venerdì 31 ottobre 2008

L'ufficio tecnico comunale ha consegnato alla Regione il progetto per le opere di urbanizzazione dell'area artigianale di contrada Bellia

Comunicato amministrazione comunle
Mercoledì, con due giorni di anticipo rispetto alla scadenza prevista, i funzionari dell’UTC hanno consegnato alla regione il rpogetto delle opere di urbanizzazione dell’area artigianale di contrada Bellia.
Il progetto parteciperà al bando pubblicato l’estate scorsa sulla Gazzetta Regionale e rimarrà in ogni caso in graduatoria anche per successivi interventi nel quadro del nuovo POR.
“Devo esprimere un caloroso grazie a tutti coloro che nell’Ufficio Tecnico si sono prodigati perché si potesse presentare al meglio il nostro progetto – commenta il Sindaco – e deve esprimere la più viva soddisfazione per il grande successo tra gli imprenditori.”
“Il bando – continua – richiedeva almeno 20 dichiarazione di interesse da parte delle imprese. A noi ne sono arrivate 83, più di tre per ognuno dei lotti disponibili, che sono 27”.
Le 83 domande sono state presentate soprattutto da attività legate all’automobile (20 tra carrozzieri e meccanici, 3 lavaggi, 2 elettrauti, due aziende di noleggio pullmann, 2 componentistica), all’edilizia (8 aziende e 14 laboratori), all’alimentare (8 aziende), all’agricoltura (3 aziende), al riciclo materiali (2 aziende) e ad altri settori vari (19 aziende, tra cui orologeria, impiantistica, tipografia).
“Un tale successo – dichiara il Sindaco – potrebbe anche aprire le porte a diverse soluzioni che riguardano la costruzione dei capannoni: si potrebbe chiedere i finanziamento attraverso i bandi POR, ma si potrebe anche costituire un consorzio tra gli imprenditori più motivati per procedere alla realizzazione dell’area. Ma il segnale più interessante – conclude – sta proprio nella risposta in sé degli imprenditori: se vogliono investire, vuol dire che credono nel futuro e questo, di per sé, è garanzia il miglioramento delle condizioni di vita nella nostra città.”

Dai rovi al museo

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Erano state arrotolate e gettate fuori dalla chiesa senza cornice, abbandonate tra i rovi. Adesso un restauro di 36 mila euro, durato ben 9 mesi, le ha riportate al loro originario splendore. Presentate dal settore Beni culturali della Diocesi quattro enormi tele appartenenti alla chiesa di Sant’Andrea, ritrovate cinque anni fa per caso dal parroco Enzo Ciulo. Si tratta di un “Sant’Andrea” del ‘600, “L’Immacolata”, datata 1603, e una “Deposizione”, anch’essa del XVII secolo, e un Sant’Andrea condotto al Martirio.

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali

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Sarà la società “Geraci Restauri” di Messina a procedere al restauro del quadro di Sant’Andrea di Avellino, la tela del XVIII secolo che presenta ai piedi del santo la raffigurazione della città, la prima vera fotografia storica del centro abitato piazzese, una sorta di mappa dell’originario agglomerato storico cittadino. La giunta ha affidato l’incarico per 10 mila euro, somma attinta dal fondo di riserva.

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens

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In nome della ragione, contro ogni intolleranza e fanatismo: un atto d’accusa, ma soprattutto un invito a riflettere.Hitchens affronta di petto le questioni e, analizzando lacune e incongruenze dei testi “sacri”, spiega ciò che è sotteso a norme e tabù, premi e castighi eterni, proponendo illuminanti esempi storici dai tempi più antichi a oggi. La sua è una serrata difesa della ragione e del laicismo contro la crudeltà resa legittima e “santa” in nome di una fede.

Corrado Augias e Vito Mancuso

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Credenti cattolici e atei razionalisti si sfidano a duello

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins

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Il biologo ed evoluzionista Richard Dawkins torna sul tema da sempre al centro dei propri studi: l’ateismo. E lo fa con un saggio dall’obiettivo esplicito: dimostrare l’inesistenza di quel Creatore a cui tutte le religioni, e in particolare i tre monoteismi, fanno riferimento. Già il provocatorio titolo, L’illusione di Dio, racchiude il nucleo delle argomentazioni di Dawkins: l’esistenza di un Creatore è un presupposto dogmatico, una verità indiscutibile in quanto “sacra”, ma non dimostrabile in alcun modo