Sospesa la gara per la concessione delle “strisce blu” a pagamento, il 6 maggio, dopo due ore dall’apertura delle procedure di verifica e assegnazione del servizio. Uno solo il plico arrivato agli uffici comunali, contenente l’offerta della ditta Sis srl di Mantengano di Corciano, in provincia di Perugia, una grossa società del settore. La commissione di gara, composta dal comandante della Polizia municipale, Piero Viola, quale presidente, dall’ingegnere capo Mario Duminuco, quale componente tecnico, e dal commissario dei vigili urbani Maria Rosa Pascolato, componente verbalizzante, riunita nella sede della Polizia municipale, ha sospeso le procedure di gara ancor prima dell’apertura del terzo plico contenente l’offerta economica da parte della Sis (Segnaletica Industriale stradale). All’origine della sospensione una diversa interpretazione da parte dell’impresa e del Comune di quanto stabilito nel contratto di servizio allegato all’avviso di gara. Secondo quanto confermato dal presidente di gara, Viola, ad originare due opposte interpretazioni sarebbe stato il tema dei controlli del servizio, in particolare nella parte relativa agli addetti al controllo. Nel contratto viene stabilito all’articolo 18 che l’amministrazione comunale avrà l’obbligo di controllare tramite gli organi competenti la regolarità del pagamento delle tariffe di sosta previste da parte degli utenti e procedere in caso di inadempienza alle sanzioni. Gli ausiliari addetti al controllo del pagamento dei tickets da parte degli automobilisti, in sosta sulle strisce blu, dovranno essere comunali o dipendenti della Sis? Qui sarebbe sorta una diversa interpretazione. “Dobbiamo valutare alcuni aspetti tecnico-burocratici, l’attribuzione del punteggio e proprio la questione del controllo”, spiega il comandante Viola. Disciplinare di gara poco chiaro? Adesso cosa succede? “Entro lunedì chiariremo i punti e riprenderemo la gara sospesa”, aggiunge il capo dei vigili. Prima della sospensione erano stati aperti due dei tre plichi previsti dal disciplinare di gara: quello contenente le certificazioni richieste dal Comune e quello relativo all’offerta dal punto di vista tecnico. Non ancora aperto il plico con l’offerta economica, e cioè la percentuale di “agio” spettante alle casse comunali, la quota dell’importo stimato della concessione che dovrebbe andare all’ente.
La diffida
“Il bando di gara sulle strisce blu è illegittimo e l’amministrazione lo deve annullare in autotutela”. A chiederlo, con una diffida depositata agli uffici comunali nei giorni scorsi, la ditta di impianti elettrici “Romano Antonino” di via Sette Cantoni. “È stato previsto un termine eccessivamente breve per la presentazione dell’offerta rispetto alla pubblicazione del bando all’albo pretorio del primo aprile scorso”, spiega l’imprenditore Romano. Il bando scadeva il 27 aprile, termine poi prorogato al 5 maggio. In pratica circa 35 giorni, compresi il periodo pasquale e i giorni festivi. “Il termine avrebbe dovuto essere ben maggiore, e questo se si considera la complessità dell’attività che chi vuole partecipare deve in via preliminare svolgere, con la previsione di un sopralluogo e una fitta e dettagliata documentazione da produrre”, dice l’imprenditore, il quale lamenta anche presunte violazioni in materia di pubblicazione dell’avviso pubblico di gara, “requisiti eccessivamente selettivi” per restringere il numero dei partecipanti e il mancato rispetto della norma che prevede l’invito alla gara informale di almeno cinque concorrenti. La ditta annuncia un esposto da inviare nei prossimi giorni alla magistratura.
La replica
Il responsabile del procedimento di gara, il comandante della Polizia municipale Piero Viola, con una nota ha risposto ad una precedente diffida della ditta Romano, giudicando “strumentale e pretestuosa la richiesta di revoca degli atti di gara”, e sottolineando il rispetto “dei principi di trasparenza, pubblicità e imparzialità”.