mercoledì 10 marzo 2010

Piazza Armerina. Prg. Nessuna revoca in autotutela. Ferrara: "A questo punto valuto azioni legali, compresa impugnazione del Prg davanti al Tar"

Dichiarata inammissibile e non messa ai voti, perché definita “generica e non motivata”, la richiesta di avvio del procedimento di revoca in autotutela del nuovo Piano regolatore generale. La richiesta di revoca è arrivata in aula, ieri pomeriggio, nella seduta sul Prg. Il presidente del consiglio comunale, Calogero Centonze, supportato dal segretario generale Carolina Ferro, non ha messo ai voti la proposta presentata a firma di tre consiglieri comunali. Braccio di ferro politico tutto interno al partito Democratico, invece, tra il governo guidato dal sindaco Carmelo Nigrelli e l’area Lumia/Crocetta del partito. È stata infatti rigettata l’istanza di annullamento del nuovo Prg avanzata al Comune dall’imprenditore ed ex consigliere comunale Ranieri Ferrara, esponente di punta della corrente Lumia/Crocetta, uno dei quattro indagati nell’inchiesta della Procura di Enna sui presunti casi di abuso di ufficio legati al nuovo strumento urbanistico. Il rigetto della sua istanza è stata letta in aula dal presidente Centonze. “A questo punto chiederò lumi ad un legale amministrativista per valutare le azioni legali da mettere in campo, compresa l’impugnazione davanti ai giudici amministrativi della delibera di adozione del nuovo Piano regolatore generale”, annuncia Ferrara, il quale nei giorni scorsi aveva depositato al sindaco Carmelo Nigrelli e al presidente del consiglio comunale Centonze, suoi colleghi di partito, la richiesta di avviare la procedura di annullamento in autotutela del Prg adottato. Di fatto un pezzo importante del Pd potrebbe avanzare un ricorso al Tar per chiedere l’annullamento del nuovo Prg. E questo perché l’esponente “democratico” aveva denunciato di essere stato privato del diritto a difendersi e a controdedurre in occasione dell’arrivo in Comune del parere del Cru, il consiglio regionale all’Urbanistica, accompagnato dall’esposto dettagliato di un cittadino sui presunti incrementi di valore dei terreni in conseguenza dell’approvazione del nuovo strumento urbanistico e sulla mancata astensione al momento del voto di alcuni consiglieri. Esposto poi girato alla Procura e sul quale si è innestata l’inchiesta in corso della procura. L’imprenditore aveva dichiarato di aver appreso dagli organi di stampa della corrispondenza intercorsa tra il Comune e il Cru. La vicenda giudiziaria, quindi, rischia di diventare una bomba politica ad orologeria all’interno del Pd. (Giornale di Sicilia - Edizione del 10 marzo 2010)

Dai rovi al museo

Dai rovi al museo
Erano state arrotolate e gettate fuori dalla chiesa senza cornice, abbandonate tra i rovi. Adesso un restauro di 36 mila euro, durato ben 9 mesi, le ha riportate al loro originario splendore. Presentate dal settore Beni culturali della Diocesi quattro enormi tele appartenenti alla chiesa di Sant’Andrea, ritrovate cinque anni fa per caso dal parroco Enzo Ciulo. Si tratta di un “Sant’Andrea” del ‘600, “L’Immacolata”, datata 1603, e una “Deposizione”, anch’essa del XVII secolo, e un Sant’Andrea condotto al Martirio.

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali
Sarà la società “Geraci Restauri” di Messina a procedere al restauro del quadro di Sant’Andrea di Avellino, la tela del XVIII secolo che presenta ai piedi del santo la raffigurazione della città, la prima vera fotografia storica del centro abitato piazzese, una sorta di mappa dell’originario agglomerato storico cittadino. La giunta ha affidato l’incarico per 10 mila euro, somma attinta dal fondo di riserva.

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens
In nome della ragione, contro ogni intolleranza e fanatismo: un atto d’accusa, ma soprattutto un invito a riflettere.Hitchens affronta di petto le questioni e, analizzando lacune e incongruenze dei testi “sacri”, spiega ciò che è sotteso a norme e tabù, premi e castighi eterni, proponendo illuminanti esempi storici dai tempi più antichi a oggi. La sua è una serrata difesa della ragione e del laicismo contro la crudeltà resa legittima e “santa” in nome di una fede.

Corrado Augias e Vito Mancuso

Corrado Augias e Vito Mancuso
Credenti cattolici e atei razionalisti si sfidano a duello

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins
Il biologo ed evoluzionista Richard Dawkins torna sul tema da sempre al centro dei propri studi: l’ateismo. E lo fa con un saggio dall’obiettivo esplicito: dimostrare l’inesistenza di quel Creatore a cui tutte le religioni, e in particolare i tre monoteismi, fanno riferimento. Già il provocatorio titolo, L’illusione di Dio, racchiude il nucleo delle argomentazioni di Dawkins: l’esistenza di un Creatore è un presupposto dogmatico, una verità indiscutibile in quanto “sacra”, ma non dimostrabile in alcun modo