mercoledì 22 ottobre 2008

A proposito di Chiello. Rifiuti sanitari pericolosi accumulati al piano terra. Contenitori fradici, divelti e liquidi in alcuni casi fuoriusciti.

PIAZZA ARMERINA. Scatole aperte, altre rese fradice dal versamento di liquidi interni, in parte finiti anche sul pavimento. Rifiuti sanitari pericolosi depositati in gran quantità nei magazzini dell’ospedale Chiello, in attesa di essere trasferiti da una ditta specializzata. Si tratta di almeno 150 “contenitori monouso per rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo”, come si legge sulle scatole di carta da 60 litri. E le scatole si trovano a pochi metri dal piccolo ascensore di servizio, il numero 12, utilizzato dagli ausiliari come portavivande ai vari reparti del presidio sanitario. Una situazione che sta facendo preoccupare una parte del personale che ogni giorno si trova a contatto con l’area. Testimoni riferiscono una situazione ancora più critica nei giorni scorsi, quando viene descritta la presenza di un numero ancora maggiore di contenitori, con il deposito quasi del tutto riempito, come non avviene normalmente, e la presenza di una piccola parte di liquidi sanitari sul pavimento e sulle stesse scatole. Contenitori anche molto recenti, nei quali vengono rinchiusi dai sanitari dei vari reparti il materiale utilizzato per l’ordinaria attività quotidiana. Ad esempio, su una scatola, recante la data del 14 ottobre, si può leggere, nella voce “reparto” la dicitura “blocco operatorio”. Sugli stessi contenitori bianchi e gialli si legge un avvertimento specifico su un lato: “Materie infettanti – in caso di danneggiamento o di perdita avvertire immediatamente l’autorità sanitaria”. E molti contenitori monouso di carta si presentano fradici e bagnati dai liquidi interni, o ancora divelti. Le perdite, in pratica, in alcuni casi ci sono già state, come confermano alcuni testimoni, e vi è il rischio che ve ne siano altre. Un’area per fortuna non frequentata dall’utenza, in un’area non troppo lontana dalle cucine dell’ospedale. Accanto ai contenitori di carta si trovano quelli di plastica, i quali danno maggiori garanzie in termini di sicurezza. Il deposito si trova al pano terra e presenta un ingresso da un cortile interno al presidio sanitario, utilizzato spesso da alcuni dipendenti dell’Ausl 4 di Enna. Nei giorni scorsi un primo carico sarebbe stato effettuato da una ditta specializzata, prelevando una parte dei rifiuti sanitari. Giornale di Sicilia - Edizione 20 ottobre http://robertpalermo.blogspot.com/

Dai rovi al museo

Dai rovi al museo
Erano state arrotolate e gettate fuori dalla chiesa senza cornice, abbandonate tra i rovi. Adesso un restauro di 36 mila euro, durato ben 9 mesi, le ha riportate al loro originario splendore. Presentate dal settore Beni culturali della Diocesi quattro enormi tele appartenenti alla chiesa di Sant’Andrea, ritrovate cinque anni fa per caso dal parroco Enzo Ciulo. Si tratta di un “Sant’Andrea” del ‘600, “L’Immacolata”, datata 1603, e una “Deposizione”, anch’essa del XVII secolo, e un Sant’Andrea condotto al Martirio.

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali
Sarà la società “Geraci Restauri” di Messina a procedere al restauro del quadro di Sant’Andrea di Avellino, la tela del XVIII secolo che presenta ai piedi del santo la raffigurazione della città, la prima vera fotografia storica del centro abitato piazzese, una sorta di mappa dell’originario agglomerato storico cittadino. La giunta ha affidato l’incarico per 10 mila euro, somma attinta dal fondo di riserva.

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens
In nome della ragione, contro ogni intolleranza e fanatismo: un atto d’accusa, ma soprattutto un invito a riflettere.Hitchens affronta di petto le questioni e, analizzando lacune e incongruenze dei testi “sacri”, spiega ciò che è sotteso a norme e tabù, premi e castighi eterni, proponendo illuminanti esempi storici dai tempi più antichi a oggi. La sua è una serrata difesa della ragione e del laicismo contro la crudeltà resa legittima e “santa” in nome di una fede.

Corrado Augias e Vito Mancuso

Corrado Augias e Vito Mancuso
Credenti cattolici e atei razionalisti si sfidano a duello

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins
Il biologo ed evoluzionista Richard Dawkins torna sul tema da sempre al centro dei propri studi: l’ateismo. E lo fa con un saggio dall’obiettivo esplicito: dimostrare l’inesistenza di quel Creatore a cui tutte le religioni, e in particolare i tre monoteismi, fanno riferimento. Già il provocatorio titolo, L’illusione di Dio, racchiude il nucleo delle argomentazioni di Dawkins: l’esistenza di un Creatore è un presupposto dogmatico, una verità indiscutibile in quanto “sacra”, ma non dimostrabile in alcun modo