giovedì 23 aprile 2015

Piazza Armerina. Villa Romana, la Sp 15 frana e si rischia isolamento. Galati e Bonanno: "Non si ripetano i ritardi di altre provinciali"


Pullman dalla Villa Romana passa accanto a frana sulla Sp15
Strada per la Villa Romana del Casale disastrata sulla Sp 15, il sito Unesco rischia di rimanere in parte isolato a causa di una frana che ha già portato alla chiusura di una delle due corsie. In una lettera inviata a tutte le istituzioni l’associazione turistico-culturale Mira 1163, cartello nel quale confluiscono numerosi imprenditori e operatori turistici della città dei mosaici, esprime forte “preoccupazione per la viabilità e sicurezza per i bus turistici e altri mezzi che giornalmente frequentano l’unica arteria stradale per il sito archeologico”. Metà della sede stradale è stata transennata e sta sprofondando a valle. “Ciò però non deve portare ad un intervento nel tempo, ma programmato nell’immediato, in quanto la Villa Romana del Casale è un bene che appartiene alla Umanità e il sito deve essere raggiungibile in piena sicurezza, un’eventuale ritardo nell’intervento potrebbe rivelarsi dannoso con conseguenze sull’economia abbastanza rilevanti qualora lo smottamento si dovesse allargare, a causa di eventuali piogge o per assestamento, inducendo, extrema ratio, ad una chiusura totale della unica via per l’area archeologica e per tutti gli studenti e pendolari che intendono raggiungere le Città di Barrafranca, Mazzarino e Pietraperzia”, dice Francesco Galati, presidente di Mira 1163, nella nota inviata alla Provincia. “Si è ben consapevoli che in questo momento storico la Regione Sicilia e tutti gli enti si trovano in una situazione economica disastrosa, ma ciò non giustificherebbe un non intervento immediato, serve la somma necessaria per le emergenze in quanto tutta la città e l’hinterland vivono di economia turistica”, conclude Galati, il quale ha inviato la missiva anche al sindaco Filippo Miroddi “in quanto responsabile del territorio, per farsi interprete presso gli enti istituzionali della grave problematica e per una soluzione in tempi certi”. Sulla vicenda anche l’appello a fare in fretta da parte di Salvatore Bonanno, presidente provinciale dell’Anva Confesercenti, l’associazione nazionale dei venditori ambulanti: “Se non si interviene in fretta e diamo il tempo alla pioggia di fare ulteriori danni corriamo il rischio concreto di trovarci con l’unica via di accesso alla Villa Romana chiusa, si faccia in fretta”.

Piazza Armerina. Rifiuti, Santa Croce, tra ronde, rabbia e la "collina dei randagi"

Campi di fiori riempiti da quintali di rifiuti sparpagliati tra l’erba. Sta succedendo dell’incredibile in contrada Santa Croce, dove un’area di accumulo di sacchetti di immondizia, abbandonati da cittadini che non rispettano le regole della raccolta differenziata, è stata trasformata dai cani randagi in una sorta di banco alimentare quotidiano. I randagi si recano tra i sacchetti accatastati al bivio di fronte ai capannoni Arena, prelevano la propria busta di plastica, la portano su una scarpata adiacente, cominciano il loro pasto facendo finire il resto dei rifiuti indifferenziati tra l’erba. Una consuetudine ormai quotidiana che ha coinvolto già quasi 3 mila metri quadri di collina inondata da sacchetti di plastica svuotati. Tra alberi, fiori ed erbacce si trova sparpagliato di tutto, dalle lattine di ferro alle bottiglie di plastica, dalle cartacce ai tovaglioli, dalle ossa di animali alle bottiglie. Stessa scena sui terreni di fronte, dall’altra parte della strada. Uno spettacolo indecoroso che non è visibile agli automobilisti di passaggio perché si trova sul pianoro situato tre metri più in alto rispetto alla sede stradale. E con le temperature in rialzo, destinate a breve ad aumentare, si pone un urgente rischio igienico sanitario. La gente è esasperata e non sa più cosa fare, non si escludono problemi potenziali per l’ordine pubblico e il rischio di vere e proprie risse. Ormai di fatto scattano vere e proprie ronde improvvisate e temporanee da parte di molti residenti della zona, stanchi di vedere l’area trasformata in una discarica a cielo aperto. Alcuni cittadini si fermano per qualche decina di minuti nella zona, scoraggiano altri cittadini che abbandonano i rifiuti nella zona. Domenica mattina quattro residenti della zona hanno bloccato un anziano che si era appena fermato e stava per gettare una busta con la plastica nella stessa zona. Discussioni, polemiche e scambi di accuse, poi l’uomo è rientrato in auto ed ha proseguito. Le proteste al Comando della Polizia municipale e all’amministrazione comunale si moltiplicano, le foto pubblicate sui social network anche, mentre qualche comitato spontaneo di commercianti, imprenditori ed operatori turistici chiede di incontrare la giunta e propone misure nuove per migliorare la situazione. Si chiedono più controlli, sanzioni salate a chi viola le norme sulla differenziata, ma anche nuove campagne di informazione e la creazione di ecopunti, soprattutto nelle contrade...

Piazza Armerina. Trasparenza comunale, un mito che ci raccontano da anni


Trasparenza amministrativa comunale online, un mito per l’utenza della città dei mosaici. Il portale internet del Comune non risponde a tutte le richieste di informazioni che arrivano dai cittadini. Basta fare un breve giro sul sito per rendersene conto. Dove si trovano, ad esempio, le delibere del 2013 e del primo e secondo semestre 2014 di giunta e consiglio comunale? Dove è possibile leggerle? I redditi e patrimoni degli amministratori che dovevano essere letti da casa con un click? E le convocazioni delle commissioni consiliari, così come i verbali delle sedute delle stesse commissioni e della conferenza dei capigruppo? Sono le domande che si fanno i cittadini che consultano il sito internet online del Comune armerino. “Denunciamo da due anni che il sito del Comune viola tutte le norme sulla trasparenza”, sottolineano gli attivisti del Movimento Cinque Stelle nel corso di una conferenza stampa. Consultabile da tempo è solo l’albo pretorio che si appoggia al sito di gazzettaamministrativa.it nel quale si possono trovare, però, soltanto alcune delle delibere più recenti. Tutte le delibere prima del 3 aprile, ad esempio, attualmente non sono più consultabili. L’area archivio non esiste. Le delibere di giunta vengono pubblicate per alcuni giorni, poi non sono più visibili. Stessa cosa per le delibere del consiglio, le quali, tra l’altro, stentano a trovarsi pubblicate online, se non dopo tanto tempo. Stessa cosa per determine di dirigenti e sindaco e per le ordinanze. In base all’articolo 32 della legge numero 69 del 18 giugno 2009, con riferimento all’eliminazione degli sprechi relativi al mantenimento di documenti in forma cartacea, a far data dal gennaio 2010 gli obblighi di pubblicazione degli atti e provvedimenti amministrativi aventi effetto di pubblicità legale dovevano essere assolti dagli enti locali con...

venerdì 3 aprile 2015

Piazza Armerina. "Obiettivi raggiunti" e Oliveri viene silurato da Miroddi


A sinistra Oliveri con Miroddi
“Ha raggiunto gli obiettivi predefiniti” e per questo viene sollevato dall’incarico con tanto di ringraziamenti istituzionali. Revocato a sorpresa e in modo inaspettato il mandato di assessore all’ingegnere Pippo Oliveri. Il sindaco Filippo Miroddi con proprio provvedimento ha revocato la nomina di quello che viene definito nella stessa determina di revoca un “assessore tecnico”. Una decisione che non sembrava nell’aria e che pare non convincere gli ambienti politici locali soprattutto per le motivazioni ufficiali che hanno accompagnato la scelta. “Diamo atto che l’ingegnere Oliveri, avendo raggiunto gli obiettivi predefiniti, ha conseguentemente concluso il suo periodo di collaborazione con la giunta municipale e a lui va il ringraziamento di tutta l’amministrazione comunale per l’attività prestata con professionalità e grande capacità”, scrive Miroddi. A leggere le parole del sindaco si tratterebbe di uno dei casi record di assolvimento da parte di un assessore dei propri compiti di governo se è vero che l’ormai ex assessore aveva ricevuto le deleghe appena cinque mesi fa in materia di Pubblica istruzione, pari opportunità, politiche giovanili e rapporti con il consiglio comunale. In realtà Oliveri era stato di fatto silurato proprio l'ottobre scorso, quando la sua asserita funzione di "assessore tecnico" era stata platealmente cestinata con la revoca della sua delega all'Urbanistica (lui è proprio un ingegnere urbanista), assegnata ad un funzionario di banca. Insomma mai come in questo caso tra le motivazioni ufficiali e quelle reali c'è di mezzo un'imbarazzante deserto di parole non dette. Oltretutto il conflitto ben conosciuto fra Oliveri e il vicesindaco Mattia e il siluramento di un progetto di ampio respiro sui percorsi pedonali turistici per soggetti svantaggiati, su cui Oliveri in totale solitudine stava lavorando da mesi prima di essere privato dell'Urbanistica, non possono non aver influito sui rapporti tra Miroddi e l'ex amministratiore. Speriamo che sia lo stesso ormai ex assessore Oliveri a voler spiegare ai cittadini il perchè.

 Il progetto sui percorsi pedonali turistici per soggetti svantaggiati di Oliveri messo da parte dopo la delega all'Urbanistica tolta all'ingegnere Oliveri ad ottobre e assegnata al funzionario di banca Giordani (Febbraio 2015)

Salta il turismo “a misura di disabile” progettato dall’ex assessore all’Urbanistica Pippo Oliveri, adesso passato alla guida della Pubblica istruzione. Sette progetti...

Dai rovi al museo

Dai rovi al museo
Erano state arrotolate e gettate fuori dalla chiesa senza cornice, abbandonate tra i rovi. Adesso un restauro di 36 mila euro, durato ben 9 mesi, le ha riportate al loro originario splendore. Presentate dal settore Beni culturali della Diocesi quattro enormi tele appartenenti alla chiesa di Sant’Andrea, ritrovate cinque anni fa per caso dal parroco Enzo Ciulo. Si tratta di un “Sant’Andrea” del ‘600, “L’Immacolata”, datata 1603, e una “Deposizione”, anch’essa del XVII secolo, e un Sant’Andrea condotto al Martirio.

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali
Sarà la società “Geraci Restauri” di Messina a procedere al restauro del quadro di Sant’Andrea di Avellino, la tela del XVIII secolo che presenta ai piedi del santo la raffigurazione della città, la prima vera fotografia storica del centro abitato piazzese, una sorta di mappa dell’originario agglomerato storico cittadino. La giunta ha affidato l’incarico per 10 mila euro, somma attinta dal fondo di riserva.

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens
In nome della ragione, contro ogni intolleranza e fanatismo: un atto d’accusa, ma soprattutto un invito a riflettere.Hitchens affronta di petto le questioni e, analizzando lacune e incongruenze dei testi “sacri”, spiega ciò che è sotteso a norme e tabù, premi e castighi eterni, proponendo illuminanti esempi storici dai tempi più antichi a oggi. La sua è una serrata difesa della ragione e del laicismo contro la crudeltà resa legittima e “santa” in nome di una fede.

Corrado Augias e Vito Mancuso

Corrado Augias e Vito Mancuso
Credenti cattolici e atei razionalisti si sfidano a duello

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins
Il biologo ed evoluzionista Richard Dawkins torna sul tema da sempre al centro dei propri studi: l’ateismo. E lo fa con un saggio dall’obiettivo esplicito: dimostrare l’inesistenza di quel Creatore a cui tutte le religioni, e in particolare i tre monoteismi, fanno riferimento. Già il provocatorio titolo, L’illusione di Dio, racchiude il nucleo delle argomentazioni di Dawkins: l’esistenza di un Creatore è un presupposto dogmatico, una verità indiscutibile in quanto “sacra”, ma non dimostrabile in alcun modo