sabato 12 giugno 2010

La vergogna nazionale della nuova legge sulle intercettazioni e i nuovi tagli. La polizia e gli investigatori con la toga umiliati.

Intercettazioni e manovra correttiva:
il SIULP si mobilita contro la “morte” della polizia.

Dichiarazioni del Segretario Generale Felice ROMANO



Il provvedimento del Governo sulle intercettazioni e la manovra correttiva calano una mannaia sull’operatività delle Forze di polizia.
Oggi, con il voto di fiducia al Senato si sta celebrando il funerale del più importante strumento dell’investigazione nella lotta alla criminalità organizzata e non.
Lo stesso strumento che ha consentito, grazie al lavoro di anni, di assicurare alla giustizia i più pericolosi criminali del nostro Paese.
Risultati che, spesso, alcuni ministri si attribuiscono in modo improprio, oserei dire anche scorretto, specie se accompagnato dall’assoluta mancanza di riconoscimento a chi ha davvero lavorato.
Le Forze di polizia, è bene ricordarlo a qualche politico distratto o di memoria corta, arrestano i criminali a prescindere dalla maggioranza che sostiene il governo.
Il SIULP preannuncia la mobilitazione dei poliziotti contro lo scempio legislativo in atto.
C’è uno scontro tra due poteri dello Stato, quello legislativo e quello giudiziario, cosa questa già anomala e dannosa; ma per il SIULP i magistrati, questa volta hanno una ragione della massima evidenza: con questi provvedimenti si mette a repentaglio la sicurezza dei cittadini, vanificando l’azione delle Forze di polizia.
Infatti, continua Romano, i tagli operati e le restrizioni alle retribuzioni costringeranno Polizia e Carabinieri ad eliminare volanti e gazzelle che controllano il territorio nonché a diminuire l’impiego di personale nei servizi di ordine pubblico, proprio in un momento in cui aumenta a dismisura la tensione sociale nel Paese.
Per questo il SIULP lancia una raccolta di firme contro il provvedimento sulle intercettazioni e contro la manovra correttiva. Bisogna dire basta ad una politica della sicurezza che non consente ai poliziotti di lavorare su strada, e che vede nei fatti vanificati tutti i roboanti annunci.
I cittadini già hanno capito che la vita reale è diversa da quella rappresentata, nei week end, nelle residenze di Arcore, di Varese o di Agrigento: per questo la raccolta delle firme avrà inizio proprio sotto queste residenze.

Roma, 10 giugno 2010

Dai rovi al museo

Dai rovi al museo
Erano state arrotolate e gettate fuori dalla chiesa senza cornice, abbandonate tra i rovi. Adesso un restauro di 36 mila euro, durato ben 9 mesi, le ha riportate al loro originario splendore. Presentate dal settore Beni culturali della Diocesi quattro enormi tele appartenenti alla chiesa di Sant’Andrea, ritrovate cinque anni fa per caso dal parroco Enzo Ciulo. Si tratta di un “Sant’Andrea” del ‘600, “L’Immacolata”, datata 1603, e una “Deposizione”, anch’essa del XVII secolo, e un Sant’Andrea condotto al Martirio.

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali
Sarà la società “Geraci Restauri” di Messina a procedere al restauro del quadro di Sant’Andrea di Avellino, la tela del XVIII secolo che presenta ai piedi del santo la raffigurazione della città, la prima vera fotografia storica del centro abitato piazzese, una sorta di mappa dell’originario agglomerato storico cittadino. La giunta ha affidato l’incarico per 10 mila euro, somma attinta dal fondo di riserva.

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens
In nome della ragione, contro ogni intolleranza e fanatismo: un atto d’accusa, ma soprattutto un invito a riflettere.Hitchens affronta di petto le questioni e, analizzando lacune e incongruenze dei testi “sacri”, spiega ciò che è sotteso a norme e tabù, premi e castighi eterni, proponendo illuminanti esempi storici dai tempi più antichi a oggi. La sua è una serrata difesa della ragione e del laicismo contro la crudeltà resa legittima e “santa” in nome di una fede.

Corrado Augias e Vito Mancuso

Corrado Augias e Vito Mancuso
Credenti cattolici e atei razionalisti si sfidano a duello

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins
Il biologo ed evoluzionista Richard Dawkins torna sul tema da sempre al centro dei propri studi: l’ateismo. E lo fa con un saggio dall’obiettivo esplicito: dimostrare l’inesistenza di quel Creatore a cui tutte le religioni, e in particolare i tre monoteismi, fanno riferimento. Già il provocatorio titolo, L’illusione di Dio, racchiude il nucleo delle argomentazioni di Dawkins: l’esistenza di un Creatore è un presupposto dogmatico, una verità indiscutibile in quanto “sacra”, ma non dimostrabile in alcun modo