sabato 30 agosto 2008

Opere pubbliche in fase di stallo, la commissione Lavori pubblici chiede lumi agli amministratori locali. Presente solo l'ingegnere Duminuco.



PIAZZA ARMERINA. Opere pubbliche in fase di stallo, la commissione consiliare Lavori pubblici tratta la questione in occasione della sua prima convocazione ufficiale. “Vogliamo sapere, intanto, a che punto è il restauro della croce litica antica nella rotatoria che porta a Mirabella Imbaccari, per capire come mai l’intervento da più di un anno non è mai partito”, spiega Rosario Paternicò, presidente della commissione Lavori pubblici. In fase di stallo ormai da troppi anni, poi, con in gioco la stessa credibilità di tutte le istituzioni locali, la realizzazione dei parcheggi seminterrati da due milioni di euro in piazza Falcone Borsellino. Alcune settimane fa il sindaco Carmelo Nigrelli affermò di voler “avviare un dibattito pubblico sull’opera, per via del suo impatto architettonico, pubblicando il progetto”. È arrivato il tempo di assumersi la responsabilità di fare o non fare l’opera. Sono trascorsi dieci anni dai progetti originari. "Il centrosinistra lo dichiari apertamente se non vuole più far realizzare quest'opera piubblica, ormai abbiamo ricevuto diverse diffide dalla Regione e rischiamo di perdere i fondi", dice Paternicò, consigliere del Pdl.


“Credo che prima di qualsiasi altra valutazione occorra fare una riflessione generale sulle esigenze della città in termini di viabilità e numero di parcheggi, per poi capire se la piazza Falcone Borsellino possa risultare importante per quella strategia con o senza quest’opera pubblica”, afferma nel corso della seduta Riccardo Calamaio, esponente del Pd, componente della commissione.


Dai rovi al museo

Dai rovi al museo
Erano state arrotolate e gettate fuori dalla chiesa senza cornice, abbandonate tra i rovi. Adesso un restauro di 36 mila euro, durato ben 9 mesi, le ha riportate al loro originario splendore. Presentate dal settore Beni culturali della Diocesi quattro enormi tele appartenenti alla chiesa di Sant’Andrea, ritrovate cinque anni fa per caso dal parroco Enzo Ciulo. Si tratta di un “Sant’Andrea” del ‘600, “L’Immacolata”, datata 1603, e una “Deposizione”, anch’essa del XVII secolo, e un Sant’Andrea condotto al Martirio.

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali
Sarà la società “Geraci Restauri” di Messina a procedere al restauro del quadro di Sant’Andrea di Avellino, la tela del XVIII secolo che presenta ai piedi del santo la raffigurazione della città, la prima vera fotografia storica del centro abitato piazzese, una sorta di mappa dell’originario agglomerato storico cittadino. La giunta ha affidato l’incarico per 10 mila euro, somma attinta dal fondo di riserva.

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens
In nome della ragione, contro ogni intolleranza e fanatismo: un atto d’accusa, ma soprattutto un invito a riflettere.Hitchens affronta di petto le questioni e, analizzando lacune e incongruenze dei testi “sacri”, spiega ciò che è sotteso a norme e tabù, premi e castighi eterni, proponendo illuminanti esempi storici dai tempi più antichi a oggi. La sua è una serrata difesa della ragione e del laicismo contro la crudeltà resa legittima e “santa” in nome di una fede.

Corrado Augias e Vito Mancuso

Corrado Augias e Vito Mancuso
Credenti cattolici e atei razionalisti si sfidano a duello

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins
Il biologo ed evoluzionista Richard Dawkins torna sul tema da sempre al centro dei propri studi: l’ateismo. E lo fa con un saggio dall’obiettivo esplicito: dimostrare l’inesistenza di quel Creatore a cui tutte le religioni, e in particolare i tre monoteismi, fanno riferimento. Già il provocatorio titolo, L’illusione di Dio, racchiude il nucleo delle argomentazioni di Dawkins: l’esistenza di un Creatore è un presupposto dogmatico, una verità indiscutibile in quanto “sacra”, ma non dimostrabile in alcun modo