giovedì 11 novembre 2010

Piazza. Lavori in piazza Martiri d'Ungheria. Sviluppo&Legalità: "L'amministrazione presti orecchio ai cittadini"


Comunicato del circolo Sviluppo&Legalità sui lavori in piazza Martiri d'Ungheria:

Le considerazioni formulate dal consigliere comunale Basilio Fioriglio, sulla necessità di procedere alla celere repertazione e conservazione dei manufatti murari e delle inferriate in ferro battuto, dismesse di recente, in piazza Martiri d’Ungheria, sono assolutamente condivisibili. Il Circolo Legalità & Sviluppo interviene sull’argomento oggetto delle numerose prese di posizioni e richieste di chiarimento dei cittadini e dei residenti del famoso Piano Teatini, a proposito del colorito intervento di recupero architettonico e invoca la custodia della pregevole protezione in ferro e pietra arenaria, rimossa da oltre un mese, per dar spazio al muretto di mattoncini pressati, obiettivo di molte e feroci critiche sul merito a cura dei cittadini piazzesi.
“ Il consigliere Basilio Fioriglio ha sollevato un problema che merita una risposta da parte della nostra amministrazione comunale e degli organi competenti, commentano dal circolo piazzese. Inoltre reputiamo assolutamente urgente che si proceda alla custodia dei manufatti demoliti presso un magazzino comunale, ad esempio i capannoni ex Itis, per evitare furti, danneggiamenti o sottrazioni di componenti e parti della protezioni svellita. Non siamo esperti di recupero paesaggistico ed architettonico ma certo, gli interventi realizzati a piano Duilio, attorno alla Commenda dei Cavalieri di Malta ed in piazza Martiri d’Ungheria, sembrano essere stati partoriti, da uffici diversi, in città diverse ed in epoche diverse. Purtroppo il contesto è uno ed uno solo: la città di Piazza Armerina ed il suo centro storico in un raggio di neppure cento metri. Forse sarebbe stato opportuno convocare una conferenza di servizio con le associazioni culturali ed ambientali cittadine per discutere dei possibili aggiustamenti dei progetti, per conferire loro una piacevole uniformità estetica. Che dire per esempio dell’ipotesi di riportare alla luce l’antico basolato in pietra lavica della discesa Santo Stefano, orribilmente deturpato dall’asfalto oltre un decennio addietro.Auspichiamo che l’amministrazione presti orecchio alle richieste dei cittadini che rivendicano spazi di confronto e di opinione sulla loro città".

Dai rovi al museo

Dai rovi al museo
Erano state arrotolate e gettate fuori dalla chiesa senza cornice, abbandonate tra i rovi. Adesso un restauro di 36 mila euro, durato ben 9 mesi, le ha riportate al loro originario splendore. Presentate dal settore Beni culturali della Diocesi quattro enormi tele appartenenti alla chiesa di Sant’Andrea, ritrovate cinque anni fa per caso dal parroco Enzo Ciulo. Si tratta di un “Sant’Andrea” del ‘600, “L’Immacolata”, datata 1603, e una “Deposizione”, anch’essa del XVII secolo, e un Sant’Andrea condotto al Martirio.

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali
Sarà la società “Geraci Restauri” di Messina a procedere al restauro del quadro di Sant’Andrea di Avellino, la tela del XVIII secolo che presenta ai piedi del santo la raffigurazione della città, la prima vera fotografia storica del centro abitato piazzese, una sorta di mappa dell’originario agglomerato storico cittadino. La giunta ha affidato l’incarico per 10 mila euro, somma attinta dal fondo di riserva.

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens
In nome della ragione, contro ogni intolleranza e fanatismo: un atto d’accusa, ma soprattutto un invito a riflettere.Hitchens affronta di petto le questioni e, analizzando lacune e incongruenze dei testi “sacri”, spiega ciò che è sotteso a norme e tabù, premi e castighi eterni, proponendo illuminanti esempi storici dai tempi più antichi a oggi. La sua è una serrata difesa della ragione e del laicismo contro la crudeltà resa legittima e “santa” in nome di una fede.

Corrado Augias e Vito Mancuso

Corrado Augias e Vito Mancuso
Credenti cattolici e atei razionalisti si sfidano a duello

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins
Il biologo ed evoluzionista Richard Dawkins torna sul tema da sempre al centro dei propri studi: l’ateismo. E lo fa con un saggio dall’obiettivo esplicito: dimostrare l’inesistenza di quel Creatore a cui tutte le religioni, e in particolare i tre monoteismi, fanno riferimento. Già il provocatorio titolo, L’illusione di Dio, racchiude il nucleo delle argomentazioni di Dawkins: l’esistenza di un Creatore è un presupposto dogmatico, una verità indiscutibile in quanto “sacra”, ma non dimostrabile in alcun modo