Intercettazioni e manovra correttiva:
il SIULP si mobilita contro la “morte” della polizia.
Dichiarazioni del Segretario Generale Felice ROMANO
Il provvedimento del Governo sulle intercettazioni e la manovra correttiva calano una mannaia sull’operatività delle Forze di polizia.
Oggi, con il voto di fiducia al Senato si sta celebrando il funerale del più importante strumento dell’investigazione nella lotta alla criminalità organizzata e non.
Lo stesso strumento che ha consentito, grazie al lavoro di anni, di assicurare alla giustizia i più pericolosi criminali del nostro Paese.
Risultati che, spesso, alcuni ministri si attribuiscono in modo improprio, oserei dire anche scorretto, specie se accompagnato dall’assoluta mancanza di riconoscimento a chi ha davvero lavorato.
Le Forze di polizia, è bene ricordarlo a qualche politico distratto o di memoria corta, arrestano i criminali a prescindere dalla maggioranza che sostiene il governo.
Il SIULP preannuncia la mobilitazione dei poliziotti contro lo scempio legislativo in atto.
C’è uno scontro tra due poteri dello Stato, quello legislativo e quello giudiziario, cosa questa già anomala e dannosa; ma per il SIULP i magistrati, questa volta hanno una ragione della massima evidenza: con questi provvedimenti si mette a repentaglio la sicurezza dei cittadini, vanificando l’azione delle Forze di polizia.
Infatti, continua Romano, i tagli operati e le restrizioni alle retribuzioni costringeranno Polizia e Carabinieri ad eliminare volanti e gazzelle che controllano il territorio nonché a diminuire l’impiego di personale nei servizi di ordine pubblico, proprio in un momento in cui aumenta a dismisura la tensione sociale nel Paese.
Per questo il SIULP lancia una raccolta di firme contro il provvedimento sulle intercettazioni e contro la manovra correttiva. Bisogna dire basta ad una politica della sicurezza che non consente ai poliziotti di lavorare su strada, e che vede nei fatti vanificati tutti i roboanti annunci.
I cittadini già hanno capito che la vita reale è diversa da quella rappresentata, nei week end, nelle residenze di Arcore, di Varese o di Agrigento: per questo la raccolta delle firme avrà inizio proprio sotto queste residenze.
Roma, 10 giugno 2010