
a pagare una ingentissima somma quando la stessa Regione non effettua
i trasferimenti e quando sono scaduti i termini per gli aumenti tariffari?”. Il
servizio Economico finanziario dopo la diffida ha chiesto alla Regione un
elenco dettagliato dei debiti dei comuni soci e sarebbe arrivato dagli uffici
regionali una sorta di estratto conto. Il sindaco Nigrelli conta su una
rateizzazione del debito ai comuni e in un finanziamento del debito con fondi
regionali. Ma nel frattempo la Ragioneria deve attivare una serie di meccanismi
di legge previsti dal Tuel, cioè dal testo unico degli enti locali, quando si
riscontra il rischio concreto di uno squilibrio dei conti. Il consiglio
comunale adesso entro trenta gionri dovrà essere convocato e adottare le misure
necessarie a salvaguardare gli equilibri
di bilancio. Anche se appare chiaro che Piazza guarda verso Palermo, al nuovo
governo regionale, con la richiesta di sbrogliare la difficile matassa ed
evitare che i comuni dell’ennese possano finire in dissesto. Il ragioniere capo
ha anche scritto a tutti i dirigenti dei vari settori affinché ciascuno “possa
mettere la massima prudenza nel predisporre gli impegni di spesa” ed ha fatto
presente che “apporrà i visti e i pareri richiesti solo per le spese
fondamentali”. Un dato è sicuro, i soldi per pagare i debiti accumulati
dall’Ato non ci sono. Al 5 novembre 2012 il Comune poteva contare presso il
proprio Tesoriere, cioè il Credito Siciliano, su una disponibilità finanziaria
di 596 mila euro, un importo appena sufficiente a garantire una mensilità di
salario ai lavoratori dell’ente. Anche se con l’approvazione del bilancio la
situazione del pagamento degli stipendi non è più a rischio. (Giornale di Sicilia - Edizione del 13 novembre 2012)
Il blog di Roberto Palermo:
http://robertpalermo.blogspot.it/
Il blog di Roberto Palermo:
http://robertpalermo.blogspot.it/