giovedì 8 novembre 2012

Piazza, adesione all'Ato nisseno. Il Tar decide il 20 novembre sulla richiesta di sospensiva

Decideranno il 20 novembre i giudici amministrativi se congelare o meno il commissariamento della città dei mosaici da parte della Regione Siciliana, scattato a settembre dopo la decisione della giunta e del consiglio di aderire all’Ato Cl 12. Il Tar di Palermo si esprimerà in via preliminare sulla richiesta di sospensiva dell’efficacia del commissariamento. Il Comune aveva infatti depositato nelle scorse settimane il ricorso amministrativo attraverso il proprio legale, il professor Agatino Cariola, docente di diritto Costituzionale alla facoltà di Giurisprudenza dell’università di Catania. Sala delle Luci, forte anche del mandato ricevuto dal consiglio, chiede l’annullamento del commissariamento, perché...
ritenuto “illegittimo”. Il sindaco Carmelo Nigrelli esprime ottimismo, anche perché adesso a Palermo si è insediato il presidente Rosario Crocetta. “Sono ottimista perché il presidente Crocetta ha già affermato che è contrario agli Ato e non potrà che facilitare il transito di Piazza Armerina verso l’Ato Caltanissetta Sud”, dice il primo cittadino. Nel lungo ricorso si leggono i motivi per i quali il Comune ritiene illegittimo il comportamento dell’assessorato regionale per l’Energia e per i servizi di pubblica utilità. L’assessorato regionale – si legge nelle carte - a fronte della richiesta del Comune di entrare a far parte dell’Ato nisseno, ritenuto più sano e vantaggioso, “ha assunto una posizione contrastante con il dettato della legge regionale 9/2010, nonché lesiva dell’autonomia costituzionalmente attribuita ai Comuni”. In pratica secondo il Comune piazzese la Regione avrebbe voluto impedire il votato e approvato passaggio all’Ato nisseno “senza alcun appiglio normativo”. “Il tutto è stato disposto attraverso una procedura viziata da evidente eccesso di potere, e da difetti di istruttoria e di motivazione ed illogicità”, scrive il professor Cariola. “Sono convinto che il Tar non potrà che accogliere le nostre ragioni”, commenta il sindaco Carmelo Nigrelli. (Giornale di Sicilia - Edizione del 7 novembre 2012)

Dai rovi al museo

Dai rovi al museo
Erano state arrotolate e gettate fuori dalla chiesa senza cornice, abbandonate tra i rovi. Adesso un restauro di 36 mila euro, durato ben 9 mesi, le ha riportate al loro originario splendore. Presentate dal settore Beni culturali della Diocesi quattro enormi tele appartenenti alla chiesa di Sant’Andrea, ritrovate cinque anni fa per caso dal parroco Enzo Ciulo. Si tratta di un “Sant’Andrea” del ‘600, “L’Immacolata”, datata 1603, e una “Deposizione”, anch’essa del XVII secolo, e un Sant’Andrea condotto al Martirio.

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali
Sarà la società “Geraci Restauri” di Messina a procedere al restauro del quadro di Sant’Andrea di Avellino, la tela del XVIII secolo che presenta ai piedi del santo la raffigurazione della città, la prima vera fotografia storica del centro abitato piazzese, una sorta di mappa dell’originario agglomerato storico cittadino. La giunta ha affidato l’incarico per 10 mila euro, somma attinta dal fondo di riserva.

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens
In nome della ragione, contro ogni intolleranza e fanatismo: un atto d’accusa, ma soprattutto un invito a riflettere.Hitchens affronta di petto le questioni e, analizzando lacune e incongruenze dei testi “sacri”, spiega ciò che è sotteso a norme e tabù, premi e castighi eterni, proponendo illuminanti esempi storici dai tempi più antichi a oggi. La sua è una serrata difesa della ragione e del laicismo contro la crudeltà resa legittima e “santa” in nome di una fede.

Corrado Augias e Vito Mancuso

Corrado Augias e Vito Mancuso
Credenti cattolici e atei razionalisti si sfidano a duello

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins
Il biologo ed evoluzionista Richard Dawkins torna sul tema da sempre al centro dei propri studi: l’ateismo. E lo fa con un saggio dall’obiettivo esplicito: dimostrare l’inesistenza di quel Creatore a cui tutte le religioni, e in particolare i tre monoteismi, fanno riferimento. Già il provocatorio titolo, L’illusione di Dio, racchiude il nucleo delle argomentazioni di Dawkins: l’esistenza di un Creatore è un presupposto dogmatico, una verità indiscutibile in quanto “sacra”, ma non dimostrabile in alcun modo