Trasparenza amministrativa comunale online, un
mito per l’utenza della città dei mosaici. Il portale internet del Comune non
risponde a tutte le richieste di informazioni che arrivano dai cittadini. Basta
fare un breve giro sul sito per rendersene conto. Dove si trovano, ad
esempio, le delibere del 2013 e del primo e secondo semestre 2014 di giunta e
consiglio comunale? Dove è possibile leggerle? I redditi e patrimoni degli
amministratori che dovevano essere letti da casa con un click? E le
convocazioni delle commissioni consiliari, così come i verbali delle sedute
delle stesse commissioni e della conferenza dei capigruppo? Sono le domande che
si fanno i cittadini che consultano il sito internet online del Comune
armerino. “Denunciamo da due anni che il sito del Comune viola tutte le norme
sulla trasparenza”, sottolineano gli attivisti del Movimento Cinque Stelle nel
corso di una conferenza stampa. Consultabile da tempo è solo l’albo pretorio
che si appoggia al sito di gazzettaamministrativa.it nel quale si possono
trovare, però, soltanto alcune delle delibere più recenti. Tutte le delibere
prima del 3 aprile, ad esempio, attualmente non sono più consultabili. L’area
archivio non esiste. Le delibere di giunta vengono pubblicate per alcuni
giorni, poi non sono più visibili. Stessa cosa per le delibere del consiglio,
le quali, tra l’altro, stentano a trovarsi pubblicate online, se non dopo tanto
tempo. Stessa cosa per determine di dirigenti e sindaco e per le ordinanze. In
base all’articolo 32 della legge numero 69 del 18 giugno 2009, con riferimento
all’eliminazione degli sprechi relativi al mantenimento di documenti in forma
cartacea, a far data dal gennaio 2010 gli obblighi di pubblicazione degli atti
e provvedimenti amministrativi aventi effetto di pubblicità legale dovevano
essere assolti dagli enti locali con...
giovedì 23 aprile 2015
Piazza Armerina. Trasparenza comunale, un mito che ci raccontano da anni
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