domenica 3 agosto 2008

La prima variazione di bilancio del governo Nigrelli per passare ha bisogno dei voti del centrodestra, come per la presidenza.

PIAZZA ARMERINA. La prima manovra di bilancio del centrosinistra, la variazione di bilancio approvata con delibera dalla giunta Nigrelli per l'emergenza rifiuti e per l'estate piazzese, per essere approvata dal consiglio comunale ha avuto bisogno dei voti del centrodestra. Questo è un fatto, non un'opinione. Il Pd da solo non ci sarebbe riuscito, almeno in prima convocazione. Questa volta non siamo all'inciucio. Ma per il secondo atto politico di rilievo della nuova legislatura, dopo la presidenza, la manovra di bilancio, appunto, il centrosinistra da solo non si dimostra "maggioranza". Al momento del voto, venerdì sera, gli uomini del Pd erano in 9 in aula. Per mantenere il numero legale in prima convocazione occorrevano 11 consiglieri presenti in aula, per far passare la manovra occorrevano la metà più uno dei presenti. Ebbene la variazione è stata approvata grazie all'astensione di quattro consiglieri del centrodestra che rimanendo in aula non hanno fatto mancare il numero legale. Questo è un fatto, non un'opinione o un'indiscrezione. Oltrettutto i consiglieri del Pd, al momento del voto sulle commisisoni consiliari erano in 10. Perchè si sono ritrovati in 9 sulla variazione di bilancio? Sembra che la domanda debba essere rivolta al consigliere Pino Grillo (Pd), il quale ha lasciato l'aula proprio dopo l'approvazione delle commissioni consiliari. Voci non confermate, e questa è un'indiscrezione, parlano di una insoddisfazione dello stesso Grillo per il suo mancato inserimento in una commissione. Ma non c'è nessuna conferma ufficiale. Di sicuro c'è solo il fatto che la compattezza sulla variazione di bilancio c'è stata, ma non im modo completo. Due esponenti del Pd, invece, erano assenti fin dall'inizio della seduta per precedenti impegni. Il Pd ha la maggioranza in consiglio, quindi, ma nessuno finora l'ha vista imporsi in aula in occasione dei primi due e unici importanti passi politici consiliari: presidenza e manovra di bilancio. Questo è un fatto, non un'opinione. http://robertpalermo.blogspot.com/

Dai rovi al museo

Dai rovi al museo
Erano state arrotolate e gettate fuori dalla chiesa senza cornice, abbandonate tra i rovi. Adesso un restauro di 36 mila euro, durato ben 9 mesi, le ha riportate al loro originario splendore. Presentate dal settore Beni culturali della Diocesi quattro enormi tele appartenenti alla chiesa di Sant’Andrea, ritrovate cinque anni fa per caso dal parroco Enzo Ciulo. Si tratta di un “Sant’Andrea” del ‘600, “L’Immacolata”, datata 1603, e una “Deposizione”, anch’essa del XVII secolo, e un Sant’Andrea condotto al Martirio.

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali
Sarà la società “Geraci Restauri” di Messina a procedere al restauro del quadro di Sant’Andrea di Avellino, la tela del XVIII secolo che presenta ai piedi del santo la raffigurazione della città, la prima vera fotografia storica del centro abitato piazzese, una sorta di mappa dell’originario agglomerato storico cittadino. La giunta ha affidato l’incarico per 10 mila euro, somma attinta dal fondo di riserva.

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens
In nome della ragione, contro ogni intolleranza e fanatismo: un atto d’accusa, ma soprattutto un invito a riflettere.Hitchens affronta di petto le questioni e, analizzando lacune e incongruenze dei testi “sacri”, spiega ciò che è sotteso a norme e tabù, premi e castighi eterni, proponendo illuminanti esempi storici dai tempi più antichi a oggi. La sua è una serrata difesa della ragione e del laicismo contro la crudeltà resa legittima e “santa” in nome di una fede.

Corrado Augias e Vito Mancuso

Corrado Augias e Vito Mancuso
Credenti cattolici e atei razionalisti si sfidano a duello

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins
Il biologo ed evoluzionista Richard Dawkins torna sul tema da sempre al centro dei propri studi: l’ateismo. E lo fa con un saggio dall’obiettivo esplicito: dimostrare l’inesistenza di quel Creatore a cui tutte le religioni, e in particolare i tre monoteismi, fanno riferimento. Già il provocatorio titolo, L’illusione di Dio, racchiude il nucleo delle argomentazioni di Dawkins: l’esistenza di un Creatore è un presupposto dogmatico, una verità indiscutibile in quanto “sacra”, ma non dimostrabile in alcun modo