martedì 30 marzo 2010
Piazza Armerina. Randagismo. La Lav sospende attività di volontariato sui randagi. "Il Comune sordo alle nostre richieste".
. La Lav decide di sospendere l’attività di volontariato destinata al recupero, mantenimento e adozione dei cani randagi della città. E questo per la mancanza delle minime condizioni igienico-sanitarie in cui operare. L’associazione animalista, infatti, nei mesi scorsi aveva ricevuto in affidamento dal Comune alcuni capannoni all’interno dell’area ex Siace, in contrada Bellia, con l’obiettivo di poter attivamente collaborare alla gestione del grave fenomeno del randagismo sul territorio della città dei mosaici. Incentivando in questo modo il sistema delle adozioni dei cuccioli senza fissa dimora ed evitando di appesantire le casse comunali, costrette a dover tirare fuori 80 mila euro in due anni, in convenzione con il canile Mimiani di Caltanissetta, solo per il mantenimento di una quarantina di randagi. “Ci stiamo occupando da mesi di numerosi randagi, sopportandone anche i costi con la nostra associazione, ma il Comune non ci mette nelle condizioni igienico-sanitarie adeguate a portare avanti questa attività di volontariato, il posto attuale non è adeguato, si sono ammalati molti animali, a questo punto interrompiamo ogni attività di collaborazione, l’amministrazione tiri fuori altri soldi e provveda a rivolgersi ai canili ufficiali, non possiamo andare avanti in questo modo”, spiega Lorena Sauli, presidente provinciale della Lav, la lega antivivisezione. “C’è stata una moria di cuccioli randagi perché il posto è infetto, ci vuole un pavimento pulito, le divisioni adeguate, non possiamo andare avanti”, aggiunge Sauli, la quale ricorda come negli ultimi mesi, grazie alla loro attività, sono stati circa 60 i cuccioli randagi tolti alla strada, curati e poi dati in adozione a privati. “I cani randagi ancora nei capannoni, in tutto una decina, li stiamo distribuendo tra i vari volontari della nostra associazione per portarli in case private e di campagna, lì non possono continuare a stare, da oggi il Comune non deve girarci le continue segnalazioni sulla presenza di cucciolate abbandonate”, annuncia la responsabile dell’associazione animalista. (Giornale di Sicilia - Edizione del 29 marzo)