giovedì 30 ottobre 2008

Città ostaggio dei problemi finanziari di Sicilia Ambiente e dell'Ato Rifiuti. A gennaio salta il tappo.

PIAZZA ARMERINA. La nostra città è ormai ostaggio dei problemi finanziari di Sicilia Ambiente e dell'Ato Rifiuti. Le casse comunali stanno liquidando 35 mila euro per svincolare per altri 4 mesi due autocompattatori e un'autospazzatrice, rimaste ferma da settimane. In una nota dello scorso 23 ottobre, a firma di Rosario Agozzino, presidente di Sicilia Ambiente, inviata all'amministrazione comunale, si legge: "...dopo aver contattato la società G. Fleet, abbiamo dovuto constatare che il fermo dei mezzi in questione non è dovuto solamente al mancato pagamento dell'assicurazione R. C., pagamento avente scadenza quadrimestrale, ma anche al mancato pagamento della rata di noleggio dei mezzi, pari complessivamente a circa 85 mila euro. La società G. Fleet ha accettato un accordo secondo il quale la stessa sarebbe disposta a svincolare l'utilizzo dei mezzi dietro pagamento di 35 mila euro". E così con i nostri soldi ci sobbarchiamo anche il pagamento del noleggio dei mezzi alla società G. Fleet. Dall'ottobre del 2007 il Comune ha anticipato 1 milione e 127 mila euro per stipendi ai lavoratori, carburante e manutenzione dei mezzi. Avanti in questo modo non si potrà andare. A gennaio rischia di saltare il tappo. I mini Ato su base territoriale non decollano, la Regione sta "trattenendo" circa 400 mila euro di somme del "Fondo per le autonomie", considerando il comune come "debitore" po quota per l'anticipazione di 3 milioni di euro concessa all'Ato ennese. La Ragioneria parla di rischio del patto di stabilità, problemi potenziali per lo stesso pagamento del personale comunale ed è partito un ricorso al Tar contro il provvedimento dell'assessore regionale Scoma. Ogni mese tra stipendi dei netturbini e carburanti dei mezzi occorrono almeno 70 mila euro. Tra qualche mese, quando il comune armerino avrà rischiato il fondo delle anticipazioni possibili, esploderà di nuovo l'emergenza rifiuti in città. http://robertpalermo.blogspot.com

Dai rovi al museo

Dai rovi al museo
Erano state arrotolate e gettate fuori dalla chiesa senza cornice, abbandonate tra i rovi. Adesso un restauro di 36 mila euro, durato ben 9 mesi, le ha riportate al loro originario splendore. Presentate dal settore Beni culturali della Diocesi quattro enormi tele appartenenti alla chiesa di Sant’Andrea, ritrovate cinque anni fa per caso dal parroco Enzo Ciulo. Si tratta di un “Sant’Andrea” del ‘600, “L’Immacolata”, datata 1603, e una “Deposizione”, anch’essa del XVII secolo, e un Sant’Andrea condotto al Martirio.

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali
Sarà la società “Geraci Restauri” di Messina a procedere al restauro del quadro di Sant’Andrea di Avellino, la tela del XVIII secolo che presenta ai piedi del santo la raffigurazione della città, la prima vera fotografia storica del centro abitato piazzese, una sorta di mappa dell’originario agglomerato storico cittadino. La giunta ha affidato l’incarico per 10 mila euro, somma attinta dal fondo di riserva.

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens
In nome della ragione, contro ogni intolleranza e fanatismo: un atto d’accusa, ma soprattutto un invito a riflettere.Hitchens affronta di petto le questioni e, analizzando lacune e incongruenze dei testi “sacri”, spiega ciò che è sotteso a norme e tabù, premi e castighi eterni, proponendo illuminanti esempi storici dai tempi più antichi a oggi. La sua è una serrata difesa della ragione e del laicismo contro la crudeltà resa legittima e “santa” in nome di una fede.

Corrado Augias e Vito Mancuso

Corrado Augias e Vito Mancuso
Credenti cattolici e atei razionalisti si sfidano a duello

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins
Il biologo ed evoluzionista Richard Dawkins torna sul tema da sempre al centro dei propri studi: l’ateismo. E lo fa con un saggio dall’obiettivo esplicito: dimostrare l’inesistenza di quel Creatore a cui tutte le religioni, e in particolare i tre monoteismi, fanno riferimento. Già il provocatorio titolo, L’illusione di Dio, racchiude il nucleo delle argomentazioni di Dawkins: l’esistenza di un Creatore è un presupposto dogmatico, una verità indiscutibile in quanto “sacra”, ma non dimostrabile in alcun modo