giovedì 3 giugno 2010

Piazza Armerina. Precari comunali da 3 giorni incrociano le braccia. Futuro a rischio? Il Comune, intanto, distribuisce "premi" a quelli di ruolo.

Da tre giorni hanno incrociato le braccia provocando forti disagi ai vari settori comunali. I lavoratori precari impiegati nella macchina comunale, un esercito di 103 “impiegati” in grado di sopperire alla cronica carenza d’organico, stanno tenendo un presidio all’interno dell’atrio Fundrò, sotto il palazzo comunale. La protesta dei dipendenti contrattisti e Asu rientra nello stato di agitazione del comparto a livello regionale, successivo al blocco dei fondi previsti dalla legge Finanziaria regionale ad opera del Commissario dello Stato. “Lanciamo un forte appello a tutti i colleghi degli altri comuni della provincia a fare lo stesso”, dicono i lavoratori. I precari non vogliono guerre interne con i dipendenti di ruolo, ma vivono come una beffa il fatto che in un momento così difficile devono assistere alla ripartizione di 31 mila euro di “indennità di risultato” ai dirigenti comunali e altri 84 mila euro di “indennità di produttività” ai dipendenti di ruolo. “Mentre la nostra stessa esistenza come precari è a forte rischio e le stabilizzazioni non sono mai partite in questi anni, veniamo sempre dopo”, aggiungono. E domani è prevista l’adesione allo sciopero regionale a Palermo con la partenza di due pullman dalla città dei mosaici.

Dai rovi al museo

Dai rovi al museo
Erano state arrotolate e gettate fuori dalla chiesa senza cornice, abbandonate tra i rovi. Adesso un restauro di 36 mila euro, durato ben 9 mesi, le ha riportate al loro originario splendore. Presentate dal settore Beni culturali della Diocesi quattro enormi tele appartenenti alla chiesa di Sant’Andrea, ritrovate cinque anni fa per caso dal parroco Enzo Ciulo. Si tratta di un “Sant’Andrea” del ‘600, “L’Immacolata”, datata 1603, e una “Deposizione”, anch’essa del XVII secolo, e un Sant’Andrea condotto al Martirio.

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali
Sarà la società “Geraci Restauri” di Messina a procedere al restauro del quadro di Sant’Andrea di Avellino, la tela del XVIII secolo che presenta ai piedi del santo la raffigurazione della città, la prima vera fotografia storica del centro abitato piazzese, una sorta di mappa dell’originario agglomerato storico cittadino. La giunta ha affidato l’incarico per 10 mila euro, somma attinta dal fondo di riserva.

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens
In nome della ragione, contro ogni intolleranza e fanatismo: un atto d’accusa, ma soprattutto un invito a riflettere.Hitchens affronta di petto le questioni e, analizzando lacune e incongruenze dei testi “sacri”, spiega ciò che è sotteso a norme e tabù, premi e castighi eterni, proponendo illuminanti esempi storici dai tempi più antichi a oggi. La sua è una serrata difesa della ragione e del laicismo contro la crudeltà resa legittima e “santa” in nome di una fede.

Corrado Augias e Vito Mancuso

Corrado Augias e Vito Mancuso
Credenti cattolici e atei razionalisti si sfidano a duello

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins
Il biologo ed evoluzionista Richard Dawkins torna sul tema da sempre al centro dei propri studi: l’ateismo. E lo fa con un saggio dall’obiettivo esplicito: dimostrare l’inesistenza di quel Creatore a cui tutte le religioni, e in particolare i tre monoteismi, fanno riferimento. Già il provocatorio titolo, L’illusione di Dio, racchiude il nucleo delle argomentazioni di Dawkins: l’esistenza di un Creatore è un presupposto dogmatico, una verità indiscutibile in quanto “sacra”, ma non dimostrabile in alcun modo