martedì 16 novembre 2010

Piazza. Multe "a tavolino". L'Mpa: "Nigrelli intima ai vigili di fare almeno 150 multe a settimana, è chiaroveggente?"Nigrelli: "Non merita repliche".

“Il primo cittadino, che evidentemente possiede doti di chiaroveggenza, intima ai poveri agenti della polizia municipale di elevare un numero di multe non inferiore a 150 a settimana, presentando un dettagliato rendiconto ogni lunedì, sul suo tavolo!” A renderlo noto l’Mpa, in una nota con cui chiede al sindaco Carmelo Nigrelli “come fa a calcolare preventivamente l’ammontare delle multe settimanali”. “Un anno fa, nella sua relazione 2008-2009, il primo cittadino, a proposito dell’installazione delle strisce blu, e sugli effetti a suo dire deterrenti nei confronti della sosta selvaggia, parlava di misure preventive in cui la repressione non può che essere un’azione di supporto in coda alle altre”, ricorda il movimento autonomista, coordinato da Giuseppe Mattia. Insomma atti punitivi da usare solo come ultima spiaggia. “Questa la versione ufficiale o di comodo del sindaco che per l’ennesima volta viene poi stravolta dallo stesso, con i fatti”, dice il partito. “L’Mpa si chiede e chiede al primo cittadino come fa a dichiarare la pace ai cittadini e poi ordinare la guerra, perché lui, che dovrebbe essere d’esempio, a maggior ragione dopo aver avviato un sistema a tolleranza zero, dichiari pubblicamente di aver contratto ben quattro multe per omesso pagamento del pedaggio”. “Ogni altro commento su tutta la vicenda sarebbe superfluo, ma i cittadini devono sapere di essere governati da un sindaco che predica bene e razzola male, anzi malissimo”, recita l’Mpa. “Come sempre le note dell’Mpa non meritano alcuna replica”, risponde il sindaco Nigrelli, raggiunto telefonicamente. (Giornale di Sicilia - Edizione del 10 novembre 2010)

Dai rovi al museo

Dai rovi al museo
Erano state arrotolate e gettate fuori dalla chiesa senza cornice, abbandonate tra i rovi. Adesso un restauro di 36 mila euro, durato ben 9 mesi, le ha riportate al loro originario splendore. Presentate dal settore Beni culturali della Diocesi quattro enormi tele appartenenti alla chiesa di Sant’Andrea, ritrovate cinque anni fa per caso dal parroco Enzo Ciulo. Si tratta di un “Sant’Andrea” del ‘600, “L’Immacolata”, datata 1603, e una “Deposizione”, anch’essa del XVII secolo, e un Sant’Andrea condotto al Martirio.

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali
Sarà la società “Geraci Restauri” di Messina a procedere al restauro del quadro di Sant’Andrea di Avellino, la tela del XVIII secolo che presenta ai piedi del santo la raffigurazione della città, la prima vera fotografia storica del centro abitato piazzese, una sorta di mappa dell’originario agglomerato storico cittadino. La giunta ha affidato l’incarico per 10 mila euro, somma attinta dal fondo di riserva.

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens
In nome della ragione, contro ogni intolleranza e fanatismo: un atto d’accusa, ma soprattutto un invito a riflettere.Hitchens affronta di petto le questioni e, analizzando lacune e incongruenze dei testi “sacri”, spiega ciò che è sotteso a norme e tabù, premi e castighi eterni, proponendo illuminanti esempi storici dai tempi più antichi a oggi. La sua è una serrata difesa della ragione e del laicismo contro la crudeltà resa legittima e “santa” in nome di una fede.

Corrado Augias e Vito Mancuso

Corrado Augias e Vito Mancuso
Credenti cattolici e atei razionalisti si sfidano a duello

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins
Il biologo ed evoluzionista Richard Dawkins torna sul tema da sempre al centro dei propri studi: l’ateismo. E lo fa con un saggio dall’obiettivo esplicito: dimostrare l’inesistenza di quel Creatore a cui tutte le religioni, e in particolare i tre monoteismi, fanno riferimento. Già il provocatorio titolo, L’illusione di Dio, racchiude il nucleo delle argomentazioni di Dawkins: l’esistenza di un Creatore è un presupposto dogmatico, una verità indiscutibile in quanto “sacra”, ma non dimostrabile in alcun modo