mercoledì 20 aprile 2011

Piazza Armerina. Deroga alle aperture dei negozi da maggio. Confcommercio insorge: "Ribilotta fa prevalere le sue personali ragioni"

Confcommercio insorge contro la decisione adottata dall’amministrazione comunale di Piazza Armerina di derogare le chiusure domenicali e festive delle attività commerciali a partire da maggio e fino a settembre.
Nonostante il parere negativo espresso con determinazione dalla delegazione della Confcommercio, l’assessore al Commercio Teodoro Ribilotta si è irrigidito sulle sue posizioni ed ha deciso di ignorare le ragioni espresse dalla maggioranza dei commercianti della Città dei Mosaici che avevano ribadito, più volte, la volontà di osservare la giornata di riposo domenicale almeno fino a giugno.
Confcommercio aveva ribadito, nel corso dell’incontro fissato dall’assessore lo scorso 13 aprile, che rispetto a quanto concordato nel corso degli incontri precedenti, non risultavano esserci elementi di novità tali da giustificare la decisione di derogare le chiusure delle attività commerciali fin dal mese di maggio.
Noncurante però delle esigenze espresse dai commercianti, Ribilotta ha firmato ugualmente l’ordinanza, suscitando l’ira del Presidente della delegazione comunale di Piazza Armerina Arcangelo Costa: «Ancora una volta l’assessore Ribilotta ha preferito far prevalere le sue personali ragioni, in barba alle necessità della categoria dei commercianti – dichiara Costa - L’assessore ha rifiutato la nostra proposta delle turnazioni, ci ha fatto esprimere le nostre articolate ragioni per poi comunicarci, con il suo caratteristico piglio arrogante e tracotante, che aveva già deciso e che le deroghe sarebbero partite da subito. È un atteggiamento che non gradiamo e che condanniamo senza mezzi termini. Il mondo del commercio a Piazza Armerina sta vivendo un periodo tragico per colpa di una gestione egoistica e priva di contenuti. Confusione e sopruso sono i fili conduttori dell’azione amministrativa dell’assessore Ribilotta e stanno provocando danni inenarrabili al comparto commerciale – conclude il Presidente Arcangelo Costa - Confcommercio prende atto con amarezza che non è possibile intavolare alcun dialogo con chi si dimostra sordo alle legittime richieste».

martedì 19 aprile 2011

Piazza Armerina. Ospedale Chiello. Crocetta scrive a Russo: "Riveda le sue posizioni"

OGGETTO: APPELLO PER L' OSPEDALE DI PIAZZA ARMERINA





Esimio Assessore,



molto allarme sta provocando fra i cittadini di Piazza armerina e dei comuni limitrofi, una vasta area, il progetto di soppressione dell' ospedale di Piazza Armerina.


Nell'apprezzare profondamente il lavoro che Ella sta svolgendo per la razionalizzazione del sistema sanitario siciliano, un sistema che nel passato ha prodotto sprechi e malasanitá, mi permetto di sottoporre alla Sua riflessione l' importanza che l' ospedale piazzese svolge per un vasto circondario.


La soppressione, infatti, di tale ospedale costringerebbe gli utenti di quella zona a rivolgersi per le cure all'ospedale di Enna, che, sicuramente, per la natura montuosa del territorio, non é facilmente accessibile.


In rapporto, dunque, fra presidio ospedalieri e numero di abitanti non puó essere il solito parametro di valutazione rispetto alla necessitá di mantenere o abolire determinate strutture.


Nel caso specifico di Piazza Armerina e della Provincia di Enna va considerata la difficoltá dei collegamenti che impedisce di dare una pronta ed efficace risposta all' utenza.



Confidando di avere fornito spunti utili per una riflessione che possa portare alla revisione del piano sanitario per la Provincia di Enna,



Le porgo cordiali saluti.



Rosario Crocetta

domenica 17 aprile 2011

Piazza Armerina. Il Giudice di Pace annulla multa sulle strisce blu con sentenza che potrebbe a valanga far cestinare tutte le contravvenzioni

Una sentenza potrebbe mettere in seria crisi il sistema delle strisce blu nella città dei mosaici. Con una pronuncia destinata a fare da precedente giurisprudenziale, tale da poter aprire una maglia delicata anche sulle casse comunali, il Giudice di Pace ha annullato una contravvenzione di 38 euro che era stata elevata ad un cittadino non in regola con il ticket della sosta a pagamento. Ma è soprattutto la motivazione della sentenza che sembrerebbe aprire una delicata crepa nel sistema. La multa sarebbe stata annullata perché occorreva un testo regolamentare sulla tariffa da approvare in consiglio comunale. Un passaggio procedurale per verità preteso da molti consiglieri nel 2009, ma che in realtà non c’è mai stato perché ad occuparsi di tariffe fu direttamente la giunta. Nel dispositivo della pronuncia viene disposta la disapplicazione della delibera di giunta municipale del 30 marzo 2009 e di una determina dirigenziale. Il giudice ha non soltanto annullato la multa da 38 euro all’automobilista piazzese, difeso dall’avvocato Roberto Sardella, ma anche condannato il Comune e il sindaco a rifondere le spese di giudizio pari a 138 euro. Se questa motivazione dovesse essere confermata tutte le multe a valanga potrebbero essere cestinate. Una sentenza, quindi, destinata a provocare serie conseguenze politiche. Soddisfazione è stata subito espressa dall’associazione “Emanuele e Leopoldo Notarbartolo”, promotrice del ricorso al Giudice di Pace e molto critica con l’intero sistema delle strisce blu messo in piedi dalla giunta. “Una storia amara, questa delle strisce blu, resa ancora più triste dalla bieca determinazione con la quale l’amministrazione comunale ha dapprima calpestato i diritti degli utenti, fregandosene delle legittime rivendicazioni dei tanti destinatari del provvedimento, per poi arrivare addirittura a snobbare il consiglio comunale, massimo organo rappresentativo della comunità, al quale è stato impedito di occuparsi, come invece era lecito aspettarsi, della problematica”, scrive l’associazione. “A questo punto siano i consiglieri comunali a ritornare nuovamente a combattere per chiedere l’annullamento in autotutela di questo bando e l’avvio di una nuova procedura per l’affidamento del servizio”, aggiunge. “Il sindaco Nigrelli pur essendo stato bene informato del fatto che la determinazione tariffaria rientrava fra le competenze del consiglio comunale non ha ritenuto opportuno intavolare con i consiglieri alcun dialogo”, sottolinea Alessia Di Giorgio, responsabile dell’associazione. “La giustizia ha fatto pienamente la sua parte, la politica sappia fare la propria!”, auspica. (Giornale di Sicilia - Edizione del 17 aprile 2011)

venerdì 15 aprile 2011

Piazza Armerina. Salta l'incontro del sindaco e del comitato con Russo a Palermo sul Chiello

Dopo Enna e Leonforte l'assessore regionale alla Salute Massimo Russo da buca alle istituzioni piazzesi e al comitato anche a Palermo, dove questo pomeriggio alle 15 era atteso un incontro ul futuro dell'ospedale Chiello. Il confronto è saltato perchè l'assessore è impegnato a Roma. Russo ha chiamato a Nigrelli e ha concordato di spostare l'incontro per mercoledì prossimo.

venerdì 8 aprile 2011

Piazza Armerina. Salta commissione Sanità a Leonforte. Nigrelli chiede corteo a Palermo: "Non si gioca con la dignità dei piazzesi"


Nuovi venti di guerra sul fronte sanità. I comitati cittadini di quartiere, capeggiati da Massimo Di Seri e Filippo Rausa, potrebbero indire una manifestazione insieme ad altri comuni davanti alla sede dell’assessorato regionale alla Sanità per mercoledì prossimo. La decisione sarebbe scaturita dalla notizia, rimbalzata ieri nel primo pomeriggio, dell’annullamento della riunione della commissione regionale Sanità, in programma a Leonforte per lunedì. Un’occasione di confronto in meno che si aggiunge all’assenza dell’assessore regionale alla Sanità, giovedì sera, al tavolo tecnico in prefettura a Enna e al diniego ai comitati piazzesi di poter manifestare in quelle stesse ore nel capoluogo. Il sindaco Nigrelli ha chiamato al telefono i responsabili dei comitati e il consiglio comunale proponendo la manifestazione: “Nessuno può giocare con la dignità dei piazzesi, nemmeno le autorità regionali, chiedo fin da subito un incontro urgente a Palermo con l’assessore Russo e i capigruppo all’assemblea regionale siciliana”

Comunicato della Prefettura sull'incontro di ieri pomeriggio sul Chiello. Grande assente l'assessore Russo.

Ecco cosa scrive la Prefettura di Enna:

"Un importante momento di approfondimento sul futuro dei presidi sanitari in provincia di Enna: questo l’oggetto del tavolo tecnico convocato ieri dal Prefetto dott.ssa Giuliana Perrotta, cui hanno partecipato il Dr. Giuseppe Monaco, Presidente della Provincia Regionale di Enna, l’Ing. Carmelo Nigrelli, Sindaco del Comune di Piazza Armerina, il Dr. Giuseppe Bonanno, Sindaco del Comune di Leonforte, la Dott.ssa Lia Murè e il Dr. Scollo in rappresentanza dell’Assessorato Regionale per la Salute, il Dr. Nicola Baldari, Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria Provinciale 4 di Enna unitamente ai Direttori Sanitario e Amministrativo, rispettivamente Dr.ssa Giovanna Volo e Dr. Giuseppe Ficarra, nonché il Dr. Salvatore Tumminelli, Capo Dipartimento Materno -Infantile e i Primari di Ostetricia Enna 1 e 2 rispettivamente Dr. Giuseppe La Ferrara e Dr.Giuseppe Campione dell’ASP 4 di Enna. Il Prefetto ha aperto l’incontro evidenziando la necessità di fare chiarezza sulle motivazioni che hanno portato alle recenti scelte organizzative del settore ospedaliero, adottate dall’Azienda Sanitaria Provinciale, sottolineando come la prospettiva su cui aprire il ragionamento debba prescindere da rivendicazioni particolaristiche legate a logiche di appartenenza territoriale ma mirare ad aprire un momento di confronto sul futuro sanitario del territorio privilegiando esclusivamente gli standard di efficienza e di sicurezza dei presidi ospedalieri. Gli interventi hanno consentito di chiarire come le rimodulazioni adottate con particolare riferimento agli ospedali di Leonforte e Piazza Armerina, non siano affatto preordinate a determinare, in prospettiva, la chiusura di detti presidi ma si inseriscano in un più ampio progetto di razionalizzazione del settore richiesto dal Piano Sanitario Regionale che prevede tra l’altro una serie di accorpamenti necessari ad eliminare duplicazioni di unità operative insistenti in un unico ambito territoriale garantendo al tempo stesso il potenziamento dei servizi utili a garantire un’assistenza sanitaria adeguata alle esigenze del territorio. I sindaci di Piazza Armerina e di Leonforte, pur prendendo atto che né il piano sanitario regionale né le scelte dell’Azienda ospedaliera prevedono la soppressione di nessun presidio ospedaliero in provincia di Enna, hanno espresso riserve sui tempi e sulle modalità che, in tale progetto riorganizzativo, hanno portato l’ASP a rimodulare il servizio di ostetricia e di ginecologia nei due presidi ospedalieri in questione con la trasformazione dei posti letto destinati a ricoveri ordinari in posti letto da utilizzare solo in regime di day hospital. Pertanto hanno richiesto che venga rappresentata all’Assessore Regionale la possibilità di consentire che le gravidanze che, ad esclusivo giudizio dei medici, non presentino evidenti patologie ostetrico –ginecologiche possano essere portate a compimento anche negli ospedali di Piazza Armerina e di Leonforte fino alla emanazione del decreto assessoriale di rimodulazione dei punti nascita ed alla completa attivazione del percorso nascite. La Dr.ssa Murè si è impegnata a rappresentare all’Assessore Regionale la predetta proposta avanzata dai Sindaci, peraltro condivisa anche dal Presidente della Provincia Regionale, riservandosi di fornire al riguardo formale risposta".

Piazza Armerina. La coalizione delle schede bianche per ora supera quella di Capizzi


Prime due votazioni e prime due fumate nere, mercoledì sera, per l’elezione del presidente del consiglio comunale. L’accordo politico tra Udc, Mpa e Pd, con la candidatura ufficiale di Giuseppe Capizzi allo scranno più alto di via Cavour, ha tenuto in aula. Ma si è rivelato per ora insufficiente. Ed ha fatto in aula una prima vittima, il gruppo consiliare del partito Democratico, arrivato all’importante appuntamento politico spaccato, con due diverse linee di condotta che tuttora sembrano inconciliabili. Le due votazioni si sono concluse in maniera identica: 9 schede bianche, 8 voti a Capizzi, 1 voto a Calogero Centonze, 1 a Rosario Paternicò e 1 a Carmelo Gagliano.

Per ora la coalizione delle schede bianche supera quella a sostegno di Capizzi. A votare per il consigliere Capizzi l’Udc con Vincenzo Filetti e Calogero Cursale, l’Mpa con Ivan Picicuto, Angelo Trebastoni e Giuseppe Falcone, gli autonomisti del Pd con Calogero Centonze, Calisto Failla e lo stesso Capizzi. Gli altri otto consiglieri del Pd, Giuseppe Venezia, Ilenia Adamo, Eduardo Lotario, Filippo Vitali, Pino Grillo, Franco Azzolina, Riccardo Calamaio, Fabio Monasteri, hanno votato scheda bianca, così come sembrerebbe anche il consigliere indipendente Basilio Fioriglio. Per il resto l’indipendente Renato Incardona avrebbe votato Centonze, Carmelo Gagliano e Rosario Paternicò (Pdl) se stessi. Si tratta naturalmente di indiscrezioni perché il voto è segreto. In prima votazione occorrevano 11 voti per l’elezione del presidente (la maggioranza assoluta), dalla seconda votazione in poi sarà sufficiente anche la maggioranza semplice, cioè la metà più uno dei presenti, purchè vi sia sempre il numero legale in aula, cioè almeno 11 consiglieri presenti. Se la coalizione delle schede bianche dovesse decidere di puntare sull’attuale vicepresidente Ilenia Adamo la battaglia potrebbe essere decisa dai due voti determinanti del gruppo Pdl di Gagliano e Paternicò. Nel mirino della diplomazia pro Capizzi, ma anche di quella pro Adamo, vi sarebbero Azzolina, Monasteri, Calamaio, Fioriglio e Incardona. La seduta era cominciata in un clima di confuso dibattito su come procedere per l’elezione e su alcune questioni preliminari: il consiglio può essere convocato per l’elezione del presidente dal vice presidente o anche dal consigliere più anziano, e poi, ancora, l’aula dovrà votare ad oltranza fino all’elezione del nuovo presidente o potrà occuparsi anche di altri punti all’ordine del giorno. Nessuno in aula ha dato risposte univoche.

giovedì 7 aprile 2011

Piazza Armerina. Chiello, sit in negato a Enna. Il comitato: "Si è trattato di un ricatto che ferisce i piazzesi"

Tavolo in Prefettura a Enna sull’ospedale Chiello e sul futuro dell’Ostetricia questo pomeriggio, ma non si placano le polemiche per l’annullamento della manifestazione che si sarebbe dovuta tenere nelle stesse ore davanti alla prefettura di Enna. Il sindaco Carmelo Nigrelli alle 16.30 incontrerà a Enna, in Prefettura, l’assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo, e il direttore generale dell’Asp 4 Nicola Baldari. Al centro il destino del presidio sanitario piazzese. Ma il Comitato per l’Ospedale ha dovuto rimettere nei cassetti bandiere e striscioni e lasciare parcheggiati sei pullman dopo la comunicazione arrivata dalla Prefettura attraverso il sindaco Nigrelli. Nella comunicazione in sostanza si chiedeva di rinunciare al sit in o il tavolo sarebbe saltato. Gli organizzatori della manifestazione non ci stanno al metodo utilizzato. “Tutto ciò ha lasciato senza parole una città che si è sempre contraddistinta per la civiltà di pensiero e di comportamento, e certamente il ricatto, perché di questo si tratta, depone male per il signor Prefetto che lo ordina e cosa ancor più grave mortifica e ferisce i piazzesi che gioco forza lo devono passivamente subire”, dice il presidente del comitato Monte, Filippo Rausa, uno dei leader della mobilitazione popolare scattata a difesa del Chiello da alcune settimane. “Lunedì sera, dopo un colloquio telefonico con il prefetto Giuliana Perrotta, ho chiesto al vice presidente del consiglio comunale Ilenia Adamo e al coordinatore dei comitati di quartiere, Massimo Di Seri, di annullare la manifestazione che il Comitato pro Ospedale aveva organizzato per giovedì prossimo (questo pomeriggio per chi legge, ndr), in concomitanza del tavolo tecnico indetto dallo stesso Prefetto su richiesta delle donne piazzesi”, aveva spiegato il sindaco Nigrelli. E questo per garantire “serenità” ai lavori del tavolo tecnico stesso. “Stia tranquillo il prefetto Giuliana Perrotta sulla bontà e sulla civiltà del popolo piazzese, attenderemo l’esito dell’incontro all’ospedale Chiello, dove da venerdì 1 aprile è in atto un’assemblea permanente a difesa del nostro nosocomio, anzi la ringraziamo perché tutti gli avvenimenti che in quest’ultime settimane si stanno verificando non fanno altro che unire ed amalgamare un popolo per troppo tempo disomogeneo e venduto allo straniero politico di turno”, conclude Rausa. E continua intanto l’assemblea permanente di donne al reparto di Ostetricia.

Piazza Armerina. Si costituisce il comitato referendario provinciale "Vota si per fermare il nucleare"

Si è costituito nella città dei mosaici, nella sede di Legambiente, il comitato referendario provinciale “Vota si per fermare il nucleare”, movimento che fa riferimento all’omonimo comitato regionale e nazionale. Il primo impegno concreto sul campo del comitato referendario sarà quello del 16 e 17 aprile, quando nelle piazze dei comuni della provincia ennese saranno organizzati dai promotori diversi banchetti informativi in occasione della manifestazione nazionale “Liberiamo l’Italia dal nucleare”. Al comitato provinciale hanno già aderito i circoli di Legambiente di Piazza Armerina, Enna, Agira e Troina, Liberamente, Un’altra storia, Cgil, Acli, Italia Nostra, Democratica, Campus, Giosef , Movimento per la difesa del cittadino, Giovani Democratici, Giovani Comunisti, Federazione della Sinistra, Eurocoltivatori, Coldiretti, Confcommercio, Confagricoltura, Armerina Emergenza Protezione Civile, Moysikos Sacam, Lilt, Aima Enna, Università popolare del tempo libero I. Nigrelli, Patronato Labor.

mercoledì 6 aprile 2011

Piazza Armerina. Guardate quanta erba, c'è da farsi una canna







Piazza Armerina. Bonanno, Confesercenti: "Ho dovuto cedere il mio posto al mercato per colpa dell'amministrazione"

“Confido nel ritorno del mercato settimanale al centro del paese come in tutte le città che si rispettano perché, lo ripeto per l’ennesima volta, al centro del paese si riversa tutta la popolazione”. Così il responsabile provinciale dell’Anva Confesercenti, l’associazione nazionale dei venditori ambulanti, Salvatore Bonanno, il quale ha anche voluto testimoniare con la sua esperienza personale le difficoltà dei suoi colleghi. “Sono stato titolare fino a febbraio del posteggio nel mercato settimanale armerino di Piano Sant’Ippolito e dopo oltre 40 anni di attività commerciale presso lo stesso mercato sono stato costretto a cedere la suddetta l’attività, in quanto da quando è stato spostato il sito mercatale da piazza Falcone Borsellino a Piano Sant’Ippolito le perdite sono state oltre l’80 per cento, e come me anche altri operatori hanno dovuto fare la stessa cosa”, racconta Bonanno. Il quale poi critica le scelte della giunta: “Per tutto questo dobbiamo dire grazie ad un’amministrazione incapace e ad un assessore al Commercio che hanno portato avanti una politica personalistica, distruggendo così quel poco che restava dell’economia commerciale”. “Spero che il mio gesto sia di sprono per cambiare le cose in modo che altri operatori non debbano trovarsi a fare la stessa mia scelta”, conclude il sindacalista. (Giornale di Sicilia - Edizione del 4 aprile 2011)

Piazza Armerina. La rincorsa all'erbaccia

Erbaccia alta nei quartieri e in molte aree verdi della città con numerose proteste da parte dei residenti e la richiesta di interventi immediati di manutenzione all’assessorato al Verde pubblico. Il quartiere Casalotto è tra quelli nei quali è più sentito il problema in questo periodo. Lungo via Canale Carmine interamente ricoperta dalla vegetazione la fontana in pietra che si trova sotto la galleria della circonvallazione che attraversa il Casalotto. Le due arterie che convergono nella zona sono anch’esse da ripulire e attendono un intervento di diserbatura. Vegetazione alta ai lati della strada anche lungo la via Libero Grassi, in via Vignazza, via Bendasi e via San Filippo, nel cuore del quartiere Casalotto. Piene di erbacce e in pessime condizioni igienico-sanitarie anche alcune aree verdi frequentate dai bambini. Come nella piazzetta Ernesto Trigona, nella zona di contrada Santa Croce, dove si trovano alcuni giochi per i più piccoli che sono invasi dall’erbaccia alta e nella via Sant’Ippolito, vicino a viale Libertà, dove le aiuole sono da molto tempo piene di vegetazione e immondizia. Erbaccia alta anche nella piccola area verde che si trova di fronte allo stadio Sant’Ippolito e lungo la scarpata sottostante lo stesso Piano Sant’Ippolito, dove ogni giovedì si tiene il mercato settimanale con la presenza di migliaia di persone tra ambulanti e cittadini. Fra qualche settimana, senza una preventiva pulizia della scarpata, l’area diventerà progressivamente a rischio incendio, come già avvenuto l’anno scorso. (Giornale di Sicilia - edizione del 5 aprile 2011)

martedì 5 aprile 2011

Piazza Armerina. Udc, Mpa e Pd candidano Capizzi alla presidenza del consiglio comunale


Cambiano gli equilibri politici nella città dei mosaici, con la nascita di una nuova coalizione politica. Mpa, Udc e Pd trovano l’accordo politico sulla candidatura unitaria del consigliere Giuseppe Capizzi (Pd) alla carica di presidente del consiglio comunale. I tre partiti hanno siglato un’intesa che di fatto getta le basi di una nuova alleanza politica ed elettorale anche in vista delle prossime elezioni comunali. Il primo banco di prova della candidatura è già atteso per domani pomeriggio, quando in consiglio comunale potrebbe scattare la prima votazione ufficiale sul successore del presidente dimissionario Calogero Centonze, esponente del partito Democratico, appartenente alla corrente “autonomista” vicina alla segreteria. A confermare la natura politica dell’accordo è lo stesso segretario del Pd, Ranieri Ferrara. “La linea preferenziale è quella di portare avanti a livello locale lo stesso tipo di alleanza politica già in atto a livello regionale tra Udc, Mpa e Pd”, spiega il segretario Ferrara, il quale questa sera sottoporrà la sua linea al direttivo del partito. Il nuovo asse politico, in realtà già sperimentato altre volte in aula, può contare per ora su otto dei venti consiglieri comunali: Vincenzo Filetti e Calogero Cursale per l’Udc, Angelo Trebastoni, Ivan Picicuto e Giuseppe Falcone per l’area Mpa, Giuseppe Capizzi, Luca Failla e Calogero Centonze per la componente del Pd che si definisce “autonomista” ed è vicina al segretario Ferrara. Vicino all’asse politico appena nato sarebbe anche il consigliere indipendente Renato Incardona, il quale potrebbe votare la candidatura di Capizzi. Nel gruppo consiliare del Pd, poi, vi sarebbero altri tre consiglieri la cui posizione rispetto alla candidatura di Capizzi rimane incerta: Riccardo Calamaio, area Franceschini, Fabio Monasteri e Franco Azzolina, fino a qualche mese fa appartenenti agli “autonomisti” di Capizzi, Centonze e Failla. Non ha ancora preso posizione l’indipendente Basilio Fioriglio, il quale non avrebbe gradito la sua esclusione dalla riunione tra i tre partiti. Roberto Palermo (Giornale di Sicilia - Edizione del 5 aprile 2011)



La linea Ferrara sull’asse Mpa, Udc e Pd non piace ad una parte dei democratici piazzesi. Non è gradita al sindaco Carmelo Nigrelli e non è mai stata sostenuta dal capogruppo Giuseppe Venezia. Entrambi sono in rotta di collisione con la segreteria. Almeno quattro consiglieri comunali del Pd, secondo indiscrezioni, domani pomeriggio non appoggeranno la candidatura del collega di partito Capizzi: Giuseppe Venezia, Ilenia Adamo, Eduardo Lotario e Giuseppe Grillo. Incerta la posizione del consigliere indipendente del Pd Filippo Vitali. Il Pdl, con i suoi consiglieri Carmelo Gagliano e Rosario Paternicò, è rimasto fuori dall’accordo sul nome di Capizzi.

domenica 3 aprile 2011

Il Piazza Armerina Mosaici Calcio ottiene la promozione in prima categoria

Il calcio piazzese torna a sorridere. Questo pomeriggio i ragazzi del patron Renzo Amore, allenati da mister Filippo Angilella, hanno battuto per 3 a 0 il Gattopardo in casa conquistando con una giornata di anticipo la promozione al campionato di prima categoria. Reti di Catalano, Sole e Guerrera. Poi mortaretti, fuochi d'artificio, bandiere, spumante e tanti abbracci. Ecco alcune foto:
















venerdì 1 aprile 2011

Le immagini del corteo in difesa dell'ospedale Chiello



























(L'intervento del vescovo Michele Pennisi al corteo di questa mattina):

"Lo scorso anno ho già preso posizione per il ridimensionamento degli Ospedali di Piazza Armerina , Niscemi, e Mazzarino. Adesso si aggiunge la grave soppressione del reparto di maternità (ostetricia e ginecologia) e con il declassamento dell’Ospedale Chiello. Non è mio compito suggerire soluzioni tecniche o organizzative, che competono ai rappresentanti delle Istituzioni pubbliche responsabili della sanità, ma facendomi interprete delle lamentele e delle preoccupazioni delle nostre popolazioni, invito tutte le Autorità competenti a rispettare le finalità dei benefattori e dei fondatori di questo Ospedale e a fare il possibile per tutelare e promuovere il pieno rispetto del diritto a strutture sanitarie qualitativamente efficienti a misura d’uomo , che garantiscano ai cittadini il fondamentale diritto alla salute e siano vicine ai bisogni delle persone. Si tratta di coniugare eticità, efficienza, efficacia, economicità. L’eticità della sanità, come valore primario, presuppone una ridefinizione di una sanità dei fini che punti sulla centralità della persona malata e non solo dei mezzi sia tecnici che economici. E’ necessaria una sanità che ispiri la propria azione assistenziale al primato della persona e non della malattia, all’unicità e irripetibilità del soggetto e non solo del caso clinico. E’ importante il potenziamento dei servizi sanitari ed è fondamentale la promozione di tutta la vita e la tutela della vita di tutti. Auspico che questi problemi siano risolti ma con il dialogo sereno e costruttivo e il contributo di tutti al bene comune. E’ necessario da parte dei politici più trasparenza, più coinvolgimento dei diretti interessati nelle scelte di politica sanitaria, e da parte degli operatori sanitari più attenzione e gentilezza nel compiere la loro missione che deve essere ispirata all’amore verso il prossimo. + Michele Pennisi, Vescovo di Piazza Armerina

Dai rovi al museo

Dai rovi al museo
Erano state arrotolate e gettate fuori dalla chiesa senza cornice, abbandonate tra i rovi. Adesso un restauro di 36 mila euro, durato ben 9 mesi, le ha riportate al loro originario splendore. Presentate dal settore Beni culturali della Diocesi quattro enormi tele appartenenti alla chiesa di Sant’Andrea, ritrovate cinque anni fa per caso dal parroco Enzo Ciulo. Si tratta di un “Sant’Andrea” del ‘600, “L’Immacolata”, datata 1603, e una “Deposizione”, anch’essa del XVII secolo, e un Sant’Andrea condotto al Martirio.

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali
Sarà la società “Geraci Restauri” di Messina a procedere al restauro del quadro di Sant’Andrea di Avellino, la tela del XVIII secolo che presenta ai piedi del santo la raffigurazione della città, la prima vera fotografia storica del centro abitato piazzese, una sorta di mappa dell’originario agglomerato storico cittadino. La giunta ha affidato l’incarico per 10 mila euro, somma attinta dal fondo di riserva.

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens
In nome della ragione, contro ogni intolleranza e fanatismo: un atto d’accusa, ma soprattutto un invito a riflettere.Hitchens affronta di petto le questioni e, analizzando lacune e incongruenze dei testi “sacri”, spiega ciò che è sotteso a norme e tabù, premi e castighi eterni, proponendo illuminanti esempi storici dai tempi più antichi a oggi. La sua è una serrata difesa della ragione e del laicismo contro la crudeltà resa legittima e “santa” in nome di una fede.

Corrado Augias e Vito Mancuso

Corrado Augias e Vito Mancuso
Credenti cattolici e atei razionalisti si sfidano a duello

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins
Il biologo ed evoluzionista Richard Dawkins torna sul tema da sempre al centro dei propri studi: l’ateismo. E lo fa con un saggio dall’obiettivo esplicito: dimostrare l’inesistenza di quel Creatore a cui tutte le religioni, e in particolare i tre monoteismi, fanno riferimento. Già il provocatorio titolo, L’illusione di Dio, racchiude il nucleo delle argomentazioni di Dawkins: l’esistenza di un Creatore è un presupposto dogmatico, una verità indiscutibile in quanto “sacra”, ma non dimostrabile in alcun modo