanzia
La vicenda, comunque, sembra essersi conclusa con un avviso di garanzia notificato al dipendente comunale che ha consegnato il documento alla polizia, con l’accusa di rivelazione di posta privata. In pratica chi ha denunciato è stato denunciato. L'accusa di rivelazione di posta privata sarebbe poi rientrata e caduta del tutto. Il commissariato ha comunque accertato che il documento è effettivamente arrivato agli uffici comunali. Il fascicolo è alla Procura, ma non se ne è saputo più nulla.

Dai rovi al museo

Dai rovi al museo
Erano state arrotolate e gettate fuori dalla chiesa senza cornice, abbandonate tra i rovi. Adesso un restauro di 36 mila euro, durato ben 9 mesi, le ha riportate al loro originario splendore. Presentate dal settore Beni culturali della Diocesi quattro enormi tele appartenenti alla chiesa di Sant’Andrea, ritrovate cinque anni fa per caso dal parroco Enzo Ciulo. Si tratta di un “Sant’Andrea” del ‘600, “L’Immacolata”, datata 1603, e una “Deposizione”, anch’essa del XVII secolo, e un Sant’Andrea condotto al Martirio.

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali
Sarà la società “Geraci Restauri” di Messina a procedere al restauro del quadro di Sant’Andrea di Avellino, la tela del XVIII secolo che presenta ai piedi del santo la raffigurazione della città, la prima vera fotografia storica del centro abitato piazzese, una sorta di mappa dell’originario agglomerato storico cittadino. La giunta ha affidato l’incarico per 10 mila euro, somma attinta dal fondo di riserva.

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens
In nome della ragione, contro ogni intolleranza e fanatismo: un atto d’accusa, ma soprattutto un invito a riflettere.Hitchens affronta di petto le questioni e, analizzando lacune e incongruenze dei testi “sacri”, spiega ciò che è sotteso a norme e tabù, premi e castighi eterni, proponendo illuminanti esempi storici dai tempi più antichi a oggi. La sua è una serrata difesa della ragione e del laicismo contro la crudeltà resa legittima e “santa” in nome di una fede.

Corrado Augias e Vito Mancuso

Corrado Augias e Vito Mancuso
Credenti cattolici e atei razionalisti si sfidano a duello

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins
Il biologo ed evoluzionista Richard Dawkins torna sul tema da sempre al centro dei propri studi: l’ateismo. E lo fa con un saggio dall’obiettivo esplicito: dimostrare l’inesistenza di quel Creatore a cui tutte le religioni, e in particolare i tre monoteismi, fanno riferimento. Già il provocatorio titolo, L’illusione di Dio, racchiude il nucleo delle argomentazioni di Dawkins: l’esistenza di un Creatore è un presupposto dogmatico, una verità indiscutibile in quanto “sacra”, ma non dimostrabile in alcun modo