Comunicato del circolo Sviluppo&Legalità sui lavori in piazza Martiri d'Ungheria:
Le considerazioni formulate dal consigliere comunale Basilio Fioriglio, sulla necessità di procedere alla celere repertazione e conservazione dei manufatti murari e delle inferriate in ferro battuto, dismesse di recente, in piazza Martiri d’Ungheria, sono assolutamente condivisibili. Il Circolo Legalità & Sviluppo interviene sull’argomento oggetto delle numerose prese di posizioni e richieste di chiarimento dei cittadini e dei residenti del famoso Piano Teatini, a proposito del colorito intervento di recupero architettonico e invoca la custodia della pregevole protezione in ferro e pietra arenaria, rimossa da oltre un mese, per dar spazio al muretto di mattoncini pressati, obiettivo di molte e feroci critiche sul merito a cura dei cittadini piazzesi.
“ Il consigliere Basilio Fioriglio ha sollevato un problema che merita una risposta da parte della nostra amministrazione comunale e degli organi competenti, commentano dal circolo piazzese. Inoltre reputiamo assolutamente urgente che si proceda alla custodia dei manufatti demoliti presso un magazzino comunale, ad esempio i capannoni ex Itis, per evitare furti, danneggiamenti o sottrazioni di componenti e parti della protezioni svellita. Non siamo esperti di recupero paesaggistico ed architettonico ma certo, gli interventi realizzati a piano Duilio, attorno alla Commenda dei Cavalieri di Malta ed in piazza Martiri d’Ungheria, sembrano essere stati partoriti, da uffici diversi, in città diverse ed in epoche diverse. Purtroppo il contesto è uno ed uno solo: la città di Piazza Armerina ed il suo centro storico in un raggio di neppure cento metri. Forse sarebbe stato opportuno convocare una conferenza di servizio con le associazioni culturali ed ambientali cittadine per discutere dei possibili aggiustamenti dei progetti, per conferire loro una piacevole uniformità estetica. Che dire per esempio dell’ipotesi di riportare alla luce l’antico basolato in pietra lavica della discesa Santo Stefano, orribilmente deturpato dall’asfalto oltre un decennio addietro.Auspichiamo che l’amministrazione presti orecchio alle richieste dei cittadini che rivendicano spazi di confronto e di opinione sulla loro città".
“ Il consigliere Basilio Fioriglio ha sollevato un problema che merita una risposta da parte della nostra amministrazione comunale e degli organi competenti, commentano dal circolo piazzese. Inoltre reputiamo assolutamente urgente che si proceda alla custodia dei manufatti demoliti presso un magazzino comunale, ad esempio i capannoni ex Itis, per evitare furti, danneggiamenti o sottrazioni di componenti e parti della protezioni svellita. Non siamo esperti di recupero paesaggistico ed architettonico ma certo, gli interventi realizzati a piano Duilio, attorno alla Commenda dei Cavalieri di Malta ed in piazza Martiri d’Ungheria, sembrano essere stati partoriti, da uffici diversi, in città diverse ed in epoche diverse. Purtroppo il contesto è uno ed uno solo: la città di Piazza Armerina ed il suo centro storico in un raggio di neppure cento metri. Forse sarebbe stato opportuno convocare una conferenza di servizio con le associazioni culturali ed ambientali cittadine per discutere dei possibili aggiustamenti dei progetti, per conferire loro una piacevole uniformità estetica. Che dire per esempio dell’ipotesi di riportare alla luce l’antico basolato in pietra lavica della discesa Santo Stefano, orribilmente deturpato dall’asfalto oltre un decennio addietro.Auspichiamo che l’amministrazione presti orecchio alle richieste dei cittadini che rivendicano spazi di confronto e di opinione sulla loro città".