martedì 27 novembre 2012

Piazza. Sp4, ancora ritardi e il comitato cittadino minaccia di tornare a protestare

Nuovi ritardi per la riapertura della provinciale Valguarnera-Piazza Armerina e il Comitato sulla Sp4 minaccia adesso nuove clamorose proteste. Sarebbe slittata di due mesi la terza conferenza di servizi che avrebbe dovuto dare il via libera definitivo al progetto messo a punto dalla Provincia di Enna per la sistemazione del tratto di strada coinvolto da anni da un lento e continuo movimento franoso. “Il progetto esecutivo era stato depositato il 22 ottobre scorso e le modifiche fatte dallo studio Architetti Cimino di Agrigento verranno approvate nella prossima conferenza di servizi di dicembre”, spiega Andrea Arena per il Comitato sulla Sp4. La somma dell’intero appalto, a causa delle nuove modifiche, sarebbe lievitata ulteriormente, arrivando a quota 2 milioni e 964 mila euro. La copertura dal punto di vista finanziario per fortuna continuerebbe a esserci. Ma i tempi si sono allungati. “Siamo pronti a manifestare in piazza, sulla strada provinciale e direttamente alla Provincia se la conferenza dei servizi non si celebrerà entro dicembre e se la gara d’appalto per assegnare i lavori non verrà bandita entro l’inizio del prossimo anno”, aggiunge Arena, il quale... nei giorni scorsi ha avuto un confronto con il vicepresidente della Provincia Antonio Alvano. Insomma la richiesta è che non si perda altro tempo. La strada è da molti anni interrotta tra continue proteste. Per raggiungere la città dei mosaici, studenti pendolari, lavoratori e turisti che vogliono visitare la Dea di Morgantina e la Villa Romana del Casale devono attraversare una tortuosa, stretta e precaria deviazione stradale, piena di curve e dossi, in passato anche piena di grosse buche che solo di recente hanno ricevuto alcuni più duraturi interventi di manutenzione. I cittadini e le associazioni erano scese in piazza e direttamente sul luogo dell’interruzione per manifestare tutta la propria rabbia di fronte alla mancanza di interventi di ripristino. La gara d’appalto, come era stato inizialmente promesso, si sarebbe dovuta tenere già la scorsa estate. Ma ai ritardi si sono accumulati altri ritardi. “Avevamo sospeso le nostre attività esterne per lasciare tempo ai tecnici e ai politici di poter svolgere il proprio lavoro in tranquillità, ma come sempre abbiamo seguito ogni passo della vicenda, nessun secondo deve essere più perso, nell’interesse di lavoratori e studenti, senza dimenticare il continuo imbarazzo dei cittadini nei confronti dei turisti”, conclude Arena. Uffici turistici, amministratori, tour operator, autisti di pullman e guide turistiche da anni ricevono le lamentele dei visitatori che vanno ai mosaici e raggiungono il centro storico. La riapertura della Sp4 è ormai prevista nel 2015. Roberto Palermo (Giornale di Sicilia - Edizione del 25 novembre)

Dai rovi al museo

Dai rovi al museo
Erano state arrotolate e gettate fuori dalla chiesa senza cornice, abbandonate tra i rovi. Adesso un restauro di 36 mila euro, durato ben 9 mesi, le ha riportate al loro originario splendore. Presentate dal settore Beni culturali della Diocesi quattro enormi tele appartenenti alla chiesa di Sant’Andrea, ritrovate cinque anni fa per caso dal parroco Enzo Ciulo. Si tratta di un “Sant’Andrea” del ‘600, “L’Immacolata”, datata 1603, e una “Deposizione”, anch’essa del XVII secolo, e un Sant’Andrea condotto al Martirio.

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali
Sarà la società “Geraci Restauri” di Messina a procedere al restauro del quadro di Sant’Andrea di Avellino, la tela del XVIII secolo che presenta ai piedi del santo la raffigurazione della città, la prima vera fotografia storica del centro abitato piazzese, una sorta di mappa dell’originario agglomerato storico cittadino. La giunta ha affidato l’incarico per 10 mila euro, somma attinta dal fondo di riserva.

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens
In nome della ragione, contro ogni intolleranza e fanatismo: un atto d’accusa, ma soprattutto un invito a riflettere.Hitchens affronta di petto le questioni e, analizzando lacune e incongruenze dei testi “sacri”, spiega ciò che è sotteso a norme e tabù, premi e castighi eterni, proponendo illuminanti esempi storici dai tempi più antichi a oggi. La sua è una serrata difesa della ragione e del laicismo contro la crudeltà resa legittima e “santa” in nome di una fede.

Corrado Augias e Vito Mancuso

Corrado Augias e Vito Mancuso
Credenti cattolici e atei razionalisti si sfidano a duello

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins
Il biologo ed evoluzionista Richard Dawkins torna sul tema da sempre al centro dei propri studi: l’ateismo. E lo fa con un saggio dall’obiettivo esplicito: dimostrare l’inesistenza di quel Creatore a cui tutte le religioni, e in particolare i tre monoteismi, fanno riferimento. Già il provocatorio titolo, L’illusione di Dio, racchiude il nucleo delle argomentazioni di Dawkins: l’esistenza di un Creatore è un presupposto dogmatico, una verità indiscutibile in quanto “sacra”, ma non dimostrabile in alcun modo