lunedì 5 novembre 2012

Piazza. Bilancio, non ci sarà in aula Venezia. E intanto parere contrario della Ragioneria sull'annullamento del voto del 23 ottobre

Il Palazzo di Città
Piazza Armerina. Il presidente del consiglio comunale Giuseppe Venezia questo pomeriggio non sarà presente in aula alla seduta che dovrebbe portare all'approvazione del bilancio, dopo la prima bocciatura del 23 ottobre scorso. Venezia lo avrebbe comunicato con una nota agli uffici comunali. Motivi personali all'origine della decisione. Era stato il gruppo consiliare del Pd, di cui fa parte il presidente, a chiedere il nuovo consiglio comunale "riparatore" per evitare lo scioglimento dell'aula e dare il via libera ai conti comunali. Perchè il documento di programmazione economico-finanziario della giunta possa passare in aula, quindi, al momento del voto servirà la presenza dei 6 consiglieri del Partito democratico e di almeno 5 del centrodestra. Ma intanto questo pomeriggio un altro elemento non mancherà di aprire le maglie di un nuovo fronte di dibattito tra i due schieramenti. Per l'approvazione del bilancio servirà prima una votazione per annullare il voto del 23 ottobre scorso con cui veniva silurato il bilancio. Il ragioniere capo Alfonso Catalano, però, ha dato parere contrario alla delibera di annullamento, perchè nella sostanza ritiene ormai fuori termine tutta l'operazione. In pratica occorreva approvare il bilancio entro il 31 ottobre. Per questo in aula verranno chiesti lumi in via preliminare al segretario generale Carolina Ferro sulla valididtà della seduta.  

Dai rovi al museo

Dai rovi al museo
Erano state arrotolate e gettate fuori dalla chiesa senza cornice, abbandonate tra i rovi. Adesso un restauro di 36 mila euro, durato ben 9 mesi, le ha riportate al loro originario splendore. Presentate dal settore Beni culturali della Diocesi quattro enormi tele appartenenti alla chiesa di Sant’Andrea, ritrovate cinque anni fa per caso dal parroco Enzo Ciulo. Si tratta di un “Sant’Andrea” del ‘600, “L’Immacolata”, datata 1603, e una “Deposizione”, anch’essa del XVII secolo, e un Sant’Andrea condotto al Martirio.

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali
Sarà la società “Geraci Restauri” di Messina a procedere al restauro del quadro di Sant’Andrea di Avellino, la tela del XVIII secolo che presenta ai piedi del santo la raffigurazione della città, la prima vera fotografia storica del centro abitato piazzese, una sorta di mappa dell’originario agglomerato storico cittadino. La giunta ha affidato l’incarico per 10 mila euro, somma attinta dal fondo di riserva.

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens
In nome della ragione, contro ogni intolleranza e fanatismo: un atto d’accusa, ma soprattutto un invito a riflettere.Hitchens affronta di petto le questioni e, analizzando lacune e incongruenze dei testi “sacri”, spiega ciò che è sotteso a norme e tabù, premi e castighi eterni, proponendo illuminanti esempi storici dai tempi più antichi a oggi. La sua è una serrata difesa della ragione e del laicismo contro la crudeltà resa legittima e “santa” in nome di una fede.

Corrado Augias e Vito Mancuso

Corrado Augias e Vito Mancuso
Credenti cattolici e atei razionalisti si sfidano a duello

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins
Il biologo ed evoluzionista Richard Dawkins torna sul tema da sempre al centro dei propri studi: l’ateismo. E lo fa con un saggio dall’obiettivo esplicito: dimostrare l’inesistenza di quel Creatore a cui tutte le religioni, e in particolare i tre monoteismi, fanno riferimento. Già il provocatorio titolo, L’illusione di Dio, racchiude il nucleo delle argomentazioni di Dawkins: l’esistenza di un Creatore è un presupposto dogmatico, una verità indiscutibile in quanto “sacra”, ma non dimostrabile in alcun modo