venerdì 15 maggio 2009
Concorso a Ragioniere Capo. Ricorso al presidente della Regione. Il Comune da incarico ad un legale per difendere il bando di gara.
Si sposta sul piano politico-giudiziario la battaglia sul contestato concorso comunale a Ragioniere Capo. L’amministrazione comunale con propria delibera ha dato incarico all’avvocato Harald Bonura per opporsi al ricorso straordinario al Presidente della Regione Sicilia con il quale è stato chiesto l’annullamento della procedura concorsuale. Ad aver firmato il ricorso erano stati l’associazione antimafia “Emanuele e Leopoldo Notarbartolo”, il sindacato unitario dei lavoratori della Polizia municipale, il consigliere comunale Giuseppe Falcone, capogruppo della lista Mattia Sindaco, e il coordinatore comunale dell’Mpa, Giuseppe Mattia. Ricorso presentato al Presidente della Regione Sicilia contro il Comune, nella persona del sindaco Carmelo Nigrelli, e contro Calogero Centonze, Alfonso Catalano e Angelo Bruno nella qualità di controinteressati partecipanti alla procedura concorsuale. Gli autori del ricorso contestano la presenza di forti profili di illegittimità nel bando di concorso, primo fra tutti il requisito dei tre anni di esperienza alla guida di un servizio economico finanziario in un’amministrazione pubblica, e la violazione di alcuni principi previsti dalla giurisprudenza amministrativa. “Il ricorso è da ritenere infondato, il requisito della specifica esperienza professionale scaturisce dall’autonomia regolamentare ampiamente riconosciuta agli enti locali”, si legge nella delibera con cui la giunta si difende, dando incarico ad un proprio legale di fiducia. La vicenda era finita alcuni mesi fa tra le polemiche anche in consiglio comunale. In aula, però, non era passata la linea proposta dalla coalizione di centrodestra. L’opposizione, infatti, aveva fatto mettere ai voti la richiesta alla giunta Nigrelli di revoca in autotutela della procedura concorsuale. Ma al momento del voto era andata sotto per il voto compatto del gruppo consiliare del partito Democratico, maggioranza in aula.