venerdì 17 ottobre 2008

Inchiesta penale sul pozzo comunale di contrada Castani, acque a rischio inquinamento. Ordine di chiusura

PIAZZA ARMERINA. Sotto inchiesta della magistratura il pozzo comunale di contrada Castani per l’alto rischio di inquinamento delle falde acquifere. Un pozzo costruito sul territorio della città dei mosaici, ma in un’area molto vicina al comune di Valguarnera. L’ufficio tecnico comunale armerino, con propria ordinanza, inviata al gestore Acquaenna e al comune valguarnerese, ha disposto la chiusura della fonte in seguito ad una relazione depositata dai tecnici dell’Ausl 4 di Enna. Il provvedimento, il quale dovrà essere ottemperato entro e non oltre 90 giorni di tempo, è scattato “per il mancato adeguamento alle prescrizioni inerenti gli interventi di carattere igienico-sanitario”. Un’ordinanza già acquisita dagli uomini del distaccamento del Corpo Forestale della città dei mosaici, i quali da tempo avrebbero ricevuto la delega alle indagini da parte della Procura delle Repubblica del Tribunale di Enna. L’ufficio tecnico attenderà i 90 giorni di tempo, poi, di fronte ad un’eventuale mancata chiusura del pozzo potrebbero scattare i sigilli in modo coattivo da parte dei vigili urbani. Sotto inchiesta potrebbero finire i proprietari di numerose abitazioni esistenti vicino al pozzo comunale. Secondo indiscrezioni, confermate dall’ufficio tecnico, non sarebbe stata rispettata da alcuni abitanti della zona la fascia di rispetto dei pozzi che prevede il divieto di realizzazione di altre strutture che possano intaccare il sottosuolo nel raggio di 200 metri. Ed invece pare che proprio all’interno del raggio di 200 metri siano stati realizzati i pozzi neri per il deflusso delle “acque nere”, quelle di scarico dei servizi igienici. Una certa quantità di “acque nere”, attraverso la dispersione nel sottosuolo, avrebbe avvicinato le falde acquifere. http://robertpalermo.blogspot.com

Dai rovi al museo

Dai rovi al museo
Erano state arrotolate e gettate fuori dalla chiesa senza cornice, abbandonate tra i rovi. Adesso un restauro di 36 mila euro, durato ben 9 mesi, le ha riportate al loro originario splendore. Presentate dal settore Beni culturali della Diocesi quattro enormi tele appartenenti alla chiesa di Sant’Andrea, ritrovate cinque anni fa per caso dal parroco Enzo Ciulo. Si tratta di un “Sant’Andrea” del ‘600, “L’Immacolata”, datata 1603, e una “Deposizione”, anch’essa del XVII secolo, e un Sant’Andrea condotto al Martirio.

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali
Sarà la società “Geraci Restauri” di Messina a procedere al restauro del quadro di Sant’Andrea di Avellino, la tela del XVIII secolo che presenta ai piedi del santo la raffigurazione della città, la prima vera fotografia storica del centro abitato piazzese, una sorta di mappa dell’originario agglomerato storico cittadino. La giunta ha affidato l’incarico per 10 mila euro, somma attinta dal fondo di riserva.

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens
In nome della ragione, contro ogni intolleranza e fanatismo: un atto d’accusa, ma soprattutto un invito a riflettere.Hitchens affronta di petto le questioni e, analizzando lacune e incongruenze dei testi “sacri”, spiega ciò che è sotteso a norme e tabù, premi e castighi eterni, proponendo illuminanti esempi storici dai tempi più antichi a oggi. La sua è una serrata difesa della ragione e del laicismo contro la crudeltà resa legittima e “santa” in nome di una fede.

Corrado Augias e Vito Mancuso

Corrado Augias e Vito Mancuso
Credenti cattolici e atei razionalisti si sfidano a duello

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins
Il biologo ed evoluzionista Richard Dawkins torna sul tema da sempre al centro dei propri studi: l’ateismo. E lo fa con un saggio dall’obiettivo esplicito: dimostrare l’inesistenza di quel Creatore a cui tutte le religioni, e in particolare i tre monoteismi, fanno riferimento. Già il provocatorio titolo, L’illusione di Dio, racchiude il nucleo delle argomentazioni di Dawkins: l’esistenza di un Creatore è un presupposto dogmatico, una verità indiscutibile in quanto “sacra”, ma non dimostrabile in alcun modo