lunedì 28 giugno 2010

Venere di Morgantina. Calcagno: "Basta polemiche da parte dei consiglieri e amministratori provinciali".

Più propositivi e meno polemici. Lo chiede ad amministratori e consiglieri provinciali il Presidente della Commissione speciale consiliare “Venere” del Comune di Aidone Lorenzo Calcagno. “Invitiamo gli amministratori e consiglieri provinciali a smetterla di litigare a mezzo stampa prendendo a pretesto il tema della Venere di Morgantina – dice Calcagno – da questi invece si attenderemmo o meglio ci saremmo già aspettati fatti ben più concreti. In subordine ci accontentiamo che stiano calmi e che si astengano dall’esternare inutili analisi e pareri non richiesti che riguardano in primo luogo il Comune di Aidone. Tutto ciò infatti rischia di suscitare allarme, ansia e reale preoccupazione nella comunità aidonese che da 30 anni, con iniziative efficaci a tutti i livelli è impegnata a far si che i reperti, testimoni della propria storia millenaria, rientrino nella casa naturale a completare il contesto storico-culturale di cui sono espressione. Invitiamo pertanto tutti coloro che hanno a cuore tale obbiettivo, ad aiutarci anche con la sobrietà (no perdi tempo), che è d’obbligo in questi casi. Voglio inoltre rassicurare tutti che l’opera iniziata 30 anni fa, continua ininterrottamente con lo stesso impegno e determinazione anche in silenzio. E’ prevista a breve una scelta di bilancio da parte del Consiglio Comunale in grado di mettere la Soprintendente di Enna nelle condizioni di permettere il rientro della Venere ad Aidone, già dalla primavera del 2011”. Lorenzo Calcagno, presidente della commissione consiliare speciale "Venere"

Dai rovi al museo

Dai rovi al museo
Erano state arrotolate e gettate fuori dalla chiesa senza cornice, abbandonate tra i rovi. Adesso un restauro di 36 mila euro, durato ben 9 mesi, le ha riportate al loro originario splendore. Presentate dal settore Beni culturali della Diocesi quattro enormi tele appartenenti alla chiesa di Sant’Andrea, ritrovate cinque anni fa per caso dal parroco Enzo Ciulo. Si tratta di un “Sant’Andrea” del ‘600, “L’Immacolata”, datata 1603, e una “Deposizione”, anch’essa del XVII secolo, e un Sant’Andrea condotto al Martirio.

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali
Sarà la società “Geraci Restauri” di Messina a procedere al restauro del quadro di Sant’Andrea di Avellino, la tela del XVIII secolo che presenta ai piedi del santo la raffigurazione della città, la prima vera fotografia storica del centro abitato piazzese, una sorta di mappa dell’originario agglomerato storico cittadino. La giunta ha affidato l’incarico per 10 mila euro, somma attinta dal fondo di riserva.

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens
In nome della ragione, contro ogni intolleranza e fanatismo: un atto d’accusa, ma soprattutto un invito a riflettere.Hitchens affronta di petto le questioni e, analizzando lacune e incongruenze dei testi “sacri”, spiega ciò che è sotteso a norme e tabù, premi e castighi eterni, proponendo illuminanti esempi storici dai tempi più antichi a oggi. La sua è una serrata difesa della ragione e del laicismo contro la crudeltà resa legittima e “santa” in nome di una fede.

Corrado Augias e Vito Mancuso

Corrado Augias e Vito Mancuso
Credenti cattolici e atei razionalisti si sfidano a duello

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins
Il biologo ed evoluzionista Richard Dawkins torna sul tema da sempre al centro dei propri studi: l’ateismo. E lo fa con un saggio dall’obiettivo esplicito: dimostrare l’inesistenza di quel Creatore a cui tutte le religioni, e in particolare i tre monoteismi, fanno riferimento. Già il provocatorio titolo, L’illusione di Dio, racchiude il nucleo delle argomentazioni di Dawkins: l’esistenza di un Creatore è un presupposto dogmatico, una verità indiscutibile in quanto “sacra”, ma non dimostrabile in alcun modo