venerdì 9 novembre 2012

Piazza. Conti comunali in fibrillazione, dopo tasse e bilancio a far paura è adesso la Tia

Non c’è più pace per i conti comunali. Dopo l’aumento di Imu e Irpef e la faticosa approvazione del bilancio, rischia di aprirsi subito un altro fronte caldo sul piano finanziario, questa volta legato alla tassa sui rifiuti. Il consiglio comunale ha chiesto chiarimenti tanto al settore Economico-finanziario quanto agli amministratori. “Ci sarebbero 900 mila euro di buco della Tia, la tariffa di igiene ambientale, l’ha detto il ragioniere capo Alfonso Catalano a noi consiglieri, vorremmo sapere se è vero”. Lo ha chiesto il consigliere Giuseppe Falcone in aula, nel corso del dibattito sul bilancio, esprimendo preoccupazione per lo stato reale dei conti comunali. “Ci è stato riferito dal ragioniere che da novembre dovranno essere aumentate ancora le tasse, a partire dalla Tia, questo ai cittadini dobbiamo dirlo in modo chiaro”, ha aggiunto il suo collega Giuseppe Capizzi, chiedendo... chiarezza nei rapporti con la gente. “Non sono in grado di dare risposte su questo punto, è opportuno che risponda il responsabile del settore economico-finanziario”, ha riferito Giuseppe Baiunco, dirigente del settore Tributi e sostituto del ragioniere Catalano. I conti comunali continuano a vivere mesi di forti fibrillazioni. Qualche settimana fa l’aula aveva dato il via libera all’aumento dell’addizionale comuale Irpef e all’istituzione dell’Imu. A provocare grandi preoccupazioni in queste ore ci sono anche i crediti vantati nei confronti dei comuni dell’ennese per le quote di partecipazione a copertura totale dei costi del servizio di gestione dei rifiuti. In pratica i debiti spalmati sui comuni per l’Ato Rifiuti. Piazza deve, secondo i conti del dipartimento regionale per l’Acqua e i Rifiuti, ben 4 milioni e 391 mila euro. Il dipartimento ha già inviato una diffida alla città dei mosaici: se il Comune non paga verrà inviato un commissario nei prossimi giorni per “riscuotere”. Scontato sottolineare come le casse comunali piazzesi, così come quelle degli altri comuni ennesi, non hanno una tale disponibilità cash, per cui il rischio concreto sarebbe quello del dissesto finanziario. Anche qui il consiglio comunale è in attesa di ricevere una relazione sulla vicenda dal ragioniere capo Catalano. Contatti sono in corso tra lo stesso sindaco Carmelo Nigrelli e gli uffici regionali.

Dai rovi al museo

Dai rovi al museo
Erano state arrotolate e gettate fuori dalla chiesa senza cornice, abbandonate tra i rovi. Adesso un restauro di 36 mila euro, durato ben 9 mesi, le ha riportate al loro originario splendore. Presentate dal settore Beni culturali della Diocesi quattro enormi tele appartenenti alla chiesa di Sant’Andrea, ritrovate cinque anni fa per caso dal parroco Enzo Ciulo. Si tratta di un “Sant’Andrea” del ‘600, “L’Immacolata”, datata 1603, e una “Deposizione”, anch’essa del XVII secolo, e un Sant’Andrea condotto al Martirio.

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali
Sarà la società “Geraci Restauri” di Messina a procedere al restauro del quadro di Sant’Andrea di Avellino, la tela del XVIII secolo che presenta ai piedi del santo la raffigurazione della città, la prima vera fotografia storica del centro abitato piazzese, una sorta di mappa dell’originario agglomerato storico cittadino. La giunta ha affidato l’incarico per 10 mila euro, somma attinta dal fondo di riserva.

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens
In nome della ragione, contro ogni intolleranza e fanatismo: un atto d’accusa, ma soprattutto un invito a riflettere.Hitchens affronta di petto le questioni e, analizzando lacune e incongruenze dei testi “sacri”, spiega ciò che è sotteso a norme e tabù, premi e castighi eterni, proponendo illuminanti esempi storici dai tempi più antichi a oggi. La sua è una serrata difesa della ragione e del laicismo contro la crudeltà resa legittima e “santa” in nome di una fede.

Corrado Augias e Vito Mancuso

Corrado Augias e Vito Mancuso
Credenti cattolici e atei razionalisti si sfidano a duello

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins
Il biologo ed evoluzionista Richard Dawkins torna sul tema da sempre al centro dei propri studi: l’ateismo. E lo fa con un saggio dall’obiettivo esplicito: dimostrare l’inesistenza di quel Creatore a cui tutte le religioni, e in particolare i tre monoteismi, fanno riferimento. Già il provocatorio titolo, L’illusione di Dio, racchiude il nucleo delle argomentazioni di Dawkins: l’esistenza di un Creatore è un presupposto dogmatico, una verità indiscutibile in quanto “sacra”, ma non dimostrabile in alcun modo